Cronaca
Ultima Ora: Doc Pantelleria – Sicilia la nuova definizione per i vini. Una grande sconfitta per l’isola
Doc Pantelleria – Sicilia la nuova definizione per i vini. Una grande sconfitta per l’isola!
Oggi pomeriggio si è tenuta l’assemblea dei soci del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione del Doc Pantelleria, per la modifica del disciplinare del Doc Pantelleria in Doc Pantelleria-Sicilia e, dunque prendere una decisione, che costerà cara all’unicità e tipicità del prodotto pantesco.
Da settimane stiamo trattando il tema che tiene tutti uniti e coesi: mantenere la dicitura Vini Doc Pantelleria.
Si tratta di una grande sconfitta, appunto, per quanti sostenevano la necessità di mantenere l’originario nome, senza l’aggiunta di “Sicilia”, e di una vittoria per le due aziende proponenti: Donnafugata e Pellegrino.
Queste, che non sono pantesche ma siciliane, sono le cantine più potenti facenti parti del Consorzio ed era prevedibile che la spuntassero.
Inoltre, lo ricordiamo, Benedetto Renda è il presidente del Consorzio è lo stesso presidente della Cantina Pellegrino di Marsala.
Nonostante il dissenso della comunità, delle istituzioni, a partire dal Sindaco Vincenzo Campo, dal Presidente del Parco di Pantelleria, Salvatore Gabriele, ora le sorti del nostro vino sono quelle di esser confuse e mescolate nel calderone regionale.
La cosa si è sbrigata con una votazione: la maggioranza dei produttori panteschi è sfavorevole, eppure, secondo una malevola normativa dello statuto bastava da solo il voto delle due cantine più grandi, che detengono la maggioranza delle quote, per determinare la decisione.
E il gioco è fatto.
Ora il vanto della definizione “denominazione di origini controllata” conquistato ancor prima della Regione è sfumato senza che, di fatto, si potesse far nulla.
Cronaca
Liberty Lines, On. Safina (PD) “preoccupazione nelle comunità delle Isole Minori”
Le ultime vicende che hanno coinvolto la Liberty Lines S.p.A. stanno generando comprensibile preoccupazione nelle comunità delle isole minori e in tutta la provincia di Trapani. Pur senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria – che seguirà il suo corso nelle sedi opportune – non possiamo ignorare l’impatto che questa situazione può avere sul diritto alla mobilità, sulla continuità del servizio pubblico e sulla serenità dei lavoratori.
Oggi più che mai è necessario aprire immediatamente un tavolo di confronto tra Regione Siciliana, amministrazione giudiziaria e tutte le parti interessate, per mettere in sicurezza un servizio strategico e vitale per oltre 35 mila residenti delle isole minori, che non possono essere ostaggio dell’incertezza.
La Regione Siciliana deve saper esercitare con autorevolezza il proprio ruolo istituzionale, tutelando gli interessi pubblici e pretendendo condizioni contrattuali trasparenti, vantaggiose ed equilibrate. Non si tratta di puntare il dito contro nessuno, ma di evitare che il nostro territorio viva una condizione di sudditanza che rischia di penalizzare cittadini e imprese.
Allo stesso tempo, è fondamentale garantire la piena salvaguardia dei lavoratori, che rappresentano un patrimonio di competenze irrinunciabile e che non devono subire le conseguenze di una vicenda che li supera.
La continuità del servizio, la tutela dell’occupazione e la difesa dell’interesse pubblico devono essere le nostre priorità. Su questo, come Partito Democratico, continueremo a vigilare e a far sentire la nostra voce.
