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Migranti – Pozzallo il porto sicuro designato per la Sea Watch. Oltre 200 bambini a bordo, 15 sono lattanti

Direttore

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E’ stata designato Pozzallo l’altra località portuale che accoglierà i profughi in arrivo con la Sea Watch.

La grande imbarcazione dedita ai soccorsi umanitari per mare sta ospitando 440 quaranta tra uomini e donne. Di questi 200 sono bambini, 15 lattanti.

Ieri Ieri la Guardia Costiera ha portato a bordo latte in polvere e pannolini.  Bambini piccoli e persone bisognose di assistenza non possono stare oltre su una nave. A bordo 14 bambini di meno di un anno, il più piccolo ha compiuto 3 settimane in mare.

Questi 440 migranti salvati in mare in questi giorni, si aggiungono ai 558 sbarcati ad Augusta dalla nave GEo Barents.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Cronaca

Guardia Costiera: migranti trasportati a Lampedusa per cure sanitarie

Redazione

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In merito al soccorso effettuato nella giornata di ieri dalla nave ONG Sea Watch 5, si precisa che l’evento è avvenuto in area di responsabilità SAR libica, a circa 30 miglia dalle coste libiche, a 25 miglia dalle coste tunisine e a 120 miglia di distanza dalle coste italiane più prossime (Lampedusa).

Giunta al Centro operativo nazionale della Guardia Costiera italiana la segnalazione dell’emergenza a bordo, in cui si rappresentava la necessità e l’urgenza di sbarcare 4 migranti tra cui un minore, si è provveduto ad informare  immediatamente tutti i centri marittimi di soccorso più vicini e pertanto più idonei – in base alla distanza dalla costa e al relativo tempo di intervento – al trasporto urgente delle persone in pericolo di vita.

Anche il Centro di coordinamento dei soccorsi in mare dello Stato di bandiera (Bremen) dell’unità Sea Watch 5, la Germania, dava indicazioni alla nave di dirigere verso la Tunisia, Stato costiero più vicino e quindi in grado di intervenire più rapidamente.

La nave si è tuttavia diretta verso le coste italiane.
Pertanto da Lampedusa, la motovedetta SAR 319 della Guardia Costiera ha intrapreso la navigazione e, raggiunta l’unità in area di responsabilità SAR maltese, a 10 miglia al di fuori dell’area SAR italiana, ha effettuato l’evacuazione medica dei migranti bisognosi di cure mediche urgenti. 
I migranti sono così stati trasportati in sicurezza sull’isola di Lampedusa.

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Cronaca

Barchino alla deriva: proseguono le ricerche.

Redazione

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Si sono svolte in questi giorni le ricerche di un barchino alla deriva, verosimilmente proveniente dalle coste libiche, con circa 40 persone a bordo, avvistato in area di responsabilità SAR maltese, il 12 gennaio scorso, da un mezzo aereo Frontex.

Dal momento dell’avvistamento, diversi sono stati i mezzi impiegati nelle attività di ricerca svolte sotto il coordinamento delle autorità maltesi e dell’Italian Marittime Rescue Coordination Centre, ciascuno per le proprie aree di responsabilità.

Le mirate ricerche sono state eseguite in questi quattro giorni in modo continuativo e hanno visto l’impiego di mezzi navali della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, ma anche di mezzi aerei Frontex e assetti maltesi.

Al momento non è stato individuato il barchino segnalato, né ulteriori elementi in mare riconducibili al natante o ai suoi occupanti.

Le ricerche proseguono nell’ambito delle attività di pattugliamento svolte nell’area da tutti gli assetti navali e aerei nazionali e internazionali presenti. Continua ad essere trasmesso il messaggio satellitare di allerta a tutte le unità mercantili in transito nell’area, per l’eventuale avvistamento del barchino.​

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Economia

Pantelleria, 300 mila euro nella finanziaria regionale per disagi causati dai fenomeni migratori

Redazione

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L’emendamento alla finanziaria regionale proposto dall’On. Marianna Caronia, Capogruppo Lega all’ARS, porta sollievo all’isola di Pantelleria, destinando fondi per affrontare i problemi legati ai fenomeni migratori

Pantelleria, 11 Gennaio 2024 – Grazie a un emendamento alla finanziaria 2024 della Regione Siciliana, presentato dall’On. Marianna Caronia della Lega, l’isola di Pantelleria vedrà l’arrivo di un sostegno finanziario consistente per affrontare i disagi causati dai fenomeni migratori.

300 mila euro saranno destinati a mitigare gli impatti sociali ed economici che la comunità locale ha sperimentato a causa delle sfide legate alla migrazione.
La proposta dell’On. Caronia riflette un impegno concreto per affrontare le sfide sociali ed economiche derivanti dai flussi migratori che hanno interessato la zona.

L’Assessore Comunale di Pantelleria, Federico Tremarco, ha commentato positivamente l’iniziativa, sottolineando l’importanza di un intervento tempestivo per sostenere la comunità locale. “Siamo grati all’On. Marianna Caronia per l’attenzione e la sensibilità dimostrate verso le nostre necessità. Questi fondi saranno fondamentali per affrontare i problemi causati dai fenomeni migratori e per implementare soluzioni concrete a beneficio della nostra isola.”
Il finanziamento consentirà l’implementazione di progetti mirati a migliorare le condizioni di vita della popolazione, rafforzare i servizi sociali e promuovere l’integrazione dei migranti nella comunità locale.

L’iniziativa rappresenta un passo significativo nella direzione di una gestione oculata delle problematiche legate alla migrazione, dimostrando come le risposte adeguate possano emergere attraverso il dialogo e la collaborazione tra le istituzioni regionali e locali. La comunità di Pantelleria guarda con speranza al futuro, confidando che queste risorse contribuiranno in modo concreto a costruire una realtà più resiliente e inclusiva.

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