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Meteo, tempo stabile e clima mite con l’anticiclone delle Azzorre, ma da domenica potrebbe tornare gelo

Marilu Giacalone

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ESPANSIONE DELL’ANTICICLONE DELLE AZZORRE: AL VIA UNA FASE METEOROLOGICA CARATTERIZZATA DA TEMPO STABILE E CLIMA PIÙ MITE

 

L’anticiclone delle Azzorre si estende verso l’Europa occidentale, sopra l’Italia e verso il Mediterraneo. L’esordio del mese di febbraio su gran parte del nostro Paese sarà quindi -affermano i meteorologi di Meteo Expert- caratterizzato da tempo in generale stabile e da assenza di precipitazioni, con correnti che ad alta quota soffiano da nord-ovest. Le Alpi proteggono la Penisola e la valle padana dalle masse d’aria relativamente più fredde e umide che a tratti affluiscono verso l’Europa centrale. Le temperature tenderanno pertanto a salire, portandosi su valori superiori alla norma soprattutto sulle regioni settentrionali. Un nuovo raffreddamento sembra possibile tra domenica e l’inizio della prossima settimana.

 

PREVISIONI PER LE PROSSIME ORE

 

Su tutte le regioni condizioni di tempo stabile. Da segnalare il passaggio di poche nubi ad alta quota con temporanee velature nei settori occidentali della Penisola e un aumento della nuvolosità di tipo basso sulla Sardegna occidentale, in Liguria, su parte delle regioni tirreniche fino alla Campania e sulla Sicilia occidentale. Nel primo mattino banchi di nebbia in diradamento nel Polesine. In serata nubi in aumento su tutta la Sicilia e sulla Calabria tirrenica; qualche piovasco possibile nel Trapanese. Temperature massime in lieve calo nel settore tirrenico, in leggero aumento sulle pianure del Nord-Ovest e sul medio e basso Adriatico. Maestrale da moderato a teso sul Mare e sul Canale di Sardegna, venti da deboli a moderati occidentali sul Canale di Sicilia; episodi di Foehn nelle valli alpine nord-occidentali; venti generalmente deboli altrove. Mari: molto mossi il Mare ed il Canale di Sardegna; fino a mossi Canale di Sicilia e basso Ionio, per lo più poco mossi i restanti bacini.

 

PREVISIONI PER DOMANI, GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO

 

Lungo la barriera alpina centro-orientale cielo nuvoloso, con alcune nevicate sul nord dell’Alto Adige, più sporadiche anche nelle zone di confine del Cadore e della Carnia. Tempo soleggiato nel resto del Nord, con possibili nebbie nel primo mattino sulla bassa val padana, principalmente nel settore orientale. Al Centro-Sud cielo in prevalenza poco nuvoloso sulle regioni adriatiche e dell’alto Ionio, sul Lazio centro-meridionale e nel nord della Campania; nuvolosità variabile altrove, più densa e insistente fra Calabria tirrenica e nord della Sicilia. Temperature per lo più in aumento nelle minime, pressoché stazionarie nelle massime. Foehn nelle valli alpine e localmente fino in pianura sul Nord-Ovest, Maestrale moderato sul Mare di Sardegna e nei canali delle Isole; altrove venti in prevalenza deboli. Mari: molto mosso il Mare di Sardegna, mossi i canali delle Isole; per lo più calmi o poco mossi i restanti bacini.

 

PREVISIONI PER VENERDÌ 3 FEBBRAIO

 

Su tutte le regioni tempo stabile e prevalentemente soleggiato. Da segnalare il passaggio di velature e locali addensamenti più estesi nel settore alpino orientale. Al mattino nebbie a banchi o nubi molto basse sulla val padana orientale, su pianure e valli di Toscana e Umbria, in progressivo diradamento.

In serata nubi in aumento al Nord-Est con possibili nevicate nelle Alpi oltre gli 800-1200 m; velature più diffuse e tendenza a locali addensamenti in Liguria e nel settore tirrenico. Temperature massime in lieve flessione al Sud peninsulare, senza grandi variazioni altrove. Possibile Foehn nelle valli alpine, rinforzi di Maestrale tra Puglia e alto Ionio; altrove venti in prevalenza deboli. Mari: mossi il Mare di Sardegna e il basso Adriatico; per lo più calmi o poco mossi i restanti bacini.

 

È possibile consultare le previsioni nel dettaglio sul sito www.iconameteo.it.
Per chiarimenti e approfondimenti siamo a disposizione al numero 026602181, selezionando il tasto 1 “Produzione TV”.

