Attualità
Coronavirus: “paura e panico”. Come evitare la psicosi lo spiega l’esperta Maria Tinto
La paura è quell’emozione, frutto dell’istinto di conservazione della specie, che ci ha permesso di sopravvivere alle calamità naturali. E’ quell’emozione primaria che ancora oggi ci consente di fronteggiare i pericoli e le difficoltà che troviamo sul nostro cammino. Si tratta della “sana” paura, quella buona e fruttuosa per la nostra vita, che ci fa arretrare di fronte ad un pericolo.
Ma, poiché è frutto dell’istinto, può assumere forme sproporzionate, che non hanno più nulla a che vedere con la nostra sopravvivenza, anzi, paradossalmente, la mettono a rischio.
Ecco che allora si trasforma in panico, un’esagerata paura della paura, uno stato di agitazione verso un pericolo sconosciuto, che arriva all’ improvviso, imprevedibile.
Paura e Panico sono le forme che sta assumendo la nostra vita in questi ultimi giorni, in seguito alle notizie che arrivano da ogni mezzo di informazione nelle nostre case, che ci comunicano in modo martellante dell’andamento virale del Virus Corona (COVID-19).
Creando in tutti un’esagerata aspettativa funesta di contagio. Paura della paura di essere contagiati dal Coronavirus, ovvero dell’ennesimo virus “stagionale”, come quelli influenzali ricorrenti, che determinano certamente un numero di morti notevole oltre che di contagi a sei cifre.
Eppure, non siamo spaventati alla notizia delle 11 mila persone che ogni anno muoiono di polmonite in Italia, ovvero 30 persone ogni giorno e la causa sono proprio i virus influenzali che di norma si presentano ad ogni stagione invernale.
Forse perché queste sono morti di cui non si parla, morti silenti, sulle quali i social network, i telegiornali, i talk show hanno le luci spente, perché non destano l’attenzione del pubblico, non fanno scalpore. Mentre parole come “quarantena”, “epidemia” “pandemia” toccano punti nevralgici delle nostre antiche memorie. Rimandano alla “peste”, al “colera”, all’”isolamento”, al “contagio”, per cui inizia la caccia alle streghe, la caccia al “portatore”. Con la conseguenza di isolarsi, di tenere a distanza gli altri e di rinunciare alle attività quotidiane.
Basterebbe già l’uso innumerevole della parola “VIRUS” per creare allarmismo, se poi a questa vengono associate altre parole inquietanti e “pericolose” per il genere umano, il gioco è fatto. Il bombardamento mediatico di cui tutti siamo vittime, non fa altro che condizionare la nostra vita verso comportamenti inappropriati.
In un clima di odio e di paura, spesso alimentate dalla Politica, per fini propagandistici e di ricerca di consensi, la deriva è quella di chiudersi in uno spazio mentale alienato, dove la paranoia diventa il motivo saliente di vita. Del resto si sa che la paura, quando non adeguatamente fronteggiata, è il più grande predittore della paura. Alimenta l’angoscia del futuro e distrugge la percezione del presente. In una società che educa al controllo ed alla perfezione, in antitesi, tra l’altro, con la nostra natura umana di imperfetti ed in preda agli istinti, ci vuole molto poco per creare panico, specialmente in chi per essere informati, si affida alla Rete ed al passa parola, senza attivare alcuna capacità critica, né riflessiva.
Da Terapeuta della Famiglia il mio consiglio ai genitori è quello di non parlarne in casa, specialmente in presenza dei bambini, che non riuscendo a gestire l’emozione della paura, traducono le loro sensazioni in angoscia. Inoltre, poiché i genitori sono coloro che dovrebbero proteggerli, assistere allo spettacolo di genitori impauriti e angosciati, trasformeranno la loro paura in terrore.
Attiveranno quindi una serie di difese per proteggersi, allontanandosi sempre di più dai loro interessi primari. Quando non riusciamo ad azionare il processo cognitivo, presente in ognuno di noi, lasciandoci sopraffare da quello che non c’è, stiamo lottando contro un nemico che , in questo caso, non è il Virus, ma qualcosa che è dentro di noi.
