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Cultura

La tradizione presepistica in Sicilia 

Redazione

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L’allestimento del Presepe, nel mese dedicato alla Natività, avvolge con sé il sapore inconfondibile della nostra infanzia, della semplicità e delle ingenuità perdute, suscitando sensazioni emozionali d’epoca, tramandate da una rappresentazione tradizionale di inconfondibile chiarore religioso. Ma la tradizione presepistica, pur essendosi svelata retriva negli ultimi decenni, si è saputa concentrare nelle eccezionali mani di pochi artigiani, che hanno sentito ancor più doveroso il servigio a quell’arte divina che ci raccorda al luogo apparentemente disadorno, elementare e disagevole in cui venne alla luce il Bambin Gesù, di contro, interiormente splendido e lussureggiante. E quando si esaltavano le grandi tradizioni, Bennardo Giuseppe Raimondi c’era; ed ha voluto esserci anche nei momenti d’involuzione di questa meravigliosa creatività. Artista palermitano che si distingue per la divulgazione del vero artigianato, il Maestro Raimondi è oggi in grado d’incantare chi si reca ad osservare lo svolgimento della sua passione, l’arte antica e meravigliosa della lavorazione manuale di materiali diversi – terracotta, ceramica e argilla – , attraverso i quali scolpisce, in modo fantasticamente naturale, ogni soggetto partecipante al paesaggio iconografico attorno alla Sacra Mangiatoia. ‘Artista per vocazione’, come qualcuno lo ha già definito, il Maestro presepista, la cui vita personale si è spiacevolmente intrecciata con eventi di estorsione, emarginazione ed isolamento, è però brillantemente collegata alle origini del Presepe Moderno – proseguimento fedele della primordiale Idea di San Francesco nel Natale 1223 – , che nel corso del XV secolo raggiunse Napoli per instradarsi, successivamente, verso un raggiante accordo con la cultura siciliana. Fortemente orgoglioso della propria sicilianità, Raimondi, giovanissimo, lavora in Bottega come i grandi artisti, dando vita, più avanti, ad un vero e proprio laboratorio manifatturiero, senza mai dimenticare la lunga esperienza precedente con la Maestra Angela Tripi, inventrice di presepi favolistici, impressi, con nitidezza, dello stile settecentesco napoletano, con statuette inimitabili, protagoniste assolute dei presepi alto – borghesi sotto il fastoso Regno Borbonico delle Due Sicilie. Acquisite, più avanti, ulteriori tecniche stilistiche, il Maestro espande il suo operato lungo l’intero stivale della Penisola, tra Fiere ed Eventi ad hoc che gli permettono di esprimersi in totale libertà, avvicinandosi alle consuetudini tradizionali del Presepe Siciliano custodito nell’urna, lo stesso

‘modello’ cui lo straordinario storico siciliano Giuseppe Pitrè diede lustro con una suggestiva Esposizione all’interno del suo Museo Etnologico. Uomo di gran cuore e sempre pronto ad insegnare ai giovani un’arte che rischia l’estinzione, Bennardo Giuseppe Raimondi – ospite anche a Pantelleria come guida di un laboratorio scolastico di qualche anno fa – è adesso impegnato presso il Palazzo Sant’Elia a Palermo, dov’è stata allestita una bellissima Mostra di Presepi e dove sono previste attività di laboratorio insieme a lui e alla sua raffinata manualità. Sarà più avanti presente come ospite d’onore a Blufi, nei pressi di Palermo, in occasione della X Edizione del Presepe Artistico Meccanico; così come a Resuttano, un paesino sulle Madonie, nei giorni espressamente natalizi. Un artista – artigiano davvero unico, che sa incantare con la sua estemporaneità e che ha sempre voluto ‘rinascere’ attraverso una passione che lo ha saputo ben difendere dalle malefatte della Vita che, in un momento di sconfortante sofferenza, lo hanno portato disperatamente fino a Papa Francesco, in una udienza personale che gli ha lasciato spazio d’ispirazione persino a Montecitorio, con una responsabilità creativa dichiaratasi in tutta la sua bellezza: un Presepe da condividere con tutti gli Italiani, inaugurato il 14 dicembre del 2015. Quasi cinquant’anni di maturità lo hanno solo rafforzato nelle sue naturali inclinazioni; ed oggi il Maestro Raimondi è rimasto l’unico artigiano a lavorare dal vivo i materiali di cui si serve per generare i suoi gioielli: opere meravigliose che rimarranno nel tempo, testimonianze indiscutibili di una spiritualità connaturata che nasce e muore con il Mondo.

