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Erice Estate 2023: un’estate di cultura, arte e intrattenimento nel borgo

Matteo Ferrandes

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 Erice Estate 2023 è stato ufficialmente presentato durante una conferenza stampa tenutasi nella Sala Paul Dirac del Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana” a Erice. Il cartellone di eventi estivi animerà il suggestivo borgo medievale da luglio a settembre, offrendo una varietà di iniziative culturali e di intrattenimento.

Durante la conferenza stampa, sono intervenuti diversi rappresentanti delle istituzioni e degli enti coinvolti nell’organizzazione di Erice Estate 2023. Lorenzo Zichichi della Fondazione “Ettore Majorana” ha dato il via all’evento, sottolineando l’importanza di preservare e promuovere la cultura scientifica e artistica.

La sindaca del Comune di Erice, Daniela Toscano, insieme all’assessora alla Cultura, Turismo e agli Eventi, Rossella Cosentino, ha evidenziato l’impegno dell’amministrazione nel valorizzare il patrimonio culturale di Erice e offrire un programma estivo ricco di appuntamenti per residenti e visitatori.

Salvatore Denaro, dirigente del Settore Cultura e Centro Storico del Comune di Erice, ha illustrato alcuni dei principali eventi in programma, tra cui presentazioni di libri, conferenze, concerti. Ha sottolineato l’importanza di creare una sinergia tra il patrimonio storico-culturale di Erice e l’innovazione contemporanea con il progetto “Venere immersiva”.

Nicola Adragna, presidente della Fondazione Erice Arte, e Giordano Bruno Guerri, sovrintendente della stessa fondazione, hanno evidenziato il ruolo fondamentale dell’arte e della musica nell’arricchire l’esperienza culturale di Erice Estate 2023. Hanno sottolineato l’impegno della Fondazione nel promuovere l’arte. Tra gli interventi anche quello Roberto Giuliani, direttore della International School of Musical Sciences della Fondazione E. Majorana che ha parlato dei concerti che saranno tenuti dai talenti emergenti del Conservatorio di Roma in uno scenario affascinante come il Chiostro dell’Istituto Wigner-San Francesco.

Luigi Biondo, direttore del Parco Archeologico di Segesta, ha sottolineato la stretta collaborazione tra Erice e Segesta nell’ambito dell’evento estivo, enfatizzando l’importanza di valorizzare e promuovere il patrimonio storico-archeologico della regione E’ stata l’occasione per inaugurare  la mostra “I Troiani di Sicilia. La memoria recuperata”. Organizzata dal Parco Archeologico di Segesta, dalla Scuola Normale di Pisa e dalla Fondazione E. Majorana, questa mostra  porterà a rivivere la memoria dell’antica Sicilia attraverso reperti e testimonianze.

Durante la conferenza stampa sono intervenuti anche alcuni partner delle iniziative del cartellone, tra cui Giovanni De Santis, direttore artistico di MeMA, Calogero Moscato, consulente dell’Associazione Amici della Musica di Palermo, Mariza D’Anna, presidente dell’Associazione “Vivere Erice”. Tra i presenti anche Valerio Antonini, patron del Trapani Calcio e della Trapani Shark, che metterà in mostra a Erice la sua collezione personale d’opere d’arte. 

Erice, il suggestivo borgo siciliano, si trasforma in un esclusivo salotto a cielo aperto durante l’estate, offrendo un ricco calendario di eventi culturali e di intrattenimento. Da luglio a settembre, il borgo si veste di musica, cinema, teatro, libri, archeologia, arte ed eventi che incanteranno sia i residenti che i visitatori.

Il programma estivo di Erice presenta una varietà di iniziative che spaziano dai ritorni delle rassegne più amate a nuove proposte. Torneranno gli appuntamenti classici come “Cortili narranti” e “Borgo in Musica” dell’Associazione “Vivere Erice”.

