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Primo piano

E’ nata Enac Servizi S.r.l. per la gestione dell’aeroporto di Pantelleria e scali minori

Redazione

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E’ nata oggi Enac Servizi S.r.l, con la firma del contratto di programma tra il presidente dell’Ente Pierluigi Di Palma e il direttore generale Alessio Quaranta che è l’amministratore unico della neo società.

La mission di Enac Servizi prevede strumenti gestionali flessibili per realizzare varie attività tra cui: gestione diretta dell’aeroporto di Pantelleria; gestione tecnico-economica di 17 aeroporti demaniali minori di aviazione generale; attività internazionali di carattere non istituzionale; gestione dei beni immobili nella disponibilità dell’Ente; formazione specializzata su tematiche di interesse generale del settore dell’aviazione civile; la divulgazione della cultura aeronautica.

Particolare rilievo nelle attività di Enac Servizi verrà riservato alla valorizzazione e allo sviluppo di Pantelleria, scalo aperto al traffico commerciale, e dei cosiddetti aeroporti minori che sviluppano un importante traffico legato all’aviazione generale, alle attività delle scuole volo, al volo sportivo e al lavoro aereo, assicurando un più efficace presidio dell’infrastruttura aeroportuale.

Sono in tutto 18 gli aeroporti che da domani, 1° aprile 2022, passeranno formalmente a Enac Servizi, prevedendo comunque una fase di transizione di alcuni mesi, tra cui lo scalo di Pantelleria che nel 2021 ha sviluppato 170.000 passeggeri e circa 4.000 movimenti e altri aeroporti minori che nello stesso anno hanno registrato un importante numero di movimenti, circa 70.000.

In una prima fase verranno trasferiti a Enac Servizi gli aeroporti di Pantelleria, Roma Urbe, Siena Ampugnano, Milano Bresso e Capua, mentre il passaggio degli altri avverrà gradualmente nell’arco dei prossimi 24 mesi.

Gli altri aeroporti coinvolti sono: Aquino (FR) (attualmente chiuso); Arezzo; Belluno; Ferrara San Luca, Foligno (PG), Lugo di Romagna (RA), Palermo Boccadifalco, Pavullo (MO), Ravenna, Rieti, Udine Campoformido, Varese, Verona Boscomantico.

“Con la società in-house – afferma Pierluigi Di Palma – abbiamo uno strumento flessibile che ci consentirà di agire con velocità ed efficacia, limitando al minimo la burocrazia. Il nostro obiettivo è quello del rilancio del settore, partendo anche dagli aeroporti minori che offrono opportunità importanti per privati, imprese e comunità locali e per la crescita economica di un territorio. In questi aeroporti si formano anche migliaia di giovani che costituiranno una parte importante del futuro del settore: si avvicinano al mondo del volo imparando su velivoli di aviazione generale, per poi proseguire l’addestramento e diventare piloti professionisti”.

“Ci aspetta una nuova sfida – dichiara Quaranta – che ci consentirà di dedicarci, con un pool di professionisti, a nuove attività con l’obiettivo comune di contribuire allo sviluppo del sistema dell’aviazione generale italiana. Oltre che alla gestione di 18 aeroporti, vorrei evidenziare altri ambiti che costituiscono la nostra Mission. Mi riferisco alla attività internazionali non istituzionali, come i progetti di gemellaggio con altre autorità aeronautiche internazionali, alla formazione e ai percorsi di alta professionalità che realizzeremo in sinergia con Università, soggetti istituzionali o privati titolari di know how aeronautico di livello internazionale”.

 

Cronaca

Pantelleria, muore carbonizzato nel suo furgone. Tragedia nella Protezione Civile

Direttore

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Un uomo è stato trovato morto, questo pomeriggio,  all’interno del suo furgone in fiamme, in contrada.
La tragedia è stata riferita da alcuni passanti ai Vigili del Fuoco locali, i quali, giunti sul posto hanno trovato l’automezzo avvolto dalle fiamme.
Una volta domato l’incendio e trovato il corpo del 56enne, i pompieri hanno riscontrato il decesso. 
Sulle cause del drammatico evento che ha visto vittima un uomo presumibilmente della Protezione Civile pantesca  non si esclude  un atto estremo auto inferto.
Ma tutto è ancora da definirsi e chiarirsi, mentre sono in corso le indagini dei Carabinieri.

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Primo piano

Pantelleria, Lampedusa – Isole Minori, la DAT ha ottenuto assegnazione collegamenti

Redazione

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DAT Volidisicilia ha ottenuto l’assegnazione in procedura
d’emergenza della Continuità Territoriale sulle Isole Minori
della Sicilia nei collegamenti aerei da e per Lampedusa e

Pantelleria

Da oggi i voli sono visibili e prenotabili dal 1° dicembre 2022
al 30 giugno 2023 sul sito della Compagnia, e lo saranno
anche nei principali sistemi di prenotazione a partire dai

prossimi giorni.

