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Liste d’attesa – Codici, Codici: l’inchiesta dei Nas conferma gravità della situazione, invitiamo i cittadini a segnalare irregolarità

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È un bilancio importante, ed al tempo stesso inquietante, quello dei controlli eseguiti dai Nas in tutta Italia tra luglio ed agosto sulle liste d’attesa. Un’operazione su cui l’associazione Codici interviene sottolineando i numeri impietosi che confermano la gravità della situazione. Basti pensare che gli investigatori hanno passato al setaccio 3.884 liste di attesa ed agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali per visite mediche specialistiche ed esami diagnostici del Servizio sanitario nazionale, ed il risultato parla di 26 persone denunciate, tra medici ed infermieri, ritenute responsabili di reati di falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato ed interruzione di pubblico servizio. Non solo. Sono state rilevate 1.118 situazioni di affanno nella gestione delle liste di attesa e superamento delle tempistiche imposte dalle linee guida del Piano nazionale, pari al 29% di quelle esaminate.

 

“Il clamore mediatico è comprensibilmente grande – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, ma nessuno può dirsi sorpreso. Se è vero che i numeri sono impressionanti, bisogna anche riconoscere con onestà che quello delle liste di attesa è un problema noto a tutti ed anche da tempo, ma, ciò nonostante, finora si è fatto veramente poco per risolverlo. C’è tutto il campionario della sanità che non funziona. Liste di attesa stravolte per dare la precedenza a conoscenti e propri pazienti privati, medici in servizio presso un poliambulatorio privato sebbene contrattualizzati in regime esclusivo con le aziende sanitarie pubbliche, un medico in malattia che nel frattempo svolge attività privata presso un altro ospedale, infermieri che svolgono esami ematici a favore di privati attestando falsi ricoveri. Attenzione, non vale il solito ritornello della sanità che va a rotoli nel Mezzogiorno. Questi casi elencati, che sono i più eclatanti tra quelli portati alla luce dai Nas, vanno da Nord a Sud, da Milano a Catania, da Torino a Reggio Calabria passando da Perugia. Mesi e mesi di attesa per un appuntamento per cui bastano pochi giorni rivolgendosi al privato. Pensiamo a cosa vuol dire un’attesa del genere per un paziente che deve sottoporsi ad un esame delicato. Pensiamo la sofferenza, la preoccupazione, l’ansia a cui è costretto e che coinvolge ovviamente anche i parenti. È inaccettabile. Tra le cause più frequenti degli sforamenti delle tempistiche ci sono problemi cronici, che vanno dalle carenze funzionali ed organizzative di presidi ospedalieri ed ambulatori alla carenza di personale medico e tecnici specializzati. Come se non bastasse, in alcuni casi le agende di prenotazione sono state sospese o chiuse con procedure non consentite, addirittura per permettere al personale di andare in ferie o svolgere indebitamente attività a pagamento. E anche in questo caso è uno scandalo nazionale, perché queste situazioni sono emerse a Udine, Latina, Palermo e Reggio Calabria. Il culmine è stato raggiunto in una Asl della provincia di Roma: mentre le prestazioni di gastroenterologia e colonscopia erano indisponibili, il medico dirigente responsabile di quegli ambulatori svolgeva le medesime prestazioni presso un poliambulatorio privato, con una programmazione fino ad 8 esami giornalieri. Lo ripetiamo, il quadro che emerge è avvilente, ma non deve sorprendere. I Nas hanno segnalato ai rispettivi enti di riferimento locali e regionali le problematiche riscontrate al fine di attuare le adeguate misure correttive. Ci auguriamo che le risposte arrivino rapidamente e che le liste di attesa vengano sbloccate in fretta. Bisogna garantire tempi efficienti, rispettando le classi di priorità, perché anche in questo aspetto sono state riscontrate gravi lacune. Cogliamo l’occasione per invitare i cittadini a segnalare. Quando i tempi di attesa vanno oltre il lecito, quando prenotare una visita diventa un’impresa, bisogna farsi sentire, alzare la testa e lottare. Quello alla salute è un diritto fondamentale riconosciuto dalla Costituzione, non può essere ridotto ad un privilegio per pochi a causa del comportamento di medici che fanno passare amici e privati o di una sanità che invece di risolvere i problemi, come quello della carenza di personale, li rimanda all’infinito. Le inefficienze sono evidenti, le responsabilità anche, bisogna intervenire per tutelare i cittadini”.

 

Quello delle liste di attesa è uno dei problemi che l’associazione Codici combatte da anni con le sue iniziative legali contro la malasanità e per il diritto alla salute dei cittadini. È possibile segnalare irregolarità ed inefficienze telefonando al numero 065571996 o scrivendo all’indirizzo e-mail segreteria.sportello@codici.org.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria, riattivato ambulatorio di Endoscopia digestiva. Ecco quando il via a colonscopie e gastroscopie

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L’ASP Trapani comunica che a seguito dei lavori di riorganizzazione della linea assistenziale endoscopica presso il Presidio sanitario di #Pantelleria, che hanno visto la predisposizione di un ambiente ristrutturato ad hoc per lo strumento cosiddetto lavaendoscopio automatico a due vasche -a doppio canale – per la disinfezione degli endoscopi, grazie al quale i tempi per la disinfezione ancora più accurata ed efficiente e dunque a garanzia di una maggiore sicurezza per il paziente e gli operatori, insieme a una riduzione dei tempi di lavoro e dei costi, è stato riattivato l’ambulatorio di Endoscopia digestiva.

Dal prossimo 25 novembre inizieranno quindi le prestazioni di colonscopie e gastroscopie nell’isola, esami che possono già prenotarsi tramite il Cup aziendale. La ripresa del servizio è il segno tangibile dell’attenzione alla sanità nelle isole di competenza da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale.

