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Cultura

I cognomi dell’isola di Pantelleria / IV parte: da Brignone a Campo

Orazio Ferrara

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di Orazio Ferrara

BRIGNONE Spesso nei registri più vecchi si ha la forma Brignune. Quasi sicuramente il cognome in origini proviene dalla zona tra il Cuneese e il Savonese, ma lo troviamo in Pantelleria già nel Cinquecento, quindi è uno dei cognomi più antichi e diffusi dell’isola. Arma: D'azzurro, alla banda contromerlata d’argento, carica di tre stelle di rosso. Variante per la zona mediterranea: D’azzurro, alla fascia losangata di rosso e argento, sormontata da un'aquila nascente, d'argento, coronata d'oro. Intorno al 1585 nasce in Pantelleria Andrea Brignone di Giuseppe Brignone e Teresa. Andrea sposa Giacoba Garsia, da cui ha Matteo (sposato il 2 agosto 1622, martedì, con Vita Lo Pinto), Giovanni (sposato il 24 luglio 1628, lunedì, con Caterina Valenza), Giacoba (sposata il 17 maggio 1631, sabato, con il cugino Giacobo Brignone). Il 29 gennaio (domenica) 1854 Salvatore Salsedo di anni 26, figlio di Antonio Salsedo, milite veterano della guarnigione del castello, e di Leonarda Almanza, sposa Anna Brignone di anni 20, figlia di Giuseppe Brignone e Caterina Lo Pinto. Si dà il caso che Salvatore Salsedo sia il diretto ascendente, per linea materna, dell’estensore di queste note. Durante i pesanti bombardamenti su Pantelleria nell’ultimo conflitto mondiale perdono la vita i militi Giacomo Brignone (n. 10 ottobre 1899 – m. 11 giugno 1943), Giovanni Brignone (n. 29 aprile 1911 – m. 23 maggio 1943) e Salvatore Brignone (n. 15 giugno 1908 – m. 23 maggio 1943). BUSETTA Anche questo cognome è uno dei più antichi dell’isola, ritrovandolo già a metà del Cinquecento. E’ specifico della Sicilia, in particolare del Palermitano e del Trapanese. Busetta Leonardo, nato in Pantelleria nell’anno 1550 e morto il 10 luglio 1612 (martedì) all’età di 62 anni. Leonardo ha dalla moglie Laura un figlio di nome Francesco, che l’11 maggio 1608 (domenica) si sposa con Francesca Teresi. Caduti nella Grande Guerra: Busetta Francesco di Giovanni, soldato 87° reggimento fanteria (Brigata Friuli), nato l’8 aprile 1886 a Pantelleria, distretto militare di Trapani, morto il 25 ottobre 1918 nell’ospedale da campo n. 029 per malattia. Busetta Giovanni di Salvatore, soldato 144° reggimento fanteria (Brigata Taranto), nato il 12 aprile 1890 a Pantelleria, distretto militare di Trapani, morto il 27 agosto 1917 sull’altipiano di Bainsizza per ferite riportate in combattimento. Busetta Giuseppe di Giuseppe, soldato 3° reggimento fanteria Messina (Brigata Piemonte), nato il 27 marzo 1897 a Pantelleria, distretto militare di Trapani, morto il 28 agosto 1917 sul monte San Marco per ferite riportate in combattimento. Militari caduti nel secondo conflitto mondiale: Busetta Gioacchino, nato a Pantelleria il 13 gennaio 1897, morto in Italia il 19

gennaio 1944. Busetta Giovanni, nato a Pantelleria il 1° gennaio 1899, caduto in Pantelleria 11 giugno 1943 (resa dell’isola). Busetta Salvatore, nato a Pantelleria il 28 febbraio 1903, caduto sul fronte della Tunisia il 24 marzo 1943. CAMPO Anche questa è una casata antica. Il capostipite appartiene al gruppetto di soldati della guarnigione del castello di origini sarde. Infatti i Tercios spagnoli avevano l’abitudine di reclutare parte dei loro reggimenti anche in Sardegna. Arma: campo d’argento, con tre aquile coronate di rosso, al capo dello stesso. Francesco Campo è egli stesso a qualificarsi “soldato sardo” nel battesimo del 5 giugno 1610. Questo Francesco, nato nel 1580 e morto in Pantelleria il 12 maggio 1634 (venerdì) di circa 54 anni, è sposato con tale Barbara, da cui ha Diego Campo che il 28 agosto 1632 (sabato) prenderà in moglie Caterina Teresi. (4 – continua)

