Politica
Trapani – Tari, verità e storia sulla qualità del servizio e costi/tassa per i cittadini

Secondo uno spartito oramai scontato, giungono le strumentalizzazioni della minoranza consiliare del Comune di Trapani. Questa volta, oggetto delle fantasiose ricostruzioni della minoranza è la delibera sulla Tari. Costoro cercano di raccontare una storia nella quale la maggioranza di governo avrebbe aumentato a dismisura la Tari, come invece fatto in passato – con aumento del 100% – , ad esempio, dal consigliere Giuseppe Guaiana, che per l’appunto votò a favore del raddoppio della medesima.
Invero, con la deliberazione di consiglio comunale dello scorso 15 settembre, la Tari è stata aumenta solo del 3% circa per le utenze domestiche, pari a circa 15€ annui e del 6% per le utenze commerciali come da parametri ministeriali e questo dopo che con le deliberazioni del consiglio comunale del 2020, 2021 e 2022, la Tari è stata diminuita in questi anni del 25%, consentendo al Comune di Trapani di abbandonare il triste primato della Tari più cara d’Italia e facendo partire finalmente anche nella nostra città la civile raccolta differenziata porta a porta, rendendola più pulita rispetto alle discariche al tempo disseminate ovunque.
Tali odierni modesti aumenti, sono stati contenuti, grazie alla politica di lotta all’evasione (pagare tutti per pagare meno) intrapresa in questi anni, che ha consentito di far fronte all’aumento dei costi, dovuto all’aumento del costo di smaltimento e trattamento dei rifiuti, derivante dal caro trasporti e dall’assenza – nel territorio siciliano – di impianti adeguati per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati e dell’umido.
Questa la verità, che evidenzia – al contrario di quanto affermato dalla minoranza – la lungimiranza della maggioranza di governo che – grazie alle proficue politiche messe in atto – ha consentito in questi anni il recupero dell’efficienza di un servizio, portando la differenziata al 67%, senza gravare sulle tasche dei cittadini.
Era doveroso mettere in evidenza quanto effettivamente deliberato in Consiglio comunale da parte della nostra maggioranza al fine di chiarire ai cittadini come stanno davvero le cose, onde evitare spiacevoli strumentalizzazioni avviate proprio da chi, in passato, la Tari l’aveva effettivamente innalzata in maniera sconsiderata. Assicuriamo ai cittadini che continueremo a lavorare per migliorare i servizi e che, già da diverse settimane, siamo al lavoro per i nuovi e più adeguati calendari 2024.
Firmato:
Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida
Presidente del Consiglio Comunale Annalisa Bianco
Vice Presidente del Consiglio Comunale Andrea Genco
Assessore Rosalia d’Alì
Assessore Vincenzo Abbruscato
Assessore Emanuele Barbara
Assessore Vincenzo Guaiana
Assessore Giuseppe La Porta
Assessore Alberto Mazzeo
Assessore Giuseppe Pellegrino
Assessore Andrea Vassallo
Assessore Giuseppe Virzì
Consigliera Daniela Barbara
Consigliera Angela Grignano
Consigliera Claudia La Barbera
Consigliera Giulia Passalacqua
Consigliera Marzia Patti
Consigliera Giusy Poma
Consigliera Sonia Tumbarello
Consigliere Francesco Briale
Consigliere Baldassare Cammareri
Consigliere Giovanni Carpinteri
Consigliere Salvatore Daidone
Consigliere Giovanni Parisi
Consigliere Giuseppe Peralta
Attualità
Pantelleria – Lutto cittadino Armani, rinviato Consiglio Comunale

Il Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Pantelleria, Giuseppe Spata, stante il lutto cittadino proclamato per il giorno 8 settembre, in onore del compianto Giorgio Armani, ha revocato la seduta dell’8 settembre, per rinviarla al 16/09/25 alle ore 17:00, ed in seconda convocazione il giorno 17.09.2025 alle ore 17,00, per trattare il seguente ordine del giorno:
1. Nomina scrutatori;
2. Lettura ed Approvazione verbale seduta precedente
3. Comunicazioni
4. Approvazione, ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. n. 327/2001 e s.m. ed i., del progetto di
fattibilità tecnico economica dei lavori di realizzazione di un parco urbano con annesso
parcheggio ecosostenibile nel centro urbano di Pantelleria Corso Vittorio Emanuele II” –
CUP H21B25000210004, in variante al P.R.G. e contestuale apposizione del vincolo
preordinato all’esproprio.
5. Approvazione, ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. n. 327/2001 e s.m. ed i., del progetto di
fattibilità tecnico economica dei lavori di realizzazione di un parco urbano con annesso
parcheggio ecosostenibile nel centro urbano di Pantelleria Via Della Torre CUP
H21B25000200004, in variante al P.R.G. e contestuale apposizione del vincolo preordinato
all’esproprio.
Cronaca
Lampedusa e Linosa: importante novità legislativa per il potenziamento dell’organico comunale

