Meteo
Meteo – Fine giugno bollente in Italia
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08:56 (20 minuti fa) | |||
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ITALIA NELLA MORSA DELL’ANTICICLONE NORD AFRICANO FINO A INIZIO LUGLIO: TUTTO IL NOSTRO PAESE DOVRÀ FARE I CONTI CON TEMPERATURE E AFA IN NUOVO AUMENTO. DOPO I TEMPORALI IL CALDO SI FARÀ PIÙ INTENSO DA DOMENICA ANCHE AL NORD. SETTIMANA PROSSIMA SARÀ ROVENTE: AL CENTRO-SUD E SULLE ISOLE SI RISCHIA DI SUPERARE LA SOGLIA DEI 40 GRADI. FINE GIUGNO CON NOTTI TROPICALI, FORTE AFA E TEMPERATURE MAI SOTTO I 20 GRADI
La perturbazione in transito ieri al Nord (la n. 8 di giugno) si è allontanata favorendo un miglioramento del tempo, mentre una banda nuvolosa continua a interessare la Sardegna, le regioni centrali e parte del Sud, associata solo a fenomeni scarsi o assenti. Queste condizioni – affermano i meteorologi di Meteo Expert -, garantiscono su buona parte del Centro-Nord una temporanea pausa dalla pesante calura, mentre il caldo intenso continuerà a insistere al Sud e in Sicilia dove saranno ancora possibili punte ben oltre i 35 gradi, localmente fino a 40 gradi, specie sull’isola.
Le attuali proiezioni a partire da domenica e per tutta la prossima settimana non sono incoraggianti sul fronte del caldo e della siccità: è probabile il perdurare sull’Italia dell’anticiclone nord-africano, di nuovo in estensione e rinforzo anche al Nord con ulteriore assenza di piogge significative e temperature che potrebbero ulteriormente aumentare fino a picchi vicini o anche oltre i 40 gradi al Centro-Sud. Da segnalare solo il transito di una perturbazione che, martedì, potrebbe lambire Alpi e Nord-Ovest causando temporali e una momentanea flessione delle temperature. La risalita di aria subtropicale continuerà a interessare anche i paesi europei centro-orientali, quelli scandinavi e la Russia occidentale, dove proseguirà la fase di caldo anomalo, in ulteriore intensificazione, con temperature fino a 10-15 gradi sopra la media.
PREVISIONI PER LE PROSSIME ORE
Al mattino cielo parzialmente nuvoloso o velato su Liguria orientale, Romagna, regioni centrali e Sardegna, con possibili occasionali piogge su Lazio, Abruzzo e nord della Sardegna; maggiori schiarite nel resto del Paese. Nel pomeriggio tempo più soleggiato, con gli strati nuvolosi medio-alti che si spostano dal Centro verso parte del Sud; possibili addensamenti anche su Alpi e Appennino, con locali e brevi rovesci sui rilievi friulani; non si escludono locali e brevi rovesci sui rilievi del Centro tra Ascolano e Abruzzo.
Temperature massime in aumento al Nord-Ovest e sulla Sardegna occidentale, in leggero calo al Centro; clima ancora molto caldo al Sud e in Sicilia. Venti per lo più deboli a regime di brezza, con locali rinforzi da sud su Ligure e alto Tirreno, di Maestrale sul basso Adriatico e da est sul Canale di Sardegna. Mari: mosso il Canale di Sardegna, localmente mosso il Ligure, per lo più poco mossi gli altri.
PREVISIONI PER DOMANI, DOMENICA 26 GIUGNO
Tempo prevalentemente soleggiato in tutta Italia. Da segnalare solo un po’ di nuvole fin dal mattino nelle Alpi occidentali e qualche velatura in transito sulla Sardegna nel corso della giornata, in serata anche sulle regioni centrali. Nelle ore più calde modesti annuvolamenti in sviluppo attorno ai rilievi alpini e appenninici, sempre più consistenti su quelli piemontesi e valdostani dove non si escludono brevi e isolati temporali di calore.
