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Cultura

Palermo, 10 maggio l’Università LUMSA presenta il nuovo corso di laurea in Scienze della Formazione primaria

caterina murana

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Il dipartimento Gec (Giurisprudenza, Economia e Comunicazione) di Palermo dell’Università LUMSA presenta il corso di laurea in Scienze della Formazione primaria venerdì 10 maggio alle 9 al cinema Rouge et Noir del capoluogo siciliano. Il corso abilita all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria ed è presente fin dalla sua istituzione nell’offerta formativa della LUMSA. Con il prossimo anno accademico si completa un percorso istitutivo che ha replicato la proposta didattica presente già a Roma anche nella sede di Palermo, consentendo di calibrarla rispetto alle richieste del territorio e di dar vita a un corso autonomo. All’inizio dell’incontro il professore Vincenzo Schirripa richiamerà gli aspetti qualificanti dell’investimento dell’Ateneo nella formazione universitaria degli insegnanti. Seguirà un intervento di Ornella Campo, rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale. Verrà poi proiettato il documentario “Il Cerchio” di Sophie Chiarello, con una introduzione a cura di Maria Domenica Licata Caruso, laureanda impegnata in una ricerca sulle pratiche filosofiche nella scuola primaria. L’ingresso è gratuito su prenotazione da effettuare on line entro il 30 aprile.

 

Il documentario.

Chi sono i bambini di oggi, cosa pensano, e come vedono il mondo adulto? «Per trovare le risposte a queste domande, ho deciso di entrare con la telecamera in una classe appena formata di prima elementare. Con una cadenza regolare, per l’intero ciclo di cinque anni, ho partecipato in classe ai cerchi organizzati dalla maestra»: così la regista descrivere il suo ultimo lavoro “Il Cerchio”, film documentario prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in collaborazione con Sky Documentaries.

 

La regista.
Sophie Chiarello è una regista italo-francese. Cresce in Francia e si diploma alla FEMIS di Parigi. Inizia la sua carriera in Italia come aiuto regista di G. Salvatores, M. Venier, E. Winspeare, K. Rossi Stuart, G. Piccioni, W. Labate. Scrive e dirige tre cortometraggi premiati in diversi festival. Un filo intorno al mondo è finalista ai Nastri d’Argento nel 2006. Collabora poi alla regia del film La banda dei babbi natale di Aldo Giovanni e Giacomo e dirige il suo esordio Ci vuole un gran fisico. Decide successivamente di dedicarsi al documentario e nel 2011 scrive e dirige con Anna-Lisa Chiarello Ritals, domani me ne vado che vince il premio speciale della giuria al Festival del Cinema Italiano di Annecy 2012. “Il Cerchio”, di cui è autrice e regista, è il suo secondo documentario.

 

Cultura

Ragusa, al Centro Rossitto presentazione del libro “L’occhio Danilo Amione”. Modera Giuseppe Nativo

caterina murana

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Giovedì 23 maggio, alle ore 18.00, al Centro studi “Feliciano Rossitto”, con sede in Via Ettore Majorana, 5 di Ragusa, sarà presentato il libro “L’occhio moltiplicatore del cinema. Autori, film, temi” di Danilo Amione, docente e critico del cinema (Mimesis Edizioni, Sesto San Giovanni-Mi, 2023, pp. 172), con prefazione di Dario Tomasi (ordinario di Storia e critica del cinema presso l’Università degli Studi di Torino).

Nel parlerà con l’autore Andrea Guastella, scrittore e critico d’arte.

Presiederà e modererà l’incontro Giuseppe Nativo, giornalista.

L’iniziativa culturale è resa possibile grazie alla collaborazione del Centro studi Rossitto con il Comune di Ragusa. L’occhio moltiplicatore del cinema è un concetto affascinante che ci invita a esplorare la soggettività dell’esperienza cinematografica. Danilo Amione, docente di Storia del cinema e critico cinematografico, ci guida attraverso questo intricato labirinto di percezioni e interpretazioni.

Nel libro l’autore ci rivela che, nonostante tutti guardiamo lo stesso film, ognuno di noi “vede” cose diverse al di là della trama.

