Cultura
I cognomi dell’isola di Pantelleria / XXVII parte Da Pero a Perolli

PERO / DI PERO In origine la dizione esatta di questo cognome è Peru. Proviene dalla Sardegna settentrionale, con diffusione soprattutto nell’Olbiese e nel Sassarese. In Pantelleria lo ritroviamo nella seconda metà del ‘500, probabilmente un milite della guarnigione del castello, tale Cola o Nicolò di Peru. Quest’ultimo si sposa con certa Magdalena, da cui nasce Martino, il quale il 13 giugno 1627 sposerà in prime nozze Caterina de Faente e il 17 agosto 1630, in seconde nozze, Domenica de Rodo, figlia di Vito de Rodo e sua moglie Antonia.
Il capostipite dei Petrillo in Pantelleria è don Leonardo Petrillo, nato da don Giuseppe Petrillo e donna Angela de Judicibus circa l’anno 1754 a San Bartolomeo in Galdo in provincia di Benevento, comune posto al confine con la Puglia e il Molise. Don Leonardo, tenente dell’esercito delle Due Sicilie, sposa in Siracusa donna Annunziata o Nunzia Tringale, figlia di don Gaetano Tringale e Antonina Naso. Successivamente Leonardo Petrillo viene trasferito alla guarnigione di Pantelleria. Nell’isola gli nascono i figli Andrea (1786) e Angelo (1793). Don Leonardo muore in Pantelleria in data 19 marzo 1826 all’età di 72 anni, mentre la moglie, Nunzia Tringale, muore in Siracusa il 2 marzo 1845 all'età di 81 anni. Don Andrea Petrillo di Leonardo contrae matrimonio con Anna Stuppa, dalla quale ha Giuseppe Petrillo sposato con Brigida Cozzo. Arma dei Petrillo: D’oro alla fascia di rosso, con cinque rose di rosso, bottonate d’oro e punteggiate di verde, poste due in capo e tre in punta. Il militare Andrea Petrillo, nato a Pantelleria l’8 luglio 1916, muore in Grecia in data 30 aprile 1942. Annotazione: una Petrillo è stata mia madrina di battesimo, quest’ultimo celebrato nell’incantevole chiesetta della Madonna delle Grazie a Pantelleria.
PETRONELLI Cognome di origini pugliesi. Thomas o Tommaso Petronelli, figlio di Diego e Chiara Marasco, sposa in Pantelleria il 17 settembre 1801 (giovedì) Maria Tatania, figlia di Giuseppe e Vincenza Giglio. Da Thomas Petronelli e Maria Tatania nascono: Chiara Petronelli, sposata il 10 gennaio 1830 (domenica) con Giovanni Bernardo;
Vincenza Petronelli, coniugata il 9 agosto 1829 (domenica) con Francesco Gutterez; Diego Petronelli, sposato l’11 luglio 1830 (domenica) con Maria Romeo; Grazia Petronelli, sposata il 24 gennaio 1841 (domenica) con Giovanni Consolo. PINEDA Attualmente il comune italiano con più persone aventi questo cognome è quello di Pantelleria. Nell’isola lo ritroviamo già agli inizi del Seicento con tale Andria o Andrea Pineda, che negli atti parrocchiali si qualifica soldato del castello. Potrebbe essere di provenienza sarda e quindi si tratterebbe di un’errata trascrizione del cognome sardo Pinedda. Ma è probabile anche un’originaria provenienza spagnola, dalla Castiglia. Arma: En campo de oro, un árbol de sinople, con dos lobos de sable, pasantes, al pie del tronco; bordura de gules, con ocho aspas de oro (In campo d’oro, un albero di verde, con due lupi di nero, passanti, ai piedi del tronco; bordo di rosso, con otto crocette d'oro). Andria Pineda, soldato, ha dalla moglie Silveria o Silvestra un figlio cui pone nome Nicolao, nato il 18 settembre 1621.
PEROLLI Fiorente in Pantelleria nei primi decenni del Seicento, oggigiorno estinta. Nella voce dialettale Piròllu è rimasto quale soprannome di persona. Antica famiglia nobile siciliana di origini francesi. Arma: D'azzurro, alla torre merlata d'oro, aperta e finestrata di nero.
(27 – continua)
Foto: Arma dei Petrillo
Orazio Ferrara
Cultura
Concluso con grande successo il primo Festival “Pantelleria Asinabile”

