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Cultura

Castelvetrano, presentazione del libro “L’isola furba” con l’autore Fabrizio Fonte

Giovanni Di Micco

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Verrà presentato a Castelvetrano, il prossimo 11 dicembre (ore 16.00) presso la «Mondadori Point – Sistema delle Piazze – Piazza Carlo d’Aragona, 21», il volume «L’Isola furba – Indicazioni e controindicazioni sulla Sicilia» di Fabrizio Fonte. Porterà i saluti Salvatore Monteleone (Vice-Presidente Lions Castelvetrano) ed interverrà Lina Stabile. L’evento culturale sarà moderato dalla giornalista Francesca Capizzi.

 

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Fabrizio Fonte (Presidente del «Centro Studi Dino Grammatico» e Vice-Presidente dell’«Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici») da profondo conoscitore della Sicilia e della sicilianità, in questo suo ultimo volume (che è già alla terza ristampa), conduce il lettore in un originale viaggio tra le pieghe della storia recente dell’Isola, facendo emergere in tutta la loro reale dimensione le aggrovigliate contraddizioni sociali ed economiche. L’«Isola furba», che prende a prestito il titolo da una delle cento definizioni di Gesualdo Bufalino, che considerava la Sicilia anche una terra di «sperti». Non a caso è stata, sventuratamente troppo spesso, rappresentata anche da quei «centri decisionali del potere», che ne hanno scientificamente ostacolato il normale processo di sviluppo economico. L’auspicio dell’Autore, oltre a fotografare la Terra di Sicilia tra le sue luci e le sue ombre, è che si possa, nel più breve tempo possibile, dare avvio, coinvolgendo in particolare (ma non solo) le nuove generazioni, ad una concreta «rivoluzione culturale», che sappia favorire il rilancio e la valorizzazione innanzitutto delle realtà legate al mondo imprenditoriale e di tutte le numerose potenzialità, spesso ancora inespresse, dell’Isola e che, soprattutto, faciliti l’appuntamento con il PNRR («Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza»), che è un’opportunità che potrebbe pianificare, almeno per i prossimi anni, delle favorevoli, quanto inaspettate, condizioni di sviluppo al fine di riscriverne un futuro diverso. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Arcadia, dal Lions Club e dalla Mondadori Point di Castelvetrano.

L’Autore:

 

 

Fabrizio Fonte giornalista, laureato in «Scienze della Comunicazione». È autore di diversi saggi e di numerosi articoli di natura politica, economica e culturale per diverse testate giornalistiche regionali e nazionali. È stato insi­gnito del Premio alla Cultura «G.M. Calvino» nel 2014, del Premio letterario «La Campana di Burgio» nel 2015, del Premio letterario «Magister Vitae» nel 2017 e del «Premio Gaia» per la letteratura nel 2018. È Vice-Presidente dell’ISSPE («Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici») e presiede, infine, dal 2014 il «Centro Studi Dino Grammatico». In particolare ha pubblicato i saggi: Dal separatismo all’autonomia regionale. Storia dell’idea indipendenti­sta siciliana nel XX secolo (2011), L’operazione Milazzo e la mafia. L’inchiesta Merra la prima operazione antimafia nella Sicilia autonoma (2017) e Irredimi­bile Sicilia? L’Isola e il sogno infranto della sua autonomia speciale (2018).

 

Cultura

Mazara, Don Leo Di SImone nominato interlocutore referente pontificia dell’Accademia di Teologia di Roma

Marilu Giacalone

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Don Leo Di Simone, presbitero della Diocesi di Mazara del Vallo, è stato nominato interlocutore referente presso la Pontificia Accademia di Teologia di Roma. La nomina è stata firmata dal Presidente dell’Accademia, il Vescovo monsignor Antonio Staglianò. Don Di Simone è attuale direttore del centro diocesano “Operatori di pace”, della Scuola diocesana di Teologia, dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, della biblioteca del Seminario vescovile e referente diocesano per il Sinodo. La nomina di don Leo – così come si legge nella lettera a firma del Vescovo Staglianò – si inserisce nell’ambito del «dialogo transdisciplinare con gli altri saperi scientifici, filosofici, umanistici e artistici» stimolato da quanto Papa Francesco ha scritto nell’Enciclica “Laudato sì”, ossia che «la Teologia deve vivere una svolta decisiva, un cambio di paradigma, una coraggiosa rivoluzione culturale, affinché si rafforzi la consapevolezza d’essere una teologia fondamentalmente contestuale, capace di leggere e interpretare il Vangelo nelle condizioni in cui gli uomini e le donne quotidianamente vivono: il teologo non può che vivere in prima persona la fraternità e la comunione, a servizio dell’evangelizzazione e per arrivare al cuore di tutti». L’incarico a don Leo Di Simone ha una durata quinquennale.

