Cultura
Cous Cous Fest: il siciliano Pellegrino vince il Campionato italiano di cous cous Conad

La migliore chef emergente è Elisabetta Zaccariello dell’alberghiero Savioli di Riccione
Allo chef Di Dio di Gallarate il premio speciale UniCredit per la sostenibilità
Alessio Campochiaro, di Carrara, conquista il Premio speciale Bia per l’innovazione nell’utilizzo del cous cous
E’ Andrea Pellegrino di Campobello di Mazara (Trapani) lo chef vincitore del Campionato italiano di cous cous, la gara tra chef nazionali promossa da Conad che si è svolta nell’ambito del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale in corso fino al 29 settembre a San Vito Lo Capo.
Unico siciliano in gara, Andrea Pellegrino è pasticcere al bar Oasi di Castelvetrano e ha conquistato la giuria – presieduta da Giusi Battaglia, giornalista e volto di Food Network e composta da Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università di Bergamo, Fulvio Marino, maestro panificatore e volto tv, Nicoletta Moncalero, giornalista del Gruppo Gedi, Giovanni Anania, direttore marketing Pac2000A Conad e dallo chef sanvitese Giovanni Torrente – con una ricetta di cous cous dolce dal titolo di “Rapsodia di cous cous”.
“Per me il cous cous rappresenta l’unione e la cultura dei popoli – ha detto lo chef – e in questa ricetta ho voluto prendere spunto dai diversi paesi per cercare di trovare un equilibrio e incontro di sapori. A comporlo ingredienti come caviale di lampone, salsa liquida a base di mango, streusel al pistacchio, mousse al cioccolato bianco salata e gelsomino”.
Lo chef è stato premiato sul palco da Giovanni Mastrantoni, presidente di Pac200A Conad, Francesco Avanzini direttore generale Conad e dal sindaco di San Vito Lo Capo, Francesco La Sala.
Andrea Pellegrino, insieme ad Antonino Ingargiola, di Mazara del Vallo che lavora al ristopub “Bik Bak” di San Vito Lo Capo, rappresenterà l’Italia al Campionato del mondo di cous cous al via giovedì 26.
Andrea Pellegrino si è imposto sugli sfidanti Nando Buzzo di Carloforte (Sud Sardegna), Alessio Campochiaro, di Carrara (MS) e Claudio Di Dio di Gallarate (Varese). A quest’ultimo, in gara con la ricetta “Cous cous ortocentrico 100% vegetale” è andato il premio speciale UniCredit per la la ricetta che più di tutte ha sposato la sostenibilità, consegnato da Renato Mancini, Responsabile Area Retail Trapani di UniCredit.
Luciano Pollini consigliere delegato Bia Cous cous ha invece consegnato ad Alessio Campochiaro, di Carrara (MS), capo partita all’Osteria del Mare a Forte dei Marmi (LU) il Premio speciale Bia per l’innovazione nell’utilizzo del cous cous.
La migliore chef emergente d’Italia è stata proclamata Elisabetta Zaccariello dell’Istituto alberghiero Severo Savioli di Riccione (RN) che si è imposta su Alessia Iurato dell’Istituto “E. Maggia” di Stresa (VB), Sara Iovino dell’Istituto alberghiero Orio Vergani di Ferrara (FE) e Flavia Montebello, dell’Istituto enogastronomico Safi ELIS di Roma. La chef diciassettenne ha conquistato il titolo “Next generation student contest Conad”, la competizione dedicata alle nuove generazioni di chef rivolta agli alunni degli Istituti alberghieri italiani con la ricetta “Road to San Vito Lo Capo: un cous cous alla bisque di crostacei, brunoise di verdurine, cremoso di squacquerone di Romagna Dop, gel di rucola, e carpaccio di gambero rosso di Mazara del Vallo nato dall’unione di Sicilia ed Emilia Romagna in un “piatto innovativo, dal gusto delicato, deciso ed avvolgente – spiega la giovane – che intreccia le note saporite e allo stesso tempo genuine degli ingredienti caposaldo delle due regioni”. Sul palco è stata premiata da Francesco Cicognola direttore generale di Pac2000A Conad.
