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Sociale

Caltanissetta, sottoscritto protocollo tra CRI e Associazione Nazionale Polizia di Stato locali

Redazione

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Sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Croce Rossa Italiana Comitato di Caltanissetta e l’Associazione Nazionale Polizia di Stato Sez. di Caltanissetta Calogero Zucchetto

 

La Croce Rossa Italiana, Comitato di Caltanissetta, presieduta da Nicolò Piave, e l’Associazione Nazionale Polizia di Stato sez. Calogero Zucchetto (ANPS), presieduta da Francesco Capizzi, nei giorni scorsi hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato al reciproco coinvolgimento in azioni e progetti di carattere sociale e di Protezione Civile, in particolare nell’aiuto alla popolazione in caso di calamità e supporto alle fasce deboli della popolazione.

L’attività di collaborazione delle organizzazioni di volontariato interessate è rivolto anche ad uno scambio di esperienze nel campo dell’emergenza, fornendo ai soci delle due Associazioni, la formazione e qualificazione necessaria ad affrontare le situazioni emergenziali di Protezione Civile anche infondendo nozioni di Primo Soccorso. Particolare attenzione sarà fatta nella formazione in campo della ricerca e soccorso di persone scomparse, tematica che da tempo impegna i volontari di Protezione Civile nelle ricerche, e che con l’ausilio del gruppo cinofilo, subirà una notevole evoluzione.

Altra attività molto importante che verrà svolta in collaborazione sarà quella di diffondere nei giovani, soprattutto presso gli Istituti di Istruzione Secondaria, la cultura della Protezione Civile. Altra prerogativa del Protocollo di intesa è la condivisione, già avviata delle attrezzature di Protezione Civile in possesso delle Associazioni che verranno utilizzate sia a scopo didattico, esercitativo ed emergenziale.

“Ringrazio l’Associazione ANPS – dice Nicolò Piave Presidente della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta  – per la collaborazione instaurata ed in particolare con il Presidente del nucleo di Protezione Civile C. Zucchetto Francesco Capizzi per il supporto che ci vedrà disponibili nell’assistenza sempre più coordinata alla popolazione da noi assistita in caso di emergenza”. Ho trovato grande comunione d’intenti e di volontà nella persona di Francesco, neo Presidente dell’Associazione ANPS, con il quale ci lega un rapporto di sincera stima, ma in questo caso di grande e proficua collaborazione, al quale va il mio ringraziamento per la preziosa opera che i volontari stanno già iniziando a fornire a titolo esclusivamente volontaristico. Il consiglio direttivo del Comitato della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta continuerà nell’opera di collaborazione con le associazioni del territorio al fine di garantire una uniformità d’azione e prontezza operativa in caso di attivazione per emergenze e calamità.

Nell’ambito di tale collaborazione, già da questa settimana alcuni volontari dell’Associazione ANPS, coordinati da Angelo Montoro volontario incaricato della Croce Rossa Italiana Comitato di Caltanissetta, hanno iniziato a prestare la loro opera nell’organizzazione di attività esercitative di Protezione Civile che si svolgeranno sul territorio della Provincia, grazie all’ausilio del gruppo cinofili dell’ANPS che è dotato di n. 3 cani da ricerca e soccorso. 

Nella foto la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa presso la sede della Presidenza della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta sita in Via Xiboli, 345

Sociale

Pantelleria – Piano eliminazione Barriere Architettoniche, al via suggerimenti di cittadinanza o enti

Direttore

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Il Comune di Pantelleria ha emesso avviso pubblico per coinvolgere la cittadinanza o le associazione ed enti interessati a proporre suggerimenti su abbattimento delle barriere architettoniche, sull’isola.

Le idee possono essere trasmesse, tramite pec, all’indirizzo riportato nel seguente avviso entro il termine del giorno  giovedì 7 novembre 2024.

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Trapani all’avanguardia nella mobilità inclusiva

Redazione

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 Trapani si afferma come un modello di riferimento per la mobilità inclusiva in Sicilia grazie a una nuova partnership tra Automondo, rinomata concessionaria locale, e Focaccia Group, leader nell’innovazione automobilistica. Questa collaborazione, annunciata durante l’evento di lancio “Mobilità inclusiva, prospettive di accessibilità dal mondo automotive”, mira a rivoluzionare il panorama della mobilità nella regione, con un focus particolare sul trasporto delle persone con disabilità.

Durante l’incontro, moderato dal giornalista Nicola Baldarotta, Paolo Manzo, amministratore di Automondo, ha dichiarato: “La nostra missione è rendere la mobilità accessibile a tutti, attraverso un impegno collettivo. Crediamo che ogni individuo debba avere la possibilità di spostarsi liberamente.”

Rocco Scocozza, direttore generale di Focaccia Group, ha aggiunto: “Questo è un passo avanti significativo verso l’innovazione nel settore automobilistico. Il tema del trasporto delle persone con disabilità richiede veicoli adattati per soddisfare le diverse esigenze. Investire nella mobilità inclusiva non è solo una questione di equità, ma anche una strategia per costruire comunità più forti e sostenibili.” Focaccia Group si distingue anche per la sua specializzazione in veicoli sanitari, veicoli da lavoro e mezzi per le polizie locali.

