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Cultura

Zibibbo di Pantelleria, domani 4 anni nel Patrirmonio dell'Umanità

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Era il 26 novembre del 2014, a Parigi, quando la pregiata vite zibibbo ad alberello di Pantelleria entrava a far parte del Patrimonio dell’Umanità, con approvazione unanime di tutti gli stati membri dell’Unesco. Il dossier, coordinato dal professor Pier Luigi Petrillo (che in precedenza aveva coordinato con successo le candidature all’UNESCO delle Dolomiti, della Dieta Mediterranea e dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato), è stato approvato all’unanimità da tutti gli Stati parte dell’UNESCO. Si tratta della prima pratica agricola al mondo ad ottenere questo prestigioso riconoscimento, una pratica definita anche “agricoltura eroica” per la tipicità della coltura. Lo zibibbo è sia il nome di un vitigno a bacca bianca (chiamato anche Moscato d’Alessandria) che del vino dolce che se ne ottiene e il suo nome deriva dalla parola araba zabīb (زبيب) che vuol dire “uva passita”. vite di zibibbo Lo zibibbo da luce, poi, al passito il più pregiato tra i nettari che possano immaginarsi nel mondo dei vini dolci. Provatelo!  provate a berlo, alla giusta temperatura di 6/7°, freddo ma non gelato, socchiudete gli occhi e lasciate che le papille, una per una, accolgano il sopraggiungere degli aromi della terra vulcanica, del mare con la salinità del Mediterraneo e benedetti da un sole straordinariamente unico. E’ un vino carico di zuccheri e di profumi intensi, adatti sia all’accompagnamento con cibi dolci e formaggi, sia alla pura degustazione e alla meditazione sulla vita, sul senso di essa e su come possa arricchirsi dopo aver assaporato un passito pantesco doc. Il Passito di Pantelleria è ottenuto esclusivamente da uve zibibbo, innanzitutto. passito bicchiere uva L’uva, accuratamente selezionata, viene messa ad appassire al caldo sole dell’isola per 30. In questo modo i profumi e gli aromi vengono esaltati e si raggiunge una concentrazione zuccherina del 60%. I vini passiti si possono ottenere tramite vari metodi di appassimento delle uve: tramite vendemmia tardiva, oppure tramite appassimento naturale o forzato. La vendemmia tardiva consiste nel lasciare i grappoli sulla pianta oltre il periodo di maturazione “classica”. In questo modo gli acini continuano ad accumulare zuccheri fino al momento della vendemmia, ottenendo acini con concentrazioni zuccherine elevatissime, vere e proprie zollette aromatiche! L’appassimento forzato avviene con la raccolta e deposizione dell’uva in stanze ventilate e umidificate, in maniera tale da ricreare un ambiente climatico estraneo altrove, ma di casa a Pantelleria, dove si procede con L’appassimento naturale,  a Pantelleria, secondo la ricetta di un maestro come Salvatore Murana deve avvenire così: murana passito

dopo una fase di macerazione di almeno 30 giorni, l’astuto invecchiamento in botti di rovere favorisce la formazione di profumi che contribuiscono a comporre un bouquet complesso ma di grande fascino, e, lasciatemi aggiungere, ineguagliabile.

Il suo magnifico aspetto e le sue caratteristiche organolettiche lo pongono nell’ambita lista dei vini liquorosi più pregiati.

Mentre seguite il percorso di realizzazione del passito, prendetene un bicchiere, fate volteggiare l’elisir all’interno del bicchiere, e osservate i rivoli che persisteranno verso il bordo, la luce, la consistenza.

Con questo suo colore giallo dorato, poi, tendente alla seducente ambra, al palato risulta subito dolce, aromatico, e così gradevole e morbido da inebriare le papille più raffinate e severe.

Avà, vivi e cunteme como te pare… (Orsù bevi, e raccontami come ti sembra)!

Marina Cozzo    

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cultura

Gran Galà delle Lady Chef – Prima Edizione Siciliana

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Gran Galà delle Lady Chef – Prima Edizione Siciliana

Il 24 e 25 novembre, presso l’Hotel Casena dei Colli di Palermo, si svolgerà la prima edizione del Gran Galà delle Lady Chef, promosso dall’Unione Regionale Cuochi Siciliani

Un evento che intende valorizzare il ruolo delle donne chef, protagoniste della cucina professionale siciliana, e celebrare la loro competenza, dedizione e passione.

Il comparto Lady Chef, nato ventinove anni fa, ha come obiettivo quello di mettere in risalto la figura femminile nelle cucine e di contribuire al superamento del divario di genere. Il Gran Galà sarà dunque un’occasione di incontro e di festa, ma anche di riflessione e confronto, nel segno dello spirito associazionistico che anima l’Unione Regionale Cuochi Siciliani.
All’interno della manifestazione si terrà la selezione regionale del Concorso Cirio, che decreterà la Lady Chef siciliana chiamata a rappresentare la regione nella fase nazionale dei Campionati della Cucina Italiana a Rimini

“Una vera e propria festa – ha dichiarato la Coordinatrice Regionale, Chef Rosi Napoli – che vuole essere anche un momento di condivisione, riflessione e confronto”. Le Lady Chef provenienti da tutte le province siciliane si ritroveranno a Palermo per vivere insieme due giornate intense, all’insegna della collaborazione e della professionalità.

