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MONTELEPRE (PA) AVVIATI I SERVIZI DI PROGETTO PNRR

Matteo Ferrandes

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“Servizi e infrastrutture sociali di Comunità”: avviati i servizi previsti dal progetto finanziato al Comune di Montelepre (PA), nell’ambito della Missione 5 “Inclusione e Coesione” del PNRR

 

MONTELEPRE. “Servizi e infrastrutture sociali di Comunità”: avviati i servizi previsti dal progetto finanziato al Comune di Montelepre, in provincia di Palermo, nell’ambito della Missione 5 “Inclusione e Coesione” del Piano nazionale ripresa e resilienza (PNRR): assistenza socio-alloggiativa per migranti profughi di guerra ed assistenza domiciliare socio-sanitaria. Le azioni messe in campo consentiranno nel breve periodo di fornire supporto all’inserimento sociale a profughi in fuga dalle guerre e di avviare il servizio di assistenza domiciliare tramite la “telemedicina”. Inoltre, da venerdì 11 agosto sarà attivo un numero verde (800.820582) che fornirà supporto alla popolazione del territorio distrettuale nell’orientamento al progetto, ai servizi locali e, nel contempo, assistenza agli 80 utenti che beneficeranno del servizio di telemedicina. Ciò grazie al Consorzio Umana Solidarietà e al Consorzio “il Melograno” che hanno svolto un ruolo di primo piano nella relazione progettuale e nella condivisione degli obiettivi.

Più che soddisfatto si ritiene il sindaco del Comune di Montelepre, Giuseppe Terranova, il quale sostiene la bontà di questo “ambizioso e provvidenziale progetto” che vede al suo fianco non solo il Responsabile Unico del Procedimento, Roberta Anello, ma anche l’assessore comunale Giuseppa Tinervia (Politiche giovanili, Affari sociali, Istruzione, Rapporti con le associazioni e Pari opportunità) la quale dichiara: “E’ noto che il PNRR è una sfida e come tale ho voluto affrontarla con tutta me stessa, sperando di riuscire a portare alla mia città questo risultato. Sicura della validità del progetto, sono rimasta senza parole quando ho constatato che lo stesso  è rientrato tra i primi  trenta  su  più di duemila domande!  Non posso che ritenermi soddisfatta  del risultato raggiunto. Ritengo che per la mia comunità  sia una grande opportunità. Il progetto prevede due componenti: assistenza socio -alloggiativa per migranti profughi di guerra; assistenza domiciliare socio-sanitaria. Quest’ultimo servizio – spiega l’assessore Tinervia – consentirà ai nostri concittadini di ricevere nella propria abitazione prestazioni di assistenza all’avanguardia, attraverso l’utilizzo della telemedicina. Devo dire che ho creduto in questo progetto fin dal primo momento. Doverosi sono i ringraziamenti  nei confronti del  nostro consulente Rosario Genchi, del Consorzio Umana  Solidarietà che in co-progettazione ha curato il progetto, del personale dell’ufficio Affari Sociali del Comune (Roberta Anello e Rosaria Pizzurro), del Segretario comunale Giuseppina Buffa, dell’assessore Maria Cannavò, del Consiglio comunale e di tutta l’amministrazione guidata dal Sindaco Giuseppe Terranova. Adesso – conclude l’assessore comunale Giuseppa Tinervia – si deve continuare a lavorare affinchè tutta la comunità di Montelepre possa godere di altri successi”.

 

“Si tratta – precisa il coordinatore del Consorzio Umana Solidarietà, Paolo Ragusa – di un progetto importante che ridisegna il welfare del territorio, amplia l’offerta dei servizi e potenzia il sistema di protezione sociale a beneficio dei cittadini più deboli, promuovendo nel contempo le azioni di empowerment delle persone e delle comunità. La cooperazione sociale, gli enti del Terzo settore e il Consorzio Umana Solidarietà sono diventate oggi il motore di un’iniziativa che può migliorare la qualità della vita dei cittadini e determinare delle azioni di cambiamento”.

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Pantelleria, accorpate in una sola classe studenti di licei differenti. E’ protesta

Giada Zona

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L’intervista al Vicesindaco Adele Pineda

La notizia ha scosso i genitori che vedrebbero unire gli studenti iscritti all’indirizzo di Scienze Umane e quelli iscritti al Liceo Scientifico in una sola sezione da 28 alunni.

Dal che si è scaturita una protesta per il venir meno il diritto alla libera scelta del percorso scolastico, come previsto dall’articolo 34 della Costituzione e il D.Lgs. 297/1994, che sancisce il diritto a un’istruzione conforme alle inclinazioni personali e che non dovrebbe essere subordinato a logiche numeriche o a criteri di ottimizzazione.

Viene inoltre evidenziato che una classe affollata, con 28 studenti di cui tre con disabilità, viene considerata incompatibile con una didattica efficace, non rispettando anche i diritti degli studenti con disabilità.
Sul punto, la nota del Ministero della Pubblica Istruzione N. 25088/2023 e al D.P.R. 81/2009 afferma che le classi in presenza di disabilità devono essere formate al massimo da 20 alunni.
Per questo abbiamo chiesto al Vicesindaco Adele Pineda, con delega alla Cultura e ai Beni Archeologici, Storici e Monumentali, come siamo arrivati a questa situazione e che cosa possiamo aspettarci per i nostri studenti di Pantelleria.