Il mio consiglio, in tutte quelle circostanze della vita, che ci mettono di fronte a scelte o difficoltà importanti, è un esercizio mentale con poche ma semplici
r e g o l e
La prima è quella di mantenere la calma;
seconda è quella di riflettere sulla effettiva necessità di un’azione, ma cosa ancora più importante, guardarsi da lontano, ovvero fare lo spettatore di se stesso.
Dopo aver messo in atto questi semplici passi, tutto assumerà una dimensione nuova, le valutazioni saranno oggettive e le decisioni saranno prese con coerenza ed efficacia, riguardo la situazione da affrontare.
Solo allora la paura non ci farà più paura e la nostra vita potrà scorrere, come acqua tra le rocce ed assumere la forma che più le aggrada.
Dott.ssa Maria Tinto Psicoterapeuta Breve Strategica Psicosessuologa
Ambiente
Trapani: Concluso il primo corso Regionale per Direttore Operazioni di Spegnimento dei Vigili del Fuoco
Trapani, 19 dicembre 2025 – Si è concluso presso il Comando dei Vigili del Fuoco di Trapani il I° Corso Regionale DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento), organizzato nell’ambito della formazione specialistica promossa dalla Direzione Centrale per la Formazione, in occasione della VII edizione – anno 2025.
Il corso, della durata di due settimane (dal 9 al 19 dicembre), ha coinvolto 20 Vigili del Fuoco
provenienti da diversi Comandi della Regione Sicilia, tra cui Palermo, Messina, Enna, Ragusa e
Trapani. Le attività formative sono state curate da istruttori provenienti da vari Comandi d’Italia –
Bari, Cosenza, Imperia e Pesaro-Urbino, Ragusa, Palermo, – nonché da personale specializzato del
Reparto Addestramento Controllo Spazio Aereo (RACSA) dell’Aeronautica Militare, con sede a
Pratica di Mare, e del 37º Stormo dell’Aeronautica Militare con sede presso l’Aeroporto di TrapaniBirgi.
La prima settimana, di carattere teorico, è stata dedicata all’approfondimento della normativa AIB, all’impiego dei mezzi aerei e terrestri nella lotta attiva agli incendi boschivi, alle strategie di intervento, ai protocolli Internazionali di sicurezza AIB, nonché all’utilizzo dei SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) in concorso con il personale in possesso della specializzazione DOS. Particolare rilievo è stato inoltre attribuito alla comunicazione aeronautica.
La seconda settimana ha visto i discenti impegnati in attività pratiche, con esercitazioni sulla
comunicazione aeronautica mediante l’utilizzo di sistemi radio Terra-Bordo-Terra (TBT) per il
collegamento con i piloti degli aeromobili, oltre a simulazioni operative svolte su appositi
simulatori presenti presso la sede centrale del Comando di Trapani sotto la guida di personale
controllore di volo dell’Aeronautica Militare.
Al termine del percorso formativo, i nuovi operatori abilitati entreranno a far parte del personale DOS della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Sicilia, contribuendo al rafforzamento della capacità operativa del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nelle attività di contrasto agli incendi boschivi. Il Comando dei Vigili del Fuoco di Trapani si conferma così polo di eccellenza nella formazione professionale, grazie all’impegno costante nella crescita delle competenze e nell’aggiornamento tecnico del personale operativo.
Attualità
TRAPANI: IL GENERALE DI BRIGATA UBALDO DEL MONACO IN VISITA AL COMANDO PROVINCIALE
TRAPANI: IL GENERALE DI BRIGATA UBALDO DEL MONACO, COMANDANTE DELLA LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”, IN VISITA AL
COMANDO PROVINCIALE
Incontro con militari dei reparti territoriali e speciali dell’Arma in provincia per uno
scambio di auguri di Natale.
Nella mattinata odierna il Generale Del Monaco si è recato in visita al Comando Provinciale di Trapani, dove, accolto dal Comandante Provinciale Colonnello Mauro Carrozzo, ha incontrato una rappresentanza di militari appartenenti a tutti gli ordini e gradi, provenienti dalle articolazioni territoriali e di specialità dell’Arma in provincia per uno scambio di auguri di Natale.