I concerti dei talenti del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, curati dalla Fondazione Ettore Majorana, si svolgeranno nel suggestivo Chiostro dell’Istituto Wigner-San Francesco. Gli Amici della Musica di Palermo e l’Associazione MeMA porteranno il jazz a Erice, mentre undici serate di cinema all’aperto animeranno la Piazzetta San Giuliano. Il divertimento per i bambini sarà a cura della Compagnia “Teatro Atlante”. Anche quest’anno il Festival della Bellezza, farà tappa a Erice con la presenza di Igor Sibaldi.

L’arte sarà sempre protagonista con installazioni video, tra cui “La Venere immersiva”, l’evento clou del Comune di Erice, presso il Polo Museale “A. Cordici”.

Saranno visitabili importanti mostre, come “I Troiani di Sicilia. La memoria recuperata” a cura del Parco Archeologico di Segesta, della Scuola Normale di Pisa e della Fondazione E. Majorana. Presso il Polo Museale “A. Cordici”, saranno esposte le opere “Colori del vento” di Rama Diana, “Il Vittoriale a Erice. D’Annunzio, de Chirico, Sciltian” con bozzetti di Giorgio de Chirico e opere di Sciltian, e “Sergej Rachmaninov: Io sono un compositore russo” del Museo Nazionale Russo della Musica.

A settembre spazio alla Festa FedEricina e a “Cori Meu – Photography & Urban Street Art” a Erice.

Anche quest’anno sarà possibile acquistare l’Erice Card, che consentirà l’accesso a vari siti culturali del territorio ericino e offrirà sconti presso esercizi convenzionati.

Erice si conferma come un luogo unico in cui arte, cultura e tradizione si fondono, offrendo un’esperienza indimenticabile per tutti i visitatori e la comunità di Erice. Il Comune di Erice in collaborazione con l’Associazione Strada del Vino Erice doc, l’Associazione Vivere Erice, la Fondazione Erice Arte, la Fondazione Ettore Majorana, l’Associazione Siciliana Amici della Musica di Palermo, l’Associazione MeMA, l’Associazione Tradumari&venti, offrirà al pubblico la possibilità di partecipare a una vasta gamma di esperienze culturali, che spaziano dalla musica alla letteratura, dalla filosofia all’arte e al cinema.

“Ritengo sia fondamentale offrire ai nostri cittadini e ai nostri visitatori occasioni di svago, intrattenimento e arricchimento culturale. Questo calendario di eventi estivi è una celebrazione della ricchezza culturale e artistica che caratterizza la nostra comunità. Erice Estate promuove la coesione sociale, l’apprezzamento dell’arte e il senso di appartenenza. Invito tutti voi a partecipare attivamente a questi eventi estivi, ad accogliere l’arte, la cultura, la musica e il cinema come fonte di ispirazione e divertimento” – queste le parole di Daniela Toscano, sindaca di Erice.

“Desideriamo creare un’offerta attrattiva che si distingua per la qualità e l’originalità delle proposte culturali. Il programma di Erice Estate è stato pensato non solo per offrire ai visitatori un’esperienza indimenticabile, ma anche per coinvolgere i cittadini, creando una connessione più profonda con la propria città e valorizzando le risorse culturali che abbiamo a disposizione “– così continua Rossella Cosentino, assessora al Turismo del Comune di Erice.

“La musica sarà una componente centrale di questo programma. Abbiamo pianificato una serie di concerti che spazieranno dai generi classici alla musica contemporanea, passando per il jazz, il rock e il pop. Musicisti di talento, sia locali che internazionali, si esibiranno in luoghi suggestivi, come piazze e teatri. Inoltre, l’arte avrà un ruolo di primo piano in questa stagione estiva. Saranno allestite mostre d’arte in diverse location, che offriranno ai visitatori l’opportunità di ammirare opere di artisti rinomati e di scoprire talenti emergenti. Non potevamo dimenticare il cinema, un’arte che riesce a catturare le emozioni e la fantasia di tutti noi. Organizzeremo proiezioni di film all’aperto, dove i visitatori potranno immergersi nelle storie e nelle atmosfere create dai registi di talento. Infine, la letteratura avrà il suo spazio, con incontri con autori e presentazioni di libri. Vogliamo promuovere la cultura della lettura e dare visibilità agli scrittori locali, favorendo così l’interesse per la letteratura e la creazione di un dialogo aperto tra autori e pubblico. Ringraziamo il 7° Settore – Cultura, eventi e centro storico, in particolare il dott. Toto Denaro, per il lavoro organizzativo e di coordinamento che ha svolto nella stesura del programma”– così concludono insieme.

