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Cronaca

Capaci, Fsp Polizia: “23 maggio data simbolo per ogni Vittima in divisa”

Redazione

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“Oggi come allora solitudine e mancanza di tutele uccidono chi lavora per la legalità”

 

“Oggi è uno di quei giorni in cui tutto il resto sembra sbiadire, in occasione di un anniversario che è il simbolo di ogni vittima in divisa che ha versato il proprio sangue per l’Italia e gli italiani, per principi, valori e idee che, come ci ha insegnato Giovanni Falcone, continuano a camminare sulle gambe di altri uomini. Tanti, troppi nomi assieme a quelli di Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, nomi che esprimono tutti lo stesso immenso valore, che sono esempi da indicare, rimasti vittime della violenza che è sempre uguale anche se cambia nome, e che spesso si sarebbero potuti salvare. Perché 30 anni dopo, e decine di commemorazioni, parate, sfilate e celebrazioni dopo, la mancanza di tutele, la solitudine, l’atteggiamento pilatesco della politica, continuano a uccidere chi lavora per la sicurezza, la legalità, la giustizia.

 

Ma, 30 anni fa, dalla morte di quegli uomini giusti è germogliato un anelito di rinascita e di cambiamento. Anche grazie al loro sacrificio la Polizia di Stato è divenuta sempre migliore. Nutrendosi dei sentimenti autentici che loro hanno insegnato molte persone hanno capito che una vita libera dalla schiavitù della prepotenza è la sola scelta per cui lottare. E’ necessario continuare a percorrere quella strada per arrivare a un cambiamento vero, profondo, coraggioso, comprendendo che non c’è spazio per alcun compromesso o tentennamento di fronte a sfide come quelle per garantire legalità, sicurezza, giustizia”.

 

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, in occasione del 30° anniversario della strage di Capaci in cui, il 23 maggio del 1992, morirono il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, gli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

“Dopo tanto tempo – aggiunge Mazzetti – ancora persino rispetto a quegli eventi così drammatici non tutto è chiaro. Dopo tanto tempo ancora dobbiamo inseguire decisioni e interventi che possano salvare la vita, la salute, la carriera ai nostri colleghi ancora sempre troppo esposti e troppo abbandonati solamente al loro incrollabile senso del dovere, che a volte ne disintegra l’esistenza come fu per la gloriosa scorta di Falcone. Segnali come questi non sono più ammissibili se davvero vogliamo dire di aver imparato dalla tragedia di Capaci e da tutte le altre. Oggi è ancora necessario, proprio come lo era 30 anni fa, che le istituzioni, la politica e qualsiasi espressione dello Stato prendano una posizione netta a sostegno dei servitori del paese, senza se e senza ma, senza ipocrisie e senza codardie, senza tentennamenti e senza scuse. Solo così si adempie veramente al dovere di ricordare quegli eroi, rendendo giustizia alla loro vocazione di proteggere, tutelando chi ne ha seguito le orme in questo lavoro unico, pericoloso e bellissimo”.

Economia

Siccità, Schifani all’Ars: agricoltori esonerati dai pagamenti per irrigazioni di soccorso

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Presidenza della Regione
Esonero del pagamento per il 2024 dei ruoli che derivano dall’irrigazione di soccorso per gli agricoltori siciliani che ricadono nei comprensori dei Consorzi di bonifica. Lo prevede un emendamento alla manovra finanziaria in discussione all’Ars presentato dal presidente della Regione, Renato Schifani, per sostenere gli imprenditori agricoli alle prese con la grave crisi determinata dalla siccità.

Per questa agevolazione, la norma prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro da ripartire tra i Consorzi, con decreto dell’assessore all’Agricoltura, per ridurre l’onere a carico degli agricoltori fortemente penalizzati dall’emergenza idrica.

«Un ulteriore sforzo finanziario del governo – evidenzia il presidente Schifani – per sostenere un settore che sta pagando un grande prezzo a causa della siccità senza precedenti nella nostra regione».

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Economia

In Sicilia aumentano imprese e occupati, traina il turismo

Redazione

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Sicilia: nel secondo trimestre 2024 aumentano imprese e occupati

Turismo e servizi, costruzioni, agricoltura e commercio i settori in

crescita

Pace e Vaccaro: “Dati incoraggianti, investimenti per rendere il trend più stabile”

Palermo, 26 luglio 2024 – Crescono turismo e servizi, costruzioni,
agricoltura e commercio, in leggerissimo calo l’industria: in Sicilia la
ripresa economica è testimoniata dall’aumento di imprese e occupati nel
secondo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2023,
così come rilevato dall’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia,
la cui analisi mette in evidenza i settori a maggiore sviluppo.

