Gastronomia
La pasta secca è la regina della cucina italiana

La pasta può essere considerata a ragione la regina della nostra tavola. Infatti ne consumiamo, in media, circa 27 Kg a testa all’anno nei diversi formati.
Al sud si preferisce la pasta lunga e liscia mentre al Nord la forma corta e rigata anche se gli spaghetti sono il tipo di pasta più venduta in Italia.
La legge, nata tanti anni fa per tutelare le produzioni di grano duro delle nostre regioni meridionali, prevede che i produttori di pasta italiani, debbano usare solo grano duro per confezionare il prodotto.
Attualmente la produzione italiana di questo cereale è insufficiente, per cui è necessario acquistare altrove, Canada, Stati Uniti ecc. il grano necessario.
Ma vediamo come si fa la pasta.
Si parte dalla macinatura del grano, o meglio, di una miscela di vari tipi di grano duro, per passare poi alla setacciatura da cui deriva la famosa “semola”.
A questo punto viene aggiunta acqua ,in misura del 25/30 per cento, che deve essere tiepida per amalgamare meglio il composto che alla fine deve risultare omogeneo.
Per ottenere ciò, spesso il processo viene effettuato sotto vuoto per ottenere un prodotto non lattiginoso e rugoso ad eccezione della pasta all’uovo che deve essere rugosa per meglio assorbire i condimenti.
Poi l’impasto viene spinto attraverso un macchinario,”la trafila”, che a seconda della differenza di buchi d’uscita da luogo ai diversi formati di pasta.
Le trafile possono essere rivestite di teflon che dà alla nostra “regina” un aspetto brillante e liscio proprio dei formati rigati, oppure di bronzo per avere un formato più rugoso.
Ora il nostro prodotto sembra pronto ma ancora contiene circa il 30% di umidità e per mantenersi a lungo la pasta ne deve avere, come previsto dalla legge, una quantità inferiore al 12,5% per cui si passa al processo delicatissimo dell‘essiccazione da cui deriva la qualità della pasta.
Una volta si essiccava lentamente al calore del sole, oggi si usano gallerie automatiche di essiccamento che portano, con temperature controllate a fasi alterne, il prodotto ad una graduale e perfetta essiccazione.
La semola di grano duro contiene una quantità di glutine superiore al grano tenero e si presta sicuramente meglio a produrre una pasta di qualità.
Il “Glutine”, infatti, è una sostanza proteica che forma una specie di rete intorno alle molecole di amido impedendole di uscire nell’acqua durante la cottura e consente alla pasta di mantenere la forma.
La cottura
La pasta di buona qualità deve avere, cruda, un aspetto giallo paglierino, assenza di segni neri o biancastri segno di una imperfetta lavorazione, e la rottura deve avvenire con un suono secco; cotta, deve resistere alla cottura, almeno 20 minuti senza spappolarsi, non deve fare l’acqua troppo opaca, segno di perdita di amido , e deve avere buona resistenza alla masticazione.
Un buon consiglio per avere una cottura perfetta: fare bollire abbondante acqua, aggiungere sale, calare la pasta e quando riprende il bollore “cronometrare “ due minuti, spegnere il fuoco, coprire con il coperchio in modo da quasi sigillare la pentola e “cronometrare” di nuovo il tempo di cottura scritto sulla confezione della pasta.
Al termine scolare e condire a piacere.
L’importante è che i tempi siano il più possibile esatti. La pasta sarà cotta al dente, il sapore sarà più evidente e vi accorgerete che l’acqua sarà più chiara del solito.
Daniele Ciani
Gastronomia
Sicilia, fuga di cervelli e di cannoli. A 58 anni fugge in continente e diventa pasticcera

La Sicilia ha tra le tante problematiche quella della fuga di cervelli, ovvero menti impegnate e preparate che, per trovare impiego, lasciano la terra natia per raggiungere il continente e sbocchi lavorativi.
La storia che andiamo a raccontare, oggi, non è di un qualche scienziato ricercatore di chissà quale prodigio, ma semplicemente della buona pasticceria siciliana, in fuga per appagar palati raffinati, sempre al continente.
Deliziosamente è la stessa protagonista a postare sui social la propria nuova vita, attraverso l’immagine di un gustosissimo cannolo.
“Scrivo con tutto il mio orgoglio siciliano.
Da 15 mesi non vivo più in Sicilia per motivi di lavoro.
Anziché vivere di reddito di cittadinanza, a quasi 58 anni ho preferito trasferirmi a Firenze, lasciando tutti i miei affetti più cari, per gestire una pasticceria, bar, punto pranzo.
Un lavoro non semplice e completamente nuovo per me, ma che con tanta caparbietà ho imparato. Ovviamente, tra tutte le degustazioni dolciarie, non manca il cannolo 100% siciliano.
Molti clienti erano diffidenti a degustarlo, perché qui in molte pasticcerie è ripieno o con la ricotta di pecora locale o con quella vaccina o con quella di bufala.
Perciò, con tutto il mio orgoglio siciliano ho cominciato a spiegare che sia la cialda che la ricotta arriva dalla Sicilia, annientando, con successo, la diffidenza sul prodotto.” – Maria Grazia La Valle
Se passate dalla Toscana, fate un salto a trovare la nostra protagonista che vi accoglierà con i suoi prodotti garantiti.
Gastronomia
Modica, Le notti del Panettone: dalla ricetta tradizionale meneghina a quella del Manzapanettum

