Segui i nostri social

Ambiente

Economia, ci mancavano le formiche rosse: il conto dei danni

Matteo Ferrandes

Pubblicato

-

Specie aliene: l’arrivo in Sicilia delle formiche rosse fa salire il conto dei danni
“Importante impatto sugli ecosistemi naturali, sull’agricoltura e sull’uomo”
di Filomena Fotia da Meteoweb.eu
 
 
L’arrivo in Sicilia delle formiche rosse “rischia di far salire il conto dei danni provocati in Italia dalle specie aliene che, tra granchio blu, cimice asiatica, cinipide del castagno, Xylella e company, causano danni per oltre un miliardo nei campi come nei mari distruggendo coltivazioni e allevamenti lungo la Penisola“: è quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’individuazione di 88 nidi di formica rossa (Solenopsis invicta) che “per la sua capacità di riprodursi ha un importante impatto sugli ecosistemi naturali, sull’agricoltura e sull’uomo. Originaria del Sud America, le sue punture sono molto dolorose e possono causare anche gravi reazioni allergiche ma può danneggiare anche coltivazioni da seme, ortaggi, gli apparati radicali di giovani piante e sono segnalati nei territori invasi anche problemi ai sistemi elettrici e di irrigazione, a causa dell’attività di scavo“.

  
  
 
“Si tratta dell’ultimo sbarco di specie aliene avvenuto nella Penisola con il moltiplicarsi degli attacchi di animali, insetti e organismi portati nelle campagne dalla globalizzazione degli scambi e dai cambiamenti climatici in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra proprio nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020 mentre anche il 2023 si classifica fino d ora al terzo posto degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,65 gradi la media storica che lo classifica al terzo posto tra le più alte mai registrate nel periodo dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni“, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi otto mesi.

“Se il granchio blu proveniente delle coste Atlantiche dell’America sta cingendo d’assedio le coste italiane sterminando vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi– sottolinea Coldiretti – la “cimice marmorata asiatica” arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto“.

“Il caldo ha favorito anche la moltiplicazione degli insetti killer del bosco nell’arco alpino – continua Coldiretti – dove si è diffuso il Bostrico Tipografo, un coleottero che ama il clima arido ed asciutto ed è capace di infilarsi sotto la corteccia degli alberi scavando intricate gallerie che interrompono il flusso della linfa in particolare agli abeti rossi, ma anche al larice, l’abete bianco e il pino silvestre, uccidendoli nel giro di poche settimane. La Popillia japonica, coleottero giapponese, altamente polifago, infesta e distrugge i tappeti erbosi, defoglia i vigneti e piante da frutto ed ornamentali in parte del Piemonte e della Lombardia“.

“La Xylella è arrivata in Italia portata da piante tropicali giunte dall’America latina e fino a oggi ha contagiato oltre 21 milioni di piante, una strage di ulivi che ha lasciato un panorama spettrale, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio infettato pari al 40% della regione Puglia” secondo il monitoraggio della Coldiretti che evidenzia come “il batterio killer avanzi con una media di 20 chilometri all’anno nell’ultimo decennio con un disastro ambientale ed economico per la perdita di 5mila posti di lavoro nella filiera dell’olio extravergine di oliva“.

“E danni sta facendo anche la Drosophila suzukii il moscerino killer molto difficile da sconfiggere che ha attaccato ciliegie, mirtilli e uva dal Veneto alla Puglia. Le castagne hanno invece pagato un conto salatissimo per colpa – precisa la Coldiretti – del cinipide galligeno del castagno, il Dryocosmus kuriphilus, proveniente dalla Cina che provoca nella pianta la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni contro il quale è stata avviata con successo una capillare guerra biologica attraverso lo sviluppo e accurata diffusione dell’insetto Torymus sinensis, che è un antagonista naturale, anche se ci vorrà ancora tempo per ottenere un adeguato contenimento“.

“La produzione Made in Italy di miele di acacia, castagno, di agrumi e mille fiori – sostiene la Coldiretti – è invece minacciata da due insetti killer, il calabrone asiatico (Vespa velutina) e il coleottero africano (Aethina tumida) che mangiano e rovinano il miele, il polline e, soprattutto, la covata annientando la popolazione di api o costringendola ad abbandonare l’alveare. Ma c’è anche il punteruolo rosso Rhynchophorus ferrugineus originario dell’Asia che ha fatto strage di palme dopo essere comparso in Italia per la prima volta nel 2004 e da allora si è dimostrato un vero flagello che ha interessato il verde pubblico e privato in Sicilia, Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Abruzzo e Molise“.

