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Sport

Concluso il primo corso del Circolo Velico Isola di Pantelleria

Giuliana Raffaelli

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Concluso il primo Corso Base di Vela del Circolo Velico Isola di Pantelleria

Si è concluso ieri pomeriggio il primo Corso Base di Vela organizzato dal Circolo Velico Isola di Pantelleria. Sono state due settimane di lavoro molto intenso, sia per lo staff che per i giovani iscritti. Per ottimizzare lo svolgimento della didattica e l’apprendimento, gli allievi (di età compresa tra 6 e 12 anni) sono stati suddivisi in due gruppi, in base a età e livello tecnico. Seguendo il programma della Federazione Italiana Vela (FIV), gli incontri giornalieri hanno previsto un briefing iniziale in cui sono state spiegate nozioni teoriche, prove in acqua e un piccolo briefing finale per chiarire eventuali dubbi emersi durante lo svolgimento delle manovre in mare. “Nonostante molti ragazzi fossero alle prime esperienze hanno dimostrato davvero grandi capacità di apprendimento riuscendo, a fine corso, a realizzare correttamente tutte le manovre previste da programma. Qualcuno di loro è emerso e potrà essere considerato un domani (se lo volesse) per formare una squadra un po’ più competitiva” afferma Daniele Alongi, presidente del Circolo. Discorso differente per i bambini più piccoli che hanno vissuto il corso come un gioco, come è giusto che sia. “Con i più piccini” prosegue Daniele “abbiamo usato un approccio un po’ diverso: siamo partiti dal gioco in acqua durante le lezioni pratiche perché consideriamo il momento ludico un mezzo per l’apprendimento. Il raggiungimento degli obiettivi è sì importante, perché chiaramente si sta facendo una scuola di vela, ma deve essere inserito all’interno di un contesto di allegria, armonia con lo sport e voglia di fare. Questo è il nostro must: fare le cose bene, come da programma, ma in allegria e senza stressare.”

I ragazzi sono tutti soddisfatti. “Il corso mi è piaciuto tantissimo. Ero già stato in barca e sapevo fare alcune manovre ma non sapevo come si chiamano. Ora finalmente l’ho imparato. Voglio continuare. Non vedo l’ora che cominci il nuovo corso” dice Alex. “Ho sempre voluto andare in barca a vela, imparare a usare la barca, anche se ho avuto un po’ paura quando dovevamo ribaltarla. Ma poi mi sono divertita tanto” ci confessa Maria Grazia. “Ora chiamo mio padre e gli dico di scendere così mi scrive al nuovo corso” dice con enfasi Nicholas. I corsi di vela sono un’occasione importante per i ragazzi che sono rimasti chiusi per lunghi mesi nelle abitazioni. È il momento giusto per vivere a contatto con il mare, per assaporare lo sport, per riappropriarsi di un atteggiamento positivo, anche verso gli altri, pur mantenendo le giuste distanze ma con spirito di collaborazione. Oggi pomeriggio si ricomincia con altri corsi: ci sono già numerosi iscritti e le iscrizioni continuano. La settimana prossima si unirà al già preparato staff un’istruttrice FIV molto brava e qualificata. “Vogliamo dare il massimo alla comunità pantesca che ha reagito incredibilmente bene alla nostra iniziativa. Siamo pieni di energia, felici, fieri e orgogliosi e stiamo dando tutti quanti il massimo contributo con passione e dedizione affinché questa iniziativa venga fatta nel miglior modo possibile anche qui a Pantelleria” conclude Daniele Alongi.

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

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Cultura

In libreria e online l’ultima fatica letteraria di Rosario Prestianni: “Tennis. Storia di un riscatto”

Redazione

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Il racconto ripercorre le tappe più significative, sotto il profilo della maturazione atletica ed umana, di Rosario Prestianni che, non più giovanissimo, ha scoperto l’attitudine e la passione per un grande sport: il tennis.

L’autore ripercorre con la memoria la propria infanzia, in particolare i momenti in cui, con un semplice pallone ed insieme ad un gruppetto di amici, scendeva in strada a giocare a calcio, come la maggior parte dei suoi coetanei. Ricorda anche, con tristezza, il momento in cui, a causa di una patologia, fu costretto a rinunziare a qualsiasi sport.

Trascorsi alcuni anni, maturò dentro di sé una decisione: praticare il tennis a livello semiprofessionale, sotto la guida di un vero maestro. Sollecitato da un’incoercibile forza di volontà, si iscrisse ad un circolo e cominciò ad allenarsi in maniera sistematica, anche se non sempre con significativi risultati.

La vera svolta arrivò grazie all’incontro con un maestro che, con il passare del tempo, è diventato il suo mentore e il suo confidente.

