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Cronaca

Alcamo, estorsione aggravata ai danni di anziani: arrestati due fratelli dai Carabinieri

Matteo Ferrandes

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I Carabinieri della Stazione di Alcamo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia
cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip presso il Tribunale di Trapani, su
richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due fratelli alcamesi (un
uomo di 35 anni e una donna di 34 anni), per l’ipotesi di reato di estorsione aggravata.
Il provvedimento trae origine dalle indagini condotte dai Carabinieri, coordinati dalla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, avviate alle fine del mese di
giugno di quest’anno. In particolare, i militari erano intervenuti in via Rubino ad Alcamo, su
segnalazione di privati cittadini, per una presunta lite in strada. Giunti sul posto, i
Carabinieri accertavano, in realtà, che due anziani signori, mentre stavano scendendo
dalla loro autovettura, sarebbero stati avvicinati da due ragazzi, poi rivelatisi essere gli
odierni indagati. I giovani avrebbero aperto lo sportello dell’auto e minacciato di rubare il
veicolo agli anziani se questi ultimi non gli avessero consegnato il denaro in loro possesso.
Le vittime avrebbero dunque consegnato la somma di 5 euro, non avendo disponibilità di
ulteriore contante. Nel frattempo, era altresì giunta la figlia degli anziani che, avvedutasi
dell’accaduto, sarebbe stata costretta a consegnare ulteriori 25 euro. Prima di dileguarsi
per le vie limitrofe, i giovani avrebbero altresì minacciato ritorsioni nei confronti delle
vittime, se avessero allertato le Forze dell’Ordine.
I successivi accertamenti, mediante escussioni di testimoni ed acquisizione delle
telecamere della zona, hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei
confronti dei due fratelli, entrambi alcamesi, che l’A.G. ha ritenuto idonei per l’emissione di
una misura cautelare.
All’esito delle formalità di rito, i due germani sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con
braccialetto elettronico.

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Cronaca

Codici: allarme phishing per PostePay, ecco come difendersi

Redazione

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Codici: allarme phishing per PostePay, ecco come difendersi

 

Poste Italiane ha diffuso in questi giorni un avviso rivolto ai consumatori in merito ad una nuova truffa online. Si tratta di una tipologia di phishing che riguarda la carta PostePay. L’utente riceve una e-mail che ha come mittente servizio@postepay-evolution.info ed ha come oggetto “Importante: Attivare il nuovo sistema di sicurezza”. Il destinatario, in estrema sintesi, viene avvisato che dal 14/9 non sarà più in grado di utilizzare la propria PostePay a meno che non provveda all’attivazione del nuovo sistema di sicurezza web. Per farlo, viene invitato a cliccare sul link presente nella e-mail. Bisogna prestare la massima attenzione a questa e-mail oltre, ovviamente, a non cliccare sul link indicato. In caso di dubbi sul funzionamento della propria PostePay è possibile contattare il servizio clienti di Poste.

 

È bene sapere che Poste Italiane e PostePay non chiedono mai in nessuna modalità (e-mail, sms, chat di social network, operatori di call center, ufficio postale e prevenzione frodi) e per nessuna finalità:

· le credenziali di accesso al sito www.poste.it e alle app di Poste Italiane (il nome utente e la password, il codice posteid);

· i dati delle carte (il PIN, il numero della carta con la data di scadenza e il CVV);

· i codici segreti per autorizzare le operazioni (codice posteid, il codice conto, le OTP- One Time Password ricevute per sms).

 

Non sarà mai richiesto di disporre transazioni di qualsiasi natura paventando falsi problemi di sicurezza sul conto o la carta tantomeno con l’invito a recarsi in Ufficio Postale o in ATM per effettuarle.

 

Se qualcuno, spacciandosi per un operatore di Poste Italiane S.p.A. o PostePay S.p.A., dovesse chiedere quanto sopra riportato, è un tentativo di frode.

 

L’associazione Codici fornisce assistenza ai consumatori in caso di truffe online. Per informazioni e chiarimenti telefonare al numero 065571996 oppure inviare un’e-mail all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.

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Cronaca

Salemi, riconosce tentativo di truffa grazie agli incontri mirati con i Carabinieri

caterina murana

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SALEMI: RICONOSCE UN TENTATIVO DI TRUFFA GRAZIE AGLI
INCONTRI PREGRESSI CON I MILITARI DELL’ARMA

Un pensionato di Salemi è stato vittima di un tentativo di truffa telefonica che non si
è concretizzato grazie alla prontezza della vittima che, a seguito di due incontri organizzati
in città dai Carabinieri, si è recato subito al Comando Stazione per accertarsi della
veridicità di quanto poco prima richiesto per linea telefonica.
L’uomo sarebbe stato contattato da persone che dicevano di appartenere ad un
noto istituto bancario in quanto vi erano strani movimenti sul conto corrente con la
richiesta di fornire le credenziali per l’accesso al conto in modo da risolvere il problema.
Non convinto l’anziano riattaccava la telefonata ma veniva dopo pochi minuti richiamato
questa volta da un sedicente Maresciallo dei Carabinieri da un numero che risultava
essere a tutti gli effetti quello del Comando Stazione del posto con tanto di dicitura
sull’apparecchio “Stazione Carabinieri di Salemi”. Prontamente la vittima non eseguiva
quanto richiesto dal sedicente Carabiniere e si recava in Caserma per un ulteriore
sicurezza scoprendo che mai nessuno lo aveva contattato in precedenza.
Questo lieto fine va ad aggiungersi a tanti altri che, come in questo caso, grazie a
quanto appreso in incontri che i Carabinieri hanno svolto e continuano a svolgere a favore
di persone anziane in tutta la provincia hanno fatto si che la truffa sia rimasta “tentata”.

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Politica

Referendum sul parco, Leali per Pantelleria “Presenteremo mozione politica”

Redazione

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L’inammissibilità del Referendum circa il Piano del Parco, presentata dal Comitato ad oc, presso la casa comunale di Pantelleria, ha scatenato le reazioni non solo del promotore stesso della figura giuridica di manifestazione popolare per eccellenza, ma anche di alcune fazioni politiche.
Già pubblicata la posizione del PD, nelle parole di Giuseppe La Francesca.
Adesso Leali per Pantelleria, che pensa ad una mozione politica.

Capiamo meglio nel testo che segue:

La bocciatura dei quesiti referendari da parte del comitato dei garanti non deve far disperdere il lavoro svolto e portato avanti dal comitato promotore così come non si può non tener conto della sottoscrizione da parte di tutti i presidenti di circolo dell’isola.
L’idea è quella di impegnare l’amministrazione comunale con una mozione politica che tenga conto delle perplessità e dei timori oggetto del referendum negato, che se passerà in aula impegnerà il sindaco, quale componente della comunità del parco a portare avanti le istanze della cittadinanza. Nel frattempo chiediamo che vengano ripresi i lavori in commissione consiliare di confronto con il Parco Nazionale per il redigendo Piano del Parco. Sarà nostra cura portare la questione in seno al consiglio comunale.

È quanto affermato dal gruppo consiliare Leali per Pantelleria

Per ricostruire:

Pantelleria – Comitato referendum, La Francesca (PD) favorevole al ricorso contro inammissibilità

Pantelleria, Mustacciuoli – Comitato Referendum, ricorso contro dichiarazione illegittimità

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