Il programma del Cous Cous Fest prosegue oggi con cooking show e incontri in piazza Santuario e, alle ore 22, con il concerto gratuito dei Ricchi e Poveri.
Il programma di domani, lunedì 23 settembre
Domani, lunedì 23 settembre, alle ore 12 arriva lo chef Francesco Aquila da Masterchef che preparerà un Sicilian cous cous burger e mayo agli agrumi nell’appuntamento promosso dall’Assessorato regionale delle Attività produttive; alle 13:30 l’iniziativa “Sicilia terra d’eccellenza”, volta alla valorizzazione dei prodotti agricoli, alimentari ed enogastronomici promossa dall’assessorato dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Siciliana. Lo chef sanvitese Giuseppe Pace preparerà un cous cous con macco di fave e croccante di maialino dei Nebrodi che sarà poi fatto degustare alla platea dei visitatori del festival, accompagnato da etichette siciliane. Si chiude, alle ore 19, con Il ruolo dei produttori nella filiera green, il talk e cooking show promosso dall’Organizzazione regionale ovicoltori siciliani che vedrà lo chef Pietro Adragna realizzare una tartare di capone.
Alle ore 22 la musica dance pop invaderà San Vito Lo Capo con i Disco Club Paradiso, una band nata tra i banchi di scuola, che ha saputo conquistare il pubblico italiano grazie alla loro energia e al talento musicale. Dopo aver raggiunto la notorietà con la loro partecipazione a X Factor Italia 2022, i Disco Club Paradiso hanno continuato a crescere, creando musica e pubblicando ad aprile 2024 il loro primo album, “Come smettere con l’Università”.
Angela Abbate
Spettacolo
Pantelleria: Eloisa Bernardo e Dario Spezia il 27 agosto nel Recital ‘Interpretando Mina’

Mercoledì 27 agosto, alle ore 21,00, presso Piazzetta Messina si terrà il secondo recital del progetto Panteschità Estate 2025 dell’Unipant, con il Patrocinio del Comune di Pantelleria e del Parco Nazionale Isola di Pantelleria.
In questo secondo appuntamento dal titolo ‘Interpretando Mina’, la voce intensa, soul e graffiante di Eloisa Bernardo e le armonie uniche della chitarra di Dario Spezia, ripercorreranno i grandi successi della cantante cremonese.
Da Battisti e Mogol a Lauzi, da Paoli a Morricone, da Concato a Cocciante, Mina ha interpretato le canzoni scritte per lei dando un’impronta unica, immediatamente riconoscibile, ma ha saputo fare suoi anche brani noti già portati al successo da altri o dagli autori.
In un itinerario non convenzionale e per niente scontato, Eloisa Bernardo ci offre una interpretazione dell’interprete, perché Mina stessa diviene oggetto di studio musicale.
Dario Spezia, in un’alchimia ormai consolidata, la accompagna e torna a creare con la sua chitarra un’atmosfera jazz che colorerà l’intera Piazzetta Messina.
Una formula magica, per una serata indimenticabile da cantare e da assaporare con l’udito e con l’anima.
Conosciamo meglio Eloisa Bernardo
Nata a Torino, ma con origini pantesche, inizia a cantare molto giovane e per diversi anni si esibisce come solista e corista in gruppi blues, rock e pop.
Parallelamente, studia canto jazz e viene coinvolta dalla sua insegnante nella formazione di un quartetto vocale (Four Fellows), come voce soprano, con esibizioni anche all’estero, con accompagnamento di una big band piemontese o di musicisti jazz professionisti, esperienza che durerà a lungo.
Ultima esperienza, prima del trasferimento a Pantelleria, con un gruppo a cappella jazz (Chorus) come secondo soprano.