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Pantelleria, si rafforza il dialogo con l’ASP: primi risultati per i servizi sanitari dell’isola 

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L’Amministrazione Comunale informa la cittadinanza che, nella mattina di mercoledì 5 novembre, la Vice Sindaca con delega alla Sanità, prof.ssa Adele Pineda, su mandato del Sindaco Fabrizio D’Ancona, ha incontrato i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale:

  • il Direttore Sanitario Aziendale, dott. Danilo Greco;
  • il Direttore Amministrativo, dott. Danilo Faro Antonio Palazzolo;
  • il Direttore del Distretto di Pantelleria e del Dipartimento Cure Primarie, dott. Luca Fazio.

L’incontro fa parte di un percorso di interlocuzione istituzionale avviato da tempo dal Comune di Pantelleria e si è svolto in un clima di collaborazione operativa. L’ASP ha confermato la disponibilità ad affrontare le criticità indicate nel documento approvato dalla Giunta, assumendo impegni che saranno monitorati dall’Amministrazione.

I temi prioritari trattati

Sono stati trattati diversi punti prioritari per la popolazione dell’isola, tra cui:

  •  la ripresa degli esami endoscopici;
  • il potenziamento dei servizi di supporto psicologico e psichiatrico;
  • la semplificazione dei piani terapeutici;
  • la possibilità di eseguire periodicamente a Pantelleria gli interventi di cataratta;
  • lo sviluppo della telemedicina a supporto dell’assistenza specialistica;
  • il rafforzamento delle attività di prevenzione del SERD e del consultorio;
  • la somministrazione di farmaci chemioterapici direttamente a Pantelleria.

Alcune azioni sono già in fase operativa, mentre per le altre l’ASP ha programmato ulteriori verifiche tecniche e organizzative. L’Amministrazione comunale continuerà a seguire ogni passaggio affinché gli impegni assunti si traducano in servizi effettivi per i cittadini, con la certezza che siano state gettate le basi di una collaborazione proficua.
Un primo risultato concreto riguarda la ripresa delle prenotazioni per gastroscopie e colonscopie: a partire da lunedì sarà di nuovo possibile prenotare questi esami, sospesi dallo scorso febbraio. Le prenotazioni si effettueranno tramite CUP, sia online che nella sede territoriale e, come già in passato, gli specialisti arriveranno sull’isola per svolgere le prestazioni.

Il Sindaco Fabrizio D’Ancona: «Sappiamo bene quanto la mancanza di servizi sanitari pesi sulla vita quotidiana dei cittadini. Questo primo risultato non risolve tutto, ma è un segnale concreto che la strada del confronto funziona. Continueremo a vigilare finché ogni diritto alla cura venga garantito in modo stabile: Pantelleria non chiede eccezioni, chiede ciò che le spetta

Il Vicesindaco Pineda ha espresso soddisfazione per quanto emerso da questo primo incontro, che ritiene possa rappresentare l’inizio di un percorso sinergico e condiviso. «Nell’ambito sanitario gli evidenti disagi di chi vive a Pantelleria devono essere eliminati o almeno ridotti; è necessario che nei confronti della nostra isola ci siano attenzione, sensibilità e impegni concreti e, in tal senso, l’azienda sanitaria ha manifestato grande disponibilità.»

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Pantelleria nel bando per pediatri di libera scelta. Casano evidenzia le criticità di un’isola disagiatissima

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È stato pubblicato il bando per le zone carenti della pediatria di libera scelta, che include anche la sede di Pantelleria. Tuttavia, finché questa sede non verrà formalmente riconosciuta come zona disagiatissima, con il conseguente diritto a misure di incentivo economico e professionale, sarà altamente improbabile che il posto venga coperto.

La mancanza di tale riconoscimento rende di fatto la sede poco attrattiva per i professionisti, aggravando una situazione già complessa e penalizzante per la popolazione isolana.

Si tratta, a tutti gli effetti, di una questione politica e strutturale: senza un intervento deciso da parte della Regione Siciliana che riconosca la specificità territoriale e le difficoltà logistiche di Pantelleria, la carenza di un pediatra di libera scelta rischia di protrarsi ancora a lungo. Meccanismo per esempio già previsto per la medicina generale nell’isola di Marettimo.

Negli ultimi due anni l’isola di Pantelleria è priva di un pediatra di libera scelta.
Va riconosciuto che l’azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, per garantire comunque la continuità dell’assistenza, ha attivato un accesso diretto presso l’ambulatorio di Pediatria dell’Ospedale di Pantelleria, arruolando ulteriori medici pediatri a supporto dei colleghi, già in servizio presso la nostra struttura.
Tuttavia, la mancanza di un pediatra di libera scelta determina importanti criticità.

L’attuale normativa prevede infatti che solo i bambini di età superiore ai sei anni possano essere iscritti temporaneamente presso un medico di medicina generale, mentre i bambini di età compresa tra zero e sei anni non hanno questa possibilità.

Di conseguenza, le famiglie dei minori che non godono dell’esenzione E01 si trovano costrette a pagare ogni visita pediatrica, con un evidente aggravio economico e una disuguaglianza sostanziale rispetto alle altre famiglie della provincia.

È pertanto necessario che, nelle more della copertura del posto, venga garantita l’assistenza pediatrica gratuita per tutti i minori di età inferiore ai 14 anni residenti a Pantelleria, così come avverrebbe in presenza di un pediatra convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale e riconosciuta la zona carente di pediatria per Pantelleria come area disagiatissima.

Angelo Casano

Il bando della Regione Siciliana: https://www.regione.sicilia.it/sites/default/files/2025-11/D.D.G.%20n.1149%20del%2028%20ottobre%202025.pdf

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