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Cultura

Pantelleria, 10 marzo nessun evento sull’isola per ricordare Sebastiano Tusa. Il disappunto di Marrucci e Campo

Redazione

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Riceviamo e pubblichiamo

L’Assessore Marrucci: “Spiace davvero constatare che l’isola sia stata di nuovo

dimenticata nella III Giornata dei Beni Culturali Siciliani dedicata a Sebastiano Tusa”

Il Sindaco Campo: “Pantelleria è patrimonio archeologico della Sicilia e dell’intera umanità, è ora di iniziare a trattarla come tale!”

Da un Comunicato Stampa dell’Assessore Regionale Samonà pubblicato l’altro ieri, apprendiamo che in occasione della III Giornata dei Beni Culturali Siciliani che si terrà domani, 10 marzo, sono previsti una serie di interessanti iniziative in vari luoghi della cultura siciliani.

Da Palermo a Enna, da Messina ad Agrigento, passando per Catania, Lipari, Siracusa e Trapani, sono in programma decine di visite guidate a musei, aree monumentali, Parchi Archeologici e conferenze per promuovere il patrimonio culturale e archeologico siciliano.

Bellissima iniziativa, tanto più che quest’anno è dedicata al Prof. Sebastiano Tusa, scomparso proprio mentre era Assessore Regionale dei Beni Culturali nel 2019 e ancora profondamente compianto.

Pantelleria è particolarmente legata a Tusa, al quale deve tantissimo. Un affetto reciproco e ribadito sempre dalla cittadinanza. Proprio per questo, spiace davvero constatare che tra gli eventi in programma, quelli che riguardano il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria prevedono solo visite guidate nell’area monumentale di Selinunte e nell’Ala Nord del Baglio Florio una mostra temporanea e la proiezione di un docu-film sempre su Selinunte,” dichiara l’Assessore al Patrimonio e alla Cultura, Francesca Marrucci e così continua:

Sarebbe stato opportuno e senz’altro significativo coinvolgere anche Pantelleria e le sue aree monumentali in questo programma, visto che fu proprio volontà di Tusa annettere l’isola al Parco di Selinunte per permetterle di avere una superiore visibilità e tutela archeologica. Le aree monumentali pantesche sono gratuite, quindi non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di fare concessioni speciali come per altri siti, ma sicuramente sceglierle avrebbe avuto un significato importante per la storia di Sebastiano Tusa e dell’isola.

Sarebbe stata anche un’ottima occasione per far finalmente rivivere le zone di scavo, curarle, apporre targhe esplicative, soprattutto in previsione del periodo di Pasqua e dei Ponti che vedono ogni anno la visita di turisti che sempre lamentano di trovare i siti in uno stato di abbandono. Duole constatare che ancora una volta Pantelleria viene messa da parte e dimenticata, in specie in un’occasione così importante di promozione del patrimonio archeologico siciliano.”

Il Sindaco Vincenzo Campo non nasconde la stessa amarezza per questa ennesima beffa per l’isola: “Ci auguriamo che il Direttore del Parco Archeologico, Arch. Bernardo Agrò, finalmente porti a Pantelleria le idee che ci ha spesso illustrato. Non possiamo ancora perdere tempo e ci aspettiamo anche da parte dell’Assessore Regionale Samonà un riconoscimento chiaro delle potenzialità dell’isola. Pantelleria è patrimonio archeologico della Sicilia e dell’intera umanità, è ora di iniziare a trattarla come tale.”

Cultura

Pantelleria, una statua in bronzo per il dottor Zurzolo e l’elogio al Medico dell’isola

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Piazza Perugia custode dell’opera che renderà immortale il medico dell’isola, sempre nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e volergli bene

Il Comune di Pantelleria, in seduta di giunta, ha approvato la realizzazione di una statua in bronzo, raffigurante il compianto medico dell’isola: dottor Michele Zurzolo.

L’opera  verrà posizionata presso la Piazza Perugia in C/da Tracino, ove il professionista risiedeva, come segno di stima e riconoscenza nei confronti di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della nostra comunità, con impegno, professionalità e, soprattutto, con
un grande cuore. l’Amministrazione Comunale del 2017, anno in cui morì il Dott. Michele Zurzolo,
proclamando il lutto cittadino per la giornata del 2 agosto 2017 per manifestare il grande
cordoglio del Comune di Pantelleria, diede il primo segnale della rilevanza morale e
professionale del medico.

Elogio al Dottor Zurzolo, un uomo e un professionista senza eguali

La cura e la guarigione delle persone sono sempre state, in ogni epoca della storia umana, e in questo momento più che mai, prerogative lampanti di desiderio di ripresa e risanamento fisico e psicologico.