Il Comandante della Legione, nel soffermarsi sull’importante ruolo sociale che da sempre i
Carabinieri rivestono per la cittadinanza, ha voluto estendere i propri auguri alle famiglie
quale fondamentale punto di riferimento dei militari chiamati ad affrontare i complessi
compiti quotidianamente a loro devoluti.
Il Generale ha concluso il suo intervento con sentite parole di ringraziamento e
apprezzamento per i risultati conseguiti dai Carabinieri della provincia e per la quotidiana
attività svolta a favore della cittadinanza.
Attualità
Pantelleria – Chiusura Castello, due coppie di sposi risarcite perchè costrette a cambiare location celebrazione matrimonio
La chiusura del Castello medievale resta un atto mal digerito per l’intera comunità pantesca, che si domanda se vi sia una strada per acquisirne la proprietà.
Intanto, sull’Albo Pretorio del Comune si legge:
Premesso
“che nel mese di ottobre si sarebbero dovuti celebrare due matrimoni civili presso il
Castello Barbacane di Pantelleria, giusta prenotazione avvenuta all’atto delle pubblicazioni di
matrimonio avvenute nei mesi di maggio e giugno;
che in data 31/07/2025 la struttura del Castello Barbacane è stata chiusa, a seguito di un sopralluogo
del Demanio Regionale, che ne ha disposto l’immediata indisponibilità per eventi privati, inclusi i
matrimoni civili;
che alla data della comunicazione della chiusura del Castello le due coppie di sposi avevano già
provveduto alla stampa delle partecipazioni di nozze, riportanti come luogo della cerimonia proprio
il Castello di Pantelleria, così come si evince dalla note prot. 22582 e 22586 del 22/09/2025,
sostenendo delle spese inutili rispettivamente di € 425,00 e di € 200,00;
che, a causa del cambio location per la celebrazione dei due matrimoni civili, le coppie di sposi
hanno dovuto predisporre nuovamente le partecipazioni di matrimonio indicando il nuovo luogo di
celebrazione e sostenendo ulteriori spese non previste;
che nelle suddette note ricevute le coppie di sposi chiedono il rimborso totale delle spese sostenute
per la stampa delle pubblicazioni con l’errata indicazione del luogo di celebrazione individuato nel
Castello Barbacane, ammontanti come sopra indicato rispettivamente in € 425,00 ed € 200,00, per
un totale complessivo di € 625,00;
considerato che questa Amministrazione Comunale si è subito prodigata per collaborare con le
coppie di sposi nella ricerca di una nuova location per la celebrazione dei due matrimoni civili,
consapevoli che un cambio location all’ultimo minuto crea non poche difficoltà nell’organizzazione
dell’evento;
che è indubbio il danno causato ai cittadini interessati, anche se non dovuto a volontà diretta di
questo Ente, che non può non riconoscere il ristoro, pur se parziale, stante che è mancata agli
interessati una location di prestigio quale è quella del Castello di Pantelleria;
che per tale ulteriore danno non è stato richiesto alcun ristoro e pertanto si ritiene conveniente per
l’Ente riconoscere quanto richiesto, che tra l’altro risulta essere debitamente documentato;
che pertanto si ritiene opportuno rimborsare a tutti gli interessati le spese sostenute con un
contributo una tantum rispettivamente di € 425,00 e di € 200,00, così come specificato nelle
richieste suddette e allegate alla presente proposta…”.
Questi sono solo due degli molteplici eventi importanti saltati per la chiusura repentina, inattesa e impensabile, del Castello. Ma diciamo che ci può stare, se si sono ravvisati crolli della struttura tali da intervenire con simili provvedimenti. L’incolumità e la sicurezza della popolazione è al primo posto.
Infatti, questo articolo vuole essere un mero spunto, una occasione per tornare a parlare del Forte, affinchè si faccia il possibile e quanto prima per riappropriarci di una nostra proprietà, con tutti gli oneri e onori. Il maniero medievale soggiace sul nostro suolo da secoli e secoli e rappresenta un fiore all’occhiello della nostra cultura, della nostra ricca storia.
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