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La Transizione Energetica Globale: USA, Cina e Europa a Confronto

Redazione

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In un mondo sempre più consapevole delle sfide climatiche, la transizione energetica emerge come un punto cardine per il futuro del nostro pianeta.  Ogni continente, con le sue politiche e investimenti, sta delineando un proprio percorso verso un futuro più sostenibile, evidenziando sia le differenze che le similitudini nelle loro strategie ambientali. In questo articolo mettiamo a confronto  Stati Uniti, Cina ed Europa, superpotenze mondiali con percorsi diversi ma paralleli in questo cruciale processo di transizione.

Cina: gigante energetico in cerca di rinnovamento
La Cina si colloca in una posizione unica nel panorama della transizione energetica. Da un lato, è il maggiore produttore mondiale di gas serra, dall’altro guida gli investimenti globali in questo settore con un imponente stanziamento di 546 miliardi di dollari. Questo investimento massiccio non è solo una dichiarazione di intenti ma una strategia ben definita che pone la Cina come leader nella produzione di tecnologie per l’energia rinnovabile, specialmente nel campo eolico, solare e nella produzione di veicoli elettrici. Il paese mira a raggiungere zero emissioni entro il 2060, un obiettivo ambizioso che riflette la sua crescente consapevolezza ambientale.

La produzione di energia rinnovabile in Cina sta vivendo una crescita senza precedenti. Oltre la metà degli impianti eolici e solari globali, così come delle auto elettriche vendute nel mondo, sono prodotti in Cina. Questa significativa trasformazione industriale si inserisce in un contesto più ampio di riorientamento dell’economia cinese verso settori più sostenibili e tecnologicamente avanzati.

Gli Stati Uniti puntano alto: oltre 500 Miliardi per un futuro ecosostenibile
Gli Stati Uniti, da parte loro, hanno destinato 140 miliardi di dollari per la loro transizione ecologica, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni entro il 2050. Il recente Inflation Reduction Act del 2022 ha stanziato oltre 500 miliardi di dollari per la sicurezza energetica e la transizione, focalizzandosi su batterie e rinnovabili, trasporti green e mobilità elettrica, oltre al raccoglimento e allo stoccaggio del carbonio. Queste mosse indicano una chiara volontà degli Stati Uniti di posizionarsi come leader nella lotta contro il cambiamento climatico e nella promozione di un’economia più sostenibile e resiliente.

L’ UE investe per un 2030 all’insegna dell’ecologia
L’ Europa, con un investimento di 180 miliardi di dollari nel 2022, si candida a diventare il primo continente completamente carbon free. Il pacchetto “Fit for 55” dell’UE stabilisce obiettivi ambiziosi per il 2030: un 42,5% di energia da fonti rinnovabili e miglioramenti significativi in termini di efficienza energetica. Le politiche europee includono inoltre l’introduzione di un meccanismo di tassazione del carbonio sulle importazioni (Cbam) dal 2026 e il divieto di vendita di nuove auto a diesel e benzina dal 2035. Con una spesa totale di 578 miliardi di euro per il clima e tecnologie green nel periodo 2021-2027, pari al 33% del budget complessivo, l’UE dimostra un impegno senza precedenti nella lotta contro il cambiamento climatico.

L’UE è chiamata a tenere il passo
È dunque da sottolineare quanto sia importante l’impegno da parte dell’ Unione Europea in ottica transizione energetica, specialmente in risposta all’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti che ha rafforzato ulteriormente il ruolo americano in questo campo. Se l’Europa dovesse rallentare nell’adattamento a questa transizione, infatti, ciò potrebbe risultare in una perdita di competitività.

I Paesi dell’Unione Europea devono continuare ad intensificare gli sforzi e le risorse per l’innovazione e la produzione, onde evitare impatti negativi sull’industria e sulla strategia Europea di crescita. Un potenziale rischio derivante da un’incapacità di seguire opportunamente la strada della transizione energetica a livello Europeo è quello di vedere le imprese trasferirsi negli Stati Uniti, attratte da maggiori incentivi, specialmente nel settore dell’energia solare.

Insomma, è fondamentale per l’Unione Europea non perdere il passo con Cina e Stati Uniti, che sono pienamente impegnati nella corsa allo sviluppo sostenibile e che delineano pertanto un contesto globale in cui rimanere indietro non è un’opzione minimamente percorribile per l’UE.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/transizione-energetica-globale/

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Erice, Faggioli si conferma re della cronoscalata: 11ª vittoria e nuovi record

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Faggioli si conferma il “re” della Monte Erice Vince per l’undicesima volta e riscrive altri record