Il medico di famiglia è una scelta seria o almeno lo era; e poteva rappresentare, oltre alle necessità di cura estreme, un momento gioioso di serenità domestica.

Fino a pochi decenni orsono, a Pantelleria come nel resto del mondo, poter godere della disponibilità di un medico a ‘tempo pieno’ era spesso privilegio esclusivo di quanti immuni alle difficoltà economiche.

Dallo sbarco sull’Isola del dottor Michele Zurzolo, proveniente dalla Calabria negli ormai lontani anni ’60 del Novecento, ogni difficoltà cominciò a dissolversi e, per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, è riuscito a ricavarne una meravigliosa esperienza, insieme alla considerazione di aver incontrato un Grande Uomo, ancor prima che un Dottore con la D maiuscola.

Persona elegante, colta e magnanima, si distingueva per i suoi cappelli in varie fogge, sotto i quali splendeva uno sguardo tranquillizzante e protettivo, mentre soccorreva  ogni paziente che ne avesse bisogno, dopo aver percorso strade sterrate, vicoli e sentieri, su muli e carrozze, a bordo delle prime automobili che allontanavano il ricordo delle fatiche e delle debolezze dell’ancora vivo dopoguerra, adattando il passo del mestiere alla velocità sfrenata degli anni in avvenire.

Si presentava perciò ai bimbi malati con affezionata premura, alleggerendo l’atmosfera infermiccia con la dolcezza di caramelle e cioccolatini d’ogni gusto, dopo aver rassicurato sulla poca serietà del malessere con un ‘Tutto a posto, non c’è nulla di cui preoccuparsi’.

L’Arte della cura

Ogni contrada dell’Isola ne aveva apprezzato l’Arte della Cura, seppur avesse prediletto per dimora Khamma, l’araba località dalle sorgenti calde.

Medico che, nelle possibilità delle terapie del tempo, sostenuto da commovente umanità ed infinita competenza, è riuscito a salvare molte vite, talora facendo ricorso al severo rimedio della penicillina o degli antibiotici più blandi, solamente in congiunture di preciso bisogno.

‘I rimedi naturali prima di tutto’, sosteneva con la fermezza della sua professionalità e della sua indole calabra, sempre osservando con amorevole attenzione, attendendo con pazienza ed esprimendo la sua cura con estrema calma e precisione, mentre i familiari dei pazienti approntavano qualcosa da mangiare, come ringraziamento sincero al dottore amico di tutti, cui non pesava il sacrificio dello spostamento: una fetta di tumma stagionata, una sarduzza, un pomodoro tranciato e un buon bicchiere di zibibbo, fra scambi di parole lenitive e incoraggiamenti senza fine.

Parimenti, la sua casa era aperta a tutti e accoglieva pazienti provenienti da ogni angolo dell’Isola, assiduamente anche amici stretti, con i quali trascorreva le sue ore di riposo – sempre affiancato dalla sua meravigliosa Anna – alternandola spesso con l’abitazione in Cala Tramontana, a pochi passi dal mare; per poi riprendere ad esercitare con superba dedizione la propria Missione da un dammuso all’altro, sempre accolto con grande gioia come antidoto alle patologie della vita, ai tempi in cui ancora regnava il Senso dell’Umanità.

Riduttivo definirlo semplicemente medico. Restrittivo per gli odierni termini di paragone, con tutto il merito alle eccezioni tangibili e innegabili.

Un vero Guru dell’Anima, prima ancora che generico incaricato alla guarigione.

Ogni malessere fisico deriva da una inquietudine interiore

Un Uomo che sosteneva che ogni malessere fisico deriva da una ‘inquietudine’ interiore; medico oggi irreperibile – utilizzando i gelidi termini dell’attuale medicina – , strenuo difensore dei diritti dei malati in assenza di garanzie ufficiali, con la capacità magica di disinfettare e curare con amore ogni malanno; fondamentale esempio di impegno, serietà ed esperienza sul campo, per tutti coloro che si lasciano oggi offuscare dalla Indifferenza nei confronti del Prossimo.

Forse si esisteva più ‘sicuri’ un tempo, quando Persone come Michele Zurzolo vivevano in amicizia con la Natura che, affascinata dall’indole filantropica di certi Uomini, sapeva regalarci ogni sorta di rimedio; quando il sorriso e la dolcezza di un Medico ci ripulivano l’Anima guarendo nello stesso tempo il Corpo; quando uno Sguardo attento e ben disposto faceva scoprire e riusciva a debellare ogni disgraziato acciacco; quando il Mondo era contagiato di Bellezza e la Terra un Paradiso di Calore.