Cultura
Melanconia e ironia nel teatro di Vespertino: un successo annunciato a Pantelleria

Sergio Vespertino torna a Pantelleria più carico e strafelicissimo che mai
Il ritorno di Sergio Vespertino a Pantelleria è sempre un gran successo: umano e professionale
insieme. Ed anche stavolta, in scena con “Strafelicissima Palermo” lo scorso 22 agosto in Piazza
Cavour alle ore 21,30, patrocinato dal Comune di Pantelleria, nello specifico dall’Assessorato allo
Spettacolo, di Federico Tremarco, l’artista siciliano non si è smentito,
dando il meglio di un mondo quotidiano ormai alle spalle, attraverso una fenomenologia di
parole e pensieri sulla rotta di un passato nostalgico intriso di vivace ironia.
Poco prima dell’inizio del suo monologo, fatto d’intrecci esistenziali ricchi di senso, noi della
redazione abbiamo strappato una intervista al nostro eclettico attore, seguendo un po’ la scia delle emozioni in divenire e rendendo omaggio ad un’epoca non tanto lontana, ma assai diversa dalle istanze del nuovo mondo che avanza, fatto di fretta, di comunicazione inefficace, di misera condivisione e di bisogni soggettivi che hanno seppellito il ‘NOI’ lasciando spazio a quell’Io caratterizzato da forte individualismo.
Immedesimandosi in scene di vita dal sapore antico, in qualche modo collegate al proprio
vissuto personale, Vespertino ci ha saputo restituire, raccontando in modo concreto e
trasparente, la nostalgica collezione di oggetti vintage riposti in una valigia usurata dal tempo,
ma viva e generosa nel recupero del retrospettivo; nello stesso tempo, con grande maestria, a
dipingere il quadro di una Palermo ‘strafelicissima’ dalle tinte antiche, con la sua adrenalinica
quotidianità e la partecipazione attiva ai valori familiari, amicali e sociali d’un tempo.
Lei è venuto spesso a Pantelleria, realizzando ogni volta performance teatrali poliedriche che hanno indiscutibilmente manifestato la tua ricca e variegata professionalità: ce ne vuole parlare? “Io provo ogni anno a fare sempre qualcosa di diverso. E’ chiaro che c’è tanta laboriosità, c’è tanto fermento; poi, qua mi sento amato, e non vorrei che questo fosse interpretato come un autoelogio, piuttosto che mi si consideri una persona innamorata di quello che fa, che vuole trasmettere sulla scena – ma credo si percepisca – questa passione che mi accompagna e che fa in modo che il pubblico torni.
“Faccio circa novanta spettacoli l’anno, in Sicilia, ma anche nel resto d’Italia, qui ho creato uno zoccolo duro. Preferisco gli spazi più piccoli, perché più interessanti; per un monologhista prevale sempre l’idea più intimistica e l’intenzione di andare solidificando le corde più profonde, al di là delle risate, dei sorrisi, dell’ironia; ci sono anche la melanconia, la riflessione, l’emozione…che rappresentano tutti i moti dell’anima che mi accompagnano. Il mio racconto diventa così la narrazione di tutti, ed è come sfogliare un album di ricordi…”
Una bella condivisione emozionale. Come mai non dice mai ‘NO’ a Pantelleria, considerato che lei è un grande professionista e potrebbe anche esprimere il suo disinteresse verso un luogo comunque logisticamente difficoltoso?
Che cosa rappresenta quest’isola per lei? “Tantissimo, così come tutta la Sicilia. Nello stesso tempo, sento fortemente il bisogno di esportare la nostra lingua , la nostra cultura, il lato buono della nostra terra fuori dal paese natio, un po’ alla Camilleri, anche solo attraverso dei simboli: un prodotto autoctono, un cappero, qualcosa che può essere assaporato, ascoltato… perché noi stessi siamo un prodotto della nostra terra.
“C’è sempre da parte mia l’idea di ‘entrare’ costantemente in ogni dove, soprattutto
in ciò che può sembrare marginale, distante dal nucleo centrale; ecco, lo trovo più interessante,
perché in luoghi come Pantelleria trovo maggiore genuinità ed energia, qualcosa ancora da
‘rubare’, da prendermi, da assorbire.