Un’edizione ricca di interventi, suggestioni ed emozioni all’insegna dell’inclusione sociale
Si è concluso con un grande successo di pubblico e soddisfazione da parte di tutti il primo
Festival Pantelleria Asinabile inserito nella XIII edizione della Settimana del Pianeta Terra.
Un’iniziativa per e con la Comunità organizzata da Parco Nazionale Isola di Pantelleria,
Comune, Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale Servizio 17 per il
territorio di Trapani e l’Associazione “Asineria Asini di Reggio Emilia”, con il suo fondatore
Massimo Montanari, direttore artistico del Festival.
Una preziosa sinergia di coprogettazione tra istituzioni, operatori economici e mondo
creativo delle associazioni locali.
Un Festival che è solo una tappa di un progetto iniziato nel 2021, frutto della
collaborazione tra Parco Nazionale di Pantelleria e Regione Siciliana, che ha come
obiettivo quello di riportare l’asino pantesco a Pantelleria. Un modo per fare conoscere ai
più piccoli un animale che è simbolo di un passato rurale in cui asino e uomo lavoravano
quotidianamente nei campi, instancabili, e far rivivere ai più grandi quel passato, che piano
piano si stava affievolendo nei ricordi.
Un Festival che ha avuto l’ambizioso obiettivo, pienamente raggiunto, di unire tutta la
comunità, dai bambini agli adulti ai più anziani, nel nome dell’asino pantesco. La
partecipazione da parte delle scuole è stata infatti totale. Le associazioni hanno lavorato
insieme con entusiasmo. I cittadini hanno partecipato con curiosità. Il risultato è stata
un’edizione ricca di interventi, di suggestioni e di emozioni all’insegna dell’inclusione
sociale.
Tantissimi i momenti in cui la comunità si è sentita unita. E tantissimi i protagonisti. Tra i
tanti non si possono non citare i ragazzi dell’Albero Azzurro che si sono messi in gioco,
sotto l’attenta guida dei loro “tutor”, in una rappresentazione teatrale.
I soci del Centro Culturale Vito Giamporcaro che, tra le varie iniziative, hanno dato un forte contributo alla
ricostruzione della storia di questo prezioso animale durante l’evento Parole d’asino.
Fondamentale, infine ma non alla fine, il supporto logistico, operativo, di attrezzature e
materiali delle associazioni Barbacane e Mulattiera e delle ditte incaricate dal Parco che
con il loro lavoro e la fornitura di attrezzature e materiali hanno fatto godere in grande
comodità i momenti conviviali. Tutti elementi fondamentali per l’ottimale organizzazione
dell’evento. Grazie a loro, inoltre, è stato dato un forte contributo alla raccolta fondi per la
realizzazione della statua dell’asino pantesco, un sogno del poeta Lillo di Bonsulton.
“È andato tutto bene, siamo veramente soddisfatti” dice Italo Cucci, Commissario
Straordinario dell’Ente Parco.
“Si sta già lavorando a una prossima edizione nella quale si adotterà sempre un approccio
di co-progettazione” aggiunge Carmine Vitale, direttore f.f. dell’Ente Parco.
“Prossimamente, grazie all’accordo tra Parco, Regione e Comune, saranno avviate tutta
una serie di iniziative con le scuole per preparare gli studenti a esperienze di trekking di
più giornate in giro per l'isola lungo i sentieri. Non mancheranno anche giornate di coccole,
di avvicinamento all'asino di bambini e famiglie”.
Pantelleria, diventata prima Isola Asinabile d’Italia, esce da questo Festival carica di
entusiasmo e con tanti nuovi progetti ancora da realizzare. Progetti che coinvolgeranno
nuovamente attori dell’isola e collaboratori da varie parti d’Italia e che offriranno nuove
opportunità per tutti. Tra questi, progetti di pet therapy sia con gli asini panteschi
(onoterapia) e con altri animali presenti già sull’isola.
Accadranno tante cose belle in futuro. E saranno nuovamente tutte da realizzare, vivere e
raccontare.
Cultura
Festeggiamenti all’insegna del mare per il San Fortunato di Pantelleria – Oggi tutta l’isola si mobilita

Come annunciato nei giorni, i grandi festeggiamenti del protettore dell’isola avranno inizio, meteo permettendo, con l’attesa regata delle lance pantesche in gara per il premio “La Mulattiera”.
Alle ore 15,00 è previsto lo start e gli appassionati potranno seguire le vele tese dal vento, anche da terra: da Punta Croce e Punta Fram.
La competizione marinara, tradizionale per l’isola ma ancor più per San Fortunato, darà il via all’intera manifestazione, porgendo a conclusione il testimone alla Santa Messa che sarà celebrata da Monsignor Angelo Giurdanella, già arrivato a Pantelleria. Di poi dalla Chiesa Forania si dipartirà la processione che proseguirà nella tanto suggestiva quanto entusiasmante a bordo di una barca per raggiungere l’ingresso del porto: ivi, con l’aiuto della Capitaneria di Porto, verrà posata in acqua una fiorita corona di ossequio al mare, ai suoi abitanti e alle sue vittime.
Conclusi i cerimoniali religiosi, si darà il via ai vari intrattenimenti di giochi, musica e spensieratezza, fin ad arrivare all’ora del conviviale con le associazioni Barbacane e La Mulattiera.
Chiusura in grande stile con una cover band di Vasco Rossi.
Cultura
Maturità 2026, tutte le date di scritti orali e invalsi

Le date della maturità sono state già rese note e la prima prova si svolgerà il 18 giugno 2026 e come gli anni passati sarà uguale per tutti, mentre la seconda, che sarà specifica per indirizzo di studio, si terrà il 19 giugno 2026.
Le prove Invalsi, invece, requisito per l’ammissione all’esame di Stato si svolgeranno dal 2 al 31 marzo (qui trovi tutti i dettagli, con le date delle classi campione, non campione e della sessione suppletiva).
Le date principali
Prima prova scritta: 18 giugno 2026 ore 8:30
Seconda prova scritta: 19 giugno 2026 ore 8:30
Colloqui orali: a partire dalla settimana successiva
Le novità della maturità 2026
- A partire da quest’anno si torna a parlare ufficialmente di Esame di maturità e non più di Esame di Stato, per riportare alla luce la sua valenza formativa e simbolica più autentica.
- L’orale cambia e il colloquio verterà su quattro discipline principali dei percorsi di studi che saranno scelte dal Ministero a gennaio. Durante la prova orale si terrà conto anche dell’educazione civica e della formazione scuola-lavoro. A seguito delle numerose proteste sollevate durante la maturità passata, adesso che chi farà scena muta durante l’orale, anche se passato alle prove scritte, sarà automaticamente bocciato e dovrà ripetere l’anno.
- Il voto delle prove scritte sarà comunicato solo una volta concluso il colloquio.
- Cambia anche la composizione delle commissioni: si passa da 5 a 7 commissari ( due interni, due esterni e un presidente di commissione).
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