“Con il cambiamento climatico sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo – denuncia il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini – che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che – continua Prandini – devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni. Ma i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che – conclude Prandini – richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al pressing di Coldiretti, sta finalmente aprendo le porte“.

 
 
Continua la lettura su MeteoWeb

Ambiente

Pantelleria, lavori in condotta sottomarina del dissalatore: interdetta zona. Ecco dove e fino a quanto

Direttore

Pubblicato

il

Lavori di rispristino tratto di condotta sottomarina asservita all’impianto dissalatore sito in
località “Sataria” del Comune di Pantelleria e servizio di video ispezione.

Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Pantelleria,
RENDE NOTO
che nel periodo compreso corrispondenza del punto di
coordinate geografiche:
Latitudine 36° 47.001’ Nord – Longitudine 011° 57.031’ Est
come meglio graficamente rappresentato nell’allegato stralcio cartografico facente parte integrante
della presente Ordinanza, saranno effettuati, mediante l’intervento di operatori tecnici subacquei con
l’ausilio dell’unità navale denominata “CLETO” (matricola TP2330), da considerarsi quale nave con
manovrabilità limitata, lavori subacquei volti al ripristino ed all’effettuazione di un servizio di video
ispezione della condotta sottomarina asservita all’impianto dissalatore sito in località “Sataria” del
Comune di Pantelleria.
ORDINA

Articolo 1
(Obblighi e divieti)
Nel suddetto periodo, tutte le unità in navigazione devono mantenersi ad una distanza non
inferiore ai 100 metri dal punto di coordinate dall’ unità navale
“CLETO” impiegata a supporto dei lavori sopra subacquei specificati.
I comandanti/conducenti delle unità in transito in prossimità dell’area interdetta dovranno,
secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita per il governo in sicurezza
dell’unità, evitando di creare movimenti ondosi nonché valutando l’eventuale adozione di misure
aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire situazioni di potenziale
pericolo.
Durante l’esecuzione dei lavori è vietata, entro i limiti di cui al primo comma, qualsiasi attività
direttamente e/o di riflesso connessa con l’uso del mare in particolare, tutte le attività di pesca, le
attività balneari e di immersione.

Leggi la notizia

Ambiente

Torna la nuova edizione di “Parco in Cammino”. Escursioni e iniziative alla scoperta di Pantelleria con le Guide ufficiali

Redazione

Pubblicato

il

 

Al via, con le prime escursioni del mese di maggio 2024, la nuova edizione di Parco in Cammino, l’iniziativa volta a valorizzare i sentieri e le proposte escursionistiche che coinvolgono le Guide Ufficiali del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.

Fra cielo, mare, terra, aria, geologia e siti vulcanici, storia ed enogastronomia è possibile scoprire l’isola da diversi punti di vista, esplorando a piedi, sulle due ruote, in acqua, conoscendo in maniera approfondita la splendida fauna e flora che la popola.  

Sono già online le prime escursioni del mese di maggio:

 

21-mag-24: Just Walk. Da Kuddià a Kuddià

24-mag-24: L’Isola dei Tesori… Lago, Bosco, Mare.

26-mag-24: When The sun goes down. Tra i fumi solfuri e la luce della luna.

26-mag-24: Alba sulla vetta del vulcano. Risveglio nel bosco e saluto al sole.

28-mag-24: Vivere Pantelleria: alla scoperta dell’entroterra. Paesaggi e tradizioni

28-mag-24: Throught the Valley. Mueggen

29-mag-24: All’ombra del Vulcano. Un viaggio tra Storia, Natura e Leggenda.

30-mag-24: Touch of Wind. Tra gli aromi del vento.

31-mag-24: L’Isola dei Tesori… formazioni vulcaniche.

 

Leggi la notizia

Ambiente

Pantelleria, 2 maggio distacco energia elettrica. Ecco dove

Direttore

Pubblicato

il

La Società SMEDE, per la giornata di giovedì 2 maggio, ha programmato la sospensione di erogazione di energia elettrica nella contrada di Scauri.

Nell’avviso pubblico riportato di seguito le vie interessate 

Leggi la notizia

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza