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Cronaca

Italia investita da Buran? Ecco cosa accadrà al sud e a Pantelleria

Giuliana Raffaelli

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La scorsa notte una ondata di forte mal tempo ha investito l’Italia centro-settentrionale. I cittadini di queste aree si sono svegliati immersi in un paesaggio tipicamente invernale, con strade, tetti e colline imbiancate e temperature decisamente più basse rispetto ai giorni scorsi. Tutti i principali media si levano all’unisono nel parlare dell’arrivo di Burian. Ma chi è questo Burian? È giusto parlarne oppure no?

Innanzitutto in meteorologia il termine corretto è Buran, non Burian. Esso deriva dal russo Буран (si pronuncia buràn) che vuol dire “tempesta o tormenta di neve” o dal turco burağan, che significa “vento molto forte”. Sta quindi a indicare un vento gelido che soffia da nord-est e porta con sé tempeste di neve.

Ma da dove viene esattamente il Buran? Il suo luogo di nascita sono le steppe e gli altipiani della ex-repubblica sovietica a nord del Mar Caspio (quindi Siberia, Kazakistan e Mongolia) dove, durante l’inverno, si verifica un drastico calo delle temperature dovuto a diversi fattori: l’arrivo dell’aria artica gelida, la latitudine e la mancanza di grandi distese d’acqua mitigatrici. La neve nella vasta pianura siberiana favorisce il rapido raffreddamento dell’aria durante le lunghe notti invernali. Nelle ore diurne, poi, le distese ghiacciate riflettono i raggi del sole nell’alta atmosfera amplificando l’effetto albedo, e quindi l’aria non riesce a riscaldarsi ma si raffredda ancora di più. In tal modo si forma quello che viene chiamato l’”anticiclone russo-siberiano” che, scavalcando i Monti Urali, distribuisce neve, vento e gelo lungo il suo percorso.

Ma ora ci chiediamo: quello che sta accadendo nella nostra penisola è davvero la conseguenza dell’arrivo del terribile Buran? No, assolutamente no. Parlare di Buran in Italia è scorretto sia dal punto di vista scientifico che meteorologico. Quella che sta portando al forte aumento del vento e alle nevicate lungo le coste adriatiche, le zone interne del centro sud e, da domani, anche nella Sicilia settentrionale, è una configurazione caratterizzata da una bassa pressione fredda alimentata da aria polare continentale che si spinge fino al mare Adriatico. Essa risulta quasi stazionaria per la presenza dell’alta pressione che si trova ora sul Mediterraneo centro-occidentale. La contrapposizione di queste due configurazioni genera un elevato gradiente che si traduce in un forte aumento del vento. Infine il vento aumenta la sua intensità anche a causa dell’orografia e della presenza delle così dette “porte della Bora” che vanno da Trieste fino a ridosso della Grecia.

Tale configurazione è, quindi, ben lontana rispetto al luogo di origine del Buran. Essa ha origine sui Balcani, non sulla steppa siberiana né tantomeno sul Caucaso. La situazione che si è creata, inoltre, non è per nulla estrema: è normale che in questo periodo dell’anno (siamo ancora in inverno) l’aria fredda e le nevicate arrivino lungo le coste adriatiche e nell’immediato entroterra coinvolgendo anche la Sicilia.

Niente di eccezionale quindi. Questo fenomeno si verifica, in genere, una volta ogni due anni.

L’allarme procurato dai titoli allarmistici dei media genera solo timore nelle persone e alimenta sensazioni di paura assolutamente infondate. Alcune testate giornalistiche hanno addirittura fatto un parallelismo tra la nevicata di oggi e quelle del 1956 e del 1985. Nel 1956 ha nevicato abbondantemente per molti giorni, così come accaduto in parte anche nel 1985. Ma tra poco più di due giorni (tra lunedì sera e martedì) la situazione cambierà sostanzialmente: rimarrà solo un po’ di vento su basso Adriatico, meridione e Sicilia.

L’errata informazione meteorologica, che potremmo definire tranquillamente disinformazione meteorologica, è quella che rovina una professione complessa ma scientificamente supportata. Il pubblico in questo modo non viene informato, quanto piuttosto disinformato, e spinto a vivere con spavento una nevicata assolutamente naturale e tipica del periodo.