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Spettacolo

Pantelleria, al via bando per selezione di cortometraggi. Iscrizioni al festival entro il 20 aprile

Direttore

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Proiezioni opere finaliste presso il Cineteatro San Gaetano di Scauri. Ecco quando

Al via  Concorso di Cortometraggi MEGAF 2025, aventi il tema dell’immigrazione, esplorandone aspetti culturali, politici e lavorativi. 
Mirato ai giovani cineasti locali e se sono studenti dell’Omnicomprensivo “Vincenzo Almanza” di Pantelleria ricevono punti extra per incentivarne la partecipazione

I cortometraggi devono essere di recente realizzazione, tra aprile 2024 e aprile 2025, avere sottotitoli in inglese per non udenti e rispettare i criteri tecnici di stabilità.

Valutazione equa e diversificata : La giuria è composta da pubblico in sala, esperti, una giuria web e una giuria studentesca.

Premi e riconoscimenti : Verranno assegnati premi per diverse categorie, tra cui miglior cortometraggio, regia, attore/attrice, fotografia e colonna sonora.
Sostenibilità e coesione sociale : Il concorso si inserisce negli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Il bando nel dettaglio

Art. 1 – ORGANIZZAZIONE
Il MEDIA GREEN ART FESTIVAL (MEGAF) 2025 è organizzato dall’Associazione Sincro Cult APS, con il supporto del Consiglio di amministrazione e della Direzione Artistica.

Art. 2 – FINALITÀ DEL BANDO
Il concorso è volto a selezionare cortometraggi che trattino il tema dell’Immigrazione in tutte le sue forme (culturale, politica, lavorativa). Possono partecipare opere realizzate da singoli autori, scuole, università, accademie, enti e strutture per persone con disabilità o patologie invalidanti.

Art. 3 – REQUISITI DI PARTECIPAZIONE

  •  I cortometraggi devono essere stati realizzati tra aprile 2024 e aprile 2025.
  • La durata massima consentita è di 20 minuti, inclusi i titoli di coda.
  • Devono essere in formato video MP4, MOV, FLV, AVI, MKV, con un peso massimo di 3GB per il caricamento online sulla piattaforma di selezione. 
  • I cortometraggi selezionati dovranno includere sottotitoli in inglese per non udenti.

Art. 4 – MODALITÀ DI ISCRIZIONE L’iscrizione è gratuita e avviene tramite: • Compilazione della scheda di iscrizione entro il 10 aprile 2025 al link: https://forms.gle/sxvMuH5w8Pq8opuUA

Caricamento del cortometraggio e della locandina tramite modulo dedicato dopo aver ricevuto il Codice Protocollo. (Il link sarà trasmesso insieme al codice protocollo).
Termine ultimo per il caricamento: 20 aprile 2025. I campi delle figure professioni lasciati in bianco durante la prima compilazione della scheda di iscrizione non saranno oggetto di partecipazione al voto per le categorie di appartenenza.

Art. 5 – SELEZIONE E GIURIA
Un comitato scelto dal Consiglio di amministrazione effettuerà una preselezione. Agli studenti che frequentano l’Omnicomprensivo “Vincenzo Almanza” di Pantelleria saranno assegnati 25 (venticinque) punti extra (in centesimi).
Questa decisione è stata presa di comune accordo dal direttore artistico, responsabile organizzativo e dagli organi del Festival in modo tale da incentivare i giovani locali alla partecipazione all’iniziativa al fine di essere più coerenti con gli obbiettivi di sviluppo e coesione dell’agenda sulla sostenibilità e lo sviluppo 2030.

I partecipanti dovranno caricare sul form di iscrizione anche un’autodichiarazione di iscrizione scolastica rilasciata dagli uffici di segreteria dell’istituto superiore “Vincenzo Almanza”.
I cortometraggi dovranno ottenere un punteggio minimo di 7/10 per accedere alla selezione finale. Saranno selezionati tra 240 e 320 minuti di cortometraggi.

Annuncio finalisti

I finalisti verranno annunciati entro il 15 maggio 2025.

Art. 6 – PROIEZIONE E PREMI
I cortometraggi finalisti saranno proiettati al Cineteatro San Gaetano nel mese di luglio 2025.
Premi assegnati:

  •  Miglior Cortometraggio 
  • Miglior Regia o Miglior Attore/Attrice
  •  Miglior Sceneggiatura 
  • Miglior Fotografia o Miglior Montaggio 
  • Migliori Effetti Visivi 
  • Miglior Colonna Sonora Originale 
  • Miglior Trucco e Acconciatura 
  • Miglior Costume
  • MEGAF Giovani (assegnato dalla giuria studentesca) 
  • Premi Speciali MEGAF (designati dalla Presidenza del Festival)

Art. 7 – GIURIA E VOTAZIONE
La giuria è composta da:

  • Pubblico in sala (50% del voto totale) 
  • Giuria Speciale e Tecnica (30%) 
  • Giuria Web (20%, con valutazioni entro 24 ore dalla proiezione online) 
  • Giuria Studentesca, che assegna il Premio MEGAF Giovani.

