Cronaca
Italia investita da Buran? Ecco cosa accadrà al sud e a Pantelleria

La scorsa notte una ondata di forte mal tempo ha investito l’Italia centro-settentrionale. I cittadini di queste aree si sono svegliati immersi in un paesaggio tipicamente invernale, con strade, tetti e colline imbiancate e temperature decisamente più basse rispetto ai giorni scorsi. Tutti i principali media si levano all’unisono nel parlare dell’arrivo di Burian. Ma chi è questo Burian? È giusto parlarne oppure no?
Innanzitutto in meteorologia il termine corretto è Buran, non Burian. Esso deriva dal russo Буран (si pronuncia buràn) che vuol dire “tempesta o tormenta di neve” o dal turco burağan, che significa “vento molto forte”. Sta quindi a indicare un vento gelido che soffia da nord-est e porta con sé tempeste di neve.
Ma da dove viene esattamente il Buran? Il suo luogo di nascita sono le steppe e gli altipiani della ex-repubblica sovietica a nord del Mar Caspio (quindi Siberia, Kazakistan e Mongolia) dove, durante l’inverno, si verifica un drastico calo delle temperature dovuto a diversi fattori: l’arrivo dell’aria artica gelida, la latitudine e la mancanza di grandi distese d’acqua mitigatrici. La neve nella vasta pianura siberiana favorisce il rapido raffreddamento dell’aria durante le lunghe notti invernali. Nelle ore diurne, poi, le distese ghiacciate riflettono i raggi del sole nell’alta atmosfera amplificando l’effetto albedo, e quindi l’aria non riesce a riscaldarsi ma si raffredda ancora di più. In tal modo si forma quello che viene chiamato l’”anticiclone russo-siberiano” che, scavalcando i Monti Urali, distribuisce neve, vento e gelo lungo il suo percorso.
Ma ora ci chiediamo: quello che sta accadendo nella nostra penisola è davvero la conseguenza dell’arrivo del terribile Buran? No, assolutamente no. Parlare di Buran in Italia è scorretto sia dal punto di vista scientifico che meteorologico. Quella che sta portando al forte aumento del vento e alle nevicate lungo le coste adriatiche, le zone interne del centro sud e, da domani, anche nella Sicilia settentrionale, è una configurazione caratterizzata da una bassa pressione fredda alimentata da aria polare continentale che si spinge fino al mare Adriatico. Essa risulta quasi stazionaria per la presenza dell’alta pressione che si trova ora sul Mediterraneo centro-occidentale. La contrapposizione di queste due configurazioni genera un elevato gradiente che si traduce in un forte aumento del vento. Infine il vento aumenta la sua intensità anche a causa dell’orografia e della presenza delle così dette “porte della Bora” che vanno da Trieste fino a ridosso della Grecia.
Tale configurazione è, quindi, ben lontana rispetto al luogo di origine del Buran. Essa ha origine sui Balcani, non sulla steppa siberiana né tantomeno sul Caucaso. La situazione che si è creata, inoltre, non è per nulla estrema: è normale che in questo periodo dell’anno (siamo ancora in inverno) l’aria fredda e le nevicate arrivino lungo le coste adriatiche e nell’immediato entroterra coinvolgendo anche la Sicilia.
Niente di eccezionale quindi. Questo fenomeno si verifica, in genere, una volta ogni due anni.
L’allarme procurato dai titoli allarmistici dei media genera solo timore nelle persone e alimenta sensazioni di paura assolutamente infondate. Alcune testate giornalistiche hanno addirittura fatto un parallelismo tra la nevicata di oggi e quelle del 1956 e del 1985. Nel 1956 ha nevicato abbondantemente per molti giorni, così come accaduto in parte anche nel 1985. Ma tra poco più di due giorni (tra lunedì sera e martedì) la situazione cambierà sostanzialmente: rimarrà solo un po’ di vento su basso Adriatico, meridione e Sicilia.
L’errata informazione meteorologica, che potremmo definire tranquillamente disinformazione meteorologica, è quella che rovina una professione complessa ma scientificamente supportata. Il pubblico in questo modo non viene informato, quanto piuttosto disinformato, e spinto a vivere con spavento una nevicata assolutamente naturale e tipica del periodo.
Ma torniamo ora al sud e, in particolare, a Pantelleria. Cosa accadrà nelle prossime ore? Come per il resto della penisola, anche Pantelleria sarà caratterizzata da un calo delle temperature che potranno scendere a 7-8 gradi. Il freddo sarà amplificato anche dal vento che vedrà una intensificazione nelle prossime ore, con raffiche di provenienza settentrionale fino a 40 nodi nella serata di oggi.
Per il weekend di San Valentino, quindi, un po’ più di freddo e vento, poi la situazione tornerà a migliorare (probabilmente) già da martedì.
(Credit immagine: Unsplash)
Giuliana Raffaelli
Cronaca
ANPI Pantelleria: l’isola dice NO al genocidio a Gaza

