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Cronaca

Trapani – Rete fognaria, ieri riunione tra amministrazione e altri enti per smaltimento rapido di acque piovane

Matteo Ferrandes

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Nella giornata di ieri, presieduta dal Sindaco Tranchida, coadiuvato dai tecnici comunali, si è tenuta un’importante riunione a Palazzo d’Alì con, all’ordine del giorno, la carente situazione della rete fognaria – acque bianche della città (a maggior ragione a fronte delle ingenti portate / volumi delle “bombe” di pioggia) e le possibili migliorie per agevolarne lo smaltimento più tempestivo frenando il fenomeno degli allagamenti.
Allertati e focalizzata l’attenzione su RFI per i lavori del futuro sottopasso nonché i lavori ZES previsti ad esempio con la realizzazione di una nuova arteria stradale tra lo scorrimento veloce ed il molo Ronciglio. Il Sindaco ha proposto ai due enti, anche a sicurezza delle loro opere, di investire nel potenziamento di sottoservizi od opere complementari in grado di smaltire le acque piovane e, dunque, agevolare il sistema nel suo complesso visto che la rete, per come è stata concepita, fa confluire la quasi totalità delle acque in via Marsala, andando pertanto a scatenare blocchi di vera e propria “stagnazione” a catena (Via Orti, Via Fardella e traverse, etc) una volta giunti a saturazione i condotti che si trovano nella strada stessa. Inoltre, non va sottaciuta l’accresciuta criticità delle acque piovane che provengono da Monte Erice, anche in conseguenza della devastazione incendiaria. Necessita dunque una proficua collaborazione tra il Comune di Erice ed il Demanio Forestale Regionale, in sinergia, al fine di diminuire l’afflusso di acque che scendono da monte.
“Bisogna dotarsi di un piano di Protezione Civile comprensoriale e di bacino idrografico e sinergici con interventi e azioni, tanto a monte quanto a valle. Il nostro obiettivo è anche quello di giungere, con l’ausilio della Prefettura, ad una soluzione condivisa sia con RFI che con ZES per realizzare delle opere che possano tutelare tanto le nuove infrastrutture previste quanto, al tempo stesso, consentire un migliore smaltimento delle acque bianche – dichiara il Sindaco Tranchida -. Al momento vi è un’apertura di massima da parte degli enti con i quali stiamo collaborando, che hanno già in previsione spese imponenti in città, e ritengo che con un po’ di buon senso e collaborazione sarà possibile trovare delle “fessure” che consentiranno di smaltire le acque bianche a mare in tempi rapidi, evitando di farle passare sotto mezza città. Esistono poi – conclude il Sindaco – delle altre criticità e, al netto del prosieguo delle opere d’ispezione fognaria con l’ausilio di 3 ditte dotate di mezzi idonei, stamani sono stati allertati anche Enel ed Open Fiber per debitamente controllare l’operato delle rispettive ditte che passando cavi e fibre in alcuni casi hanno prodotto danni diretti ed indiretti al sistema di raccolta acque bianche e nere”.

Salute

Trapani, l’Ordine dei Medici denuncia: “Sanità in crisi, ma non ci arrendiamo”

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“Quello che stiamo vivendo non è di certo il periodo migliore per il Servizio Sanitario Nazionale e per la classe medica in particolare.” Con queste parole Filippo Mangiapane, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Trapani, accende i riflettori sulle criticità che affliggono il sistema sanitario e sul disagio sempre più evidente vissuto dai medici.

L’Ordine dei Medici, ente di diritto pubblico sussidiario dello Stato, ha come missione principale la tutela della salute dei cittadini. Tuttavia, questa missione è oggi gravemente ostacolata da una serie di problematiche che mettono a rischio l’efficienza del servizio sanitario e la serenità della categoria medica.

Carenza di organico e turni massacranti

“La carenza di personale negli ospedali e sul territorio è ormai insostenibile,” sottolinea Mangiapane. “Una volta lavorare nel pubblico era il sogno di ogni medico, anche per il prestigio che ne derivava. Oggi non è più così. Il nostro SSN non è più attrattivo come una volta. I colleghi sono costretti a turni asfissianti che non solo compromettono la qualità della vita privata, ma hanno inevitabili ripercussioni anche sul servizio offerto ai pazienti”.

Questa situazione pesa tanto sui medici quanto sui cittadini, rallentando l’accesso alle cure e aumentando i tempi di attesa.

Aggressioni e contenziosi: medici sotto attacco

Un altro fronte critico è rappresentato dalle aggressioni, fisiche e verbali, ai danni degli operatori sanitari, un fenomeno che si registra con preoccupante frequenza soprattutto nei pronto soccorso e nelle guardie mediche. “L’aumento delle violenze nei confronti del personale sanitario è un problema che richiede interventi urgenti,” avverte Mangiapane.