Temperature: massime quasi ovunque in aumento, eccetto sullo Ionio; al Nord valori compresi tra 28 e 34 gradi, tra 30 e 38 al Centro-Sud, con picchi fino a 40 gradi sulle Isole. Venti deboli a regime di brezza, salvo locali rinforzi da est o sud-est intorno alla Sardegna e nel Canale di Sicilia. Mari: localmente mossi il Ligure occidentale, i bacini attorno alla Sardegna e il Canale di Sicilia; calmi o poco mossi gli altri.
PREVISIONI PER LUNEDÌ 27 GIUGNO
Tempo prevalentemente soleggiato e molto caldo in tutta Italia. Da segnalare qualche leggera velatura in transito sulla Sardegna e nel settore peninsulare nel corso della giornata e la presenza di un po’ di nuvole a ridosso delle Alpi occidentali fin dal mattino. Da metà giornata modesti annuvolamenti in sviluppo attorno ai rilievi alpini e appenninici, più consistenti su quelli piemontesi e valdostani, associati ad alcuni isolati temporali. In serata possibilità di temporali anche nell’estremo nordovest della Lombardia.
Temperature in ulteriore aumento. Valori diurni ovunque compresi tra 29 e 38 gradi, con punte fino a 39-40 gradi nelle aree interne del Centro e sulle Isole. Nell’entroterra della Sardegna non si escludono picchi localmente anche superiori ai 40. Caldo e afa anche di notte, con temperature minime all’alba per lo più non inferiori ai 20 gradi. Venti: localmente fino a moderati di Scirocco tra il Canale di Sicilia, il Tirreno occidentale e settentrionale e il basso Ligure; altrove prevarrà il regime delle brezze. Mari: localmente mossi Ligure, Tirreno settentrionale e occidentale e i canali delle Isole; calmi o poco mossi gli altri.
Attualità
Meteo Sicilia, allerta maltempo: temporali e neve dai 1300 metri
Temporali, accompagnati da grandine e forti raffiche di vento, saranno possibili lungo la fascia orientale dell’isola. Sui Nebrodi e sull’Etna sono previste nevicate copiose, che inizieranno a partire dai 1400-1300 metri di quota
di Angelo Ruggieri da Meteoweb.eu
Immagine a scopo illustrativo realizzata con l’Intelligenza Artificiale © MeteoWeb
La Sicilia si prepara ad affrontare un netto peggioramento delle condizioni meteorologiche nei prossimi giorni, a causa dell’isolamento di una depressione fredda sul Mar Tirreno. Questa configurazione atmosferica favorirà l’afflusso di masse d’aria più fredde dai Balcani verso i settori centro-settentrionali, contribuendo a un’ondata di maltempo particolarmente intensa sul basso Mediterraneo. La circolazione di bassa pressione, alimentata da un nucleo di aria fredda in quota, porterà precipitazioni localmente abbondanti sull’isola.
Sabato 11 gennaio sarà una giornata di relativa calma, con cieli poco nuvolosi o velati al mattino e un progressivo aumento della copertura nuvolosa nel pomeriggio e in serata. Le temperature massime toccheranno valori primaverili, superando i 18-19°C in molte località e raggiungendo punte di oltre 20°C lungo la costa ionica. I venti saranno deboli da nord nelle prime ore, per poi disporsi da sud nel pomeriggio e rimanere deboli per tutta la giornata.
Domenica 12 gennaio segnerà l’arrivo della depressione sul territorio siciliano, portando un rapido peggioramento del tempo. Le prime piogge e rovesci interesseranno il Messinese già dalla mattinata, per poi intensificarsi nel pomeriggio e colpire in modo significativo lo Stretto e l’area ionica. Temporali, accompagnati da grandine e forti raffiche di vento, saranno possibili lungo la fascia orientale dell’isola. Sui Nebrodi e sull’Etna sono previste nevicate copiose, che inizieranno a partire dai 1400-1300 metri di quota.