Franca Zona

In copertina una foto dalla pagina facebook del Comune di Pantelleria

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Cultura

 Le lingue minoritarie in Europa: Percorsi Comuni per Preservarle

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Si inoltra il seguente comunicato, a firma di Trinacria e della Cademia Siciliana, in merito alla conferenza “Le lingue minoritarie in Europa: Percorsi Comuni per Preservarle”, che si terrà il 31 marzo 2025, alle ore 15:30, presso il Palazzo dei Normanni (Assemblea Regionale Siciliana) a Palermo, in occasione della Simana dû sicilianu.

Il convegno sarà preceduto da una conferenza stampa, che si svolgerà dalle ore 15:00, sempre presso il Palazzo dei Normanni, per intervistare i relatori che prenderanno parte all’iniziativa.

La conferenza avrà per oggetto “Lingue minoritarie d’Europa: percorsi comuni per preservarle”, con particolare attenzione alla lingua siciliana. 

Essenziale per l’identità culturale del suo popolo, è riconosciuta dall’UNESCO come lingua materna, ma non ha ancora ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Siciliana. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per sostenere il riconoscimento ufficiale della lingua siciliana e per avviare un dialogo sulla sua introduzione nei curricula scolastici. Il dibattito vedrà la partecipazione di linguisti ed esperti provenienti da tutta la Sicilia, nonché ospiti internazionali i quali discuteranno della condizione delle lingue minoritarie nei propri paesi d’origine, e sulle strategie che hanno messo in campo per la loro salvaguardia.

Tra gli altri, Giada Isca (dottoranda in Linguistica storica presso Unistrasi), Totò Lentini (promotore della Legge Regionale 9/2011 per la promozione della lingua siciliana), Riccardo Pisu Maxia (Assemblea Nazionale Sarda), Antonino Graziano (Trinacria), Paul Rausch (Cademia Siciliana) e un delegato dell’organizzazione Mantinc el Català.

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Cultura

Pantelleria, Avviso alle Cantine del territorio: aperte iscrizioni al Concorso Enologico Internazionale Città del Vino e VI Grappa Award

Direttore

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le sessioni di degustazione si terranno dal 6 all’8 giugno a Siena, nei locali dell’Enoteca Italiana, all’interno della Fortezza Medicea. Come partecipare
 

Sono aperte le iscrizioni alla XXIII edizione del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino e VI Grappa Award. Il Concorso Enologico ha l’autorizzazione del Masaf (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) e il supporto scientifico dell’OIV (Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino).

Quest’anno le sessioni di degustazione si terranno dal 6 all’8 giugno a Siena, nei locali dell’Enoteca Italiana, all’interno della Fortezza Medicea, dove vide la sua prima edizione nell’ormai lontano 2001. Affiancherà il concorso enologico la VI edizione del Grappa Award, concorso riservato al distillato italiano.
Lo spirito è quello di ribadire il valore del rapporto tra vino e territorio premiando insieme le Aziende e i Comuni.
Sindaci e produttori sono così idealmente uniti nella promozione delle tradizioni e delle eccellenze enologiche.

PREMI SPECIALI

Il Concorso prevede anche alcuni premi speciali che ormai lo caratterizzano: Forum degli Spumanti, Il premio Città del Bio, dedicato ai vini biologici, Il premio Mondo Merlot, dedicato ai vini a base Merlot, Il premio Vini Vulcanici, Il premio “Iter Vitis – Les Chemins de la Vigne” per i vini stranieri, il Nebbiolo World, premio per i migliori vini a base Nebbiolo, il Premio Vermentino e il Premio Speciale Oro Rosa, per i vini rosati.
La premiazione si terrà a Roma, presso il Campidoglio, entro la prima decade di luglio, alla presenza delle Aziende, dei Sindaci dei Comuni Città del Vino coinvolti, del Ministro Francesc Lollobrigida e del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

DATE IMPORTANTI

  • Domenica 27 Aprile 2025 chiusura iscrizioni online
  • Dal 30 Aprile al 17 Maggio 2025 Ricezione campioni. Orario per la consegna 09:00 – 17:00 dal Lunedì al Venerdì.

SPEDIZIONE

Sede di Enoteca Italiana
(Fortezza Medicea) – Consegna Merce dal Parcheggio Pubblico Il Campino -Piazza della Libertà 1 – 53100, Siena
Contatto da comunicare al corriere: Tel. 338 4337826 – Matilde
Sulla scatola dovrà essere riportata la scritta: “Campione non commerciale per Concorso CITTA’ DEL VINO”

Per maggiori informazioni https://concorsoenologicocittadelvino.it/

Brochure e Regolamento in allegato

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