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Palermo

Palermo, il Rotary Club non lo ferma nemmeno il Coronavirus se deve sfamare i senzatetto. L’Ass. Morvillo in prima linea

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Il Rotary del Distretto Sicilia e Malta non lo ferma nemmeno il Coronavirus, se deve fare del bene sfamare i senzatetto.

Infatti, lo scorso mercoledì, 18 marzo, i soci rotariani  riuniti nell’Associazione Morvillo hanno portato avanti il loro progetto in favore dei clochard di Palermo.

Tutte le precauzioni sono state adottate per evitare il contatto e quindi un possibile contagio da Covid-19. Ma gli impavidi volontari sono riusciti a consegnare 84 pasti completi di: acqua, posate, merendina, primo, secondo e frutta.

Uno dei componenti, Giovanni Palermo, già vicepresidente del Rotary Club di Pantelleria ha così dichiarato:

“La soddisfazione è l’affetto, il grazie, il saluto che donano di chi non ha niente!! Dona forza e non pensi più al rischio del momento che viviamo, loro non capiscono il Coronavirus! Attendono ogni sera un aiuto! Stasera la cosa che mi è mancata, e non ho potuto fare, e loro hanno rispettato, l’abbraccio, parlare e stringere la mano!

Può interessare approfondire la conoscenza dell’associazione Morvillo, leggendo:

 Palermo, il Rotary con i senzatetto anche nelle feste comandate. L’iniziativa dell’Ass.ne Morvillo

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Elezioni

Roberto Lagalla si candida a sindaco di Palermo

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L’attuale assessore alla Formazione professionale della giunta Musumeci dovrebbe annunciare la candidatura nella sede dell’agenzia di stampa Italpress.

 

Lagalla, oggi iscritto nell’Udc, starebbe pensando a una candidatura che vede il coinvolgimento di diverse esperienze civiche che hanno dato il loro impegno per la città. E proprio in questi frangenti starebbe contattando il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci per informarlo della propria decisione e annunciare le dimissioni da assessore per fine mese. Non ci sono notizie, invece, sulla comunicazione agli altri alleati della coalizione.

 

Lagalla rompe gli indugi, dunque, dopo che in questi giorni Forza Italia ha lanciato il nome di Francesco Cascio – sebbene il coordinatore regionale Gianfranco Micciché abbia un bel da fare nel respingere i malumori di una parte del partito -, Fratelli d’Italia spinge su Carolina Varchi e la Lega pensa a Francesco Scoma. Una decisione, dunque, che alimenta la burrascosa campagna elettorale interna al centrodestra, in cui si inseriscono le decisioni per le regionali

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Elezioni

Amministrative, Giarrusso (M5S): “Basta errori: 19mila palermitani mi chiedono aiuto sul sindaco”

Redazione

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“Quello che sta succedendo a Palermo sulla scelta del candidato sindaco è desolante, ed è specchio degli errori che vengono commessi dal Movimento a causa di chi cerca di promuovere se stesso e rendere eterna la propria carriera politica, alla faccia dei nostri valori e della regola dei due mandati”, dichiara schietto l’eurodeputato Dino Giarrusso, commentando le vicissitudini legate alla candidatura Miceli oggi tramontata.

“Dobbiamo assumerci delle responsabilità: 19mila palermitani -di cui oltre 11mila nel solo comune di Palermo- mi hanno scelto per rappresentarli in Europa ed oggi mi scrivono sgomenti per come si è mosso finora il Movimento e purtroppo l’intero Centrosinistra. Mio malgrado ho dovuto raccontagli che finora alcuni esponenti del M5S sono arrivati a chiedere alla nostra vicepresidente Paola Taverna che io non partecipassi ai tavoli per discutere delle elezioni alle porte, dove invece si sono seduti persino portavoce eletti in altre province. I risultati di questo modo di agire, indegno e antitetico ai nostri valori sono sotto gli occhi di tutti: un disastro che attivisti elettori e cittadini non meritano.

“La vicenda Miceli rappresenta plasticamente ciò che il Movimento NON deve mai più fare. L’unica strada è ricominciare a coinvolgere la base, non avere paura di chi ha consenso e smetterla di dividersi su tutto come qualcuno fa, tentando disperatamente di mantenere rendite di posizione”, continua Giarrusso, che conclude con una richiesta esplicita “Per Palermo devono decidere i cittadini palermitani e i loro rappresentanti a tutti i livelli, dalla circoscrizione al Parlamento Europeo. E così dovrà essere per le elezioni regionali e sopratutto per la scelta dei referenti locali.

“Oggi votiamo nuovamente per la leadership di Conte, ed io ritengo indispensabile che i nostri iscritti siano presto chiamati anche a scegliersi i referenti locali, non avallando una nomina dall’alto ma scegliendo fra chi vorrà candidarsi a quei ruoli, in piena democrazia diretta”, conclude Giarrusso.

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Cronaca

Palermo, aggressione al giornalista Michele Sardo: scattava foto per servizio di cronaca

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Ieri sera, nella centralissima Piazza Ottavio Ziino, il giornalista Michele Sardo veniva aggredito verbalmente e malmenato.

Il professionista, direttore di Palermo Live, si trovava a svolgere il proprio lavoro di cronaca, scattando foto con il proprio cellulare, ad un distributore di benzina in fiamme, quando ad un tratto due individui hanno cominciato ad inveire contro di lui, strappandogli via il telefonino e colpendolo brutalmente.

Sardo, al momento dell’arrivo dei soccorsi del 118, stava per avere un attacco di cuore, poi rientrato senza conseguenze.

Tutta la stampa siciliana è insorta contro un simile vile gesto verso un collega, mentre svolgeva la propria attività.

Anche il Consiglio dell’Ordine della Regione Siciliana ha condannato l’evento e i suoi esecutori, in una città sempre molto violenta.

Noi della redazione esprimiamo a Michele, uomo dai modi gentili e grande professionista, la nostra solidarietà come anche come colleghi intenti a difendere uno dei principi fondamentali  del giornalismo: la libertà di informazione.

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