 

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Ambiente

Agricoltura, dal governo regionale ok a dichiarazione stato di calamità

Redazione

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il

 Presidenza della Regione
Via libera dal governo Schifani alla dichiarazione dello stato di calamità per i danni causati alle produzioni agricole in Sicilia dalle ondate di calore e dagli incendi nel mese di luglio e dalla siccità nei mesi di settembre e ottobre di quest’anno.  

 «Il governo regionale – spiega l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino – è vicino agli agricoltori siciliani che hanno subito ingenti danni a causa delle anomale ondate di caldo e degli incendi, prima, e dalla siccità persistente, poi. La risposta tempestiva che abbiamo messo in campo dimostra l’attenzione dell’esecutivo siciliano nei confronti delle emergenze che colpiscono i nostri territori e il ruolo centrale che il comparto agricolo riveste per lo sviluppo della Sicilia». 

Le ondate di calore hanno determinato cali produttivi, per cascola e per rallentamento della crescita ed ingrossamento di frutta ed ortaggi. I frutti maggiormente esposti hanno subito i “colpi di sole” con conseguente danno commerciale. I cali produttivi non hanno risparmiato nemmeno il comparto zootecnico e apistico. Nelle aziende danneggiate da incendi, avvenuti per lo più in corrispondenza delle ondate di calore di fine luglio ed anche nel mese di settembre in corrispondenza di giornate calde e ventose, i danni hanno interessato oltre che le produzioni anche le strutture aziendali. Una situazione aggravata dalla siccità che ha caratterizzato i mesi di settembre e ottobre. Diversi i comparti danneggiati: vitivinicolo, agrumicolo, frutticolo, olivicolo, orticolo, foraggero e zootecnico.  

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Cronaca

Meteo – Pantelleria in balia del vento: fino a 40 nodi – La grafica

Direttore

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FORTE VENTO IN PROVINCIA DI TRAPANI, PIÙ DI 40 INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO DA STANOTTE

Alberi, rami, insegne pubblicitarie, grondaie, antenne e pali caduti o pericolanti, dalle 1.30 di oggi tutte le squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Trapani sono al lavoro per i danni causati dalle forti raffiche di vento che si sono abbattute in tutta la provincia, isola di Pantelleria inclusa: numerose le richieste di intervento giunte alla sala operativa del Comando anche per aperture di porte e persiane pericolanti.
Non si segnalano danni alle persone.

Sulla nostra isola si sono registrati fino a 40 nodi di maestrale

In copertina immagine di Mario Squitieri

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Ambiente

Siccità in Sicilia, Coldiretti: SOS mucche senza fieno

Marilu Giacalone

Pubblicato

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“La mancanza di pioggia lunga 6 mesi sta provocando problemi anche per la semina”di Filomena Fotia da Meteoweb.eu
 

 
 
“La pioggia è attesa in Sicilia colpita da una grave emergenza siccità con i campi arsi dove non cresce l’erba necessaria a sfamare gli animali e le stalle a rischio crack per l’aumento dei costi di produzione per salvare mandrie e greggi“: è l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del clima anomalo con l’allerta gialla per il maltempo in 11 regioni. “Soprattutto nelle aree interne della Sicilia – aggiunge Coldiretti – gli allevatori hanno già finito le scorte di fieno prodotto in percentuale bassissima a causa degli acquazzoni di maggio per cui si è arrivati ad una speculazione con cifre esorbitanti. Una rotoballa di fieno media costa anche 60 euro contro i 35 euro dell’anno scorso mentre il prezzo di quella più grande arriva a 130 euro. A fronte di questo aumento si registra paradossalmente una diminuzione del prezzo del latte e della carne – prosegue Coldiretti – che sta mettendo in ginocchio il comparto“.

  
 
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“La mancanza di pioggia lunga 6 mesi sta provocando problemi – aggiunge Coldiretti – anche per la semina, con i terreni induriti dalla siccità e difficili da lavorare. Da qui la necessità di misure immediate per sostenere allevatori e agricoltori“.

“La situazione della Sicilia è emblematica in un 2023 che si classifica fino ad ora in Italia al secondo posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una temperatura superiore di 1,05 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800“, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi dieci mesi “dove però l’anomalia climatica è stata accompagnata da una media di quasi 10 eventi estremi al giorno per il maltempo lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato vittime e danni” secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

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