Nella serata di ieri, 2 agosto, si è tenuta a Pantelleria, in Piazza Castello, una
partecipata manifestazione per dire NO al genocidio in corso nella Striscia di Gaza.
Cittadine e cittadini si sono riuniti in un momento di silenzio, riflessione e denuncia,
portando la loro voce a sostegno della popolazione palestinese sotto attacco.
Come ANPI Sezione di Pantelleria abbiamo aderito convintamente a questo
momento di mobilitazione, nel solco della nostra storia e dei nostri valori: da sempre siamo
dalla parte dei popoli oppressi, contro ogni forma di colonialismo, autoritarismo e
sopraffazione.
Condanniamo con forza le violenze perpetrate dallo Stato di Israele ai danni della
popolazione civile di Gaza e chiediamo che la comunità internazionale intervenga con
urgenza per fermare questo massacro.
Vogliamo ribadire con chiarezza che non si tratta di una guerra di religione: è
una questione di diritti, giustizia e autodeterminazione.
Crediamo fermamente nella prospettiva di due popoli e due Stati, che possano
convivere in pace, sicurezza e dignità.
Pantelleria non resta in silenzio.
Continueremo a far sentire la nostra voce finché non ci sarà giustizia.
Chiederemo ai Consiglieri Comunali di maggioranza e minoranza di presentare e
votare una mozione di indirizzo sul genocidio che sta avvenendo a Gaza, come stanno
facendo in tanti Comuni italiani.
La mozione è un atto puramente dimostrativo, che però rappresenta un segnale
importante di una Comunità che attraverso i suoi rappresentanti esprime la sua condanna
e indignazione per una situazione ormai insostenibile e contraria ad ogni etica umana.
Economia
C’è un market a Pantelleria dove non paghi buste e sovrapprezzo per bibite fresche. E’ il Despar

Siamo sempre alla ricerca di novità o ritorno alle vecchie “abitudini”, quando positive. Siamo sempre aperti e disponibili alla promozione di ciascuna attività commerciale che si avvii nel territorio di Pantelleria, dai ristoranti, alle aziende agricole senza fare distinzioni di marchi, dai fiorai alle librerie, sempre tutto gratuitamente.
Stavolta abbiamo saputo che al Despar di Pantelleria Centro, di recente inaugurazione e sito in Via Venezia, 43, 91017 Pantelleria TP, che le sporte o più comunemente buste della spesa sono gratis, di materiale resistente e non emanano cattivo odore.
Inoltre, le bevande fredde, quelle prese dal frigo insomma, non hanno un sovrapprezzo, perchè, come ci ha spiegato il titolare Gioacchino Giuliano perchè non rappresentano un costo maggiore per l’esercente.
Lui è una persona molto cordiale e, mentre traffica con la cassa e i prodotti da passare allo scanner, intrattiene simpaticamente i clienti.
Cronaca
Festa si trasforma in dramma: ventenne trovata morta in piscina

E’ successo a Bagheria, durante una festa in una villa
Dinamiche e cause di morte sono tutte da accertare ma da quanto si apprende, sembrerebbe che la giovane stava partecipando al party con alcuni amici, che la ragazza sarebbe finita in acqua e non è più riuscita a riemergere.
Quando è stata notata la situazione, per la giovane vita non c’era più niente da fare.
Al momento tutte le piste sono al vaglio, anche un malore o un semplice incidente, che resta l’ipotesi più plausibile.
Sarebbe dovuta essere una serata felice e indimenticabile. Ora ciò che non sarà mai dimenticata la perdita di una vita così giovane e magari per una sciocchezza che si poteva prevedere e prevenire.
Speriamo che si faccia luce quanto prima, con le indagini, gli esami autoptici e quanto altro, affinchè si dia subito una connotazione alla causa del decesso che funzioni da monito.
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