Erice Estate 2023 è organizzato dal Comune di Erice in collaborazione con la Fondazione Erice Arte, Fondazione Ettore Majorana, Funierice e con il contributo di associazioni e artisti vari.

Per ulteriori informazioni e il programma completo degli eventi, si prega di visitare il sito web ufficiale e i social network del Comune di Erice o contattare l’Ufficio Informazioni presso Porta Trapani.

Cultura

Pantelleria – Agricoltura, prospettive e progetti per il rilancio di un settore in via di abbandono

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Intervista all’Assessore Massimo Bonì, investimenti su produzione di olio, origano e uva

Sono anni e anni che il settore dell’agricoltura è in lenta ma costante discesa: abbandono delle terre troppo difficili da coltivare, per preferire altri tipi di lavoro, senza considerare la specialità che si va perdendo.
A Pantelleria, diversi enti si stanno muovendo per un ritorno all’apprezzamento della terra, della preziosità di quella pantesca. Anche il Parco di Pantelleria sta organizzando eventi a tal proposito.

Ed ecco che, per fare il punto sull’argomento, abbiamo intervistato l’assessore Massimo Bonì. 

Assessore, che prospettive ci sono attualmente per l’agricoltura di Pantelleria? “Pantelleria rientra tra i Comuni che fanno parte del Gal-Elimos (la società per lo sviluppo rurale della Provincia di Trapani), con cui si posso realizzare molte cose importanti. Per uscire da questo loop della saga della salsiccia, ci siamo detti, perché noi non  utilizziamo i fondi che il GAL riceve dall’Unione Europea per rivitalizzare l’economia delle aree rurali? 
“Si pensi che se a Pantelleria è vero che l’ufficio tecnico è abbastanza attrezzato, l’ufficio agricoltura non ha nemmeno un dipendente a sua disposizione  e quindi non ci sono raccolte dati, non si quello che è stato fatto prima di “te”, non si ha idea di cosa c’è in ballo eccetera eccetera.

Quando invece l’agricoltura dovrebbe essere uno dei motori dell’economia? Infatti non lo è più ma il ragionamento è quello di farlo diventare un aspetto importante dell’economia pantesca, non tanto perché si possa tornare ai fasti del passato… Una volta cento anni fa in agricoltura era impiegato più del 90% della popolazione, adesso il 3-4%, quindi questo è un aspetto del quale bisogna tener conto. Per cui noi non potremo mai tornare all’agricoltura dei 300.000-450.000 quintali di uva e di cui ci raccontano gli anziani, ma questo non vuol dire che l’agricoltura non possa tornare ad essere fonte di reddito  e quindi darle dignità, cioè fondi. Se dall’agricoltura deriva un guadagno c’è dignità, se dall’agricoltura tu guadagni torni all’agricoltura, se  dall’agricoltura non ci fai niente come non ci hai fatto niente per gli ultimi 50-60 anni la gente normalmente la abbandona e immagina di fare soldi in altri settori. 


