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Ambiente

Trapani, Sottosegr. di Stato On. Prisco e Capo Naz. VVFF Dall’Oppio inaugurano presidio di Custonaci

Marilu Giacalone

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TRAPANI: Il Sottosegretario di Stato On. Emanuele Prisco ed il Capo del Corpo nazionale
dei Vigili del Fuoco Carlo Dall’Oppio hanno inaugurato il Presidio Rurale VVF
di Custonaci.

Nella giornata di ieri 24 luglio 2024, il Sottosegretario di Stato al Ministero
dell’Interno con delega ai Vigili del fuoco, on. Emanuele Prisco ed il Capo del Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco, ing. Carlo Dall’Oppio, accompagnati dal Prefetto di Trapani
Daniela Lupo, il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco per la Sicilia, ing. Gaetano
Vallafuoco e il Comandante ing. Antonino Galfo, hanno inaugurato il Presidio Rurale VVF
di Custonaci.
Ad accogliere la delegazione ministeriale a Custonaci il Sindaco di Custonaci Fabrizio Fonte
e i Sindaci dei Comuni di San Vito Lo Capo, Erice, Valderice e Buseto Palizzolo, territori
questi di competenza dell’istituendo Presidio rurale VVF, oltre alle massime autorità civili e
militari della provincia di Trapani ed una nutrita rappresentanza di vigili del fuoco del
Comando di Trapani.

Gli alti vertici del Corpo Nazionale durante la cerimonia di inaugurazione della sede di
servizio VF, che ha visto dapprima un gruppo di bambini di Custonaci cantare l’inno di
Mameli sotto il Tricolore steso sulla facciata principale dell’edificio, seguito dalla breve ma
significativa cerimonia di benedizione del nuovo distaccamento VF da parte del Vescovo di
Trapani S.E. Rev.ma Mons. Pietro Maria Fragnelli e dal tradizionale taglio del nastro
tricolore, hanno sottolineato l’ottima sinergia tra le varie istituzioni, Comune – Comando VF – Prefettura – Dipartimento VF, che ha portato a questo grande risultato, con l’auspicio di
trasformare il Presidio rurale stagionale in un distaccamento permanente h24 per 365 giorni
l’anno, rispondendo così alla esplicita richiesta formulata dal Sindaco di Custonaci anche a
nome dei primi cittadini dei Comuni del comprensorio presenti alla cerimonia, di avere nella
parte settentrionale della provincia una presenza costante di vigili del fuoco per migliorare la
risposta operativa, anche per la lotta attiva agli incendi boschivi che durante l’estate affligge
la popolazione e l’ambiente , ove insistono, tra l’altro, la Riserva naturale dello Zingaro e la
Riserva Naturale di Monte Cofano.

Il Sottosegretario Prisco ed il capo del Corpo nazionale dei VVF Dall’Oppio hanno preso
visione dell’attuale posizione strategica e hanno assicurato l’impegno dell’amministrazione
dell’Interno a trasformare la natura del distaccamento.
Tutti gli oratori, nei loro interventi, hanno ricordato il sacrificio dei due colleghi materani
deceduti in occasione dello spegnimento di un incendio di vegetazione per portare soccorso
ad una famiglia rimasta intrappolata dalle fiamme nella propria casa.
Infine, il Comandante Galfo nel suo saluto in sede Centrale ai vertici del Ministero
dell’Interno e del Corpo nazionale ha ringraziato tutto il personale che ha partecipato alla
visita del Sottosegretario prisco, dimostrando alto senso del dovere e lo spirito di Corpo.
Al termine il Comandante Galfo ha fatto omaggio agli illustri ospiti del Crest del Comando.

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Ambiente

Pantelleria, al via realizzazione sede Protezione Civile, Scuola educazione ambientale e foresteria

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Intervento di qualificazione dell’immobile comunale in località Buccuram per la realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria

il Sindaco comunica che la Giunta Municipale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’intervento di qualificazione attraverso la demolizione e ricostruzione dell’immobile di proprietà comunale sito in località Buccuram, destinato alla realizzazione della sede della Protezione Civile comunale, della Scuola di educazione ambientale e forestale e della foresteria.

Il progetto prevede la rifunzionalizzazione dell’immobile comunale mediante un intervento strutturale complessivo, finalizzato all’adeguamento dell’edificio alle esigenze operative della Protezione Civile e alle attività di formazione previste, nel rispetto della normativa vigente. L’intervento è inserito nell’ambito della programmazione dell’Ente ed è coperto da risorse finanziarie già individuate, come risultante dagli atti amministrativi approvati, con l’avvio delle successive fasi procedurali demandato ai competenti uffici comunali.

