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Mare mosso nel porto di Ponza, danni a bordo della M/N Quirino

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MARE MOSSO NEL PORTO DI PONZA – DANNI A BORDO DELLA M/N QUIRINO​

Nelle fasi più delicate della manovra di ormeggio nel Porto di Ponza, la nave passeggeri Quirino è stata improvvisamente investita da una serie di onde di forte intensità che hanno comportato il danneggiamento in stiva di sette veicoli su undici presenti.  Più nel dettaglio, un veicolo commerciale, dopo essersi ribaltato, ha danneggiato le tre vetture ed i due furgonati posizionati in prossimità.

Imbarcati alle 09:00 dal Porto di Formia, i 37 passeggeri e l’equipaggio, non hanno riportato alcuna conseguenza.

Immediato l’intervento della Guardia Costiera di Ponza che, coadiuvata dalle altre Forze di Polizia, ha avviato senza ritardo l’attività finalizzata ad accertare le eventuali criticità insorte nel corso della navigazione, con particolare riguardo al rizzaggio del carico.

Le preliminari operazioni di accertamento sono durate sino al primo pomeriggio allorquando, in esito all’attività svolta, è stata cristallizzata l’assenza di qualsivoglia danno strutturale in conseguenza dell’accaduto e, verificato che l’unità fosse conforme ai certificati statutari e in regola con le norme a tutela della sicurezza della navigazione, si è consentito che ripartisse alla volta di Formia alle ore 15:20.

L’attività di controllo e di prevenzione proseguirà con la massima soglia di attenzione per garantire lo svolgimento in sicurezza dei collegamenti marittimi delle isole Pontine.

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Cronaca

Allerta Meteo Sicilia, scatta l’allerta arancione anche a Pantelleria. Il bollettino

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Per domani 19 ottobre 2024, il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, ha emesso bollettino meteo, caratterizzato da allerta arancione per fenomeni piovosi anche a carattere temporalesco su tutta la Sicilia.

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Meteo

Allerta Meteo, al Sud da domani 10 giorni di pioggia torrenziale: è la fine della siccità. Alto rischio alluvioni in Sicilia

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Allerta Meteo,  da domani lungo periodo di maltempo al Sud: in alcune località pioverà per 10 giorni senza sosta. 
Le mappe sono impressionanti: cadranno fino a 600-700mm di pioggia, in pochi giorni il quantitativo di un anno intero. La siccità non sarà più un problema, ci sarà l’emergenza opposta: troppa acqua

di Peppe Caridi da Meteoweb.eu

Ci siamo. L’emergenza siccità che da mesi sta attanagliando il Sud Italia e in modo particolare la Sicilia sta per risolversi definitivamente. Le piogge abbondanti di agosto e settembre l’hanno attenuata parzialmente, aprendo la strada all’uscita dal tunnel, che si concretizzerà la prossima settimana quando passeremo in pochi giorni da un eccesso all’altro. Esattamente com’è accaduto al Nord Italia nella primavera 2023, un anno e mezzo fa: dopo 16-18 mesi di siccità a tratti estrema, all’improvviso ha ricominciato a piovere e lo ha fatto in modo eccezionale, compensando in poco tempo tutto il deficit dell’anno precedente.

Adesso al Nord

 
Adesso al Nord Italia viviamo, da tempo, l’eccesso opposto. Fiumi e laghi che esondano, falde acquifere totalmente piene, terreni così zuppi che non riescono ad assorbire più neanche una pioggia debole. E così mentre c’erano politici pseudo ambientalisti che montavano il caso portando persino i sassi dell’Adige in parlamento gridando allo scandalo per “colpa del cambiamento climatico“, Madre Natura ci ha risparmiato queste isterie compensando totalmente il deficit idrico e ribaltandolo in un eccezionale surplus pluviometrico che prosegue ancora oggi. Quando al Nord la siccità è soltanto un lontanissimo ricordo. Eppure anche lì c’erano stati razionamenti e criticità varie.