I venti, inizialmente deboli da sud-est, si intensificheranno nel corso del pomeriggio, con una ventilazione sostenuta da est che interesserà lo Ionio, in particolare l’area taorminese, dove le raffiche potranno raggiungere i 40-50 km/h. Nelle ore serali, forti raffiche di grecale colpiranno l’arcipelago delle Eolie, rendendo il quadro meteorologico ancora più turbolento.
L’inizio della prossima settimana sarà caratterizzato da condizioni di marcata instabilità, con piogge e rovesci diffusi, che si concentreranno soprattutto sull’area ionica
Meteo
In Sicilia una delle nevicate più abbondanti degli ultimi decenni
In Sicilia una delle nevicate più abbondanti degli ultimi decenni. E i catastrofisti del cambiamento climatico sono spariti
Le grandi nevicate dei giorni scorsi in Sicilia e la latitanza dei catastrofisti del cambiamento climatico: che fine hanno fatto i tragediatori del clima?
di Peppe Caridi da Meteoweb.eu
Immagine a scopo illustrativo realizzata con l’Intelligenza Artificiale © MeteoWeb
La Sicilia ha vissuto nei giorni scorsi una delle nevicate più importanti degli ultimi decenni, non tanto per l’abbondanza della neve in una singola località, quanto per l’estensione delle nevicate che hanno interessato in modo molto significativo un po’ tutta l’isola, per giunta in un periodo insolito, nei giorni immediatamente precedenti al Natale e cioè ancora a dicembre, in un’area climatica come quella siciliana in cui la neve cade copiosamente a gennaio, febbraio e marzo, e soltanto più raramente in modo così precoce.
Gli accumuli nevosi sono stati abbondanti ovunque: i dati ufficiali riportano soltanto quelli noti nella stazioni nivometriche della protezione civile, che purtroppo sono pochissime. Quelle regolarmente funzionanti sono soltanto cinque, ma già emblematiche:
71cm ai 1.737 metri del Rifugio Citelli (Etna)
63cm ai 1.486 metri della Grotta Intraleo (Etna)
56cm ai 1.313 metri di Mandria del Conte (Madonie)
47cm ai 1.128 metri di Santa Domenica Vittoria (Nebrodi)
28cm ai 1.031 metri dell’eliporto della Forestale di San Fratello (Nebrodi)
Ha nevicato in modo ancor più abbondante tra Madonie e Nebrodi, ma anche sui Peloritani. La mappa con gli accumuli pluviometrici del peggioramento di Natale evidenzia in modo più chiaro le aree interessate dalle precipitazioni, che oltre i 500–600 metri di altitudine si sono rivelate nevose ovunque:
Come abbiamo già evidenziato negli ultimi giorni, la pioggia e la neve ha ulteriormente contribuito ad archiviare l’episodio di siccità dello scorso anno. Tra l’autunno piovosissimo e adesso quest’inizio d’inverno così eccezionalmente nevoso, Madre Natura ha smentito in un solo colpo tutti gli allarmismi e i catastrofismi dei soliti noti urlatori di tragedie. Coloro, cioè, che raccontavano qualche mese di ciclica siccità come l’inizio della desertificazione; e che avevano frainteso l’anomalia di una stagione mite e secca come quella dello scorso inverno, con la fine perenne degli inverni siciliani. Dicevano che freddo, neve e piogge non sarebbero tornati mai più e invece la scienza chiariva il contrario.
Su MeteoWeb, infatti, in tempi non sospetti, già lo scorso 8 luglio, in piena estate, evidenziavamo quando, come e perchè la siccità sarebbe finita, seguendo semplicemente l’abc della meteorologia e della climatologia.