Franca Zona

Personaggi

E’ morta Ornella Vanoni, un’artista di grande di stile, simpatia e sagacia

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“Io voglio vivere finchè do alla vita qualcosa”
Il mondo della musica perde una vera icona… “senza fine”

La voce tra le più imitate e seducenti della musica italiana si è spenta per sempre.
Ornella Vanoni è morta a 91 anni, nella sua casa di Milano, colpita da un arresto cardiocircolatorio.  I soccorritori sono arrivati quando ormai era troppo tardi. 

Classe ’34, con lei si chiude un sipario dello spettacolo senza tempo e senza repliche. L’artista, che aveva esordito nello spettacolo a teatro con Strehiler,  non era solo una cantante, era un simbolo capace di attraversare epoche senza mai diventare fuori moda. 
All’attivo si contano quasi settant’anni di carriera e  oltre 55 milioni di dischi venduti, che hanno  scolpito la sua voce nella memoria mondiale. 

La personalità forte, caratterizzata spesso da sferzate pungenti, era dotata di grande intelligenza e capacità da riuscire a cantare sul palco duettando con giovani big della canzone italiana.

Negli ultimi anni era diventata la presenza fissa più attesa da Fabio Fazio, forse più della Littizzetto, che superava in simpatia e spontaneità. 
Lo scorso giugno venne insignita della laurea honoris causa. Durante la cerimoni seppe manifestare la sua regale umiltà.

Parlando della morte, la cantante milanese così si è espressa “Io non voglio morire troppo grande. Io voglio vivere finchè alla vita do qualcosa e la vita mi dà. Il giorno in cui non dò più o non mi dà, io non voglio vivere.”

Ieri sera se ne è così come ha vissuto, con stile, senza clamore. 
Di lei rimarranno le sue canzoni intramontabili, impresse addosso al suo pubblico come cicatrici dolci.

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Cultura

Gran Galà delle Lady Chef – Prima Edizione Siciliana

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Gran Galà delle Lady Chef – Prima Edizione Siciliana

Il 24 e 25 novembre, presso l’Hotel Casena dei Colli di Palermo, si svolgerà la prima edizione del Gran Galà delle Lady Chef, promosso dall’Unione Regionale Cuochi Siciliani

Un evento che intende valorizzare il ruolo delle donne chef, protagoniste della cucina professionale siciliana, e celebrare la loro competenza, dedizione e passione.

Il comparto Lady Chef, nato ventinove anni fa, ha come obiettivo quello di mettere in risalto la figura femminile nelle cucine e di contribuire al superamento del divario di genere. Il Gran Galà sarà dunque un’occasione di incontro e di festa, ma anche di riflessione e confronto, nel segno dello spirito associazionistico che anima l’Unione Regionale Cuochi Siciliani.
All’interno della manifestazione si terrà la selezione regionale del Concorso Cirio, che decreterà la Lady Chef siciliana chiamata a rappresentare la regione nella fase nazionale dei Campionati della Cucina Italiana a Rimini

“Una vera e propria festa – ha dichiarato la Coordinatrice Regionale, Chef Rosi Napoli – che vuole essere anche un momento di condivisione, riflessione e confronto”. Le Lady Chef provenienti da tutte le province siciliane si ritroveranno a Palermo per vivere insieme due giornate intense, all’insegna della collaborazione e della professionalità.

“Celebreremo la bellezza – ha concluso Chef Napoli – quella che rimane anche sui volti stanchi dopo ore di lavoro. Celebreremo i sacrifici, la competenza e la forza delle nostre meravigliose Lady Chef.”

A moderare l’evento sarà la food blogger e Lady Chef, Barbara Conti, Segretario Provinciale APCI di Ragusa, che accompagnerà il pubblico in questo viaggio di memoria, territorio e passione culinaria.

Per consultare il programma completo  epotere prendere parte alla Cena di Gala, aperta a tutti, andate sulla pagina facebook Lady Chef Regione Sicilia

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Spettacolo

Pantelleria, al Cineteatro San Gaetano “Figlio non sei più Giglio”

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Spettacolo teatrale “Figlio, non sei più Giglio” al Cineteatro San Gaetano con Daniela Poggi e Mariella Nava

Martedì 25 novembre 2025, dalle ore 21.00, presso il Cineteatro San Gaetano di Scauri andrà in scena “Figlio non sei più Giglio”.

Lo spettacolo si terrà in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il Comune di Pantelleria invita la cittadinanza allo spettacolo “Figlio, non sei più Giglio”, scritto e diretto da Stefania Porrino.

L’opera affronta il tema della violenza sulle donne e del femminicidio attraverso la voce e lo sguardo di una madre, in un percorso narrativo che unisce parola, musica e testimonianza civile.
In scena Daniela Poggi e Mariella Nava.
Un appuntamento di riflessione e sensibilizzazione, condiviso con la comunità.

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