“Ogni volta che giungo sull’isola, è come se si manifestasse un effetto spugna, perché mi reco lì a partecipare all’ultimo saluto al sole; in un posto ancora, un po’ staccato da tutti, a percepire il vento che mi attraversa; ed io ho bisogno di raccogliere tutto questo, per poterlo poi condividere dando sapore ai miei spettacoli, intrisi di qualcosa che appartiene al mio vissuto, che mi ha attraversato”.
Grazie. Parliamo adesso dello spettacolo ‘Strafelicissima Palermo’: con quale tonalità emozionale si esprimerà? “Prima di rispondere a questo, vorrei dirle che Mariella Raffaele è stata la prima persona che ha creduto in me, che mi ha accolto a Pantelleria con il sentimento della fratellanza; e poi altre persone, che ogni volta ritrovo col sorriso e con la solarità che quest’isola custodisce; perché qua il tempo è più rallentato e, come vedi, in questo momento anch’io sono senza orologio o altro, perché a Pantelleria non occorre più nulla, esiste un tempo tutto nostro.
“Strafelicissima Palermo” rappresenta un omaggio: è uno spettacolo dedicato a mio
padre, che ho perduto quando avevo quasi tredici anni. Accadde tutto in un baleno, eravamo in
vacanza al mare; non avendone mai realmente parlato più di tanto, è stato un modo per
‘attraversare’ questo dolore antico attraverso un album di ricordi: sarà un’esplorazione
divertente, ma riflessiva sugli anni ’70 – ’80 – ’90.
“Io sono già attempatello, ho 63 anni e, in modo naturale, mi sono ritrovato a fare la revisione partecipata di tutto un ciclo, un percorso che comincia dal tempo in cui non esistevano i social: c’eravamo solo NOI – una squadra, un gruppo – e non esisteva ancora l’idea dell’IO; fino ad arrivare ad oggi, un’epoca di smisurata diffusione ‘digitata’ in cui, paradossalmente, vincono il silenzio, l’isolamento, l’incomunicabilità.
“Attraverso la mia performance viene fuori una Palermo felicissima ricca di bellezza, e di mio
padre felicissimo, che mi ha accompagnato nell’intero percorso di questa città, fatta di vicoletti
animati dagli artigiani, di familiari attenti e presenti nella nostra vita, di relazioni sociali
arricchite di saluti leggeri e sorrisi graziosi, di grande generosità. Ed è con questi valori che
voglio accogliere il mio pubblico, avvolgendolo con un plaid che possa riscaldarlo; e, secondo
me, anche i giovani riusciranno a sorridere, immaginando di vivere lo spettacolo come fossero
pagine di un libro da sfogliare.”
Per lo spettacolo a Pantelleria è affiancato da Virginia Maiorana: come è iniziata la vostra collaborazione artistica? “Per ventuno anni ho collaborato con Pier Paolo Petta, musicista e compositore palermitano, ma ad un certo punto lui ha sentito il bisogno di realizzare degli spettacoli da solo ed io l’ho assecondato nella sua libertà di volare; così, nell’arco di un brevissimo tempo, sono riuscito a conoscere una persona che ha grande desiderio di esternare le sue qualità e che può dedicarsi in toto alle mie esigenze di lavoro.
“Il sodalizio con Virginia ha preso vita a partire da gennaio 2025. Insieme abbiamo realizzato il circuito dei Teatri di Pietra, non solo in Sicilia, ma anche in Toscana, con dei classici ‘a modo mio’ piuttosto che da purista: perché io non sono purista, non so stare troppo ‘composto’, però ricorro alla trasversalità.
“Mi sento promotore di un teatro ‘per tutti’, non di nicchia, un teatro cosparso di sottile ironia e anche un po’ divertente; per trattare di Uisse, di Pirandello o di Shakespeare, utilizzo una chiave di lettura diversa, anche per espandere il mio messaggio ai giovani e dentro le scuole.
“Veda, a teatro mi rendo conto che, quando comincia lo spettacolo, non si scorgono più le luci sugli
schermi dei cellulari; ciò vuol dire aver raggiunto l’obiettivo, avere improvvisamente catturato
tutti dentro la mia stessa energia: e questa è una risposta ‘sicura’.
