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Sanità

Vaccino Covid-19, al via la quarta dose. Ecco a chi è rivolta

Giuliana Raffaelli

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Il Ministero della Salute, con una Nota di ieri 8 aprile, comunica che in Italia si può iniziare la somministrazione della quarta dose di vaccino anti-Covid-19.

Questa ulteriore dose si chiama tecnicamente “secondo richiamo” (o “second booster”) e non è rivolto a tutti.

Lo stesso Ministero sottolinea infatti che “molti soggetti potrebbero avere già un livello elevato di protezione naturale per avere contratto l’infezione, anche in maniera asintomatica”.

4ª dose, ecco a chi è rivolta

La Nota, facendo riferimento a uno studio israeliano (che mostra una riduzione dell’80% della mortalità per Covid dopo la somministrazione della seconda dose aggiuntiva in soggetti over 60 anni e l’incontrovertibile aumento progressivo del rischio con l’innalzamento dell’età), sottolinea che questa nuova dose è riservata “ai soggetti età superiore agli 80 anni, ed eventualmente in via prioritaria agli ospiti delle RSA, che abbiano ricevuto il primo booster a distanza di ameno 4 mesi”.

Per quanto riguarda gli over 60i dati a oggi disponibili non consentono di raccomandare la seconda dose booster in maniera generalizzata”.

Visto l’allentamento delle misure di contenimento del contagio e tenendo sotto controllo il futuro andamento epidemiologico, la somministrazione della quarta dose agli over 60 potrebbe essere proposta “nei soggetti che presentino specifici fattori di rischio”.

Tali fattori sono elencati nell’Allegato 2 della suddetta Nota. Si parla, a titolo di esempio, di persone con malattie respiratorie, cardiologiche, neurologiche, o anche di soggetti con diabete, emoglobinopatie (disordine a livello del sangue) o con disabilità.

In tutti i casi, comunque, deve essere rispettato l’intervallo di almeno 4 mesi dalla somministrazione del primo booster (cioè della terza dose).

Giuliana Raffaelli

Laureata in Scienze Geologiche, ha acquisito il dottorato in Scienze della Terra all’Università di Urbino “Carlo Bo” con una tesi sui materiali lapidei utilizzati in architettura e sui loro problemi di conservazione. Si è poi specializzata nell’analisi dei materiali policristallini mediante tecniche di diffrazione di raggi X. Nel febbraio 2021 ha conseguito il Master in Giornalismo Scientifico all'Università Sapienza di Roma con lode e premio per la migliore tesi. La vocazione per la comunicazione della Scienza l’ha portata a partecipare a moltissime attività di divulgazione. Fino a quando è approdata sull’isola di Pantelleria. Per amore. Ed è stata una passione travolgente… per il blu del suo mare, per l’energia delle sue rocce, per l’ardore delle sue genti.

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Sanità

Sanità – “La violenza non cura”, la campagna contro la violenza sui medici

Marilu Giacalone

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Il ministro della Salute oggi, giorno della memoria delle vittime del COVID-19, ha ricordato come si siano impegnati durante la pandemia medici e infermieridi Valeria Branca da METEOWEB.EU
 

 
 
“Abbiamo perso familiari, amici, conoscenti. Ma anche molti professionisti sanitari e sociosanitari che hanno combattuto contro il Covid–19 fino allo stremo delle forze, fino al sacrificio della vita. Sono stati celebrati come eroi del Covid. In effetti continuano ad esserlo con discrezione ogni giorno, in tutti gli ambiti in cui hanno cura di noi“.

 
Queste sono le dichiarazioni del ministro della Salute Orazio Schillaci, durante le celebrazioni istituzionali in corso a Bergamo in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus.

La campagna “la violenza non cura”

“Per questo – prosegue Schillaci – fa male quando subiscono aggressioni. Anche questo non va dimenticato perché, come abbiamo detto con la nostra campagna di sensibilizzazione, “la violenza non cura“: medici, infermieri, operatori socio-sanitari, sì”.

“Oggi, con commozione e rispetto, ricordiamo le vittime del Covid-19. Qui proprio dove tre anni fa, camion dell’esercito portavano via affetti perduti senza neanche la possibilità per i loro cari di rivolgere loro un ultimo saluto“, ha concluso Schillaci.

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Sanità

Migrazione sanitaria, Giuliano (UGL): “Fermare l’esodo da sud a nord. Garantire assistenza equa e di qualità in tutta Italia”

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“Tra i tanti temi che il Ministro Schillaci si troverà a fronteggiare quello della migrazione sanitaria è centrale e va affrontato con urgenza. Le politiche dei Governi precedenti hanno spaccato sempre più l’Italia a metà e così oggi l’assistenza è un diritto non garantito a tutti i cittadini ed a fare la differenza è, purtroppo, la geografia con Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto che raccolgono il 94,1% del saldo attivo” dichiara il Segretario Nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Sono 3,3 i miliardi di euro generati che seguendo il percorso di tantissimi italiani si spostano dal sud al nord. Questo perché i cittadini sono alla ricerca di prestazioni che in loco non sono garantite, generando quindi un esodo costante. Una disparità che genera una grande disomogeneità nell’assistenza territoriale a cui deve essere posto rimedio. Anche perché sono tanti coloro che, non potendo assumersi gli oneri degli spostamenti, decidono di non avvalersi di cure e prestazioni. Non può esistere, in base ad una connotazione geografica, una sanità di serie A ed una di serie B. È bene affrontare il tema con urgenza per garantire un’equa assistenza di qualità ed il diritto alla salute, sancito dalla nostra Costituzione sull’intero territorio nazionale” conclude il sindacalista.

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Cronaca

Trapani, minacce di morte e percosse al personale del Sant’Antonio Abate “Solidarietà ai lavoratori del Presidio Ospedaliero”

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Piena solidarietà al personale sanitario e parasanitario in servizio al “Sant’Antonio Abate”, costretto a subire minacce di morte e percosse da parte di un individuo che si intrufola, armato di coltello, nei reparti del Presidio Ospedaliero, seminando il panico tra gli operatori. Il circolo di Trapani di Fratelli d’Italia è al fianco del sindacato Nursind Cgs il quale, attraverso il segretario regionale Salvo Calamia, ha denunciato quanto accade ormai da settimane. “La sicurezza sul posto di lavoro è fondamentale – sono le parole di Christian Farsaci, presidente del circolo di Trapani di Fratelli d’Italia -, a maggior ragione in un luogo di cure come l’ospedale. Non è possibile assistere a situazioni di questo tipo e siamo fermamente convinti che le Forze dell’Ordine, anche attraverso l’odierna riapertura del punto di polizia al Pronto Soccorso, sapranno ripristinare l’ordine all’Ospedale Sant’Antonio Abate, garantendo lavoratori e pazienti”.

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