Fra aprile e giugno 2024 risultano attive negli Albi camerali 383.285
realtà economiche con un saldo attivo di 1.759 imprese, frutto di 5.849
nuove iscrizioni a fronte di 4.090 cessazioni; il dato pone l’Isola al
settimo posto nella classifica nazionale per maggiore incremento, con un
tasso di crescita dello 0,37%.

Per saldo attivo fra iscrizioni e cancellazioni, la provincia più
dinamica è Catania (452), seguita da Palermo (390), Siracusa (274) e
Trapani (244). Queste le performance delle altre province: Messina, 176;
Agrigento, 134; Caltanissetta, 59; Ragusa, 28; ultima Enna con 2.
I settori con la maggiore concentrazione di imprese e col più elevato
incremento rispetto al primo trimestre 2024 sono Turismo e servizi, con
105.578 attività che occupano 403.096 addetti e un tasso di crescita di
aziende del +1,09%; Costruzioni, con 46.905 imprese e 143.708 dipendenti
(+0,51% di imprese); Commercio, con 125.446 partite Iva e 324.839 unità
di personale (+0,10%); e Agricoltura con 75.956 aziende e 126.705
addetti. L’Industria cala di pochissimo, dello 0,03%, ma resta comunque
un settore assai significativo nel sistema produttivo regionale, con
29.121 aziende e 137.769 lavoratori. Gli occupati nel complesso dei
settori siciliani sono saliti a 1.170.007.

“Quello del Turismo e servizi – osserva Pino Pace, presidente di
Unioncamere Sicilia – continua a confermarsi come il settore candidato a
diventare il principale traino dell’economia regionale. I dati mostrano
una forte capacità degli imprenditori di rispondere ad una domanda in
costante crescita, sia in termini di ricettività e ristorazione, sia in
relazione alle esigenze del welfare e del sociale, degli investimenti in
istruzione e formazione e in ricerca e innovazione, così come rispetto
al crescente fabbisogno di sanità e cura e di assistenza alle persone.
Tutto ciò – analizza Pace – potrebbe comportare un progressivo
orientamento degli investimenti pubblici e privati verso questo settore,
con l’obiettivo di conferire maggiore stabilità e sostenibilità nel
tempo a questo trend di sviluppo”.

“Lo stop al ‘Superbonus’ – analizza Santa Vaccaro, segretario generale
di Unioncamere Sicilia – non sembra avere frenato la crescita del
comparto delle Costruzioni. Questo, probabilmente, è dovuto agli
investimenti finanziati dal ‘Pnrr’ che cominciano a dispiegare in
maniera più evidente i loro effetti positivi sul territorio, ma anche
agli sforzi che la nostra Isola sta compiendo sul fronte della
transizione energetica, della rigenerazione urbana e della tutela
ambientale. Sono, infine, incoraggianti le dinamiche di crescita
dell’Agricoltura, nonostante la siccità, e del Commercio, che sembra
resistere alla crisi che colpisce soprattutto i piccoli esercizi, e la
tenuta dell’Industria in un momento in cui a livello nazionale si
assiste ad una perdurante contrazione della produzione”.

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Cronaca

Castellammare del G., sequestro di beni di 67enne coinvolto nell’operazione “Cutrara”

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO: ESEGUITA UNA MISURA

PATRIMONIALE DI SEQUESTRO DI BENI

Militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di
Trapani, congiuntamente a personale della Compagnia Carabinieri di Alcamo,
hanno dato esecuzione al decreto di sequestro, emesso dalla Sezione Misure
di Prevenzione del Tribunale di Trapani, nei confronti un 67enne di
Castellamare del Golfo, già tratto in arresto nell’ambito dell’operazione
“Cutrara” del 2020 e, in atto, agli arresti domiciliari.
Con l’odierno provvedimento sono stati sottoposti a sequestro, ai fini della
confisca, tre abitazioni, un compendio aziendale, un negozio, un terreno con
annessi fabbricati, nonché un conto corrente, il tutto per un valore di circa un
milione e mezzo di euro.
È obbligo rilevare che la posizione dell’odierno proposto sarà definitivamente
vagliata giudizialmente solo dopo la trattazione in udienza camerale, in
ossequio ai principi costituzionali di presunzione di non colpevolezza.

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