cronaca
A Mazara del Vallo la Giornata Mondiale della Pesca

DON BIGNAMI (CEI): «OCCASIONE DI RIFLESSIONE PER PROIETTARCI AL FUTURO» Visita di una delegazione istituzionale dal peschereccio alle aziende
«Questa due giorni a Mazara del Vallo è stata l’occasione per riflettere insieme e strutturare il futuro di un comparto vitale per la nostra economia». Lo ha detto don Bruno Bignami, Direttore dell’Ufficio dell’Apostolato del mare della Conferenza Episcopale Italiana al termine della Giornata mondiale della pesca organizzata sabato e domenica a Mazara del Vallo. La scelta della città che conta una delle marinerie più numerose in Italia non è stata a caso. La Chiesa italiana ha seguito con apprensione la vicenda dei 18 pescatori rimasti sequestrati in Libia per 108 giorni nel 2020 e quest’anno la città del gambero rosso è stata scelta come sede per la Giornata mondiale della pesca.
LA VISITA DELLA DELEGAZIONE – La Giornata si è aperta con la visita di una delegazione istituzionale a Mazara del Vallo: dapprima l’incontro con l’equipaggio del motopesca “Aliseo” al porto nuovo e la contestuale visita dell’imbarcazione. Il peschereccio è rientrato a Mazara del Vallo proprio sabato mattina dopo 4 mesi di pesca nel mare Mediterraneo. In delegazione, tra gli altri, c’erano anche il vice Prefetto aggiunto di Trapani Luciano Zanta Platamone, il questore di Trapani Salvatore La Rosa, il Comandante della Capitaneria di Mazara del Vallo Enrico Arena, il Presidente di Sicindustria Gregory Bongiorno, il Presidente del Flag “Torri e tonnare del litorale trapanese” Andreana Patti, il vicepresidente nazionale di AGCI Agrital Giovanni Basciano, i rappresentanti di categoria della Cgil, Uil e Cisl, il biologo Franco Andaloro. La delegazione ha poi visitato lo stabilimento dell’azienda “Luciano Giacalone” dove pesci e crostacei vengono lavorati e trasformati per la commercializzazione. Luciano Giacalone è anche armatore e tra mare Mediterraneo e Tirreno ha impegnati in battute di pesca 8 pescherecci. Penultima tappa della visita istituzionale è stata l’azienda “Rosso di Mazara”, pioniera in città per il marketing legato al gamberone rosso. Ad accogliere la delegazione è stato Paolo Giacalone che ha spiegato la crescita dell’azienda e l’export oggi nel mondo. Tappa finale, infine, alla sezione Alberghiero dell’Istituto professionale “Francesco Ferrara” dove gli alunni e i docenti-chef hanno preparato e servito il pranzo a base di pesce.
«LA PESCA UN PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE» – La Giornata è stata l’occasione anche per riflettere sul comparto della pesca. Al Seminario vescovile si è tenuto il convegno sul tema “La pesca un patrimonio da salvaguardare”, con la partecipazione di Franco Andaloro (Stazione “Anton Dohrn” di Napoli), Francesca Biondo (Direttore generale Federpesca), Patrizio Giorni (Segretario nazionale Fai Cisl), Antonio Russo (Segretario Flai Cgil Sicilia), Tommaso Macaddino (Segreteria nazionale Uila pesca).
LE TESTIMONIANZE RACCONTANO IL MARE E LA PESCA – La Giornata mondiale della pesca si è conclusa ieri con “Racconti del mare” presso la Casa del pescatore: vecchi comandanti (Francesco Asaro e Andrea Gancitano) hanno raccontato le loro esperienze in mare con aneddoti e particolari; Mimmo Asaro e Dino Salvo (quest’ultimo è stato uno dei 18 pescatori sequestrati nel 2020), attraverso le loro testimonianze, hanno raccontano alla platea le difficoltà e i rischi dei pescherecci quando lavorano. Francesco Adragna, comandante del “Capitan Ciccio”, ha raccontano quando recuperò il Satiro nel 1998. Alle 19, presso la chiesa di San Francesco d’Assisi, è stata, infine, celebrata la santa messa, presieduta dal Vescovo monsignor Domenico Mogavero, e trasmessa in diretta su TV2000.
Ambiente
Inquinamento acustico in mare – Capitanerie Sicilia Occidentale, scatta ordinanza ordinanza

