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Trasporti

Comitato Pendolari “Il gioco delle tre carte tra Regione, Trenitalia e Pendolari. Riduzioni? No solo aumenti!”

Redazione

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È iniziato il nuovo anno con la prova provata della non riduzione del 5% del costo delle tariffe ferroviarie approvate nel nuovo contratto di servizio 2024-2033 per il trasporto ferroviario tra il committente Regione Siciliana e Trenitalia Spa.

Una riduzione alquanto strana e incomprensibile tenuto conto che il costo dei biglietti/abbonamenti, dal 1° gennaio 2024, anziché diminuire è aumentato del 5% a differenza di quanto avevano sostenuto nella loro nota stampa istituzionale il governatore Schifani e l’assessore ai trasporti Aricò.(https://www.regione.sicilia.it/la-regione-informa/trasporti-nuovo-contratto-trenitalia-schifani-arico-piu-convogli-biglietti-meno-cari).

Le nostre perplessità scaturiscono dalle dichiarazioni dell’assessore ai trasporti Aricò e dalla nota prot.n.67416 del 13/12/2023 (parte integrante della delibera di G.R.n.503 del 21/12/2023) a firma del dirigente generale dott. S. Lizzio e del dirigente del 2° Servizio ing. G. Di Miceli.

La domanda ci sorge spontanea: se l’aumento del 10% era previsto da gennaio 2024 nel vecchio contratto 2017-2026 che cessa di esistere il 31/12/2033 come mai viene riportato, decurtato ed inserito nel sottoscrivendo contratto di servizio 2024-2033?    E per di più, come mai tale operazione di decurtazione dal 10 al 5%, così come scrivono i due dirigenti (nota prot.n.67416 del 13/12/2023) necessita di un’ulteriore copertura finanziaria stimabile di almeno 2,5 milioni per il triennio 2024-2026?

Pertanto a cosa è servito l’ulteriore aumento delle tariffe del 5% se la Regione nel triennio 2024-2026 (contratto chiuso al 31/12/2023) deve integrare almeno ulteriori 7,5 milioni di euro?

Per quale motivo rimangono in vigore nel 2024 le norme di un contratto di servizio di cui la Regione Siciliana nè ha anticipato la scadenza al 31/12/2023 sottoscrivendo un nuovo Contratto dal 2024 al 2033?

Considerato, inoltre, che nel 2023 non era previsto nessun aumento contrattuale (2017-2026), come mai la Regione ha acconsentito all’impresa ferroviaria di operare un aumento dei biglietti/abbonamenti del 10% a partire dal 1° gennaio 2023?

In merito alle nostre pressanti richieste la Regione aveva istituito un capitolo nella finanziaria 2023 con risorse per 3,6 milioni di euro finalizzati alla sterilizzazione dell’aumento dei biglietti/abbonamenti del 10% non dovuto per l’anno 2023. Che fine hanno fatto i 3,6 milioni di euro considerato che non è stato azzerato l’aumento di biglietti e abbonamenti non dovuto per l’anno 2023?

Per quanto riguarda il nuovo Contratto di Servizio 2024-2033 facciamo notare che a ad oggi non è stato pubblicato sul sito della Regione Siciliana – Dipartimento Trasporti il “Programma di Esercizio 2023-2024” relativo ai servizi ferroviari da espletare strutturato secondo la seguente ripartizione prevista dallo schema di contratto:

a)  codice identificativo del treno;

b) le stazioni di partenza e di arrivo del treno, la tratta di competenza e i km*treno; gli orari di partenza e di arrivo;

c) tempo di percorrenza;

d) i giorni di esercizio annuo e periodicità;

e) la composizione del treno e posti a sedere offerti, con esplicitazione della presenza di posti per passeggeri a mobilità ridotta e di supporti per il trasporto di bici a bordo; 

f)  tipo di materiale utilizzato;

g) categoria treno?

Economia

Approvato bilancio di Trapani Air Fuelling Service, società partecipata di Airgest. Utile da oltre 500mila euro

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Ombra: “Questo risultato è la conferma dell’ottimo lavoro fatto in TAFS srl e dei grandi miglioramenti economico patrimoniali che anche in Airgest si sono registrati nel 2023”
Airgest spa, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio, ha approvato il bilancio d’esercizio 2023 della propria società partecipata Tafs srl, che per il secondo anno ha registrato un utile di oltre 530 mila euro, segnando indici reddituali e finanziari di primo livello oltre a garantire nuova occupazione. Operativa dal marzo 2015, Tafs in join venture con la Carboil srl, opera nella gestione e conduzione delle infrastrutture interne al sedime aeroportuale dedite allo stoccaggio ed all’into-plane, cioè al rifornimento, dei carburanti aviation per gli aeromobili.