Il cinema, come qualsiasi altra forma d’arte, va interpretato. L’occhio dello spettatore si muove alla ricerca di un’immagine che gli somigli, riflettendo le scelte dell’Io. Questa soggettività regna sovrana, e il film ci illude di essere dentro la realtà, poiché la sua natura è duplice: illusoria e reale allo stesso tempo.

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Spettacolo

Milano si tinge di musica latina: dal 1° giugno a Ferragosto all’Acquatica Park musica, gastronomia, cultura latinoamericane

Redazione

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MILANO SI TINGE DI MUSICA LATINA!
 
UN VIAGGIO IDEALE NELLA REALTÀ LATINOAMERICANA, DOVE LE PAROLE D’ORDINE SONO SEMPRE: CULTURA, MUSICA, CONCERTI, BALLI E GASTRONOMIA.
 
Dal 1 giugno al 15 agosto 2024, Milano- Via Gaetano Airaghi 61 c/o Acquatica Park.
 
MENO DI UN MESE PER LA TUA ESTATE NEL DIVERTIMENTO!
Lunedì 13 maggio 2024, Manca meno di un mese per l’inaugurazione del Milano Latin Festival, per la prima volta in una nuova location, dalla storica sede di Assago, arriva a Milano in Via Gaetano Airaghi, 61, Acquatica Park, dal 1 giugno al 15 agosto 2024, pronto a conquistare il cuore della città con la sua energia travolgente e la sua atmosfera latina contagiosa.

Il Milano Latin Festival si propone come un’autentica finestra sul mondo latino, offrendo un’immersione completa nella sua cultura attraverso un ventaglio di iniziative culturali, un tripudio di sapori gastronomici, piazze da ballo animate da ogni genere latino e un panorama musicale di altissimo livello.

Il Milano Latin Festival è un’esplosione di musica, cultura e divertimento che abbraccia tutte le generazioni e provenienze.

Dai più giovani alle intere famiglie, italiani, sudamericani e visitatori da ogni angolo del mondo si ritrovano uniti per celebrare la passione per l’America Latina. 

Il festival è un vero e proprio ponte culturale che abbatte le barriere e crea un’atmosfera di gioia e condivisione.

Con un programma di oltre 25 concerti e un cast di artisti di fama internazionale, il Milano Latin Festival si afferma come l’evento di musica latina più importante al mondo, sia per la sua durata che per la vastità e la qualità delle proposte musicali.

Durante le giornate prive di concerti il festival avrà altri appuntamenti, come il lunedì sera nella serata LUNES CALIENTE powered by Latino Caliente, il martedì sera con il LADIES NIGHT e il mercoledì sera con lo SCHIUMA PARTY, oltre a dare la possibilità di vedere le partite della Nazionale Italiana.

L’area festival e le sue piazze da ballo saranno aperte anche durante i concerti.

LINE-UP ARTISTI ANNUNCIATI:

–       GRUPO 5 – 2 giugno (Sold-out)
–       LENIER – 6 giugno
–       NACHO – 7 giugno
–       LOS VAN VAN – 8 giugno
–       GUAYACAN ORQUESTA – 9 giugno
–       DIEGO Y SU GRUPO GALÈ – 14 giugno
–       LATIN BROTHERS & SONORA DINAMITA – 16 giugno
–       MARIA BECERRA – 21 giugno
–       HAPPY BIRTHDAY MLF (Mimi Ibarra, La India, Grupo Extra, Raul Romero) – 23 giugno
–       JUAN LUIS GUERRA – 05 luglio
–       ROCHY RD – 06 luglio
–       DIMENSION LATINA – 7 luglio 
–       ARCÁNGEL – 12 luglio
–       OLGA TAÑÓN – 13 luglio
–       CHRISTIAN NODAL – 19 luglio
–       FARRUKO & JERRY RIVERA – 25 luglio
–       GRUPO NICHE – 26 luglio
–       PIMPINELA, AMY GUTIERREZ – 27 luglio
–       HAVANA D’PRIMERA – 3 agosto
–       AVENTURA – 28 settembre (Ippodromo SNAI, San Siro)
 
E tanti altri ancora!!
 

 BIGLIETTI DISPONIBILI SU 
Ticketmaster.it

L’organizzazione declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

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Cultura

A Scicli è tempo di calici, di vini e di racconti, è tempo di Teruar.

Barbara Conti

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A Scicli è tempo di calici, di vini e di racconti, è tempo di Teruar.