Arma: famiglia Campo

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Cultura

Agrigento capitale della cultura 2026 – Piparo e Catalano (FdI): “Una gioia che gli agrigentini meritano”

Matteo Ferrandes

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Il capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Agrigento, Gerlando Piparo, e la coordinatrice cittadina del partito, Daniela Catalano, intervengono sulla proclamazione di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, avvenuta oggi a Roma. Gerlando Piparo: “Agrigento Capitale della Cultura 2025 è una gioia che gli agrigentini meritano, un riconoscimento che rappresenta anche un’occasione di riscatto non solo per il capoluogo, ma per tutta la nostra provincia. Un grazie a tutti coloro che ci hanno lavorato e che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo, in particolare al Sindaco Francesco Miccichè, alla Giunta e al Consiglio comunale. Un sentito ringraziamento anche al Presidente della Regione Schifani, al Presidente dell’Ars Galvagno e agli Assessori regionali Scarpinato e Amata, per avere sostenuto la candidatura agrigentina”. Daniela Catalano: “Vittoria!!! Abbiamo vinto!! Ha vinto la Città, i cittadini, gli entusiasti ed i pessimisti, abbiamo vinto tutti Noi figli di Agrigento – dichiara la coordinatrice cittadina di FdI, Daniela Catalano – una vittoria che carica tutti di entusiasmo e, al contempo, di responsabilità e che sprona a fare sempre meglio dimostrando che questa città è pienamente degna del titolo appena vinto. Una Vittoria per la quale, seppur non ci sentiranno, dovremmo ringraziare tutti quei popoli, di differente cultura, che hanno lasciato traccia del proprio passaggio in questa terra meravigliosa. Una vittoria per la quale vanno ringraziati quanti, oggi come ieri, si sono impegnati per preservare la grande bellezza ricevuta in dono. Una vittoria per la quale vanno ringraziati quanti, Amministrazione cittadina, Istituzioni locali, regionali e nazionali in primis, si sono impegnati perchè la candidatura fosse vincente. Un grazie alla Commissione e al Ministro Sangiuliano per aver incoronato Capitale della Cultura Italiana la nostra Città. Oggi si festeggia commossi. Oggi, domani e sempre, si dovrà lavorare sulla nostra Città, perchè cio’ che si ama ,si cura. Viva Agrigento”.

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Agrigento Capitale della Cultura 2025, on. Pisano: “Vittoria di tutta la città”

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Il Ministro della Cultura Gennaro  Sangiugliano ha proclamato, qualche istante fa, a Roma, Agrigento Capitale della Cultura 2025. Un risultato che premia la città dei templi e che rappresenta un’importante occasione di rilancio sotto tutti punti di vista

Tra i primi ad esprimere la sua  soddisfazione l’on. Calogero Pisano, uno che ci ha creduto sin dall’inizio: “La proclamazione da parte del Ministro della Cultura Gennaro Sangiugliano premia un progetto importante ed ambizioso su cui abbiamo tutti lavorato all’unisono, ma soprattutto è il giusto riconoscimento alla nostra splendida città, alla sua cultura, alla sua arte, alla sua storia millenaria. Mi congratulo con il Sindaco Miccichè, l’Assessore Ciulla, con il Presidente della Regione Schifani, con il Presidente dell’Ars Galvagno, con l’Assessore regionale al Turismo Amata, l’Assessore regionale ai Beni Culturali Scarpinato e tutti quelli che si sono adoperati per l’ottenimento di questo eccezionale risultato. Adesso rimbocchiamoci le maniche per sfruttare al massimo quest’opportunità

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Cultura

Cultura, Presidente Cracolici: Congratulazioni ad Agrigento e Lampedusa, titolo e riscatto territorio

Matteo Ferrandes

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Palermo, 31 marzo – “Ho espresso le mie congratulazioni al sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, e al primo cittadino di Lampedusa, Filippo Mannino, per la nomina di Agrigento come Capitale italiana della cultura. Un riconoscimento che premia nel suo progetto anche l’isola di Lampedusa, simbolo di accoglienza, e che può rappresentare un orizzonte di ulteriore riscatto per il nostro territorio. Ora più che mai possiamo dirci orgogliosi di essere siciliani”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, riferendosi al titolo di Agrigento capitale italiana della Cultura per il 2025.

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