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Cronaca

Guardia Costiera, sottoposte a fermo amministrativo nave “Sea Eye 4” e “Mare Go”

Marilu Giacalone

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Ieri, le due unità navali “Sea eye 4” e “Mare go”, impegnate nei giorni scorsi in soccorsi in mare e attualmente ormeggiate rispettivamente nei porti di Ortona e Lampedusa, sono state sottoposte a fermo amministrativo.

I provvedimenti sono stati emessi a seguito degli accertamenti effettuati da IMRCC Roma – autorità coordinatrice dei soccorsi – in base al DL 1/2023, convertito nella legge 15/2023 e recante “disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare”. 

In particolare, nella giornata odierna, si è provveduto al fermo della nave “Sea Eye 4”, giunta oggi nel porto di Ortona con a bordo 49 migranti, soccorsi su 2 diverse imbarcazioni (il primo evento – che ha interessato 17 migranti – avvenuto in aera SAR libica, il secondo – che ha interessato 32 persone – in area SAR italiana).
L’unità, nello specifico, dopo aver effettuato il primo intervento di soccorso in acque libiche, contravveniva all’impartita disposizione di raggiungere nel più breve tempo possibile il porto di Ortona, dirigendo invece su un’altra unità di migranti sulla quale, sotto il coordinamento di IMRCC Roma, stava già dirigendo in soccorso una motovedetta SAR della Guardia Costiera italiana. 

L’unità “Mare Go”, invece, dopo aver eseguito il soccorso di 37 migranti, questa notte è giunta nel porto di Lampedusa, contravvenendo all’impartita disposizione di dirigersi al porto di Trapani, individuato quale porto di sbarco dei migranti dal Ministero dell’Interno.​

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Economia

Favignana – Energia elettrica, aperto dialogo tra Comune e Società Sea. Ora manca il contratto

caterina murana

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Fornitura di energia elettrica a Favignana, SEA: “Bene l’apertura al dialogo da parte del Comune, ma dalle parole si passi ai fatti e si stipuli un contratto per regolarizzare l’erogazione del servizio”

 
 
“Siamo lieti di apprendere che il Comune di Favignana voglia finalmente aprire un dialogo con la SEA, ma vorremmo sapere, oltre alle parole, quali azioni il primo cittadino Francesco Forgione abbia intenzione di intraprendere in merito alla ricerca di una soluzione ai problemi in atto già da tempo”: così la Società Elettrica che svolge attività di produzione, distribuzione e vendita su tutto il territorio dell’isola, per uso pubblico e privato, risponde al sindaco della maggiore isola delle Egadi relativamente al contenzioso con il Comune e con l’EAS.

Nei giorni scorsi, la Società ha reso noti i notevoli danni economici subiti a causa del mancato pagamento, a oggi, del servizio di erogazione della fornitura di energia elettrica a Favignana, quantificabili attualmente in quasi 300.000 euro.
“Se la pregressa situazione dell’Ente Acquedotti Siciliani in liquidazione amministrativa coatta – spiega SEA – ricadrà sulla comunità dell’isola, non sarà certo per colpa della Società che produce e fornisce energia in tutto il territorio di Favignana, sia a utenze domestiche che a esercizi commerciali stagionali di notevole impatto”.
“La fornitura e, in generale, tutto il nostro operato – precisa la Società – devono rispettare la regolamentazione imposta dall’ARERA e dagli Enti di controllo in materia di contratti, tariffe e documentazioni varie”.

Senza dimenticare che la stessa SEA ha peraltro fornito idee e soluzioni tecniche possibili da applicare proprio al fine di evitare un disagio rilevante alla comunità.

“Ricordiamo che la responsabile dei servizi alla cittadinanza dell’isola di Favignana – puntualizza ancora la Società – è l’amministrazione comunale”.

Che, di fatto, eroga il servizio di distribuzione dell’acqua sull’isola, preoccupandosi anche della manutenzione dello stesso.  

“Pertanto – conclude SEA – chiediamo nuovamente che venga stipulato un contratto di fornitura di energia elettrica al fine di regolarizzare la relazione fra il Comune e la Società”.

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Turismo

Pantelleria si fa riconoscere al TTG Travel Experience di Rimini: lo stand è un dammuso

Direttore

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Affluenza dei visitatori oltre le aspettative al 2° giorno di fiera

Geniale l’idea del box attiguo allo stand che rappresenta Pantelleria alla TTG Travel Experience di Rimini: un dammuso.

Ben realizzato, con le pietre di nero cangiante al marrone, la pietra portante sopra la finestra, il dammuso alla Fiera è una occasione per mettere in  risalto la bellezza del suo patrimonio naturale e culturale, con particolare attenzione alla valorizzazione delle tipiche abitazioni in pietra dell’isola.

Trattasi del frutto dell’ingegno e del lavoro sinergico del Comune, del Parco e di operatori turistici dell’isola, cui fantasia, arte, cultura non mancano mai. 
In bella mostra, lì, la tipica costruzione rurale in pietra lavica, con il patio ricoperto di cannizza,  il tetto a cupola capace di magie energetiche uniche. Attraverso la struttura, le immagini, le degustazioni, la delegazione pantesca, racconta l’isola, attrattiva assoluta del Mediterraneo e quattro stagioni.


Alla seconda delle tre giornate, i riscontri dei visitatori dello stand singolare di Pantelleria sono più che positivi, registrando gli operatori in campo a Rimini un’affluenza e una curiosità oltre le aspettative.

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Cronaca

CASTELLAMMARE DEL GOLFO: A FUOCO DUE AUTO IN POCHI GIORNI. DENUNCIATI I PRESUNTI RESPONSABILI

Redazione

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I Carabinieri della Stazione di Castellammare del Golfo hanno deferito 4 persone per il
reato di danneggiamento seguito da incendio per due diversi episodi in cui, a distanza di
pochi giorni, sono state date alle fiamme due diverse autovetture.
Per il primo caso, verificatosi in Piazza Europa durante l’arco notturno del 30 giugno
scorso, i militari dell’Arma, grazie alla visione delle telecamere di videosorveglianza,
individuavano i due presunti autori (due pregiudicati del posto di 23 e 33 anni) che,
dapprima colpivano l’auto con dei bastoni e, immediatamente dopo, ne cagionavano
l’incendio.
Il secondo episodio invece, risalente al successivo 4 luglio, ha riguardato l’incendio
dell’auto di un cittadino straniero in via XX Settembre. Anche in questo caso, grazie alle
immagini di videosorveglianza, i militari dell’Arma sono riusciti ad identificare i presunti
autori (un pregiudicato di 33 anni e un 26enne, con precedenti di polizia).
È obbligo rilevare che gli odierni indagati, nei cui confronti è stato notificato l’avviso di
conclusione delle indagini, allo stato, sono solamente indiziati di reato e che la loro
posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una
sentenza passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non
colpevolezza.

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