TRAPANI, 28 APRILE 2024. Nel segno di Simone Faggioli. Il campione toscano non tradisce le attese e fa sua la 66a edizione della Cronoscalata Monte Erice, prova inaugurale del nuovo Campionato Supersalita. Faggioli ha sbriciolato i record del tracciato che collega Valderice a Erice, percorrendo gli 11 chilometri 460 metri del percorso, in due manches, con il tempo di 5’51”72, abbassando il precedente primato, sia per quanto riguarda il totale sia nella singola salita, arrivando, nella seconda, a 2’55”55. La vittoria di Faggioli, l’11a a Erice, ha una valenza maggiore, perché gli avversari sono stati agguerritissimi, considerato che 3 piloti hanno chiuso le singole salite sotto i 3 minuti e il totale in un tempo inferiore ai 6’. A fargli compagnia sul podio, quindi, sono stati il siracusano Luigi Fazzino e il marsalese Francesco Conticelli, penalizzato da una scelta non felicissima nell’assetto scelto per la prima salita. La gara è stata un susseguirsi di emozioni, con i piloti che hanno goduto di condizioni meteo pressoché estive. Ed a fare da contorno c’era il pubblico delle grandi occasioni, che ha riempito i versanti di monte Erice, assistendo alle prestazioni dei piloti in religioso silenzio e facendo sentire il proprio calore ai protagonisti della kermesse motoristica non appena Faggioli, l’ultimo a cimentarsi nella gara, ha tagliato il traguardo. I piloti, infatti, sono stati inondati di affetto e abbracci e il vincitore si è concesso a decine di foto con gli appassionati e rilasciando altrettanti autografi. “Oggi ha vinto Faggioli, e lo ha fatto per l’undicesima volta – sottolinea Giovanni Pellegrino, presidente dell’Automobile Club Trapani, l’ente organizzatore della Cronoscalata che quest’anno ha celebrato il 70° anniversario dalla prima edizione -. Ma, nel complesso, ritengo che abbia vinto questo nostro territorio, abbia vinto lo sport ed i piloti, ma anche tutto quello che c’è stato attorno alla manifestazione. Per questo motivo, quindi, vorrei assegnare un premio speciale a quanti mi sono stati vicini affinché la Monte Erice si realizzasse. Questo è vivere lo sport con armonia”. Anche nelle Storiche il favorito della vigilia non ha tradito le attese con Totò Riolo che conquista il primo posto facendo segnare il miglior tempo in entrambe le gare e riuscendo anche a superare un problema al radiatore nel finale di gara-1. Al secondo posto il palermitano Ciro Barbaccia (Paganucci BMW 2000), anche lui frenato da dei problemi, in questo caso al cambio. Terzo posto, infine, per il trapanese Salvatore Asta (Bmw M3). Nel terzo raggruppamento sul gradino più alto del podio c’è andato il trapanese Gaspare Piazza (Fiat X 1/9 Silhouette) e secondo il valdericino Vito Oddo. Nel 2° raggruppamento vittoria per Lucio Gigliotti

AUTOMOBILE CLUB TRAPANI Sede: via Virgilio, 115 – 91100 Trapani – 0923 27455 – P.IVA: 00062110812 – aci.trapani@gmail.com Addetto stampa: Antonio Trama – 339.7002373 – antoniotrama78@gmail.com (Fiat 128 Tc 1150), mentre Edoardo Piazza (Bmw 2002) ha vinto gara-1, ma non ha completato gara-2. Nel 1° raggruppamento grande battaglia tra Tiberio Nocentini (Chevron B19) e l’austriaco Mossler, entrambi vincitori di una salita.

LA CLASSIFICA ASSOLUTA 1° Simone Faggioli Nova Proto Np01 5’51.72 2° Luigi Fazzino Osella Pa 30 a 5”97 3° Francesco Conticelli Nova Proto Np01 a 7”34 4° Francesco Caruso Nova Proto Np01-2 a 9”04 5° Samuele Cassiba Nova Proto V8 Rgcartronik a 10”23 6° Domenico Scola Osella Pa/21 Evo a 17”98 7° Andrea Di Caro Aprilia Np03 a 21”78 8° Alberto Chinnici Osella Pa 2000 a 26”23 9° Mirko Torsellini Nova Proto Np03 a 28”10 10° Vincenzo Conticelli Osella Pa30 Evo a 30”73