Adesso al Sud

Adesso il Sud Italia ha vissuto una situazione simile, seppur meno grave. Al Sud è più significativa la carenza di infrastrutture adeguate, altrimenti anche in periodi così siccitosi come quelli dei mesi scorsi, l’acqua non mancherebbe mai qualora ci fossero i basilari sistemi di conservazione e distribuzione (dighe e reti). Ma dopo l’episodio dello scorso anno al Nord, non abbiamo imparato nulla: le stesse schizofrenie sul fantomatico “cambiamento climatico” le stiamo sentendo per la Sicilia e le altre Regioni del Sud, ignorando che si tratta di cicli naturali che ci sono sempre stati e che hanno segnato il corso della storia. Adesso, però, possiamo dirlo ufficialmente: l’emergenza è finita. Anzi. Passeremo a quella opposta.

Allerta Meteo: almeno dieci giorni di piogge torrenziali al Sud

Nei prossimi dieci giorni al Sud cadrà così tanta acqua che qualcuno rimpiangerà la siccità. Ce ne sarà davvero troppa: i modelli stimano picchi di 600–700mm di pioggia in dieci giorni nelle zone più colpite, recuperando in meno di due settimane il deficit di un anno intero. Cadrà in dieci giorni tutta la pioggia che solitamente cade in un anno, su aree vastissime. E tutto questo succede dopo che già ad agosto e settembre le precipitazioni erano state abbondanti: quello di ottobre sarà quindi al Sud il terzo mese consecutivo con più pioggia del normale, un grande recupero dopo la siccità che è stata provocata sostanzialmente dall’anomalia dello scorso inverno quando non ha piovuto per colpa del fenomeno di El Niño. Corsi e ricorsi storici, cicli naturali della climatologia.

La situazione meteo per i prossimi giorni è davvero estrema. Il sole, già oggi parzialmente oscurato, in alcune aree del Sud si rivedrà soltanto a fine mese, o forse addirittura a novembre. Sembrerà di stare al profondo Nord, per la costanza della pioggia che sarà persistente come molto raramente succede a queste latitudini. E l’intensità delle precipitazioni è molto preoccupante: soprattutto in Calabria e Sicilia, è altissimo il rischio di pesanti alluvioni.

Tutta colpa di Irina

A provocare questo scenario estremo sarà il Ciclone Mediterraneo Irina, che già domani, venerdì 18 ottobre, raggiungerà il Sud provocando le prime piogge torrenziali nel trapanese e anche in Campania. Ma il clou del maltempo al Sud sarà tra il weekend (sabato 19 e domenica 20 ottobre) e la prossima settimana.

Le mappe sinottiche del modello europeo ECMWF mostrano chiaramente la traiettoria del Ciclone da oggi al 23 ottobre: si concentrerà proprio al Sud, provocando piogge torrenziali non solo nella prima fase del peggioramento, quella del transito del fronte temporalesco che al Sud si verificherà tra venerdì sera e sabato, ma poi con piogge persistenti in modo particolare nelle aree joniche (ma non solo) da domenica in poi.

Allerta Meteo: verso le scuole chiuse anche al Sud


E’ molto probabile che anche le scuole verranno chiuse nelle zone più colpite, lunedì 21 ottobre in Calabria e martedì 22 ottobre in Calabria e Sicilia, ma è ancora presto per sbilanciarsi su queste decisioni che verranno adottate dai Sindaci nella giornata di domenica in base all’entità dell’allerta meteo ufficiale che verrà diramata dalla protezione civile. Sicuramente la situazione sarà analoga a quanto sta succedendo in questi giorni al Nord, con molti comuni di Liguria e Piemonte dove le scuole sono chiuse per due giorni consecutivi a causa del maltempo estremo in corso.