La narrazione assume un ritmo sempre più avvincente nel momento in cui Rosario Prestianni si sofferma sugli stati d’animo e sui sentimenti che lo hanno spinto a raggiungere un apprezzabile livello tecnico sotto il profilo agonistico. Ma, l’aspetto più rilevante dell’intera vicenda è il raggiungimento di una significativa crescita personale e la consapevolezza delle proprie fragilità e dei punti di forza che caratterizzano, oggi, la personalità dell’autore.

 

Rosario Prestianni, nato nel 1958, dopo una lunga attività nella pubblica amministrazione presso la Regione siciliana, nel 2018 pubblica il suo primo libro: una raccolta di tre fiabe da titolo “Il fantastico mondo di RosMari” (La Zisa), in edizione illustrata. Nel 2020 invece sceglie di dare vita a un racconto per ragazzi: “Turi e il prodigioso cronoscopio” (La Zisa); nel 2022, infine, dedica agli animali domestici il racconto “Ciccio” (Ed. La Zisa). “Tennis. Storia di un riscatto”, pubblicato da Edity, è il suo primo racconto dove il focus principale è invece lo sport.

Papà di quattro figli, è un appassionato sognatore. Innamorato della sua terra, si è sempre occupato di promuovere i prodotti tipici locali per incoraggiare la loro valorizzazione. Ha collaborato con l’associazione “Simenza” che ha come scopo la custodia dei grani antichi siciliani.

Ha, inoltre, promosso la lettura in classe dei suoi racconti in numerosi circoli didattici di Palermo. Ha organizzato anche dei tour per far conoscere ai ragazzi le bellezze artistiche e monumentali della sua città che ama. 

Davide Romano 

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Sport

Pantelleria, interdetti specchi di mare davanti a Bue Marino e Arenella. Ecco quando e perchè

Direttore

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Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Pantelleria:
visto il calendario delle attività veliche e sportive presentato in data 16 Luglio 2024 dal Sig.
ALONGI Daniele, Presidente del Circolo Velico Isola di Pantelleria (quale
responsabile “Organizzatore”), con cui ha comunicato di effettuare le regate Classe
Open con la partecipazione di lance pantesche per i giorni 21 e 28 luglio 2024, nelle
acque antistanti le località “Arenella” (Campo A) e “Bue Marino” (Campo B) del
comune di Pantelleria in base alle condizioni meteo presenti e più favorevoli previste;
gli stralci cartografici allegati alla sopra citata istanza, riportanti l’indicazione delle
zone di mare interessate dallo svolgimento delle regate (non interessate dalle rotte di
transito traffico commerciale);

ORDINA
Articolo 1
(Interdizione del tratto di mare interessato dalla manifestazione)
Nei tratti di mare interessati dallo svolgimento delle manifestazioni (Allegati 1), dalle ore 09:30 e fino al termine delle regate veliche, è fatto obbligo a tutte le unità in transito nella zona di mare interessata alla predetta manifestazione di prestare la massima attenzione alle unità ed ai
partecipanti che sono impegnati nella manifestazione stessa e di non avvicinarsi e sostare a meno di 200 metri da essi.

Ordinanza 2024_13 Regate veliche 2024_Firmato

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Sport

Attraversa Stretto di Messina su una fune: 3.6 km camminando nel vuoto l’impresa di Jaan Roose

Direttore

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Attraversa su una fune sottilissima lo Stretto di Messina, partendo da una antenna a Villa San Giovanni e raggiungendo quella di Messina

Resterà nella storia e probabilmente qualcuno proverà l’impresa cercando di migliorare il record o assottigliare la fune, ma intanto oggi, Jaan Roose ha firmato un tratto di storia dello sport, delle imprese eccezionali e dello stretto più discusso d’Italia: 3.600 in 2h 56′ 32”.

Bardato di maglia a maniche lunghe, pantaloni lunghi per proteggersi dal sole, l’incredibile Jaan con fatica percorre quel sottilissimo percorso fatto di fibre, chiamato slackline,  a 250 metri di altezza dal mare.
Ad un certo punto, ad 80 metri dal traguardo, l’atleta 32enne estone perde l’equilibrio e cade. Riesce a rimettersi cavalcioni sul filo e poi a rialzarsi, per riprendere e concludere il percorso, senza battere il record.

Ma la sua performance equilibrista è indiscussa e lo spettacolo dell’impresa deve esser stato reciproco, tra gli spettatori che vedevano un uomo sospeso in mezzo al mare a oltre 200 metri d’altezza, e il funambolo che vedeva da quella posizione pazzesca due pezzi d’Italia meravigliosi.

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