Trasporti
Trasporti marittimi, nuovi bandi nuove corse: 129 milioni per Pantelleria, Egadi, Eolie e Pelagie

Il bando predisposto dal dipartimento dei Trasporti (consultabile sul sito della Regione Siciliana a questo link) ha un valore complessivo di 129 milioni di euro. Cinque i lotti in cui è articolato: Eolie, Egadi, Pelagie, Pantelleria e Ustica. Il bando con i capitolati di appalto e la documentazione richiesta per la partecipazione sono consultabili sul sito del dipartimento. Le domande di partecipazione vanno inviate attraverso la piattaforma elettronica entro il prossimo 11 novembre; le offerte saranno aperte il successivo 24 novembre. È stato inoltre pubblicato il bando per i collegamenti in aliscafo con le isole Pelagie, per un importo di 16,5 milioni di euro. Anche in questo caso, le domande di partecipazione dovranno essere presentate, attraverso la piattaforma elettronica, entro l’11 novembre e le offerte saranno aperte il successivo 24 novembre.
Cosa prevede il capitolato
Pelagie
Il capitolato d’appalto stabilisce un minimo di 10 corse tra Porto Empedocle, Lampedusa e Linosa in alta stagione e 10 in media stagione, mentre tra le due isole dell’arcipelago dovranno essere almeno 28 le corse in alta stagione, 20 in media stagione e 12 in bassa stagione. Nei giorni scorsi sono state aperte le offerte del bando dei lotti che riguardano i collegamenti in aliscafo per le Eolie, le Egadi, Ustica e Pantelleria e per l’aggiudicazione definitiva si attende che la ditta aggiudicataria presenti l’intera documentazione. Scheda tecnica dei cinque lotti Il primo lotto riguarda i collegamenti con le isole Eolie e ha un importo di 33,6 milioni di euro.
Eolie
Il capitolato prevede, come servizio minimo per la tratta Milazzo-Vulcano-Lipari-S.M.Salina-Rinella, 30 corse settimanali durante l’alta stagione (dal primo giugno al 30 settembre), 20 nella media stagione (dal primo aprile al 31 maggio) e nella bassa stagione (dal primo novembre al 31 marzo); per la tratta Milazzo-Vulcano-Lipari-Rinella-Filicudi-Alicudi 2 collegamenti settimanali in alta stagione e 4 alla settimana sia in media che in bassa stagione, nella tratta Milazzo-Vulcano-Lipari-S.M.Salina-Panarea-Ginostra-Stromboli sono 2 i collegamenti settimanali da garantire come servizio minimo.
Il servizio dovrà essere effettuato con navi in grado di trasportare almeno 150 passeggeri e un carico complessivo non inferiore alle 400 tonnellate.
Egadi
Il secondo lotto, per i collegamenti con le Egadi ha un importo di 14,7 milioni di euro. Il servizio minimo da garantire, secondo capitolato, prevede 4 corse settimanali per la linea Trapani-Favignana-Levanzo-Marettimo, mentre per la tratta Trapani-Favignana-Levanzo le corse dovranno essere 16 alla settimana in alta stagione, 14 in media stagione e 18 in bassa stagione. Anche in questo caso, il servizio dovrà essere svolto con una nave in grado di trasportare almeno 150 passeggeri e un carico complessivo non inferiore alle 400 tonnellate.
Pantelleria
Il terzo lotto, riguarda la linea per Pantelleria, ha un importo di 24 milioni di euro e fissa per il collegamento con il porto di Trapani un minimo di 4 corse in alta stagione, 6 in media stagione e 8 in bassa stagione, alle quali si aggiungono le 6 corse del collegamento con il porto di Mazara del Vallo in alta stagione. In questo caso, la nave che dovrà effettuare il servizio dovrà avere una capacità di trasporto di almeno 400 passeggeri. Il lotto che riguarda i collegamenti tra Porto Empedocle, Lampedusa e Linosa ha un importo di circa 41 milioni. E’ stabilito un minimo di 10 corse settimanali in alta e media stagione e di 12 in bassa stagione, con una nave in grado di trasportare almeno 250 passeggeri e un carico complessivo di 400 tonnellate, tra merci, mezzi e persone. L’ultimo lotto riguarda il collegamento con l’isola di Ustica, per un importo di 15,4 milioni di euro ; le corse da garantire come servizio minimo sono 4 a settimana nel periodo di alta stagione, 6 durante la media stagione e 8 nella bassa stagione.