A Scicli è tempo di calici, di vini e di racconti, è tempo di Teruar.
A Scicli, città del Val di Noto ritorna l’appuntamento con Teruar, la prima fiera del vino etico. Un fine settimana di calici, di vini e di racconti 

Insignita della nomina Patrimonio UNESCO nel 2002, insieme ad altre sette città del Val di Noto, Scicli è stata definita «capolavoro del genio creativo umano dell’età tardo-barocca».

Domenica 19 e lunedì 20 maggio Scicli aprirà i cancelli di Villa Penna, la villa comunale a Teruar, per due giornate dedicate agli artigiani del vino.

Teruar è la prima fiera del vino etico della Sicilia Orientale che nasce nel 2019 dall’idea di Peppe Fiorilla affiancato da Pietro Russino, Bartolo Finielli e Ignazio Fiorilla, il loro intento è quello di valorizzare la figura del vignaiolo e l’idea di viticoltura etica: quest’ultima soprattutto dedicata alle nuove generazioni di viticultori.

Teruar è organizzato dall’associazione Arsura Sete Etica e ogni anno si tiene sempre in uno spazio comune identificabile nei luoghi – immobili, giardini, piazze e spiagge – del comprensorio ragusano di proprietà di tutti.
L’evento ha come protagonisti i produttori di vino, nazionali e non, coinvolti per selezione diretta a discrezione dell’associazione. Una simbiosi tra l’associazione e il vignaiolo, che mira a far crescere lo scambio di idee e soluzioni nell’ambito della filosofia dei vini naturali, biodinamici e artigianali.

Il nome della fiera deriva dal francese Terroir, una parola intraducibile in italiano, ma che indica l’insieme di fattori naturali, territoriali e di buone pratiche messe in atto da un artigiano della viticoltura nella coltivazione della sua terra.
Teruar, attraverso la promozione della cultura del vino naturale e, al tempo stesso, delle tradizioni agricole e artigianali tipiche dei territori di provenienza dei vini e delle aziende invitate, diventa un’occasione di valorizzazione del territorio italiano e delle sue molteplici complessità.
La fiera del vino etico è pronta ad accogliere i tanti appassionati domenica 19 e lunedì 20 maggio nel cuore di Scicli con un programma denso di novità.
Questa manifestazione nata come evento di nicchia, sta crescendo di anno in anno ed è giunta alla quarta edizione 

Per questa quarta edizione la manifestazione si sposterà nelle terrazze della storica “Villa Penna”, in via Dante Alighieri, la villa comunale che dopo un accurato restauro è pronta a diventare un nuovo polo culturale come simbolo di rinascita e ritorno all’identità e alla storia della città.

Il tema scelto per questa edizione è l’acqua, come momento di consapevolezza e attenzione ai cambiamenti climatici, ma anche di riflessione e profondità.
A Scicli è tempo di calici, di vini e di racconti, è tempo di Teruar.

A Scicli è tempo di calici, di vini e di racconti, è tempo di Teruar.

Saranno 5 le distribuzioni presenti, 30 tra artigiani e contadini, 300 etichette in degustazione, 70 le cantine presenti e 15 le regioni d’Italia che disegnano una mappa del vino etico del nostro Paese, dalla Sicilia rappresentata con oltre 33 cantine fino alla Lombardia, la Toscana e ancora Puglia e Sardegna per citarne alcune per lasciare spazio anche a delle delegazioni estere come Spagna, Francia, Austria e Slovenia con delle realtà tutte da scoprire.

Ancora una volta Scicli diventa il fil rouge che lega un’idea di viticultura che abbraccia diverse tradizioni e visioni legate al mondo dei vini naturali, biodinamici e artigianali.

Un’edizione, quella del 2024, che si propone come un cerchio che apre e chiude un percorso, come gocce che scendono dalla pioggia e nutrono le radici.

Ad animare la manifestazione ci sarà un mercatino agroalimentare nato dalla collaborazione con Gas Mazzarelli e Suolo Urbano per offrire ai visitatori la possibilità di trascorrere una giornata all’aria aperta e toccare da vicino le realtà artigianali dal food alle realizzazioni artistiche. Non solo vino, dunque, ma un quadro di tante realtà che vanno a disegnare una Sicilia ricca di storia tradizione e sapori.

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