La società Tafs all’interno dell’aeroporto di Trapani Birgi, usufruisce di un modernissimo deposito di stoccaggio, equipaggiato da due serbatoi con una capienza di 500 metri cubi ciascuno e da un sistema di filtraggio, volti a garantire la totale conformità del prodotto Jet A/1, carburante per aviazione noto come cherosene e adatto alla maggior parte dei velivoli a reazione, rispetto agli alti standard di specifica richiesti dalle compagnie aeree.

Il commento del presidente di Airgest, Salvatore Ombra

«Dopo un intenso lavoro che ha visto anche il consolidamento della partnership con Carboil srl – ha spiegato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – ed il completo sfruttamento delle potenzialità della Tafs in un contesto di mercato altamente competitivo, questo risultato, in aggiunta a quello dello scorso anno, ci dà grande soddisfazione e costituisce la conferma dei grandi miglioramenti economico patrimoniali che Airgest ha traguardato nel 2023. Va dato anche questa volta merito all’intera struttura aeroportuale, al Consiglio di amministrazione ed all’attento appoggio del presidente Renato Schifani e di tutto il governo regionale».

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Trasporti

Pantelleria – Trasporti marittimi veloci, ecco quando riprendono i collegamenti con aliscafo

Direttore

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Dal primo giugno 2024 la Liberty Lines riprenderà il servizio di trasporto per mezzo degli aliscafi da e per Pantelleria.

Nel sito ufficiale dell’azienda dei collegamenti veloci con le Isole Minori della provincia di Trapani, in Sicilia, la tratta Pantelleria Trapani e viceversa sarà coperta per la stagione 2024 da sabato 1 giugno  a martedì 1 ottobre.

E’ già possibile effettuare prenotazione online, dal sito:

Liberty Lines

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Economia

Prezzo della Benzina ai minimi storici: i motivi del calo

Redazione

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Nel 2023, il prezzo della benzina è sceso a 1,20 € al litro, un minimo storico non visto dall’inizio della pandemia nel 2020. Fattori principali che hanno influenzato questa riduzione sono il crollo della domanda di petrolio e la riduzione dei margini di distribuzione.

Calo Prezzo Benzina: come è cambiato negli ultimi anni

I prezzi della benzina hanno visto una significativa fluttuazione negli ultimi anni. Prendendo ad esempio i dati degli ultimi tre anni, il costo medio della benzina nel 2021 era di 1,30 € al litro. Questo prezzo è aumentato nel 2022, raggiungendo 1,50 € al litro, a causa dell’instabilità del mercato del petrolio e delle tensioni geopolitiche. Tuttavia, nel 2023, si è osservata una riduzione sostanziale, con il prezzo medio che è sceso a 1,20 € al litro. Questa tendenza al ribasso riflette una combinazione di fattori, inclusa la diminuzione della domanda globale di petrolio e l’effetto delle politiche energetiche più sostenibili.

Crollo della Domanda di Petrolio

 
La domanda di petrolio ha subito un calo significativo, influenzato da diversi fattori macroeconomici e da un cambio nelle abitudini dei consumatori. L’agenzia Internazionale dell’Energia ha riportato che la domanda globale di petrolio ha visto una riduzione del 3% nel corso dell’ultimo anno. Questo calo è in parte dovuto alla crescente adozione di veicoli elettrici e alla maggiore sensibilità verso le alternative sostenibili. Inoltre, il rallentamento economico in grandi economie come la Cina e l’Europa ha contribuito a una minore richiesta di carburanti fossili.

 

Riduzione dei Margini di Distribuzione

 I margini di distribuzione, che comprendono i costi di trasporto, stoccaggio e vendita al dettaglio della benzina, hanno registrato una diminuzione. Questo fenomeno si spiega principalmente con l’efficienza operativa migliorata e con la riduzione dei costi logistici. Ad esempio, molte compagnie petrolifere hanno ottimizzato le loro operazioni di catena di approvvigionamento per adattarsi a un ambiente di mercato più competitivo, riducendo così i loro margini di distribuzione.

Costo della Benzina: previsioni e prospettive future

 Nonostante il calo attuale dei importo della benzina, il mercato rimane volatile e soggetto a rapidi cambiamenti. La continua evoluzione delle politiche energetiche, unita alle incertezze economiche globali, potrebbe portare a nuove fluttuazioni dei prezzi. Monitorare questi sviluppi sarà cruciale per comprendere le future tendenze dei prezzi del petrolio e della benzina. Inoltre, la transizione verso fonti energetiche più sostenibili potrebbe influenzare la domanda di petrolio a lungo termine, modellando così il panorama energetico globale.

 
 
Fonte: https://www.prontobolletta.it/

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