Cronaca
Marsala, usura, estorsione e spaccio : i Carabinieri arrestano 51enne

MARSALA (TP): ARRESTATO DAI CARABINIERI UN MARSALESE PER USURA ED
ESTORSIONE A PICCOLI IMPRENDITORI
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Marsala, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno arrestato Piccione Angelo, classe ’72, marsalese, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere per reati di usura, estorsione e spaccio di stupefacenti, emessa dal GIP del Tribunale di Marsala, su richiesta della Procura. L’arresto costituisce l’esito di un’indagine dei Carabinieri condotta da aprile 2020 a marzo 2021 che ha consentito di portare alla luce, oltre allo spaccio di cocaina gestito dal Piccione con altre due persone, anch’esse indagate, le modalità con le quali l’uomo avrebbe effettuato vari prestiti di denaro su cui venivano applicati altissimi tassi d’interesse.
A farne le spese due piccoli imprenditori locali, uno titolare di un negozio di ortofrutta e l’altro parrucchiere. Nonostante la paura di ritorsioni, rese realistiche a causa delle gravi minacce che l’indagato avrebbe rivolto in caso di ritardi nella restituzione dei soldi, le vittime hanno trovato il coraggio di denunciare le condotte illecite agli uomini dell’Arma. A fronte di somme di denaro ricevute in prestito a causa di difficoltà economiche dovute anche alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria nella sua fase più dura, le vittime sarebbero state costrette a versare mensilmente al Piccione ingenti quote per lunghi periodi, fino ad un anno, con tassi usurari che arrivavano al 200%. Grazie alle dichiarazioni delle persone offese e agli accertamenti investigativi dei Carabinieri, il GIP del Tribunale di Marsala, concordando con la richiesta della Procura, ha rilevato, allo stato degli atti e in attesa dell’apertura del dibattimento, gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ritenendo altresì fondato il pericolo di reiterazione delle condotte illecite poiché frutto dello svolgimento professionale di un’attività illecita continuativa, indicativa di elevata pericolosità sociale. L’indagato è stato dunque tradotto al carcere di Trapani.
Turismo
Demanio marittimo, giunta approva regole per nuove concessioni

Presidenza della Regione
Via libera del governo regionale alle regole per il rilascio delle nuove concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo e sportivo, necessarie ai Comuni costieri per predisporre i bandi sull’utilizzo delle aree libere già entro la prossima estate. La giunta Schifani, su proposta dell’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, ha espresso il suo apprezzamento sullo schema di decreto e sulle relative linee guida.
«Col mio governo diamo indicazioni certe per procedere alle gare per l’assegnazione delle aree demaniali – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – in una fase di transizione delicata. È un passaggio fondamentale che rispecchia, inoltre, quanto previsto dalle norme statali ed europee. Mettiamo ordine in un settore trainante della nostra economia, il turismo balneare, che coinvolge innumerevoli imprese e che rappresenta un fattore di attrazione per il nostro territorio. Regole, tempi certi e trasparenza delle procedure sono elementi indispensabili per stimolare sempre maggiori investimenti ed elevare gli standard qualitativi delle strutture turistico-ricreative, senza comunque sottovalutare la tutela delle nostre coste».
«Fatta salva la proroga prevista dal governo nazionale fino al 2027 delle concessioni esistenti, che rappresentano appena il 17% della risorsa disponibile – afferma l’assessore Savarino – abbiamo predisposto linee guida per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime, destinate a orientare l’attività amministrativa dei Comuni. Questo provvedimento individua la procedura per la concessione di nuovi beni demaniali marittimi destinati a attività turistico-ricreative e sportive, gli interventi ammissibili e le indicazioni per la valutazione delle domande, nel rispetto delle normative nazionale e regionale. Con questa sana sinergia tra governo regionale e Comuni, attiviamo nuove opportunità di sviluppo e di lavoro, con una maggiore attenzione all’ecosostenibilità ambientale e all’attivazione di servizi che valorizzino le specificità e le tradizioni culturali ed enogastronomiche dei territori».
Nel dettaglio, lo schema di decreto prevede le modalità di affidamento delle nuove concessioni. I Comuni in regola con l’adozione dei Piani di utilizzo del demanio marittimo (Pudm) possono emanare bandi per assegnare nuove concessioni per un periodo fra i 5 e i 20 anni, mentre gli enti locali con i Pudm già adottati in consiglio comunale, nelle more della loro approvazione, possono rilasciare nuove concessioni per una durata di 6 anni. Tra le indicazioni inserite nelle linee guida per la valutazione delle istanze, viene introdotta una premialità per le micro, piccole o medie imprese, ma viene posto anche un limite massimo di concessioni di cui si può essere titolare, in maniera diretta o indiretta: non più di due unità all’interno dello stesso Comune, tre unità nella stessa provincia, cinque unità sul territorio regionale.
Cultura
A Pantelleria si parla di “Sesso questo sconosciuto” con il Rotary Club. Grande partecipazione al progetto per gli studenti