“Celebreremo la bellezza – ha concluso Chef Napoli – quella che rimane anche sui volti stanchi dopo ore di lavoro. Celebreremo i sacrifici, la competenza e la forza delle nostre meravigliose Lady Chef.”

A moderare l’evento sarà la food blogger e Lady Chef, Barbara Conti, Segretario Provinciale APCI di Ragusa, che accompagnerà il pubblico in questo viaggio di memoria, territorio e passione culinaria.

Per consultare il programma completo  epotere prendere parte alla Cena di Gala, aperta a tutti, andate sulla pagina facebook Lady Chef Regione Sicilia

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Spettacolo

Pantelleria, al Cineteatro San Gaetano “Figlio non sei più Giglio”

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Spettacolo teatrale “Figlio, non sei più Giglio” al Cineteatro San Gaetano con Daniela Poggi e Mariella Nava

Martedì 25 novembre 2025, dalle ore 21.00, presso il Cineteatro San Gaetano di Scauri andrà in scena “Figlio non sei più Giglio”.

Lo spettacolo si terrà in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il Comune di Pantelleria invita la cittadinanza allo spettacolo “Figlio, non sei più Giglio”, scritto e diretto da Stefania Porrino.

L’opera affronta il tema della violenza sulle donne e del femminicidio attraverso la voce e lo sguardo di una madre, in un percorso narrativo che unisce parola, musica e testimonianza civile.
In scena Daniela Poggi e Mariella Nava.
Un appuntamento di riflessione e sensibilizzazione, condiviso con la comunità.

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Cultura

25 anni di Olio DOP Monti Iblei: un racconto di territorio e memoria

Barbara Conti

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25 anni di Olio DOP Monti Iblei: un racconto di territorio e memoria

C’è un filo d’oro che attraversa le colline degli Iblei, un filo che profuma di ulivi secolari e di vento di montagna. Da venticinque anni questo filo porta con sé un nome: Olio DOP Monti Iblei, simbolo di eccellenza e custode di un’identità che nasce dalla terra e si fa cultura

Domani 21 novembre a Chiaramonte Gulfi, “Balcone di Sicilia” e capitale degli Iblei, si celebra un anniversario che non è soltanto una data, ma un racconto collettivo. È la storia di uomini e donne che hanno creduto nella forza di un marchio, nella tutela di un prodotto che racchiude la memoria di generazioni. Produttori, frantoiani, imbottigliatori: voci diverse unite da un unico obiettivo, dare al mondo l’autenticità di un olio che sa di sole e di pietra, di lavoro e di passione.

Il convegno “25 anni di DOP” sarà l’occasione per ripercorrere le tappe di questo cammino: i numeri, i riconoscimenti, ma soprattutto le persone che hanno reso possibile la diffusione del marchio Monti Iblei. E poi la degustazione, momento di silenzio e ascolto, quando l’olio si fa parola e racconta la sua anima attraverso il gusto.

Oggi il Consorzio conta 319 soci e una superficie olivicola di circa 1.820 ettari. Dietro ogni cifra c’è un volto, una storia, un ulivo che resiste e dona. È questo il vero patrimonio: la comunità che custodisce il paesaggio e lo trasforma in sapore.

Venticinque anni sono un traguardo, ma anche un nuovo inizio. Perché l’olio degli Iblei non è solo alimento: è memoria, identità, futuro. È il segno di un territorio che continua a raccontarsi al mondo con la voce limpida della sua tradizione.

Programma

9:00 Arrivo e registrazione ospiti

09:30 Saluti Mario Cutello sindaco di Chiaramonte Gulfi

Maria Rita Schembari presidente Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa

 Giuseppe Arezzo presidente del Consorzio DOP Monti Iblei

Antonino Belcuore commissario straordinario Camera di Commercio del sud-est Sicilia

Giuseppe Iacono presidente ODAF di Ragusa

Aldino Zeppelli CEO Pieralisi Maip SPA

10:30 Intervento RINA Agrifood – 25 anni di DOP in cifre a cura di Enrico de Micheli, amministratore delegato RINA Agrifood

10:50 Intervento Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) – Presentazione del nuovo

contrassegno e del passaporto digitale a cura di Matteo Taglienti (responsabile filiera e patrimonio

storico artistico IPZS Istituto Poligrafico Zecca di Stato)

11:10 Intervento Consorzio DOP Monti Iblei – Memoria storica e sguardo al futuro a cura di   Giuseppe Cicero (Capo PANEL e referente ACAP) e Salvatore Cutrera (vicepresidente Consorzio DOP Monti Iblei)

11:40 Consegna del riconoscimento di merito alla diffusione del marchio DOP Monti Iblei

12:10 Chiusura dei lavori con Luca Sammartino, Assessore Regionale Agricoltura

12:45 Degustazione di oli al Museo dell’Olio a cura dell’Istituto Alberghiero di Chiaramonte Gulfi

Venticinque anni di Olio DOP Monti Iblei non sono solo un anniversario, ma un invito a continuare a credere nella forza della nostra terra. Ogni goccia racchiude memoria, identità e futuro.

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