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Egadi, lavoratori in nero in cantieri edili. Sanzioni da 20mila euro per le ditte

Redazione

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Nota

Al termine di una mirata attività investigativa, i finanzieri della Tenenza hanno eseguito diversi accessi nei confronti di 10 cantieri, procedendo al controllo delle autorizzazioni e della regolarità delle posizioni lavorative del personale impiegato.

Nel corso di tali interventi, nei cantieri ubicati in Favignana, Levanzo e Marettimo, sia nei rispettivi centri cittadini che nelle zone costiere ad alta vocazione turistica, sono stati identificati n. 32 lavoratori impegnati in attività lavorativa, di cui 8 sono risultati totalmente “in nero”.

Gli accertamenti conseguenziali hanno permesso di rilevare che n. 3 lavoratori, oltre a prestare la loro attività lavorativa “in nero”, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Per questi ultimi è scattata la segnalazione all’INPS per la sospensione immediata di tale beneficio.

Nei confronti delle imprese coinvolte, i finanzieri hanno irrogato sanzioni nel minimo per circa 20.000,00 euro oltre al recupero della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti.

I predetti controlli si inquadrano nel contesto dell’impegno operativo profuso dalla Guardia di Finanza nella sistematica repressione del lavoro sommerso in ogni settore economico, con il duplice scopo di tutelare i molti onesti imprenditori che operano nella legalità e contrastare invece, con decisione, coloro che traggono indebiti vantaggi finanziari e competitivi dal disonesto sfruttamento della manodopera irregolare.

L’attività ispettiva condotta dalla Fiamme Gialle trapanesi per il contrasto al lavoro irregolare continuerà nelle prossime settimane, anche in altri settori economici, a salvaguardia dei diritti dei lavoratori ed a tutela dei cittadini onesti.

COMUNICATO STAMPA

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Castelvetrano – Carabinieri intervengono al Pronto Soccorso. 29enne denunciato

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Riceviamo e pubblichiamo Comunicato Stampa della Legione Carabinieri “Sicilia” – Comando Provinciale di Trapani.

È stato denunciato dai Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano il 29enne che la notte scorsa avrebbe danneggiato i locali del pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele II. Il giovane, giunto presso il locale nosocomio in forte stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di alcol, avrebbe preteso di ricevere immediate cure per delle lievi ferite auto inferte. Dopo alcuni minuti di attesa avrebbe messo a soqquadro i locali del pronto soccorso spintonando il medico presente. È stato necessario l’intervento dei Carabinieri per ristabilire la calma e far riprendere agli operatori sanitari normale servizio. Il giovane veniva denunciato per danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Le indagini degli inquirenti proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

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Green Pass Isole minori, ottenuta deroga per servizi essenziali anche ai non vaccinati. Lo annuncia On. Mazzetti (FI)

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Roma, 8 gennaio. “Gli scarsi collegamenti e il cronico isolamento insieme all’introduzione del Super Green Pass avrebbero potuto tagliare fuori una parte di cittadini delle isole minori che hanno scelto di non vaccinarsi o che, per le già citate problematiche, non hanno potuto ancora. Ricordiamo, infatti, che gli ospedali o i presidi sanitari sono quasi tutti sul continente. Stanti le regole attuali, senza il vaccino non potrebbero prendere un traghetto, unico mezzo, né per un esame o intervento e nemmeno per una prima dose.

Molti sindaci delle isole minori, a cominciare da Sergio Ortelli del Giglio, avevano rilevato il problema e, grazie al Ministro Mariastella Gelmini che su mia sollecitazione e con l’appoggio del ministro Giovannini abbiamo deciso di trovare un rimedio.

Come Forza Italia la nostra posizione sul vaccino e sulle certificazioni è limpida, cionondimeno non possiamo non riscontrare in questo caso una grave menomazione dei diritti e per questo abbiamo chiesto e ottenuto l’equiparazione dei cittadini delle isole, seppur non vaccinati, non sempre perché no vax, ma per altre problematiche come donne in gravidanza o studenti che devono frequentare scuole di diverso livello o agli altri che non vogliono o non hanno ancora ricevuto il vaccino.

Abbiamo quindi ottenuto una deroga tramite ordinanza del Ministro Speranza per i servizi essenziali come scuola e sanità, dunque una completa e giusta equiparazione”. Lo dichiara Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e consigliere politico del ministero Gelmini.

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Contenzioso sulla gestione del patrimonio: la Regione Siciliana risparmia 28 milioni di euro

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Si riporta il testo del Comunicato Stampa diramato questa mattina relativo alla sentenza PSP.
Va inteso che al  5 capoverso “per le casse comunali” diventa “per la Regione Siciliana” 

NOTA STAMPA

Contenzioso sulla gestione del patrimonio: la Regione Siciliana risparmia 28 milioni €

PALERMO, 19 ottobre 2021. La Regione Siciliana, tramite l’Assessorato all’economia nel 2011, ha correttamente interrotto i rapporti con PSP società consortile con la quale aveva sottoscritto un contratto per la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare nel lontano 2006.

Non sussiste, quindi, nessun recesso anticipato da parte dell’Assessorato e, conseguentemente, non poteva esser riconosciuta alcuna forma di indennizzo o risarcimento danni alla Societa che aveva espletato il controverso censimento del patrimonio immobiliare regionale. Mentre resta incontroverso il pagamento dei residui 3 ,5 milioni per attività inerenti la costituzione del fondo immobiliare e catastali.

Con un’importante sentenza la Corte d’appello di Roma (n. 6045/2021) ha parzialmente annullato il lodo arbitrale n. 79 del 6 novembre 2013 che aveva visto, per alcuni aspetti, vincitrice la Società e che aveva imposto un versamento alle casse regionali di oltre 11.882.542,67 nel del 2015, in particolare 5,5 milioni € per il recesso anticipato, ritenuto illegittimo e con il riconoscimento di un conseguente congruo indennizzo (2 milioni €).

La sentenza, importante sopratutto perché riconosce la legittimità dell’azione amministrativa, adesso ribalta in gran parte le conclusioni del lodo arbitrale  riconoscendo che l’Assessorato all’economia si era correttamente opposto ad ogni possibilità di prosecuzione dei rapporti contrattuali avviati nel 2006, imponendo la restituzione di ben 7,5 milioni € oltre interessi e rivalutazione.

Rigettata anche la domanda di risarcimento danni per oltre 20 milioni € che la società aveva ribadito anche in sede di impugnazione del lodo con domanda incidentale, che porta ad un risparmio complessivo per la Regione Siciliana di oltre 28 milioni € il risultato economico della pronuncia della Corte d’appello romana.

Il Dipartimento delle Finanze e del credito, che aveva dovuto pagare la somma con provvedimento del 2015, adesso provvederà a richiedere la restituzione delle somme indicate.

“E’ stato corretto interrompere i rapporti con il privato poiché erano cessati rapporti contrattuali  – afferma Gaetano Armao, Assessore all’economia e Vicepresidente della Regione, che avviò 10 anni fa il contenzioso con la Società respingendone le pretese – ed oggi la giustizia riconosce la legittimità dell’azione amministrativa. Un ringraziamento va alle strutture dell’Assessorato all’economia ed all’Avvocatura dello Stato per la difesa in giudizio”.

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