Trasporti
Pantelleria – Disagi aerei, Tremarco “ogni atto politico deve misurarsi con le conseguenze che produce”

Tra disagio e speranza: la sfida della nostra responsabilità
Non vi è pantesco che, in questi mesi, non abbia toccato con mano la durezza delle
difficoltà che gravano sui nostri collegamenti. Gli aerei, spesso inadeguati a rispondere
alla domanda reale di mobilità, diventano simbolo di una promessa mancata; le navi
vetuste, raccontano di un abbandono strutturale che non nasce oggi ma che oggi diventa
insopportabile; le infrastrutture, infine, sembrano la rappresentazione plastica di un’isola
che attende, da troppo tempo, un segno di attenzione vera da parte dello Stato e della
Regione.
Di fronte a tali criticità, la comunità pantesca non resta muta.
Molti mi scrivono, molti mi
fermano per strada, molti invocano un gesto forte, un atto di rottura, una dimostrazione di
forza che scuota il torpore e smuova le coscienze. Io comprendo questa impazienza, la
sento mia, perché anch’io vivo l’ingiustizia di questi gravi disagi. Ma se condivido l’anelito
al cambiamento, non posso, con altrettanta onestà, nascondere la consapevolezza che
ogni atto politico deve misurarsi con le conseguenze che produce.
Si immagini, ad
esempio, che in un impeto di protesta si determinasse l’interruzione dei collegamenti
marittimi: ciò che oggi ci pare strumento di rivendicazione si trasformerebbe, domani, in
ferita insanabile per famiglie, imprese, lavoratori, studenti.
Ecco perché parlo di equilibrio. Ma non di quell’equilibrio che coincide con la
rassegnazione o con la rinuncia, bensì di un equilibrio che si radica nella responsabilità: la
responsabilità di chi non ignora la rabbia, ma la traduce in azione consapevole; la
responsabilità di chi non teme il conflitto, ma lo indirizza su un terreno di confronto
istituzionale; la responsabilità, in definitiva, di chi sa che governare significa ascoltare,
interpretare, decidere.
In questa prospettiva, il dialogo con le istituzioni centrali e regionali non è segno di
debolezza, ma di forza: perché solo portando motivazioni solide, argomenti incontrovertibili
e richieste precise si può pretendere di ottenere risposte dignitose e all’altezza della
comunità Pantesca. E la dignità dei panteschi non è negoziabile.
Come assessore ai Trasporti e al Turismo, il mio impegno è totale, senza risparmiarmi.
Non mi lascerò distrarre da polemiche sterili né da attacchi che giungono da chi, negli anni
in cui avrebbe potuto operare, ha preferito la comodità delle parole alla fatica dei risultati.
Io non mi misuro sul piano del consenso effimero, ma sul metro della coscienza, che è
l’unico tribunale a cui un amministratore deve rendere conto.
E in questa coscienza è incisa una certezza che non vacilla: che tutto ciò che faccio, lo
faccio avendo ben presente un principio che non è slogan ma visione, non è artificio
retorico ma sentimento profondo.
Quel principio che dice, senza possibilità di equivoco: “Prima i Panteschi.”
Assessore ai Trasporti Federico Tremarco
Trasporti
Pantelleria, Assessore Tremarco commenta il servizio Mediaset sui trasporti

“𝐏𝐚𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢. 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚”
Il servizio sui trasporti andato in onda nei giorni scorsi non è la prova di un isolamento, come qualcuno vuol far credere.