Che cosa è successo? “La notizia è vera purtroppo. La scuola per quest’anno scolastico aveva chiesto per quest’anno l’istituzione di tre prime, due al liceo (scienze umane e scientifico) e una al tecnico, considerando le preferenze espresse dai genitori durante l’iscrizione. Quando è stato determinato l’organico di diritto, l’ufficio di Trapani ha accorpato invece tutti gli alunni in un’unica classe.

“La scuola ha chiesto di procedere allo sdoppiamento anche perché, nel frattempo, gli alunni che prima erano 25 poi diventati 28, dunque il numero era aumentato, ma purtroppo l’ufficio di Trapani ha risposto negativamente. Un accaduto che non ha considerato diverse questioni, soprattutto la presenza di tre studenti con disabilità che è incompatibile con una classe formata da tantissimi alunni. Inoltre l’iscrizione in un’unica classe non ha tenuto conto delle aspirazioni, dei talenti e delle richieste degli studenti e delle famiglie, obbligandoli ad un percorso che non è quello che hanno richiesto.”

Lei cosa ne pensa? “Personalmente ritengo che il diritto di scelta non possa e non debba essere messo in discussione. Ora si sta impedendo a molti studenti di frequentare la classe scelta e non vengono rispettati i diritti di studenti con disabilità. Le istituzioni devono essere più sensibili verso studenti che provengono da Pantelleria perché non dimentichiamo che gli studenti panteschi non hanno possibilità di iscriversi ad un istituto più vicino o spostarsi e ciò dovrebbe far riflettere ancora di più.”

“Sono fiduciosa, auspico che alla fine sarà trovata una soluzione per i nostri studenti.” 

Giada Zona

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Cronaca

Da Gaza a Lampedusa in moto d’acqua in 3: 12 ore di navigazione

Direttore

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La sconcertante e toccante storia di un papà di Gaza nel servizio di “Lampedusa in 2 minuti”

Tre giovani uomini da Gaza si sono diretti verso Lampedusa, a bordo di una moto d’acqua.

Un’impresa epocale: 300 km di Mediterraneo.
Poi intercettati a 20km da Lampedusa, vengono recuperati da una motovedetta Frontex che li fa sbarcare a Molo Favarolo.

I dettagli nel servizio di “Lampedusa in 2 minuti”, in una narrazione toccante e sconcertante

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Cultura

“Antiche voci di Pantelleria” il successo di una donna, di una lingua tra memoria e identità

Direttore

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Presentazione del libro di Angelina Rodo “Antiche voci di Pantelleria” tra curiosità, stupore e meraviglia

Nello spiegare il sottotitolo si manifesta già tutta l’essenza del piacevolissimo pomeriggio che si è tenuto presso la Sala Consiliare del Comune di Pantelleria, lo scorso 29 agosto, in occasione della presentazione del libro di una straordinaria Angelina Rodo.

Una sala gremita ha accolto con grande interesse tutti gli interventi di una elegante, garbata ma al contempo energica insegnante di altri tempi, ma di grande attualità, che ha porto l’accento sull’importanza del dialetto, come identità di un popolo, sulla veracità di una cultura attraverso la lingua che si parla.
Tra i presenti, le istituzioni: Sindaco Fabrizio D’Ancona, il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppa Spata, e l’Assessore Massimo Bonì, che hanno fatto gli onori di casa.

Con la complicità del moderatore Aurelio Mustacciuoli, il pomeriggio ha preso una piega oltre modo interessante e accattivante, anche per il pubblico dei giovani presenti e richiamati dall’argomento.

Nel libro, la sagace autrice, ha riportato non solo termini, specialmente quelli più desueti, ma anche espressioni, modi di dire. Sollecitando il pubblico, ha aperto un sipario molto simpatico e leggero, in cui i presenti si sono lanciati in quei motti ricordando i nonni trasmettitori di verità, proverbi e vita.

Manifestando la sua grande preparazione e la profondità delle ricerche compiute, le interviste per quest’opera, la Rodo, con il suo fare da nobildonna, ha messo in evidenza  le influenze linguistiche che fanno parte del nostro dialetto: fenici, arabi, normanni, francesi, spagnoli, ciascuno di questi popoli ha tracciato solchi determinanti per la formazione del “pantesco”,

Con riconoscenza verso l’autore, si è concluso l’evento citando Ignazio Buttitta: “Un populu. quannu ci arrubbanu a lingua. è persu pi sempri”.

L’importanza del dialetto è, come dicevamo, altissima e trasmetterlo ai giovani è un dovere affinchè mantengano l’identità del proprio sangue e delle origini e il libro “Antiche voci di Pantelleria” è tutto da leggere e rileggere e incorporare nella testa di ciascun pantesco.

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