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Ambiente

Europei 2020. L’esultanza dei tifosi italiani provoca un terremoto

Giuliana Raffaelli

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L’entusiasmo dei tifosi italiani durante la finale degli Europei contro l’Inghilterra, di domenica scorsa 11 luglio a Wembley, è stata davvero memorabile. Anche per la Terra: che ha vibrato, come durante un terremoto.

Le scosse sono state registrate dai sismografi della Rete sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Il momento clou durante i rigori quando Bonucci ha segnato il goal della vittoria, ma vibrazioni sono state registrate durante tutta la partita fino al triplice fischio che ne sanciva la fine.

I geologi dell’Ingv, che hanno annotato i momenti sui tracciati (sismogrammi), hanno voluto festeggiare con un comunicato pubblicato nel sito istituzionale dell’ente, dal titolo “Un breve spazio alla festa…” nel quale si legge: “Non è la prima volta che la rete nazionale sismica dell’INGV registra fenomeni che non sono legati ad attività naturale, ma all’attività umana. Traffico urbano, aerei che rompono la barriera del suono, attività industriali e minerarie, concerti, manifestazioni sportive: piccole vibrazioni del suolo che la sensibilità delle stazioni sismiche sono in grado di registrare.  Anche il nostro entusiasmo durante i rigori della finale euro2020 tra Italia ed Inghilterra è stato registrato, anche se probabilmente in misura minore del passato per via delle precauzioni per il Covid. Qui il segnale della stazione sismica di Montecelio in provincia di Roma (MTCE) durante i rigori. Non è una grande città, ma in questo caso la registrazione è stata possibile perché la stazione è collocata all’interno dell’abitato e su uno strato di roccia che ha un ridotto livello di rumore sismico di fondo. Siamo CAMPIONI D’EUROPA!”.

Infinite sono quindi le attività umane che producono scosse telluriche non naturali, la maggior parte poco lusinghiere per il nostro genere. Ricordiamo ad esempio le esplosioni nucleari, dalla prima, il test atomico del progetto Manhattan, in cui venne fatta esplodere The Gadget, la prima bomba atomica della storia, agli innumerevoli più recenti test atomici come quello della Corea del Nord del 3 settembre 2017 che, provocando un terremoto di magnitudo 6.3, seguito da un altro di 4.6, ha scosso non solo la Terra ma anche la coscienza di molte nazioni.

E non è nemmeno la prima volta che vengono registrate scosse dovute a eventi sportivi. In Italia, popolo pazzo per il calcio, gli scienziati sono abituati a questi eventi tanto da averli chiamati in modo molto simpatico “segnali sismici della felicità”, o in inglese “footquakes”. Si tratta di vibrazioni causate dalla felicità della specie umana che esulta durante eventi a lei particolarmente graditi (eventi sportivi, concerti rock, ecc.).

Prima di questa ultima occasione, ad esempio, scosse con medesima origine si erano già registrate nell’area del napoletano ma non a causa del Vesuvio (come verrebbe spontaneo pensare) bensì dei tifosi di Diego Armando Maradona che in molte occasioni, tra gli anni ’80 e ’90, ha fatto esultare a tal punto i suoi fan da creare dei veri e propri piccoli terremoti.

La scossa più elevata causata “dai piedi” dei tifosi ha raggiunto magnitudo 1 ed è avvenuta durante l’indimenticabile “remuntada” del Barcellona contro il Paris Saint-Germain in una partita di Champions League, l’8 marzo 2017.

Alcune curiosità. Il primo esempio di “goal da terremoto” è stato registrato dai sismografi in Argentina il 9 maggio 1992. Maradona segna da centrocampo durante una partita amichevole di beneficenza per i bambini dell’ospedale Madariaga de Posadas, nello stadio Clemente Argentino Fernández de Oliveira, a Guaraní.

In Italia era il 9 luglio 2006, ore 21.41. A Berlino si stava disputando la finale dei mondiali contro la Francia. Fabio Grosso segna con un calcio di rigore. Gli Azzurri di Lippi entrano nella storia. Campioni del mondo. 75 mila tifosi che seguivano la partita a Potenza esultano e il sismografo fece, simultaneamente, un salto.

Il giorno dopo il geofisico Marco Mucciarelli pubblicò un articolo scientifico sul “terremoto del salto di gioia”. Nasce così la sismologia urbana.

(Credit immagine: sito istituzionale dell’Ingv)

Giuliana Raffaelli

 

 

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

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CER SOCIALE UNIPANT per Pantelleria: un successo di adesioni

Redazione

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Il 24 novembre scade il termine per partecipare al primo gruppo

L’Unipant è con soddisfazione che comunica che ad oggi abbiamo ricevuto ben 30 manifestazione di interesse di adesione alla costituzione della CER.

Siamo particolarmente soddisfatti del numero di interessati e speriamo che altri aderiranno. Tuttavia, per motivi organizzativi questa è l’ultima settimana per entrare nel primo gruppo del Quadro sociale.

Dal giorno 24 novembre procederemo:

1.⁠ ⁠all’Analisi di Fattibilità Tecnica ed Economica.

Valuteremo i profili di consumo e produzione potenziale del punto di prelievo (POD) al fine di verificare la Vostra inclusione e il Vostro contributo ottimale all’interno della nascente Comunità Energetica Rinnovabile (CER).

2.⁠ ⁠all’Elaborazione di Simulazioni.

Predisporremo simulazioni e modelli previsionali per calcolare i potenziali benefici di autoconsumo condiviso e di risparmio energetico derivanti dalla partecipazione alla CER.

Pertanto, occorrerà inviare copia dell’ultima bolletta elettrica (solo le prime due pagine) tramite email all’indirizzo cer@unipant.it oppure consegnare una copia presso la sede Unipant, via San Nicola 42A, (la copia possiamo farla in sede) nei giorni 19, 20, 25, 26, 27 novembre dalle 17 alle 19.30.

Insieme all’invio della bolletta (o consegna della stessa in sede) occorrerà compilare, firmare e inviare (sottoscrivere in sede) il modulo di consenso al trattamento dei dati personali allegato.

Qualora, dal 24 novembre, dovessero pervenire altre manifestazioni di interesse queste verranno prese in considerazione in un secondo momento.

Infine, per ragioni organizzative e di tempistica, il mancato invio (e/o consegna) della bolletta, insieme al consenso al trattamento dei dati, entro il 30 novembre verrà considerato come rinuncia alla partecipazione, dando la possibilità a chi si è iscritto dopo ad entrare nella CER. Si terrà conto dell’ordine cronologico di adesione.

La perentorietà dei termini è necessaria per rispettare il cronoprogramma per consentire al progetto di proseguire in maniera costante.

 

Dipartimento Energia e Ambiente UNIPANT

Avv. Marcello Sparacio

Ing. Angelo Parisi

 

Contatti per Informazioni: CER@UNIPANT.IT – WWW.UNIPANT.IT – 331 490 5245

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