I progetti

Assessore, ma intanto ci sono dei progetti avviati o prossimi per il rilancio? “Si decisamente! Come dicevo non saranno progetti che potranno mirare ai fasti del passato però se noi leggiamo l’economia di Pantelleria come un mix fra turismo, agricoltura, ambiente e, perchè no, gastronomia, ci rendiamo conto che l’agricoltura ha un’importanza fondamentale.
Noi attraverso questo campo siamo in grado di attrarre più turismo, perché ci sono persone   che vanno cercando delle specialità enogastronomiche e noi ne possiamo vantare di parecchie perché  abbiamo dei dolci particolari che non ci sono da nessuna parte, il mustazzolo e il bacio pantesco, per fare un esempio; oppure ci sono dei piatti come il couscous e nostro è diverso da quello del Nordafrica, siciliano; abbiamo una cultura con il passito che ce l’abbiamo così,  altri cercano di imitarlo ma viene, fammi dire erano acquarella.
“Quindi noi possiamo vantare dei primati che altri non hanno!

Origano prodotto dall’Azienda Kazzen


Le racconto questa esperienza: proprio quando dovevo pensare a delle attività economiche di rilancio dell’agricoltura, grazie all’amicizia con Gianfranco Rossetto, sono andato in Francia  nell’Occitania, dove producevano erbe condimentali, buone anche per la sanità diciamo, per la cosmesi e anche  per la farmaceutica. Per cui mi trovavo in questo impianto con metodi di essiccazione naturali, quindi lenti, a freddo eccetera eccetera e poi sono andato ad odorare le erbe . Tra esse  c’era l’origano, tu per sentirne l’odore, dovevi prendere un pugno, mettere sotto il naso, dici: si è origano. Il nostro confezionato sottovuoto, senti l’odore anche a distanza.

Cosa voglio dire? Noi abbiamo una base di partenza talmente importante su cui possiamo costruire un sacco di cose.

I progetti

“Il primo intervento: proprio uno stabilimento delle erbe, perché le erbe condimentali. Se  l’origano  va Eataly, o negozi di lusso simili  20 grammi costano 6 euro, quindi quanto costa l’origano a chilo, quanto ci costa produrlo e la percentuale di guadagno è elevatissima. Ecco perchè è una coltivazione sulla quale bisogna intervenire.
“Si pensa  poi l’estrazione degli oli essenziali dalle foglie di olivo che vengono dalle potature. 
“Le aziende avrebbero fondi: abbiamo fatto un bando di co-programmazione su questi lavori, a cui abbiamo invitato tutti a partecipare. Ha aderito  solo l’associazione Resilea, con cui abbiamo cominciato a ragionare di questi argomenti già dal primo giorno.  Speravamo in qualche altra iscrizione per esempio dalla cooperativa dei capperi ma, purtroppo questa cosa è stata sottovalutata.
“Invece Resilea ci ha dato la soddisfazione di cominciare a lavorare con noi e stiamo lavorando sulla messa a punto dei progetti per questo stabilimento dell’erbe di comunità. Tra l’altro Resilea, per un progetto di economia circolare,  ha avuto già un finanziamento di 500 mila euro, quindi noi abbiamo la quasi certezza assoluta che questo impianto dell’erba una volta realizzato funzionerà perché ci sono i soldi per farlo funzionare ai primi anni. Poi ovviamente questo stabilimento sarà in grado anche di guadagnare.”

Ma sull’uva cosa ci dice? “Adesso passiamo all’uva.

Secondo intervento
: Noi vogliamo fare anche una cantina di comunità, per cui il contadino, invece di portare l’uva ai grossi acquirenti, ai grossi conferitori, la porta alla cantina di comunità. Ivi, ci saranno gli enologi che ti affineranno il tuo vino e te lo mettono in un silos tuo  e poi viene imbottigliato, etichettato, venduto e ti vengono dati i soldi indietro.
“Praticamente un contadino che oggi fa 100 quintali di uva e rivende alle cantine maggiori, Pellegrino e Donnafugata, ricava un reddito che è la decima parte di quello che potrà ricavare un domani attraverso l’apertura di una cantina di comunità, che lo seguirà con  l’enologo, poi ci le fasi dette e si prende pure soldi, senza che hai fatto granché di lavoro.”