Il progetto del Rotary Club di Pantelleria si è ripetuto negli anni, ravvisandone l’importanza, e in quest’ultima edizione si è rinnovato l’interesse dei ragazzi delle classi terze, quarte e quinte superiori.
Portare l’argomento tra gli adolescenti, sensibilizzandoli e rendendoli partecipi, è una volontà dell’attuale presidente rotaryano, Mimmi Panzarella, che ha saputo trovare i giusti relatori e le giuste modalità. Questo risultato è stato possibile anche grazie ai ragazzi del Comitato Studentesco di Pantelleria, che hanno definito quell’evento “un progetto valido e necessario da fare”.
I locali accoglienti dell’Oratorio della Chiesa Madre di Pantelleria Centro hanno reso piacevole e semplice l’assemblea.
Tra gli interventi di avvio ai lavori, anche quello del Dr. Massimo Chiarot, porgendo poi la parola al ginecologo dell’Ospedale Dr. Giuseppe Turco. Questi, forte dell’esperienza clinica e pantesca, usando termini e toni molto semplici per riuscire non solo per catturare l’attenzione dei ragazzi, ma anche per farsi sentire vicino.
A lungo, l’esperto, ha parlato dell’importanza dell’igiene personale per evitare la trasmissione di infezioni e malattie sessuali. Attraverso l’uso di strumenti elementari, si è anche mostrato l’uso degli anticoncezionali che rientrano nell’ambito del consenso del rapporto sessuale.
Infatti, il punto che più avuto un accento marcato nella relazione del Dr. Turco è il rispetto e il consenso nell’atto sessuale, cosa a cui tiene molto la nostra Presidente: ricordiamo la sua battaglia contro la violenza di genere.
Il pomeriggio si è concluso con una esortazione a parlare di sessualità con professionisti, anche solo con gli adulti perchè il dialogo aiuta sempre ad ogni età e ogni circostanza.
Ambiente
Trapani, blitz Guardia Costiera: rimessi in libertà 500 kg di cetrioli di mare destinati a mercato estero

OPERAZIONE DELLA GUARDIA COSTIERA DI TRAPANI A TUTELA
DELL’AMBIENTE MARINO – DENUNCIATI CINQUE PESCATORI ABUSIVI.
Mezza tonnellata di oloturie (dette anche cetrioli di mare)
sequestrata dalla Guardia di Costiera di Trapani in un blitz
della scorsa notte a Nubia nel cuore della Riserva delle Saline
di Trapani e Paceco. Sono prodotti di cui è vietata la cattura
perché si tratta di una specie preziosa per l’equilibrio
dell’ecosistema marino e della sua biodiversità. Sono definiti
detritivori, cioè spazzini dei fondali che riciclano la materia
organica di cui si cibano per ripulirla; sembra siano anche in
grado di espellere le sostanze digerite con pH leggermente
basico, tali da tamponare l’effetto di acidificazione degli
oceani.
Per cinque pescatori abusivi è scattata la
denuncia, oltre al sequestro del pescato e degli
attrezzi utilizzati.
Secondo gli inquirenti, le oloturie sono merce
destinata a un mercato clandestino da Trapani
verso paesi esteri. È noto, infatti, che, essendo
queste specie particolarmente ricercate, il
potenziale guadagno a favore dei pescatori di
frodo si sarebbe aggirato attorno ai 100 euro al
chilo. Data la complessità e la personalità dei
soggetti fermati, già noti per analoghi precedenti, l’operazione ha richiesto la collaborazione
del Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani, in
supporto per il controllo del territorio, e della Guardia Costiera
di Marsala già impegnata in analoghi controlli nella riserva di
Mozia.
Gli esemplari catturati, circa 500 chili, sono stati
reimmessi nell’ambiente marino durante la mattinata odierna
perché ancora in vita.
La Capitaneria di Porto di Trapani continuerà nel controllo
del Litorale a tutela delle specie e dell’Ambiente Marino
protetto.
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