Con l’Ordinanza n. 258 del 2025, firmata ieri in coordinamento con tutte le altre Capitanerie della Direzione Marittima della Sicilia Occidentale, la Capitaneria di Porto di Trapani ha inteso regolamentare un fenomeno, quello dell’ascolto di musica o emissioni sonore in genere ad altissimo volume dalle unità da diporto ormeggiate entro i 500 mt dalla costa, che ha visto dall’inizio dell’estate un aumento esponenziale del fenomeno e che provoca continue proteste e conseguenti segnalazioni da parte di cittadini e turisti che ambiscono a vacanze più tranquille e rilassate. Già dalle scorse estati, ma, si ribadisce, in maniera ancor più evidente quest’anno, si è riscontrata una crescita a dismisura soprattutto del fenomeno delle feste a bordo di unità da diporto private o a noleggio nei tratti di mare adiacenti alla costa con utilizzo improprio di impianti di diffusione sonora esterna percepibili su vaste aree di mare e costiere del circondario marittimo trapanese. Questi comportamenti, oltre a recare disturbo alla quiete pubblica, risultano, nello specifico, gravemente pregiudizievoli per la sicurezza della navigazione atteso che arrecano disturbo al corretto ascolto del canale 16 – dichiarato a livello internazionale canale di emergenza, cui ciascun navigante non può esimersi al fine di non incorrere in possibili omissioni in caso di richieste di soccorso durante la navigazione – ovvero compromettono l’ascolto di segnali sonori di unità navali tesi ad evitare sinistri marittimi. Si è per questo rilevata la necessità di provvedere alla tutela della salvaguardia della vita umana in mare nell’ambito di 500 metri dalla costa ove insistono attività di balneazione e da diporto in relazione alle situazioni di emergenza cui ciascun bagnante e/o navigante non può esimersi dal vigile ascolto al fine di non incorrere in possibili omissioni in caso di richieste di soccorso in prossimità, in uno con la necessità di provvedere alla tutela della sicurezza della navigazione connessa agli ambienti di vita interni ed esterni dell’unità navale. Spiace rilevare che ancora una volta si è costretti ad intervenire con norme cogenti che prevedono sanzioni amministrative (multe fino a più di 1000 Euro) e nei casi più gravi denunce penali, quando il minimo buon senso, la normale diligenza e una basilare educazione potrebbero far sì che tutti quelli che vanno per mare, per lavoro o per diletto, possano convivere con reciproco rispetto e soprattutto in sicurezza.
Ambiente
Pantelleria, 5 posti di lavoro a tempo indeterminato

Concorso pubblico per titoli, integrato da una prova di idoneità, finalizzato all’assunzione, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno, di n. 5 (cinque) unità con profilo professionale di “Operatore dei Servizi Ecologici e Manutentivi”, inquadrate nell’area degli operatori (ex cat. A – posizione economica ex a1), con riserva di n. 1 posto in favore dei volontari delle forze armate e di n. 1 posto riservato ai volontari del servizio civile universale o del servizio civile nazionale.
Informazioni dettagliate all’interno del documento in allegato
Lo rende noto in Comune di Pantelleria con pubblicazione in Albo Pretorio
Le domande di partecipazione potranno essere presentate al seguente link https://www.inpa.gov.it/bandi-e-avvisi/dettaglio-bando-avviso/?concorso_id=7d1ac2b6b2c144c9aa4f2f659c831f9
Ambiente
Pantelleria, 4 navi di ricerca nel nostro mare: interdetta zona. I dettagli

L’Ufficio Circondariale Marittimo di Pantelleria rende noto che dalla data di emissione della presente ordinanza, cioè ieri 17 luglio 2025 fino al 30/11/2025 le seguenti unità:
- “NG SURVEYOR” di bandiera Italiana, IMO n°9690872, nominativo internazionale “I.B.E.G.”, t.s.l. 1856, lung. mt. 64,80;
- “IEVOLI AMBER” di bandiera italiana, IMO n°9764984 nominativo internazionale “I.B.S.J.”, t.s.l. 3715 lung. mt. 83,07;
- “IEVOLI COBALT” di bandiera italiana, IMO n°976872 nominativo internazionale “I.B.O.K.”, t.s.l. 4495, lung. mt. 83,83;
- “NG WORKER” di bandiera italiana, IMO n°9533244 nominativo internazionale “I.C.I.D.”, t.s.l. 3923, lung. mt. 88,00;
effettueranno un’attività di indagine geofisica con l’ausilio di strumentazione quale Multibeam
Echosounder, Subbottom Profiler, Sound Velocity Profiler e Campionamenti a mezzo benna Van
Veen nell’ambito del progetto “SEAMOUNTS” nello Stretto di Sicilia.
Le citate unità opereranno all’interno di una macro area all’interno della quale ricadono anche
le acque di giurisdizionali del Circondario Marittimo di Pantelleria. Nello stralcio cartografico sotto
riportato, è rappresentata la macro area in questione i cui punti di coordinate geografiche (WGS84)
sopra emarginati sono indicati con i numeri 78,79,80,81,82,83,84,85 come meglio riportato nella
tabella sottostante.
Per tutta la durata della suddetta campagna di ricerca, le navi dovranno essere considerate
“NAVE CON MANOVRABILITA’ LIMITATA” ai sensi della regola 3) lett. II) del Regolamento
Internazionale per Prevenire gli abbordi in mare
Nel suddetto periodo sopra meglio indicato, all’interno delle acque di giurisdizione di questa
Autorità Marittima, tutte le unità in navigazione devono mantenersi ad una distanza non inferiore
ai 500 metri dalle unità “NG SURVEYOR”, “IEVOLI AMBER”, “IEVOLI COBALT”, “NG
WORKER”.
I comandanti/conducenti delle unità in transito in prossimità delle unità interessate dalle indagini
geomorfologiche, dovranno, secondo perizia marinaresca, transitare alla minima velocità consentita
per il governo in sicurezza dell’unità, evitando di creare movimenti ondosi nonché valutando
l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di
prevenire situazioni di potenziale pericolo.
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