Dario Safina
Deputato ARS PD
Ambiente
Pantelleria, calendario distribuzione acqua a Khamma e Tracino – dicembre 2025
Un nuovo passaggio di acqua nelle contrade attigue Khamma e Tracino. Si comincia domani 4 dicembre

Politica
L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza
L’Ars conferma la fiducia a Schifani, respinta la mozione dei gruppi di minoranza
L’Assemblea Regionale Siciliana , ieri sera, ha respinto la mozione di sfiducia al presidente della Regione, Renato Schifani, con 41 voti contrari e 26 a favore. La votazione è giunta dopo quasi cinque ore di dibattito in Aula, al termine del quale Schifani è intervenuto per una replica. Il presidente ha tracciato un bilancio di tre anni di attività del suo governo illustrando i risultati conseguiti a partire dal risanamento dei conti pubblici, dai progressi in campo economico e occupazionale, dagli interventi infrastrutturali nei trasporti, nello smaltimento dei rifiuti e nel settore idrico, fino ai miglioramenti nella sanità, nelle politiche sociali e ambientali e nel turismo. Nel suo intervento, Schifani ha evidenziato, tra l’altro, l’ulteriore miglioramento del giudizio di Moody’s che ha portato il rating della Regione Siciliana da “speculativo” a “stabile” e gli interventi in favore del sistema delle imprese.
«La maggioranza ha dato prova oggi di grandissima compattezza – ha detto il presidente della Regione – un dibattito acceso nel quale ho ascoltato tutti. Quello che ho riscontrato è l’assenza di una controproposta da parte dell’opposizione. Noi andiamo avanti con il nostro programma – ha aggiunto Schifani – non ho mai avuto dubbi sull’esito di questa di questa votazione, anche perché siamo dalla parte del giusto. Abbiamo il diritto e il dovere di governare, ce l’hanno chiesto i siciliani, ci hanno investito di questo ruolo e dobbiamo portarlo avanti».
Schifani in Aula ha inoltre ricordato che già nel 2002 aveva auspicato che la misura del carcere duro diventasse permanente e che venisse introdotto il sequestro “per equivalente” dei patrimoni mafiosi, obiettivi poi raggiunti anche grazie al suo impegno parlamentare. Il presidente ha rivendicato le scelte del governo in difesa della legalità e per la prevenzione di rischi di infiltrazioni mafiose negli appalti della Regione. A tal fine, il governo ha affidato i principali bandi a Invitalia e tutti i più importanti appalti sono sottoposti alla valutazione dell’Anac, tra questi quelli per i termovalorizzatori e per il polo pediatrico di Palermo.
-
Ambiente5 anni agoAMP, a Pantelleria Insieme Live: zonizzazioni e Guardia Costa ausiliario. Gadir e il brillamento de Il Caldo
-
Personaggi4 anni agoStasera 4 Ristoranti a Pantelleria, con Alessandro Borghese. Ecco chi sono
-
Ambiente4 anni agoPantelleria, il PD segnala colorazione anomala e artificiale nella spiaggia del Lago di Venere
-
Pantelleria4 anni agoPantelleria a lutto per Giovanni Maddalena, il galantuomo del Conitro
-
Personaggi4 anni agoPantelleria, è U Runcune il vincitore di 4 Ristoranti di Alessandro Borghese
-
Cronaca4 anni agoUltima Ora – Pantelleria. Identificata la donna morta per annegamento, il secondo suicidio in un mese
-
Capitaneria di Porto4 anni agoPantelleria, allarmanti condizioni meteo-marine nelle prossime 48/72 ore: onde 6 da metri
-
Pantelleria4 anni agoPantelleria, divieto di balneazione a Punta San Leonardo
Gianni
20:09 - Giugno 16, 2019 at 20:09
Semplicemente il pesce grande mangia il pesce piccolo
Gianni
20:10 - Giugno 16, 2019 at 20:10
SEMPLICEMENTE IL PESCE GRANDE DIVORA I PIÙ PICCOLI
Toti
10:00 - Giugno 17, 2019 at 10:00
Non conosco lo statuto,per quello che leggo mi pare di capire che vige la legge del più forte! Più forte di una maggioranza di produttori ed istituzioni contrarie. Se lo statuto viola i principi di DEMOCRAZIA,allora penso che la questione debba essere trasferita in sedi più autorevoli nel rispetto della legalità!