Art. 8 – TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
L’invio dei cortometraggi comporta l’accettazione del trattamento dei dati secondo il GDPR – Reg. UE 679/2016. Ai sensi del Regolamento UE n. 679/2016 i dati personali e i dati che necessitano un trattamento particolare, obbligatoriamente conferiti, saranno trattati dall’Associazione Sincro Cult con procedure prevalentemente informatizzate esclusivamente per l’espletamento delle attività concorsuali. I suddetti dati, inoltre, potranno essere comunicati a terzi per finalità di gestione delle attività concorsuali. I candidati possono esercitare i diritti di cui alla sezione 2, 3 e 4 del capo III del Regolamento UE n. 679/2016 (es. diritti di informazione e accesso, di rettifica e cancellazione, di limitazione e di opposizione al trattamento, di portabilità dei dati personali).

Art. 9 – RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Ai sensi di quanto disposto dall’art.5 della l. 7 agosto 1990, n.241, il responsabile del procedimento di cui al presente bando è Rag. Francesco Culoma, con ruolo/qualifica Responsabile dell’Area Amministrativa, e-mail francesco.culoma@sincrocult.it

Art. 10 – ACCETTAZIONE DEL REGOLAMENTO
La partecipazione implica l’accettazione integrale del presente bando. Per informazioni: eventi@sincrocult.it
Art. 11 – NORMA DI RINVIO
Per quanto non espressamente previsto dal presente bando, valgono, in quanto applicabili, le disposizioni previste dalla normativa citata nelle premesse della presente disposizione e dalle leggi vigenti in materia.

Art. 12 – PUBBLICITÀ
Il presente provvedimento è pubblicato all’Albo Ufficiale Informatico dell’Associazione e reso disponibile sul sito web dell’Associazione Sincro Cult https://www.sincrocult.it/

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Cultura

Proverbi marinareschi a Pantelleria / 11

Orazio Ferrara

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Megghiu bboia ca marinaru
Meglio boia che marinaio.
Il bello che a citarlo di più erano proprio i marinai nei momenti, e ce n’erano a iosa, “difficili” in navigazione. Ma era lo sfogo di appena un attimo, perché subito la rabbia svaniva e prendeva il sopravvento il loro amore per la vita in mare, cui non avrebbero rinunciato per nulla al mondo.

Megghiu patruni di varca chi còmitu di vascellu
Meglio padrone di barca che ufficiale in seconda di vascello.
È il proverbio dell’orgoglio e uno dei miei preferiti. Infatti è meglio essere il patrun di una barca o di un piccolo veliero che essere ufficiale in seconda di un grande vascello. Eppure la differenza tra barca e vascello è assai grande, malgrado ciò…
Il patruni è, dopo Dio, padrone e signore del battello e del suo piccolo equipaggio e quindi, essendo il primo nella gerarchia non deve obbedire né rispondere delle sue azioni a nessuno. Il còmitu, pur essendo ufficiale, deve comunque dar conto sempre del suo operato al capitano e comandante del vascello, che peraltro gli impartisce gli ordini.
Il còmitu non è altro che il comite della marineria medievale, esso era l’ufficiale, subordinato al capitano, che sulle galee era preposto alla manovra delle vele e dei servizî marinareschi in genere. Il significato recondito del proverbio dunque è piuttosto chiaro: meglio essere il primo in qualcosa, anche se piccola, che essere il secondo in qualcosa di grande. O tutto o niente. Il detto ha radici antichissime. Lo storico Plutarco lo attribuisce a Giulio Cesare, che lo aveva pronunciato in un piccolo e sperduto villaggio delle Alpi dicendo “Malo hic esse primus quam Romae secundus (Preferisco essere primo qui che secondo a Roma). Orgoglio smisurato di un grande condottiero.

Nenti cc’è cchiù riccu di lu mari
Niente c’è più ricco del mare.
È un’affermazione che non teme smentite.

Ngrizza li vili secunnu lu ventu
Raddrizza le vele secondo il vento.
Nell’andare a vela in mare ciò risponde in pieno alla buona pratica marinaresca. Purtroppo questo detto è usato anche per giustificare, in qualche modo, gli opportunisti, che si schierano con disinvoltura sempre dalla parte di chi in un dato momento sale al potere. Si rinnegano le proprie idee per prendere quelle ora in auge. D’altronde salire sul carro del vincitore è uno sport nazionale praticato da sempre da tanti, troppi, italiani fin dal Risorgimento.

È il proverbio del voltagabbana, che resta però sempre una figura triste e meschina.
‘Nterra liune e a mare minchiune
In terra leone e a mare minchione.
Si dice di persone che in terraferma fanno i gradassi e gli spavaldi e che, una volta in mare, rivelano la loro vera natura di uomini paurosi e vili.

Nun chiamari ventu a mari
Non chiamare vento a mare.
La superstizione dei marinai si sa è antica assai, risalente a quando il primo di essi prese a correre il mare su una tavola o su un tronco galleggiante. Chiamare o meglio fischiare il vento allorché si è in navigazione è cosa temuta oltremodo dai marinai.
È come sfidare il vento stesso, che risponderà immancabilmente all’improvvido sfidante con una selvaggia tempesta, tale da mettere in pericolo il battello e la vita dell’equipaggio. D’altronde il fischio non è stato mai visto di buon occhio sulle imbarcazioni. Si racconta infatti che in passato il fischio sommesso fosse il modo di comunicare segretamente tra i vari elementi che preparavano un ammutinamento.

11 – continua

Orazio Ferrara

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