Ma torniamo ora al sud e, in particolare, a Pantelleria. Cosa accadrà nelle prossime ore? Come per il resto della penisola, anche Pantelleria sarà caratterizzata da un calo delle temperature che potranno scendere a 7-8 gradi. Il freddo sarà amplificato anche dal vento che vedrà una intensificazione nelle prossime ore, con raffiche di provenienza settentrionale fino a 40 nodi nella serata di oggi.

Per il weekend di San Valentino, quindi, un po’ più di freddo e vento, poi la situazione tornerà a migliorare (probabilmente) già da martedì.

(Credit immagine: Unsplash)

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

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Cultura

LeAli per Pantelleria chiede una seduta urgente del Consiglio Comunale per la questione ‘classi pollaio’

Redazione

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Il gruppo consiliare di LeAli per Pantelleria, dopo il Comunicato di ieri sulla questione ‘classi pollaio’ a Pantelleria ha inviato oggi una pec al Presidente del Consiglio Comunale di Pantelleria, Giuseppe Spata, per chiedere l’indizione urgente di una seduta per discutere della questione pubblicamente o di aggiungere appositamente un punto al prossimo Consiglio che si terrà mercoledì.

Ecco il testo della richiesta: “Vista la protesta avviata dai genitori e quanto appreso, si chiede una seduta straordinaria e urgente o l’inserimento di un punto suppletivo all’OdG del Consiglio Comunale convocato per mercoledì 24 c. m. sui problemi dell’Istruzione.

Il Capogruppo di LeAli per Pantelleria

Angela Siragusa

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Ambiente

L’Ente Parco di Pantelleria a Roma presenta al MASE i suoi progetti

Redazione

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Pantelleria, 20 settembre 2025
L’Ente Parco Nazionale Isola di Pantelleria, con il Commissario Straordinario Italo Cucci e
il Direttore f.f. Carmine Vitale, ha partecipato a due incontri di coordinamento operativo
tenutisi a Roma. Il 18 settembre con la Direzione Generale della Tutela della Biodiversità e
del Mare del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), il giorno dopo
con Federparchi.
Il Commissario Straordinario Italo Cucci ha evidenziato in entrambi gli incontri l’importanza
di supportare l’Ente Parco nel realizzare concretamente degli interventi necessari alla
risoluzione di problematiche riferite al contesto territoriale specifico di Pantelleria che
rappresenta una sua unicità e diversità rispetto ad altre aree protette. L’attenzione del
Parco resta sempre alta nel realizzare con efficacia i programmi di interventi volti alla
mitigazione dei cambiamenti climatici come Parchi per il Clima, al ripristino della
sentieristica e dei muretti a secco, ma occorrono misure che oltre a proteggere e
conservare il patrimonio paesaggistico rurale ed ecologico ambientale, anche azioni mirate
per garantire la manodopera ed il sostegno alle pratiche agricole per ridurre l’avanzamento
dell'abbandono dei terrazzamenti coltivati vera ricchezza identitaria dell’isola.
Il MASE e Federparchi continueranno il loro supporto in maniera ancora più concreta e
sostanziale per migliorare le ricadute dei progetti finanziati sullo sviluppo e valorizzazione
dei territori e delle comunità.
In particolare sono in corso interlocuzioni con il Ministero dell’Interno per l’arrivo di migranti
per dare un supporto alle aziende per la raccolta dei capperi e per altre attività agricole
distribuite durante tutto l’anno, nonché un piano di valorizzazione dei beni storici e
archeologici di Punta Spadillo.

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Ambiente

Pantelleria, sostituzione contatori dell’acqua, si inizia da Scauri. Ecco quando

Direttore

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Coma precedentemente annunciato, il Comune di Pantelleria, Ufficio Servizio Idrico, procederà alla sostituzione gratuita dei contatori d’utenza.

Le operazioni inizieranno dalla contrada di Scauri, a partire dal giorno lunedì 22 settembre 2025.

Di seguito l’avviso integrale con altre informazioni

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