Adesso se ne rendono conto tutti, finalmente, e i catastrofisti del cambiamento climatico sono spariti. Vivaddio!
Meteo
Sicilia divisa in due: piogge record sulla fascia etnea, ma l’interno resta in crisi
Da un lato, si sono registrati eventi di pioggia eccezionali, come quello del 13 novembre nella fascia costiera etnea, dall’altro, il deficit pluviometrico nelle aree interne ha continuato ad aggravarsi
di Angelo Ruggieri da Meteoweb.eu
11 Dic 2024 | 10:02
Il mese di novembre 2024 ha mostrato in Sicilia un quadro meteorologico estremamente variabile, con situazioni climatiche opposte che si sono verificate a pochi chilometri di distanza. Da un lato, si sono registrati eventi di pioggia eccezionali, come quello del 13 novembre nella fascia costiera etnea, che ha rappresentato uno degli episodi più estremi degli ultimi anni in Italia per intensità e quantità di precipitazioni. Dall’altro, il deficit pluviometrico nelle aree interne ha continuato ad aggravarsi, con gravi ripercussioni sulle attività agricole e zootecniche.
Nonostante una generale instabilità atmosferica, in particolare durante la seconda decade del mese, le precipitazioni hanno spesso avuto un impatto limitato a zone circoscritte, con una netta predominanza sulle aree costiere rispetto alle regioni interne. Questo scenario ha contribuito a mantenere elevato il divario tra i territori. In alcune aree interne, come testimonia la stazione SIAS di Paternò, i valori di precipitazione negli ultimi 12 mesi sono rimasti al di sotto dei 300 mm, con soli 236 mm registrati dal 1° dicembre 2023.
Precipitazioni novembre 2024 in Sicilia – dati SIAS
L’evento del 13 novembre sull’area etnea orientale ha segnato record significativi. La stazione SIAS di Riposto ha registrato un totale giornaliero di 288,6 mm, il massimo accumulo in 24 ore dalla sua istituzione nel 2002. A livello mensile, Riposto ha raggiunto i 634 mm, mentre la vicina stazione DRPC di Giarre ha totalizzato un incredibile accumulo giornaliero di 518 mm e mensile di 1067 mm. Quest’ultimo dato è particolarmente impressionante, considerando che nel 2023, anno eccezionalmente asciutto, la stessa stazione aveva registrato solo 423 mm in tutto l’anno. La peculiarità di tali eventi risiede anche nell’intensità delle precipitazioni orarie, che sia a Riposto sia a Giarre ha superato i 110 mm/ora.
Nonostante queste piogge eccezionali, il bilancio pluviometrico regionale di novembre rimane al di sotto della norma. I dati SIAS indicano una media di 73 mm, 29 mm in meno rispetto alla media storica per il periodo 2003-2022. Le aree interne, in particolare, hanno registrato accumuli molto bassi, spesso inferiori a 50 mm, con punte minime di meno di 20 mm in alcune zone del Ragusano, pari a meno del 20% delle precipitazioni normali.
Il numero medio di giorni piovosi si è attestato a 7,8, inferiore alla norma di 9,4. Tuttavia, vi sono state significative differenze tra le stazioni: mentre Cesarò Monte Soro (ME) ha registrato 16 giorni di pioggia, Mazzarrone (CT) ne ha contati solo 3. Questo squilibrio evidenzia ulteriormente le profonde differenze pluviometriche tra le aree costiere e interne. Al termine del mese, la carenza di precipitazioni nelle zone interne ha acuito un deficit idrico già grave, mentre le aree costiere, pur beneficiando di piogge abbondanti, non riescono a compensare la mancanza di riserve idriche significative.
Con un accumulo medio regionale di circa 510 mm dall’inizio dell’anno, il 2024 si avvia a chiudersi come il terzo anno consecutivo con un pesante bilancio negativo per le precipitazioni, confermando una tendenza che mette a dura prova la resilienza del territorio e delle sue attività economiche.
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