Le frequenze e gli orari dei collegamenti ricalcano quelli
delle precedenti edizioni, con la grande novità, in prima
assoluta, del collegamento invernale tra Pantelleria e
Catania con frequenza bisettimanale ogni giovedì e
domenica. Inoltre le tariffe previste su tutti i collegamenti,

malgrado la congiuntura economica, risultano
sostanzialmente più economiche rispetto a quelle 
precedenti.

L’ing. Luigi Vallero, Direttore Generale di DAT Volidisicilia dice: “Siamo molto lieti di questo
risultato che sottolinea il forte legame sviluppatosi in oltre quattro anni e mezzo tra la nostra compagnai
aerea e il territorio grazie a un’operatività affidabile, regolare e puntuale. Ora siamo finalmente in grado
di mettere in vendita i nostri voli a partire dal 1° dicembre fino al 30 giugno 2023 con la grande novità
del collegamento bisettimanale invernale il giovedì e la domenica tra Pantelleria e Catania. Il nostro
impegno precedente, come previsto dall’estensione del bando di gara vinto nall’aprile del 2018, scade il
prossimo 30 novembre e quindi finalmente si potranno pianificare i viaggi per le prossime settimane
anche in previsioni delle prossime festività natalizie e di fine anno. Le nuove tariffe proposte, come
previsto dal bando, risulteranno mediamente più basse del 30 percento circa rispetto a quelle precedenti
malgrado la complessa congiuntura internazionale che ha visto il rincaro generale dei beni e in particolare per quanto
ci riguarda del carburante e delle parti di ricambio. Vogliamo ora auspicare che a stretto giro venga
definito il nuovo bando di gara valido da giugno 2023 per i prossimi tre anni per non penalizzare l’intera
filiera turistica nella pianificazione e nella programmazione dell’alta stagione, elementi nel nostro settore
di vitale importanza”.

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Ambiente

Pantelleria, trovato granchio blu: vale oro quanto pesa

Direttore

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E’ stato intercettato a Pantelleria esemplare di granchio blu.

La scoperta della presenza di questo raro ma anche prezioso, vista la prelibatezza delle sue carni, è stata ad opera di un paio di ragazzi, che bazzicavano al Porto dell’isola, su Via Borgo Italia.

Eddy Famularo, il noto titolare del Dive-x di Gadir e Cala Tramontana, era nei pressi e ha scorto i giovani e così ci dichiara:

“I due giovani mi dicono stiamo prendendo il granchio blu!
“Così li aiuto sotto la banchina davanti l’Agenzia Rizzo. Tiro su un granchio con il retino, lo osservo e faccio subito una piccola ricerca.
“Ebbene si! il granchio blu è anche qui. Se ne consiglia la pesca , visto che è prelibato ed anche perchè essendo alieno molto vorace e senza molti predatori. Quindi peschiamoli ! A quanto pare è qui già da un pó di tempo.”

La polpa può essere gustata in diversi modi. Nei ristoranti asiatici il crostaceo viene venduto a un prezzo altissimo, ma non in Italia.

La scorsa estate 2022 veniva lanciato un allarme granchio blu, per la sua voracità e capacità di adattamento, che tuttavia andrebbe a compromettere la biodiversità dei nostri mari. 

Gli esperti, dunque, spingono il suo consumo perché la pesca è l’unico modo per tenere sotto controllo questa specie non autoctona molto vorace (ma non pericolosa per l’uomo) che sta invadendo le coste italiane e intaccando la biodiversità



Provenienza

Secondo talune fonti, il granchio blu sarebbe specie autoctona dell’America, da qualche anno è presente anche nei mari italiani e sta iniziando a diventare un prodotto di gastronomia, specialmente perché la pesca è l’unico modo per tenere a bada questa specie molto vorace che mette a rischio la biodiversità marina.

Specie litorale, vive da pochi fino a 90 metri di profondità prediligendo fondali fangosi e sabbiosi.
In Italia i primi avvistamenti di questo particolare crostaceo risalgono al 1948 e nel ’50 anche in Grecia.

Comportamento

Rimangono sepolti sotto sabbia o fango per la maggior parte del tempo, uscendo per nutrirsi, durante l’alta marea di vari organismi come bivalvi, pesci e, in misura minore, macroalghe.
Sono eccellenti nuotatori, in gran parte a causa di un paio di gambe appiattite che assomigliano a pagaie. Tuttavia,
 non possono sopravvivere per lunghi periodi fuori dall’acqua.

Granchio blu vale oro quanto pesa

Sono diversi i piatti che si possono preparare con questo crostaceo, dagli spaghetti alle polpette. A livello gastronomico si sta cercando di incentivare l’uso del granchio reale blu, così da mantenere il controllo della proliferazione della specie in Italia.

Negli Stati Uniti il granchio blu può essere venduto anche a circa 150 euro al chilo, mentre in Italia veniva quasi ignorato in ottica culinaria, e addirittura  i pescatori, fino a poco tempo fa, gettavano via questi pittoreschi crostacei quando li trovavano nelle loro reti.

Adesso, però, il mercato dei granchi blu esiste anche in Italia, dove vengono venduti all’ingrosso anche a 30 o 40 euro al chilo. I ristoratori giapponesi e cinesi presenti nel nostro Paese lo presentano nel menù vendendolo anche a 100 euro al chilo.

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