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Cultura

Favignana, il Palazzotto Florio aggiudicato a privati palermitani. La Armetta grida “Allo scandalo”

Redazione

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IL PALAZZOTTO FLORIO IN MANI PRIVATE. LA VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FAVIGNANA ISOLE EGADI GRIDA ALLO SCANDALO

Come Presidente della Commissione Consiliare II, a tutela del territorio delle Isole
Egadi mi sono battuta con tutte le forze per far si che il Palazzotto Florio diventasse
un bene pubblico. Il 27 ottobre 2022, avendo appreso che il bene era stato
aggiudicato all’asta a una società palermitana, esponevo in Consiglio comunale la
necessità urgente di agire affinchè la Regione (unica a poterlo fare) esercitasse il
suo diritto di prelazione. I cittadini non possono sapere quanto abbia lottato e
spinto l’amministrazione a intercedere presso l’Assessorato al Bilancio e ai Beni
Culturali e presso la Regione Siciliana!

È uno scandalo che la Regione non abbia deliberatamente voluto acquisire il
Palazzotto e le ragioni non mi sono chiare.

Oggi perdiamo un altro pezzo della nostra storia, cultura e identità.
Oggi sono nauseata da tutti i politici che sono sbarcati alle Egadi in cerca di voti e
che se ne sono infischiati di aiutarci a livello regionale, ad acquisire il Palazzotto.
Invito i cittadini, alla prossima tornata elettorale regionale, a non permettere che
alcun impostore sbarchi sul suolo egadino, perché siamo “piccoli”, ma siamo di più!
E questa deve essere la nostra forza!
Per i 150 dalla nascita di Donna Franca, per celebrare lei e la potenza industriale,
economica, culturale, sociale, architettonica dei Florio questo è il regalo che
celebriamo:

Avere perso il Palazzotto e io sono nauseata e voglio dirlo ai cittadini, che ho lottato
come ho potuto.

Antonella Armetta,

Cultura

Proverbi marinareschi a Pantelleria / 11

Orazio Ferrara

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Megghiu bboia ca marinaru
Meglio boia che marinaio.
Il bello che a citarlo di più erano proprio i marinai nei momenti, e ce n’erano a iosa, “difficili” in navigazione. Ma era lo sfogo di appena un attimo, perché subito la rabbia svaniva e prendeva il sopravvento il loro amore per la vita in mare, cui non avrebbero rinunciato per nulla al mondo.

Megghiu patruni di varca chi còmitu di vascellu
Meglio padrone di barca che ufficiale in seconda di vascello.
È il proverbio dell’orgoglio e uno dei miei preferiti. Infatti è meglio essere il patrun di una barca o di un piccolo veliero che essere ufficiale in seconda di un grande vascello. Eppure la differenza tra barca e vascello è assai grande, malgrado ciò…
Il patruni è, dopo Dio, padrone e signore del battello e del suo piccolo equipaggio e quindi, essendo il primo nella gerarchia non deve obbedire né rispondere delle sue azioni a nessuno. Il còmitu, pur essendo ufficiale, deve comunque dar conto sempre del suo operato al capitano e comandante del vascello, che peraltro gli impartisce gli ordini.
Il còmitu non è altro che il comite della marineria medievale, esso era l’ufficiale, subordinato al capitano, che sulle galee era preposto alla manovra delle vele e dei servizî marinareschi in genere. Il significato recondito del proverbio dunque è piuttosto chiaro: meglio essere il primo in qualcosa, anche se piccola, che essere il secondo in qualcosa di grande. O tutto o niente. Il detto ha radici antichissime. Lo storico Plutarco lo attribuisce a Giulio Cesare, che lo aveva pronunciato in un piccolo e sperduto villaggio delle Alpi dicendo “Malo hic esse primus quam Romae secundus (Preferisco essere primo qui che secondo a Roma). Orgoglio smisurato di un grande condottiero.

Nenti cc’è cchiù riccu di lu mari
Niente c’è più ricco del mare.
È un’affermazione che non teme smentite.

Ngrizza li vili secunnu lu ventu
Raddrizza le vele secondo il vento.
Nell’andare a vela in mare ciò risponde in pieno alla buona pratica marinaresca. Purtroppo questo detto è usato anche per giustificare, in qualche modo, gli opportunisti, che si schierano con disinvoltura sempre dalla parte di chi in un dato momento sale al potere. Si rinnegano le proprie idee per prendere quelle ora in auge. D’altronde salire sul carro del vincitore è uno sport nazionale praticato da sempre da tanti, troppi, italiani fin dal Risorgimento.

È il proverbio del voltagabbana, che resta però sempre una figura triste e meschina.
‘Nterra liune e a mare minchiune
In terra leone e a mare minchione.
Si dice di persone che in terraferma fanno i gradassi e gli spavaldi e che, una volta in mare, rivelano la loro vera natura di uomini paurosi e vili.

Nun chiamari ventu a mari
Non chiamare vento a mare.
La superstizione dei marinai si sa è antica assai, risalente a quando il primo di essi prese a correre il mare su una tavola o su un tronco galleggiante. Chiamare o meglio fischiare il vento allorché si è in navigazione è cosa temuta oltremodo dai marinai.
È come sfidare il vento stesso, che risponderà immancabilmente all’improvvido sfidante con una selvaggia tempesta, tale da mettere in pericolo il battello e la vita dell’equipaggio. D’altronde il fischio non è stato mai visto di buon occhio sulle imbarcazioni. Si racconta infatti che in passato il fischio sommesso fosse il modo di comunicare segretamente tra i vari elementi che preparavano un ammutinamento.

11 – continua

Orazio Ferrara

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Cultura

Premio Letterario Isola di Pantelleria, c’è tempo fino al 5 aprile per iscriversi. Moduli e modalità

Direttore

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C’è tempo fino al 5 aprile 2025 per iscriversi al Premio Letterario Isola di Pantelleria.

Si potrà partecipare per quattro sezioni:

inediti
editi 
opere a tema
premio della giuria

I moduli per l’iscrizione

https://www.comunepantelleria.it/wp-content/uploads/2025/01/All.-B.-MODULO-ISCRIZIONE.pdf

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Personaggi

Montalbano torna in TV. Nuovi episodi sul commissario innamorato di Pantelleria

Barbara Conti

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Torna in TV il commissario più amato d’Italia e si parla di nuovi episodi della serie di Camilleri.
Per l’anniversario della nascita di Andrea Camilleri, cui l’intera nazione sta dedicando eventi e commemorazioni, Rai  1 tornerà a trasmettere gli episodi del commissario Montalbano.

Il ritorno del commissario Montalbano su Rai 1

A 100 anni dalla nascita del grande scrittore di Porto Empedocle (AG), Rai 1 ha deciso di festeggiare l’evento, riproponendo puntate storiche dell’amatissimo commissario Montalbano: tutti e 37 gli episodi finora girati con Luca Zingaretti (dal 1999 al 2021) torneranno in TV dal 27 aprile, stando ai rumors specializzati.

Luca Zingaretti: “Montalbano sono”

E intanto si parla e si incrociano le dita perchè Luca Zingaretti torni nei panni di Salvo Montalbano, a sfrecciare sulle strade della sua Vigata (Scicli), a bordo del Fiat Tipo nuova di pacca.
L’attore 64trenne,  romano ma innamorato e frequentatore abituale di Pantelleria da moltissimi anni, potrebbe tornare con la sua squadra, ad indagare su crimini di una Sicilia verace, pulsante e audace.

Chi scriverà le nuove sceneggiature

Ma la domanda che sorge spontanea è: chi scriverà le nuove sceneggiature?

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