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Allerta Meteo, allarme maltempo: oggi forti temporali, grandine e downburst. Ecco dove

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Allerta Meteo, allarme maltempo: oggi forti temporali, grandine e downburst. Ecco dove
Oggi nuova fase di maltempo, con rischio forti temporali, grandine e downburst: mappa e bollettino di Filomena Fotia da Meteoweb.eu
 
 

Allerta Meteo oggi, in particolare nel pomeriggio, per forti temporali, con rischio grandine e downburst. In considerazione della situazione, il servizio PRETEMP (gruppo di lavoro che si pone l’obiettivo di studiare e prevedere i fenomeni temporaleschi severi sul territorio italiano) ha pubblicato un nuovo bollettino di previsioni probabilistiche. Di seguito tutti i dettagli e la mappa con le aree a rischio.

 
 

Allerta Meteo, il bollettino

Un’ondulazione ciclonica interessa l’Europa centro-settentrionale nella giornata di oggi, riporta il bollettino PRETEMP. “Tale onda sarà spezzata nella sua parte meridionale da parte di una rimonta dei geopotenziali da SW e ciò dovrebbe trascinare verso sud, quindi sul nostro dominio, la parte periferica dell’aria più fresca in media troposfera che caratterizzava la saccatura. Una circolazione ciclonica in media troposfera è attesa posizionarsi sul Tirreno occidentale, mentre una a curvatura anticiclonica dovrebbe stazionare più ad Est. Tra le due figure bariche è previsto quindi l’instaurarsi di un debole gradiente da SE che dovrebbe guidare i temporali nel pomeriggio di Martedì. Poiché i venti in media troposfera saranno blandi, ci aspettiamo un altrettanto blando Shear nello strato 0-6 km il che dovrebbe limitare le potenzialità dei temporali stessi, tuttavia, il CAPE ben disposto nel profilo verticale, potrebbe aumentare il rischio di grandinate, considerato anche il profilo secco in media troposfera“.

È stato quindi emesso un livello 1 “per forti venti lineari, specie sulle zone appenniniche ed interne dell’Italia centrale e meridionale, sempre un livello 1 per grandinate fino a medie dimensioni ed anche per forti piogge. Il rischio tornado pare piuttosto basso“.

Per la notte di lunedì su martedì PRETEMP aveva previsto nel bollettino emesso ieri convezione al Nord, senza particolari criticità, motivo per il quale era stato emesso un livello 0 per forti piogge.

Allerta Meteo livello 1 per il Centro/Sud, i dettagli

Per quanto riguarda, in dettaglio, l’area contrassegnata da livello 1, “con particolare riferimento alla Toscana centrale e meridionale e tra Campania e Molise, i temporali dovrebbero nascere nel pomeriggio, quando l’inibizione alla convezione (CIN) sarà velocemente limitata dalla radiazione solare. La situazione sembra piuttosto favorevole per raffiche di vento lineari, anche se in contesti a basso DLS 0-6 km difficilmente dovremmo superare i 25 m/s, tuttavia i radiosondaggi simulati mostrano un profilo termodinamico ben predisposto per questo tipo di fenomeno, in quanto alti LCL e con una depressione del dew point si verrebbe a formare un “inverted V profile” buono per ottimizzare l’effetto del raffreddamento evaporativo,” spiega PRETEMP. Inoltre “l’aria secca in media troposfera, oltre a favorire un’evaporazione nella parte media della nuvola, va ad innalzare il potenziale per downburst conseguentemente ad un aumento del parametro Delta theta-e 850-500 hpa. il CAPE, compreso tra 1000 e 2000 J/kg, e disposto soprattutto sopra l’isoterma di 0°C potrebbe aiutare nella formazione di grandinate, anche se non dovrebbero superare la media dimensione, in quanto il DLS molto scarso non dovrebbe supportare tale ipotesi, tuttavia non si esclude l’accumulo al suolo, specie nelle zone montuose“.

“Sempre per via del fatto che lo Shear 0-6 km rimarrà su valori scarsi-moderati, ci aspettiamo che le celle siano poco mobili e che quindi aumenti il rischio di precipitazioni abbondanti (PWAT > 35mm), specie anche se la durata della singola cella non dovrebbe essere troppo lunga,” conclude PRETEMP

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