Show televisivo, sabato 17 dicembre, a partire dalla ore 16,30
L’evento si celebra a Modica, Piazza Ag Distribuzione, nei locali dell’ex hub vaccinale, su iniziativa del gruppo Ag Distribuzione, divisione Accademia del Gusto e della scuola professionale dei mestieri Euroform, della APCI (Associazione provinciale cuochi e pasticceri iblei).
Il premio alla carriera a Enzo Di Pasquale della storica pasticceria ragusana, celebrata da Leonardo Sciascia, l’esibizione del mezzosoprano Salvina Maesano, con il celebre brano “Astro del ciel”, il collegamento in diretta con Yolanda Peris , direttore della rivista “Magellan”, che scopre durante un viaggio in Sicilia la bontà del panettone e se ne innamora, l’abbinamento del panettone con il vino marsala, delle Cantine Florio, con la testimonianza di Ignazio Florio Pipitone , per immergersi nella storia di una delle famiglie più importanti della Sicilia. Ma ancora, intrattenimento e tanta farina…
A fare da cornice, i bambini dell’associazione Cinquevolley che realizzeranno in diretta il panettone.
Ci sarà spazio per momenti di show cooking, a cura degli chef Claudio Ruta, Luca Giannone e Giovanni Dragonetti.
La preparazione dei panettoni sarà a cura cura del pastry chef, Antonio Pitino, mentre Giovanni Galesi ci condurrà alla scoperta delle farine e dei grani antichi.
Questi sono solo alcuni contenuti della diretta social che sarà messa in onda sabato 17 dicembre a partire dalle ore 16,30. Sarà possibile seguire l’evento sulle pagine facebook dei partner: Ag Distribuzione, Euroform, Ragusanews, Associazione Cinque Volley, Orango, Birra del Borgo, Molino Dalla Giovanna, Senna, Brenta, Agrimontana.
Domenica 18 dicembre, sugli stessi canali social, a partire dalle ore 18,00, sarà possibile vedere la sintesi dell’intera manifestazione.
Cultura
Modica (RG), “Le notti del Panettone” il 17 e 18 dicembre. Evento anche sui canali social

I bambini celebrano il “Manzapanettum”, una ricetta comparsa fin dal 1400 nelle botteghe siciliane.
Le Notti del Panettone è un evento che valorizza il re delle feste Natalizie.
Sabato 17 e domenica 18 dicembre, Piazza Ag Distribuzione/Beneventano, nei locali dell’ex hub vaccinale , su iniziativa del gruppo Ag Distribuzione, divisione Accademia del Gusto e della scuola di orientamento e formazione Euroform, della APCI (Associazione provinciale cuochi e pasticceri iblei), saranno i bambini i veri protagonisti della kermesse.
Un evento che andrà in onda sui canali social
Sabato 17 dicembre a partire dalle ore 16,00 e fino alle 18,30 e domenica 18 dicembre a partire dalle ore 16,30, sarà possibile seguire l’evento direttamente dalle pagine facebook dei media: Ragusanews, Cronache di Gusto, Orango e degli sponsor tecnici, Farine Molino della Giovanna, Senna (Bakery e food), Brenta , Agrimontana e Birra del Borgo.
Protagonisti della serata i bambini dell’associazione CinqueVolley.
Direttore artistico della manifestazione, la food blogger Barbara Conti.
Una grande festa dove i bambini si esibiranno nella realizzazione della ricetta del tipico dolce di Natale.
Non mancherà la versione del “Manzapanettum al cioccolato di Modica Igp” , la vera novità dell’appuntamento.
Prevista la partecipazione del maestro pasticciere Antonio Pitino, degli chef Claudio Ruta, Giovanni Galesi e Luca Giannone.
Accanto ai dolci tipici locali e tradizionali, il panettone resta sempre il dolce più amato.
La sua ricetta è la più cercata su internet dagli amanti dei lievitati e dalle casalinghe amanti dei dolci fai da te.
Farcito, semplice, artigianale o del supermercato, resta sempre il dolce più “gettonato” delle Feste.
Durante questa due giorni, ci sarà spazio anche per momenti di show cooking legati al Re delle feste con tante altre sorprese.
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