Ma Donnafugata e Pellegrino non  sono contrari a questa cosa? “No, non sono contrari, perché loro sono dei tecnici molto  preparati e lungimiranti, che sanno come funziona l’economia agricola: gli sta molto bene questa cosa, perché loro sanno che se continueremo così fra dieci anni non ci sarà neanche niente da coltivare. Invece, con la cantina di comunità l’agricoltore  continuerà a portare a lui i 100 quintali, ma andrà a recuperare le terre che ha abbandonato. 
“Ma questo cosa produrrà? Produrrà pure la possibilità che l’uva sarà pagata a un prezzo molto più equo, come avviene già in altre realtà,  come il nord-est, il Veneto per esempio, dove ci sono grandi vini importanti. Sa quante bottiglie di prosecco vengono fatte in Veneto? Quasi 700  milioni di bottiglie!
“E quindi noi ci avvarremo di queste aziende per commercializzare i nostri prodotti in Cina e negli Stati Uniti.” Poi fra l’altro per esportare negli Stati Uniti ci sono delle certificazioni che devi fare, che non costano tanto, però ogni singolo prodotto deve essere certificato, cioè se tu hai una bottiglia, non puoi certificare con un colpo solo il vino: c’è il passito di Donna Fugata lo devi certificare, c’è il passito Pellegrino lo devi certificare, c’è il vino bianco, ogni cosa ha la sua certificazione, però penso avremo nel tempo la possibilità di aiutare tutti  a fare queste certificazioni.

E per l’olivocultura, cosa mi dice? E veniamo al terzo intervento: abbiamo il  progetto la realizzazione di un frantoio di comunità e stiamo anche spingendo per la costituzione di una cooperativa. Quando io parlo di un frantoio di comunità, penso ai contadini che fanno 10-20 quintali di olive, chi fa 50-60-100  quintali ovviamente si deve associare in una cooperativa, perché la cooperativa ti dà una  serie di vantaggi non soltanto fiscali, ma anche di riferimento dai finanziamenti dai bandi regionali.

“Per esempio adesso dovrebbe uscire un bando regionale che dovrebbe finanziare la realizzazione di frantoi e catene di imbottigliamento. Lo stiamo aspettando! Ci sono alcuni  panteschi insieme ad altre persone che vengono da fuori, che vogliono costituire questa cooperativa, noi cercheremo di dare una mano per ottenere finanziamenti.  Infatti noi abbiamo, per dare una mano ai contadini, per non perdere i bandi di finanziamento, abbiamo preso a contratto un agronomo che lavora già in regione che  segue tutti i bandi e ci aiuta a fare le domande. 

La cooperativa poi può ambire a questi bandi per avere un finanziamento per fare un frantoio con catena di imbottigliamento e quindi raccogliere tutti  i produttori grossi di Pantelleria, che fanno 500.000 litri di olio, per poterlo vendere. In  più abbiamo avuto, grazie a quel convegno sull’olio che abbiamo fatto a a Punta Spadillo a fine agosto, il  il presidente dell‘IGP Sicilia, Mario Terrasi, che ha dato la disponibilità a fare il riconoscimento subito dell’olio.
Alla fine soltanto i non-panteschi hanno fatto la richiesta di fare l’IGP, i non-panteschi usciranno con l’IGP Sicilia sotto zona Pantelleria e i panteschi  continueranno a scrivere l’olio italiano, perché hanno paura. 
“E per cui noi stiamo cercando anche attraverso questo convegno sull’olio che  si rifarà il prossimo anno sicuramente di creare una coscienza, una consapevolezza nelle persone. 
“Il frantoio di comunità  ha lo stesso principio: mettere in condizione i piccoli produttori di portare le olive, farle selezionare per uscire con un unico olio selezionato, magari una prima scelta piuttosto che una seconda scelta, ma questo poi lo decideranno i tecnici.  L’olio sarà venduto nel mercato internazionale, perché vendere in Cina piuttosto che negli Stati Uniti è un attimo,  perché in Cina ci sono 100 milioni  ricchi che vogliono mangiare italiano, vogliono vestire italiano, gli piace l’Italia, la cultura italiana e quindi lì facciamo il gioco, cioè quando arriva un prodotto di qualità, specie se certificato  IGP.