Le classifiche dei gruppi Rs.: 1. Aquila (Peugeot 106) 8’16”19; 2. Bonfiglio (Citroen Saxo) a 1”28; 3. Venturi (Honda Civic) a 5”45; RsT: 1. Loconte (Mini Cooper) 7’54”24; 2. Mondino (Mini Cooper) a 0”46; 3. Magdalone (Seat Leon) a 0”5; Rs+: 1. Guzzetta (Peugeot 106) 7’19”81; 2. Currenti (Peugeot 106) a 2”20; 3. Prantl (Mini Cooper) a 3”73; Rs Cup: 1. Giovanelli (Mini Cooper) 7’35”67; 2. Fumo (Peugeot 308) a 2”08; 3. Cardetti (Mini Cooper) a 3”88; E1: 1. Aragona (Vw Golf) 6’40”25; 2. Tortora A. (Peugeot 106) a 18”39; 3. Freitag (Opel Kadett C Gt/e) a 22”1; Tcr: 1. Tosini (Audi Rs3 Lms) 6’58”82; 2. Tortora S. (Peugeot 308) a 1”36; 3. Angelini (Vw Golf Gti Dsg) a 12”25; Gt: 1. Peruggini (Ferrari 488 Ch.) 6’40”61; 2. Iacoangeli (Bmw Z4) a 4”25; 3. Bondioni (Ferrari 488 Ch.) a 6”51; E2Sh: 1. Gramenzi (Ar-Mg 4C Zytek) 6’50”95; 2. D’Antoni (Fiat 500 Evo) a 25”17; Cn: 1. Scarafone (Osella Pa21) 6’31”65; 2. Marinelli Norma M20 Fc) a 1”61; 3. Leogrande (Osella Pa21) a 12”04; E2 Moto: 1. Di Caro (Np03) 6’13”50; 2. Torsellini (Np03) a 6”32; 3. Gregori (Np03) a 11”26;

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Mazara del V., illeciti e contributi a favore di azienda: 2 denunce per truffa

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MAZARA DEL VALLO: ILLECITI CONTRIBUTI IN FAVORE DI UN

AZIENDA. 2 DENUNCE

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani, nell’ambito di controlli ad attività commerciali del trapanese, congiuntamente a personale I.N.P.S., hanno denunciato due persone per i reati di truffa aggravata e di falsità materiale e ideologica commessa da privato in atto pubblico.

Dalla documentazione acquisita ed analizzata dai militari dell’Arma è emerso che un 64enne, titolare di un’azienda sita a Mazara del Vallo, durante l’emergenza epidemiologica COVID-19, avrebbe fatto ricorso al trattamento di integrazione salariale (previsto per i casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa), nonostante i lavoratori avessero continuato a prestare regolare attività. Sempre all’interno della medesima attività commerciale sarebbe emerso che una 40enne, pur risultando formalmente assunta, non avrebbe mai effettivamente prestato alcuna attività lavorativa, percependo illecitamente delle indennità in corso di quantificazione. L’importo delle somme illecitamente percepite ammonterebbe ad oltre 13 mila euro, mentre le inadempienze riscontrate hanno consentito di recuperare oltre 150 mila euro a titolo di contributi INPS e sanzioni. Infine sono state riscontrate violazioni amministrative per quasi 35 mila euro per lavoro nero pregresso riferito a tre lavoratori.

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L’On Safina sui porti di Castellammare e Bonagia: “Urge intervento immediato del Governo regionale”

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Depositata oggi interpellanza urgente rivolta al presidente Schifani e all’assessore Aricò

 

Trapani 23 aprile 2024 – Lo aveva annunciato nelle scorse settimane e stamattina il deputato trapanese Dem Dario Safina ha depositato all’Ars un’interpellanza urgente all’Assemblea regionale siciliana, rivolta al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità Alessandro Aricò, riguardante i porti di Castellammare del Golfo e di Bonagia nel Comune di Valderice.

“E’ necessario – sottolinea Safina – reperire fondi aggiuntivi per completare le opere strutturali al porto turistico di Castellammare del Golfo, che richiedono un investimento di almeno 15 milioni di euro per garantirne il pieno funzionamento e il suo ruolo strategico commerciale e diportistico.

“Per quanto riguarda invece il porticciolo turistico di Bonagia, nel Comune di Valderice – prosegue nel documento l’onorevole trapanese – è indispensabile stanziare 265.000,00 euro, per l’aggiornamento e l’adeguamento del progetto definitivo generale. Fondi che per un inconcepibile errore burocratico sono stati assegnati ad un dipartimento diverso da quello che li aveva richiesti e dunque non sono disponibili in Bilancio. Serve una soluzione urgente per garantire che tali fondi siano trasferiti al Dipartimento tecnico regionale”.

Infine, Safina ha domandato se il governo regionale ha l’intenzione di includere il progetto relativo al porto di Valderice/Bonagia nella pianificazione definitiva dei Fondi per lo sviluppo e la coesione (FSC), tenendo conto dell’aggiornamento dei prezzi rispetto alla previsione di spesa indicata in una precedente delibera regionale.

 

“Portare a termine queste due opere, di cui ormai si parla da decenni – conclude Safina – è un passaggio fondamentale per lo sviluppo infrastrutturale e economico non solo della provincia di Trapani ma di tutta la Sicilia Occidentale. Spero che questa volta il Governo regionale dimostri la dovuta sensibilità nell’affrontare le questioni in oggetto e si attivi con la dovuta attenzione e urgenza per risolvere una volta per tutte”.
 
 

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