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Ambiente

Pantelleria, cimice asiatica, avvistamenti e preoccupazione degli agricoltori. Ne parliamo con Giovanni Bonomo

Direttore

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La cimice asiatica appassionata del cappero pantesco

E’ già da qualche tempo che la cimice asiatica, nome scientifico halys halyomorpha, è sopraggiunta sull’isola, manifestando subito la sua nefasta essenza. Come le diverse specie aliene, o comunque tali per l’isola, essa rappresenta una preoccupazione per l’agricoltura, e visti i recenti workshop realizzati sull’isola, abbiamo voluto approfondire l’argomento.

Un riferimento prezioso da cui attingere nuove notizie è senza dubbio Giovanni Bonomo, agricoltore per professione e per passione, con quel piglio per la conoscenza a largo raggio che lo induce ad approfondimenti e studi continui.

Reduce dall’organizzazione del corso “Agricoltura Bionaturale”, realizzato con il Centro Culturale Giamporcaro, Bonomo ha avuto modo di farsi una idea sulla presenza della cimice asiatica a Pantelleria e possibili soluzioni per allontanarla dalle coltivazioni.

Signor Bonomo, questo insetto ha dei periodi in cui è più aggressiva e di cosa si nutre?I periodi in cui la si vede più spesso sono le stagioni della primavera e dell’estate. Si nutre suggendo le piante, i frutti e le foglie dei capperi.
Prima avevamo la Bagrada Ilaris, che si era allocata a Scauri, Rekhale e zone limitrofe. 
Qui a Pantelleria, invece, l’asiatica è stata vista dal professore Bruno Massa e un testimone l’ha vista in una pianta di cappero nel capoluogo. E non si limita ai capperi, ma aggredisce anche piante da frutta e tutte quelle piante coltivate e non, insomma quelle spontanee. Ed è attraverso proprio la frutta che deve essere arrivata, così come tanti altri insetti.”

Questa cimice non fa la schizzinosa, in buona sostanza. Come allontanarla, allora?Esatto, le piace tutto. Per allontanarla, dobbiamo ricorrere a metodi naturali e il corso che abbiamo tenuto ad ottobre è stato illuminante. Luigi Rotondo ha spiegato che un buon “repellente” è il carbonato di calcio addizionato con un tot di mandarino ed è un composto a largo spettro, coinvolgendo diversi insetti. Un altro esperto suggerisce l’uso del sapone molle, come il Marsiglia, con cui fare trattamenti, per i quali ci vuole molto tempo e fatica. Ma la cosa urgente è cominciare ad organizzarci e forse il Parco e il Comune in sinergia posso vedere se si può trovare il sistema per una “lotta biologica”.

Siamo in pieno inverno, fine dicembre, ma la primavera arriva in un attimo e con essa il risveglio di tutta la primavera e dei suoi componenti, tra cui anche la cimice asiatica.

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Lampedusa, riapre il Centro di Recupero delle Tartarughe

Redazione

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Sindaco Mannino “𝗨𝗻𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗟𝗮𝗺𝗽𝗲𝗱𝘂𝘀𝗮, 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼”

Dopo circa due anni di lavoro, di sinergia e di collaborazione concreta, oggi possiamo finalmente annunciare una notizia che riempie il cuore di orgoglio: 𝗿𝗶𝗮𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗲𝗰𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗧𝗮𝗿𝘁𝗮𝗿𝘂𝗴𝗵𝗲, che avrà la sua sede nei locali dell’Area Marina Protetta di Lampedusa.
Un centro che in passato non era stato messo nelle condizioni di proseguire il proprio prezioso lavoro e che oggi torna finalmente ad essere operativo, restituendo al nostro territorio un presidio fondamentale di tutela, ricerca e cura.
Questo centro non è solo un luogo di scienza e protezione, dove ogni giorno si lavora per salvaguardare una specie simbolo del Mediterraneo come la Caretta caretta.
È anche un segno concreto dell’identità di Lampedusa: un’isola che difende il suo mare, la sua biodiversità e guarda al futuro con responsabilità.
La riapertura rappresenta inoltre una straordinaria opportunità turistica e culturale, un’attrazione di primo livello capace di raccontare ai visitatori il valore del nostro patrimonio naturale e l’impegno che mettiamo nella sua difesa.
Un ringraziamento sentito all’Associazione Caretta Caretta e a Daniela Freggi, al mio Assessore Pietro De Rubeis che ha seguito tutti i passaggi amministrativi, e a tutti coloro che hanno creduto in questo percorso, lavorando con passione, competenza e visione.
Oggi Lampedusa compie un passo importante. Per il mare. Per le tartarughe. Per la nostra comunità.
Bentornato, Centro di Recupero delle Tartarughe.

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