La cultura della molitura

Quarto intervento. Un’altra cosa sulla quale si lavorerà grazie a questo convegno sull’olio il prossimo anno sarà la cultura della molitura. Noi ieri ad un incontro che abbiamo fatto al Kouteck con alcuni contadini di Pantelleria per spiegare come funzioneranno le centraline che stiamo montando: esse ti indicano in anticipo, se c’è previsione di pioggia nelle prossime settimane, di fare questo tipo di trattamento  per evitare la cocciniglia piuttosto che la mosca.
“Non solo tu fai il trattamento giusto al momento giusto, ma fai solo i trattamenti che servono ai risparmi tempo e denaro.

Come possiamo sintetizzare in una frase sola questa intervista sui progetti sull’agricoltura? Non si parla solo di progetti ma sono tante cose che  insieme operano a ventaglio per spingere l’agricoltura verso il rilancio.”

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Cos’è il Bonus Single 2025 e chi può richiederlo

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Il Bonus Single 2025 rappresenta una misura di sostegno economico introdotta dal governo per aiutare chi vive da solo, con l’obiettivo di rendere più sostenibili i costi legati alla casa, all’affitto e alle utenze. A differenza delle versioni precedenti, il nuovo pacchetto di aiuti prevede una maggiore flessibilità nei requisiti e un ampliamento della platea dei beneficiari. Potranno fare richiesta non solo i lavoratori autonomi e dipendenti con un reddito medio-basso, ma anche i disoccupati e gli studenti universitari fuori sede.

Tra i principali vantaggi previsti rientrano:

Contributi fino a 1.500 euro per le spese di affitto annuali.

Detrazioni fiscali per chi sostiene costi di ristrutturazione o efficientamento energetico dell’abitazione.

Sgravi sulle bollette di luce e gas, in linea con le misure già in vigore per altre categorie.

Per chi desidera ottimizzare i propri consumi, è possibile confrontare le offerte luce e le offerte gas più convenienti, scegliendo la tariffa più adatta al proprio profilo energetico.

Uno dei punti di forza della misura è l’attenzione alla parità di genere e alle nuove forme di famiglia: possono infatti accedere al bonus anche genitori single con figli a carico e lavoratori che risiedono in abitazioni di proprietà, purché rispettino i limiti ISEE stabiliti dal governo.

Le richieste dovranno essere presentate attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, che attiverà una sezione dedicata al bonus entro la fine del primo trimestre 2025. L’obiettivo è favorire l’autonomia economica e ridurre le disuguaglianze sociali.

Bonus affitto e agevolazioni fiscali: le principali misure di sostegno
Tra le novità più rilevanti del Bonus Single 2025, spiccano gli incentivi per l’affitto e le detrazioni fiscali pensate per chi vive da solo in affitto o possiede una casa. Il contributo per l’affitto è riservato ai cittadini con un reddito annuo inferiore a 35.000 euro e varia in base alla città di residenza:

Nei grandi centri urbani come Roma, Milano e Firenze, il beneficio potrà raggiungere fino a 1.500 euro.

Nelle aree minori, la cifra si riduce a 1.000 euro.

Parallelamente, il governo ha confermato la possibilità di accedere a detrazioni fiscali fino al 19% per chi sostiene spese legate all’arredo o all’acquisto di elettrodomestici a basso consumo, in linea con la politica di sostenibilità energetica promossa dall’Unione Europea.

Un’altra misura significativa riguarda la proroga dei bonus per le utenze domestiche, con sconti automatici in bolletta per i nuclei unipersonali che rientrano nei limiti ISEE. Questi aiuti intendono contrastare l’aumento del costo della vita e sostenere chi, vivendo da solo, non può contare su un secondo reddito familiare.