Il Comune di Lampedusa e Linosa celebra un traguardo fondamentale per il futuro della propria amministrazione e per il miglioramento dei servizi resi alla cittadinanza
Con l’entrata in vigore della Legge n. 118 dell’8 agosto 2025 (Decreto Economia), il nostro Comune potrà beneficiare di una deroga speciale alle normative nazionali che consentirà di inquadrare fino a tre funzionari come dirigenti a tempo determinato.
Si tratta di una misura straordinaria per un Comune come il nostro, collocato su un’isola con particolari complessità logistiche e sociali. La possibilità di assumere figure dirigenziali altamente qualificate rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare la macchina amministrativa, ampliando anche la platea di professionisti disposti a trasferirsi e lavorare con noi, nonostante i noti disagi economici e logistici legati alla condizione insulare.
Questo risultato è frutto di un lavoro politico e istituzionale condiviso. In particolare, desidero ringraziare il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, che nel giugno 2025 ha visitato il nostro territorio accogliendo con attenzione l’appello che, come Sindaco, avevo rivolto loro. Un ringraziamento particolare va ai capigruppo Lucio Malan e Galeazzo Bignami, ai ministri Ciriani ed Urso, e a tutti coloro che si sono impegnati per promuovere e sostenere l’emendamento che ha reso possibile questa importante deroga.
Al tempo stesso, esprimiamo il nostro apprezzamento anche verso le altre forze di governo che, in spirito di responsabilità e collaborazione istituzionale, hanno votato favorevolmente alla proposta, comprendendo l’importanza strategica di questo intervento per le comunità insulari.
Questa norma rappresenta un passo in avanti verso un’amministrazione più solida, professionale ed efficiente, capace di rispondere con maggiore prontezza alle sfide del nostro territorio.
Politica
Pantelleria 2050: D’Ancona ha chiesto ai panteschi se volevano rinunciare al Castello?

Il recente passo indietro dell’Amministrazione Comunale sulla gestione del Castello Medievale di Pantelleria è la conferma di un fallimento annunciato e prevedibile.
Con la delibera, approvata in prossimità del Ferragosto, la giunta ha deciso di rescindere unilateralmente la concessione gratuita faticosamente ottenuta negli anni passati, rinunciando così a una delle più importanti opportunità culturali e turistiche per l’isola.
Le ragioni per cui si è deciso di abbandonare, di fatto, il Castello al suo destino non sembrano giustificate, neppure dopo la lettura della delibera approvata lo scorso 8 agosto.
Infatti, sembrerebbe che il Demanio statale avesse confermato che il Castello necessitava di un intervento di restauro e che, quindi, i relativi costi non dovevano essere posti a carico del Comune.
La Soprintendenza, da parte sua, sembra chiedere degli interventi di messa in sicurezza che servano a preservare il monumento e ne consentano la fruizione in sicurezza, in attesa di trovare delle linee di finanziamento per intervenire con il restauro e il consolidamento delle parti pericolanti. Addirittura, si spinge oltre: avviando l’azione sostitutiva, ossia intervenire con proprie risorse per poi rivalersi sul soggetto competente, che a detta del Comune sarebbe il Demanio statale.
Ma c’è di più.
A dicembre 2023 sono stati impegnati dal Comune 80 mila euro per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza dello stesso, giustificando tale stanziamento con la volontà di “salvaguardare il Castello medievale dal degrado” e “preservarne lo stato e rendere lo stesso fruibile ai visitatori”.
Ma allora cosa è successo adesso per spingere la Giunta a deliberare la rescissione della convenzione per eccessiva onerosità?
E proprio alla vigilia dell’inizio dei lavori del Waterfront che restituiranno piena visibilità alla struttura, liberandola dall’obbrobrio del “palazzo verde”?
E perché si parla di eccessiva onerosità dopo che nell’ultimo decennio il Comune ha speso circa 40.000 € l’anno per interventi di manutenzione sul Castello, con il favore e l’appoggio di tutta la comunità che riconosce nel monumento il cuore monumentale dell’isola?
La scusa della concessione limitata degli anni regge ancor meno, perché fu concordato il rinnovo illimitato con il Demanio proprio dalla nostra Amministrazione. Dobbiamo pensare che l’azione maldestra di questa Amministrazione abbia reso vani anche quegli accordi?
Davvero si pensa che la soluzione per ridare dignità al Castello, unico simbolo storico rimasto nel centro di Pantelleria, è quella di restituirlo al Demanio statale e, così, chiuderlo a tempo indeterminato o, peggio, farlo affidare ad un gestore privato?
E l’Amministrazione D’Ancona ha chiesto ai panteschi se erano favorevoli a rinunciare al loro Castello, interpellandoli direttamente o tramite il Consiglio Comunale?
Sarebbe bene anche informarli che rinunciando alla concessione, c’è la chiara possibilità che fra qualche anno, trovato il privato disponibile, il Demanio magari lo concederà per farci l’ennesimo hotel o altro (ricordiamoci il bando per il Faro di Punta Spadillo e di tanti altri beni in Italia che hanno fatto la stessa fine).
Le domande, come si vede, sono tante. Aspettiamo le risposte, se arriveranno. Ciò che ci sembra palese è la volontà dell’amministrazione D’Ancona di scappare dalle proprie responsabilità e di lasciare Pantelleria al suo destino in balia delle decisioni che saranno prese altrove.
Un po’ come è avvenuto con la gestione del ricorso al TAR sul punto nascita, chiuso nel 2020 dall’allora assessore Razza (oggi Fratelli d’Italia). Quel ricorso avrebbe potuto chiarire il diritto dell’isola a mantenere il servizio e le responsabilità del governo regionale, ma anche allora la giunta D’Ancona decise, incomprensibilmente, di non proseguire l’iter, rinunciando a una battaglia di giustizia per la comunità.
Due episodi, due simboli, un solo filo conduttore: incapacità di agire, mancanza di visione e rinuncia alle responsabilità.
Pantelleria merita di meglio.
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