“Ho parlato di mio padre come fonte d’ispirazione, ma poi ognuno elaborerà il proprio significato.
Siamo in questa piazza, stasera, ed io ringrazio davvero il Comune di Pantelleria, l’Assessore Tremarco e tutte quelle persone che si sono mosse perché tutto ciò possa avvenire, perché questo incontro di condivisione rappresenti una bella opportunità di attivazione dell’essere noi, piuttosto che lasciare spazio alla passività dello stare davanti ad un televisore o un pc.
Se ce la faremo, vuol dire che avremo vinto, che ci siamo incontrati per l’ennesima volta
scambiandoci qualcosa!”
Adesso non ci rimane che dire che siamo stati STRAFELICISSIMI, per lo spettacolo e averla ospitata a Pantelleria.
Franca Zona
In copertina screen da video del Comune di Pantelleria
Cultura
Pantelleria – Unipant: uscito l’Avviso per proporre le nuove attività didattiche 2025-26

Sono già disponibili per l’iscrizione quasi 25 proposte
Il 29 settembre 2025 inizierà il nuovo Anno Accademico 2025-26 dell’Unipant che sarà presentato in dettaglio a fine settembre con tutti i corsi, laboratori e seminari di educazione non formale e informale. Nel frattempo, sono già confermati e disponibili per l’iscrizione più di 25 corsi e laboratori, alcuni ormai consolidati altri nuovissimi.
L’Unipant sta procedendo in questi giorni alla pubblicazione dei programmi sulla pagina https://www.unipant.it/attivita-didattiche-non-formali-e-informali/ e le iscrizioni sono già disponibili tramite il modulo: https://forms.gle/EWAppBVRKbxM5H127
Anche quest’anno saranno disponibili corsi in presenza e online, e venendo incontro alle richieste dei nostri studenti, sarà implementato e migliorato a livello tecnologico il sistema che permetterà la fruizione dei corsi online, ampliando anche l’offerta per quanti, tra i soci, non sono a Pantelleria o hanno difficoltà a frequentare in presenza.
Nonostante la vasta offerta già presente, è possibile proporre altre attività didattiche entro il 15 settembre per gli insegnanti esterni.
Nell’Avviso è specificato come presentare la proposta per un Corso (minimo di 10 ore max 20 ore – max 36 ore solo per i Corsi di Lingue), un Seminario (un massimo di 3 ore ad appuntamento per un max di 5 appuntamenti a tema), un Laboratorio (minimo di 10 ore max 20 ore in cui la pratica sia preminente rispetto alla parte teorico-nozionistica).
Da quest’anno sarà possibile anche prepararsi per l’esame certificato di Inglese dal livello A1 al livello C2 e poi sostenerlo in sede grazie al fatto che l’Unipant è diventata Polo di Studio eCampus, chiedendo anche un tutoraggio o un servizio di verifica fino all’esame.
Chiunque abbia una o più conoscenze specifiche, le voglia condividere con gli altri e sappia insegnare agli adulti può diventare un insegnante Unipant.
Gli insegnanti Unipant sono tutti volontari e accettano di insegnare in forma gratuita per sostenere il progetto e nella consapevolezza che tutti i fondi raccolti vanno a pagare la grande spesa legata all’affitto della sede che è di 1.700€ al mese.
Non avendo finanziamenti o sponsorizzazioni, lo sforzo dei nostri volontari e soci, dagli insegnanti a chi è in segreteria, da chi pulisce a chi organizza gli eventi, è tutto volto alla sopravvivenza dell’Unipant stessa.
Per gli insegnanti, comunque, è prevista l’iscrizione Unipant gratuita, la copertura assicurativa, la possibilità di seguire un altro corso Unipant gratuitamente e di avere la priorità per i viaggi-studio all’estero completamente gratuiti del Programma Erasmus+, richiedere sconti sull’offerta educativa formale eCampus, più varie altre agevolazioni che l’Unipant sta studiando grazie a delle convenzioni specifiche.
L’Avviso si può scaricare a questo link: https://www.unipant.it/diventa-un-insegnante/
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