L’evento ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni, tra cui sindaci, assessori comunali e deputati regionali come Giuseppe Bica e Dario Safina. Associazioni locali, tra cui la Fondazione Auxilium di Trapani, rappresentata dal direttore generale Gerry Camarda, e l’Asd Granata Buskin Trapani, con il presidente Alessandro Aiello, hanno fornito un significativo supporto all’iniziativa.

La sinergia tra settore privato, istituzioni e associazioni crea le basi per un futuro in cui la mobilità inclusiva diventa una realtà tangibile per la comunità trapanese e oltre.

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Palermo, Housing Sociale autogestito per 25 persone in esecuzione di pena contro sovraffollamento carceri

Redazione

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E’ progetto Ortis 2.0 dell’associazione Un Nuovo Giorno

PALERMO – Accoglienza residenziale, ascolto, laboratori e tirocini sono le principali attività dell’Housing Sociale per le persone in esecuzione di pena con il progetto “Ortis 2.0” coordinato dall’associazione Un Nuovo Giorno. Il progetto è la seconda fase del progetto sperimentale “Ortis, l’orto della Spazzina, presidio territoriale per la giustizia di comunità”.

In questo momento, ci sono 15 persone ma, a breve, ci sarà l’inserimento di altre 10 persone. Con la supervisione degli operatori, le persone accolte si autogestiscono firmando un patto di responsabilità e assistenza con l’associazione.

La struttura è una palazzina di tre piani, arricchita da spazi esterni e un giardino. Nel seminterrato vengono svolti i laboratori di artigianato. In una parte del piano terra ci sarà l’accoglienza delle persone con dipendenze patologiche. Nel primo e secondo piano, invece, c’è l’Housing Sociale per 25 persone. In futuro, con un progetto di valorizzazione degli spazi esterni, verrà realizzata una fattoria sociale e un orto sociale.

Nella sede, già operativa dal mese di luglio, c’è una presenza maggiore di persone detenute di origine straniera che vivono problematiche molto forti. A raccontarle sono Omar, Sami e Anis. “Il mio reato risale al 2014 – racconta Omar, giovane egiziano di 28 anni -. Fra pochissimi giorni finirò di scontare la mia pena e sono molto preoccupato perchè non so quale sarà il mio futuro. Da 11 mesi sono stato accolto nell’Housing Sociale dove sono stato bene. Oltre al corso di italiano, ho fatto teatro con un’associazione e anche attività lavorative. Spero venga accolta la mia richiesta di asilo per la protezione internazionale. Vorrei rimanere in Italia in maniera legale ma ho paura che mi arrivi il provvedimento di espulsione”. “Mi sento molto fortunato ad essere stato accolto in questa casa perchè è una condizione di vita migliore del carcere – ha raccontato il giovane tunisino Sami di 36 anni -. Faccio volontariato e sto imparando a fare il sarto. Fra poco farò un tirocinio lavorativo. Mi sento molto migliorato e, quando finirò la pena, vorrei avere una vita regolare con una casa e un lavoro. Fuori la vita è bella”. “Sono arrivato a Palermo nel 2011 – continua Anis, anche lui tunisino di 39 anni – quando la Tunisia stava vivendo un periodo di rivolta civile. Oggi sono sposato e ho due bambini di 5 e 6 anni. Prima che mi arrivasse, dopo diversi anni, la condanna definitiva lavoravo. Sono semilibero e vado a dormire in carcere. In Housing faccio tante attività ma, soprattutto, mi sento accolto e ascoltato. Spero al più presto di potere tornare a vivere con la mia famiglia”.

“Come equipe cerchiamo – aggiunge la psicologa del centro Monica Di Liberto – di supportare le persone accolte in tutto il loro percorso. Sami, per esempio, ha fatto molti passi avanti. Oggi è una persona completamente diversa da quella che avevo conosciuto in carcere. In alcuni vediamo proprio una trasformazione personale che ci restituisce il senso pieno del nostro lavoro”.

“Siamo arrivati alla seconda fase del progetto Ortis – afferma Antonella Macaluso, presidente di Un Nuovo Giorno – e siamo contenti dei risultati finora ottenuti. Purtroppo, i problemi che vivono le persone migranti però non sono cambiati. Le persone straniere, come le italiane, vengono accompagnate con un progetto di autonomia socio-lavorativa. Nel momento in cui, a fine pena, sono pronte per reinserirsi in società, l’arrivo del provvedimento di espulsione vanifica drammaticamente tutto il loro percorso. E’ un sistema di forte ingiustizia sociale che non possiamo accettare. Chiediamoci perchè – se dimostrano con carte alla mano la validità del loro percorso – non possono rimanere in Italia”.

 

Il progetto Ortis 2.0 è cofinanziato da Cassa delle Ammende e dall’Assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali). L’associazione Un Nuovo Giorno è l’ente capofila che opera insieme a Cesam, La Linea della Palma e I.D.E.

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