Politica
Pantelleria 2050 al primo Consiglio Comunale le prime critiche
Nota stampa di Pantelleria2050
Pantelleria: al primo Consiglio Comunale già si pagano le prime cambiali politiche
Oltre alla formula di giuramento sbagliata, le dimissioni ‘volontarie’ degli eletti per permettere di far eleggere Presidente il penultimo dei non eletti
In quanti si sono accorti che ieri i neoeletti Consiglieri Comunali hanno giurato di adempiere i propri doveri nel primo Consiglio Comunale della Sindacatura D’Ancona, non ‘in armonia agli interessi della Repubblica e della Regione”, ma ‘in armonia agli interessati della Repubblica e della Regione”?
Forse ai più sarà sfuggito, così come ai neofiti dell’Aula, ma quell’errore nella formula di Giuramento dei Consiglieri Comunali ha delineato inconsapevolmente quello che noi temiamo sia il passo di questa sindacatura: un pericoloso mantra quello degli ‘interessati’, ripetuto da tutti i Consiglieri fino all’ultimo, che si è corretto.
Errore o lapsus freudiano?
Il dubbio è lecito se poi constatiamo che il primo provvedimento della giunta ha visto lo stanziamento di 180.000 euro per i lavori di ripristino di Cala Gadir dopo la mareggiata del 9 febbraio scorso, lavori che, guarda caso, finiscono per comprendere ‘magicamente’ fognatura e conduttura idrica proprio dove vi sono immobili riconducibili al Sindaco e ad un noto sostenitore della sua campagna elettorale.
Appunto, ci chiediamo: nell’interesse del Comune o degli interessati?
Il Consiglio ha poi pagato la prima cambiale politica, quella emessa a favore di Mimmo Turano e Franco Brignone, eleggendo come Presidente del Consiglio, Giuseppe Spata, ripescato grazie alle dimissioni ‘volontarie’ di altri consiglieri, pur avendo ricevuto più voti in consiglio comunale che durante le elezioni.
La parità di genere non pervenuta, in quanto anche il vicepresidente è un uomo, Morgan Brignone.
Vogliamo poi parlare del fatto che due privati cittadini sedevano nei banchi della maggioranza prima ancora di essere proclamati consiglieri, alla faccia dell’esperienza tanto millantata?
Ma il momento più vergognoso dell’intera seduta è stato il minuto di silenzio richiesto dal Presidente Spata in memoria di Silvio Berlusconi, personaggio a dir poco divisivo.
Richiesta totalmente inopportuna soprattutto perché proveniente dal Presidente del Consiglio Comunale che deve essere super partes e rappresentare tutta la cittadinanza, non una singola parte politica.
Questo è l’inizio e siamo messi proprio male, aspettiamo quali saranno le prossime cambiali in pagamento.
Lo slogan dei vincitori parla chiaro, del resto: Ripartiamo.
Sapremo nei prossimi mesi tra chi sarà ripartita quest’isola.
Politica
Pantelleria, convocato Consiglio Comunale per il 17 settembre. Tutti i punti
Il Presidente del Consiglio Comunale di Pantelleria, Giuseppe Spata, ha convocato seduta per la trattazione dei punti di seguito riportati
Politica
Forza Italia Giovani. Caruso “Da raduno nazionale fresca energia e nuove idee”
A Bellaria (CT) raduno giovani di Forza Italia
“Dal raduno nazionale del movimento giovanile di Forza Italia, “Azzurra libertà”, viene una ventata di fresca energia e positività, che all’interno del nostro partito trovano ampi spazi di rappresentanza e di espressione.
Credo che in pochi partiti i giovani abbiano spazi di discussione e possibilità di partecipazione attiva come dentro Forza Italia, sempre più radicata e sempre più presente, anche in termini di rappresentanza istituzionale, nella popolazione under 35.
A questo straordinario movimento contribuisce in modo significativo la Sicilia, che non a caso è presente a Bellaria con oltre 100 rappresentanti.
È un segno del fatto che la politica del fare concreto, tanto apprezzata dai più giovani e di cui il nostro partito è emblema fin dai tempi di Silvio Berlusconi, nella nostra regione, col governo Schifani e in tante amministrazioni locali, è sempre più riconosciuta ed apprezzata.”
Lo dichiara Marcello Caruso, coordinatore di Forza Italia in Sicilia, oggi presente a Bellaria per prendere parte al raduno nazionale dei giovani del partito
Ambiente
Safina (PD): “Incendi in Sicilia, il governo Schifani assente mentre il nostro patrimonio brucia”
Trapani, 5 settembre 2024 – “E’ passata un’altra estate e la Sicilia continua a detenere il triste primato degli incedi mentre il governo Schifani continua a fare spallucce e a girarsi dall’altro lato. Ieri sera l’ennesima tragedia sfiorata con le fiamme che hanno divorato ettari di vegetazione sul monte Erice e che solo grazie all’esemplare lavoro di vigili del fuoco, protezione civile, forestali e volontari non sono arrivate ad aggredire il bosco”.
A parlare è il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina che punta il dito contro l’incapacità del governo regionale di gestire l’emergenza incendi in Sicilia.
“Ogni anno la solita storia, ogni anno i soliti problemi. Dei proclami fatti a fine estate del 2023 dal governatore Schifani e della sua Giunta ad oggi non vi è alcuna traccia – continua Safina -. Nulla sugli elicotteri pesanti capaci di operare anche di notte e in condizioni meteo avverse, nulla sull’utilizzo dei droni militari per il pattugliamento delle aree boschive, nonostante l’impegno dell’ex assessore al Territorio e Ambiente Elena Pagana che da deputata nella precedente legislatura sia risultata essere prima firmataria di una legge voto sull’argomento, presentata al governo nazionale. Nulla ancora sulla cabina di regia unica tra Forestale e Protezione civile per una gestione coordinata dell’emergenza incendi e nulla poi sui Piani di gestione dei boschi e dei Piani di rimboschimento che a gran voce e più volte abbiamo chiesto in aula. Anche sull’utilizzo degli invasi presenti in alcune aree della Sicilia che potrebbero essere utilizzati per lo spegnimento degli incendi attendiamo ancora risposta dallo scorso anno, mentre l’acquisto dei nuovi mezzi necessari a far fronte alle emergenze è ancora fermo a 120 unità sui 600 previsti”.
“L’unico risultato concreto ottenuto – prosegue Safina – è l’aumento dei giorni di lavoro per gli operatori forestali, impegnati nella pulizia delle aree boschive e nella definizione delle zone spartifuoco. Misura fortemente voluta dal PD ed elaborata grazie al mio intervento insieme a quello dell’onorevole Cracolici che ha certamente contribuito a ridurre i rischi, ma non è sufficiente a risolvere il problema”.
“È inaccettabile che ogni anno la Sicilia si ritrovi in questa situazione senza una vera strategia di prevenzione e contrasto”, conclude Safina. “Il governo Schifani non può continuare a voltarsi dall’altra parte. È necessario agire subito per proteggere il nostro patrimonio naturale e garantire la sicurezza dei cittadini”.
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