È, piuttosto, un racconto che illumina una realtà che da troppi anni viene trascurata.
Una realtà che conosciamo bene e che abbiamo denunciato più volte.
Non mancano i segni di attenzione: negli ultimi mesi ci
sono stati interventi del #MIT che hanno permesso di tamponare alcune emergenze.
Ma la verità è che oggi non bastano più le soluzioni episodiche o di un solo ministero.
A Pantelleria serve un’azione strutturale condivisa con le #istituzioni centrali, tutte, una strategia di lungo periodo, che restituisca stabilità e certezza ai collegamenti restituendo al nostro territorio le stesse opportunità che si hanno nel resto del paese.
Di fronte a questo scenario l’opposizione, come qualche altro “scappato di casa”, continua a confondere l’amministrare con la politica.
Denuncia, accusa, ma non costruisce.
Non fa #politica perché probabilmente non sa nemmeno cosa sia.
È la prova di una mancanza di visione: taluni si comportano da amministratori che registrano i problemi, non da politici che immaginano le soluzioni.
La differenza è sottile ma sostanziale: amministrare è dovere quotidiano, ma fare politica significa dare un orizzonte e un senso collettivo alle scelte.
Ed è curioso osservare come, mentre qui si parla di trasporti e del diritto dei #Panteschi a sentirsi parte d’Italia, alcuni partiti a livello nazionale e regionale trovino il tempo e le energie per occuparsi di ricorsi contro nomine che non gradiscono.
Il punto non è negare l’importanza dei controlli di legittimità, ma constatare come la politica di certi ambienti si concentri sulle questioni minori e dimentichi le proprie responsabilità sulle nomine peggiori già compiute e mai discusse.
È un atteggiamento che rivela una distrazione grave: ci si divide sulle cariche, ma si dimentica la sostanza dei problemi che toccano la vita delle persone.
Pantelleria non ha bisogno di lamenti, né di ricorsi strumentali. Ha bisogno di responsabilità e di politica vera: quella che sa distinguere le priorità, che non si rifugia nello scontro ma si assume il compito di costruire. Perché la politica, quando è autentica, non si misura nella gestione delle polemiche ma nella capacità di indicare la strada, anche quando è difficile e non immediata.
Trasporti
Mobilità, Aricò: «Al via una campagna per far conoscere la patente digitale in Sicilia»

Incrementare l’uso della patente digitale in Sicilia. Questo l’obiettivo di una campagna di sensibilizzazione avviata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò. «Vogliamo far conoscere ai cittadini siciliani questo strumento – spiega Aricò – che può semplificare la vita delle persone e contemporaneamente decongestionare gli uffici. È piuttosto alto, infatti, il numero di patenti che vengono smarrite o sono deteriorate, con aggravi per chi è costretto a chiederne il duplicato ma anche per gli uffici delle Motorizzazioni che rischiano di essere ingolfati dalle istanze e di dover dedicare diverse risorse umane a questa incombenza. Chi invece ha scaricato la versione digitale della patente sull’app “IO” può lasciare a casa quella fisica, evitando i rischi di smarrimento e di danneggiamento. L’assessorato condurrà questa campagna con corner esplicativi nelle grandi manifestazioni patrocinate dalla Regione Siciliana».
In Sicilia, soltanto un numero minimo di persone abilitate alla guida ha provveduto a scaricare la patente digitale, a fronte di un elevato numero di richieste di duplicati: ad esempio, l’ufficio della Motorizzazione di Palermo emette in media, tra denunce di smarrimento o di deterioramento, circa 100 duplicati alla settimana, circa cinquemila nel corso dell’intero anno. La patente digitale è valida su tutto il territorio nazionale (ma non ancora all’estero) ed è riconosciuta da forze dell’ordine e uffici pubblici.
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