Chi vuole valutare le spese domestiche può informarsi sul costo della luce o verificare le tendenze del mercato energetico per pianificare un bilancio familiare più sostenibile.

Infine, sono previste agevolazioni per i giovani tra i 18 e i 31 anni con credito d’imposta e detrazione extra, favorendo l’indipendenza abitativa e la mobilità lavorativa.

Come fare domanda e quando arrivano i contributi
Per accedere al Bonus Single 2025, sarà necessario presentare la domanda online attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando SPID, CIE o CNS. La piattaforma consentirà di verificare i requisiti, compilare il modulo e allegare la documentazione necessaria, tra cui l’attestazione ISEE aggiornata. Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 30 giugno 2025, con possibilità di proroga in caso di fondi residui.

I contributi verranno erogati in un’unica soluzione sul conto corrente del richiedente entro 90 giorni dall’approvazione. Per chi beneficia del bonus affitto, l’importo potrà essere accreditato direttamente al locatore, previa comunicazione ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Per evitare ritardi o rifiuti, è importante controllare attentamente che tutti i dati inseriti siano coerenti con le informazioni presenti nella dichiarazione ISEE. In caso di errori, l’utente potrà rettificare la domanda entro 15 giorni dalla notifica.

Chi desidera migliorare la propria efficienza energetica può approfondire temi utili come le energie rinnovabili o scoprire come risparmiare energia elettrica.

Il Bonus Single 2025 rappresenta quindi un passo concreto verso una politica sociale più moderna, inclusiva e digitale, che riconosce il valore e le sfide della vita indipendente in un contesto economico complesso.

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Altro grosso quantitativo di droga: in carcere donna di Trapani

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TRAPANI: ALTRO GROSSO SEQUESTRO DI COCAINA. TRATTA IN

ARRESTO UNA DONNA DI 54 ANNI

I Carabinieri della Compagnia di Trapani, nell’ambito di ulteriori servizi straordinari di
controllo del territorio, hanno tratto in arresto, per detenzione illecita di stupefacenti, una
donna del posto classe ’71 sorpresa in possesso di quasi 3 Kg. di cocaina e 150 gr. di
sostanza tipo anfetamine rivenuti in parte in auto e in parte presso il proprio domicilio.
In particolare infatti, i militari dell’Arma giunti nei pressi del quartiere Cappuccinelli
notavano un’autovettura che alla vista della pattuglia provava ad allontanarsi con il
verosimile intento di sottrarsi a un eventuale controllo. Raggiunta l’auto alla guida vi era
una donna il cui palese nervosismo dimostrato induceva la pattuglia ad approfondire il
controllo con perquisizione veicolare.
All’esito dell’attività veniva rivenuto, occultato all’interno di un sacchetto della spesa tra
alcuni alimenti, un panetto di cocaina dal peso di circa 1 Kg.
Pertanto, stante si procedeva anche a perquisizione domiciliare che consentiva il
rinvenimento, all’intero di un mastello per la spazzatura, di ulteriori 1.8 Kg di sostanza del
tipo cocaina e 150 gr. del tipo anfetamine.
La sostanza stupefacente una volta immessa nel mercato illecito avrebbe potuto
consentire introiti pari a circa 500.000 €
Nella stessa giornata i militari dell’arma sottoponevano ad un controllo alla circolazione
stradala un 59enne di origine catanese che a seguito di perquisizione è risultato occultare
all’interno del mezzo la somma contante di 16.500 euro della quale non ha saputo fornire
plausibile spiegazione circa la provenienza. I successivi immediati approfondimenti
consentivano di segnalare l’uomo all’autorità giudiziaria per ipotesi di reato concernenti gli
stupefacenti.
La donna, dopo la compilazione degli atti è stata associata alla casa circondariale
“Pagliarelli” di Palermo e al termine dell’udienza di convalida è stata confermata la
custodia cautelare in carcere.

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