Non meno preoccupante è l’incremento dei contenziosi giudiziari contro i medici. “Troppi colleghi sono esposti a una ribalta mediatica ingiustificata, spesso a seguito di accuse infondate. È importante sottolineare che circa il 95% dei procedimenti giudiziari si conclude con un nulla di fatto,” precisa il presidente dell’Ordine. Questi procedimenti, oltre a danneggiare la reputazione dei professionisti, generano un clima di sfiducia tra i cittadini e il personale medico”.

“Non siamo maghi, ma professionisti”

“Noi medici non siamo maghi: siamo professionisti che ogni giorno fanno del loro meglio per garantire la salute dei pazienti,” afferma Mangiapane. E, nonostante le difficoltà, la categoria non si lascia scoraggiare: “Questi ostacoli ci spingono ad affrontare le sfide con maggiore determinazione, consapevoli che solo un’azione congiunta tra Ordine, istituzioni e cittadini può rendere il servizio sanitario più equo e accessibile a tutti.”

L’appello alle istituzioni e alla società civile

L’Ordine dei Medici di Trapani rinnova il proprio impegno al fianco della comunità, ma chiede interventi concreti: contrastare la carenza di personale rendendo più attrattivo lavorare nel SSN. “I concorsi si fanno, ma i colleghi preferiscono lavorare altrove. Il problema è complesso e richiede un ripensamento delle condizioni di lavoro e della valorizzazione della professione medica,” evidenzia Mangiapane.

Inoltre, l’Ordine sollecita misure di sicurezza per tutelare gli operatori sanitari e campagne di sensibilizzazione per ripristinare la fiducia tra medici e pazienti.

“Il nostro obiettivo rimane quello di garantire un servizio sanitario pubblico efficiente e inclusivo, perché la salute è un diritto fondamentale di tutti i cittadini,” conclude Mangiapane.

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Salute

Marsala, delicato intervento di asportazione di colon, retto e ovaie all’Ospedale Ajello

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Un delicato intervento di asportazione simultanea di colon sinistro, retto e isteroannessectomia bilaterale (asportazione di ovaie e tube uterine), è stato eseguito dall’equipe chirurgica dell’ospedale Abele Ajello su una paziente di 49 anni.
L’intervento, condotto per via laparoscopica, si è reso necessario per la presenza contemporanea di una patologia neoplastica primitiva nel giunto retto-sigma e dell’annesso di sinistra, dopo screening per carcinoma colorettale.
L’equipe, diretta da Pietro Fazio, direttore f.f. Uoc Chirurgia Generale, è composta dai chirurghi Francesco Vitale, Selene Claudia Luddeni; gli anestesisti Dalila Spina, Salvatore Fiorentino; gli infermieri Daniele Calandrino, Ignazio Spagnolo, Clara Renda, Luigi Pecoraro.
La paziente, verificate le buone condizioni cliniche postoperatorie, è stata dimessa al domicilio dopo cinque giorni dall’intervento, per essere successivamente avviata alla prosecuzione delle necessarie cure oncologiche.
“Esprimo la mia personale soddisfazione per l’altissimo livello di professionalità dei medici che operano nei nostri presidi ospedalieri– ha detto il direttore generale dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce –. Ancora una volta lo screening si rivela essere un esame salva vita. In campo oncologico, in particolare, effettuare una diagnosi precoce è essenziale per aumentare l’efficacia delle cure e la possibilità di guarigione”.

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Politica

Egadi, il Consigliere Pietro Giangrasso lascia la maggioranza e si dichiara indipendente

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Favignana, 09-01-2025 – “Con senso di responsabilità verso i cittadini che rappresento, comunico la mia decisione di lasciare il gruppo di maggioranza ‘Vivere le Egadi – Forgione Sindaco’ e proseguire il mio mandato come consigliere indipendente appartenente al Partito Democratico”, dichiara Pietro Giangrasso, Consigliere Comunale delle Isole Egadi.

“Questa scelta non è stata presa a cuor leggero –  spiega Giangrasso – ma è frutto di una profonda riflessione sulle dinamiche interne alla giunta e di conseguenza al gruppo consiliare e sulla direzione politica che ha preso. Quello che inizialmente era nato come un progetto ambizioso, capace di portare un reale cambiamento per la nostra comunità, si è via via trasformato in un contenitore vuoto, privo di visione e incapace di rispondere alle sfide del territorio. L’energia e l’entusiasmo che ci avevano animato all’inizio sono stati soffocati da immobilismo e disorganizzazione.”

“Nonostante tutto – prosegue il Consigliere – in questi mesi ho continuato a svolgere il mio ruolo con dedizione, passione e onestà, anche in condizioni non proprio ottimali. Purtroppo, il mio impegno è stato sistematicamente ignorato, rivelando quale fosse il vero intento dell’amministrazione Forgione e il ruolo che mi era stato riservato: un semplice numero che alzasse la mano al momento opportuno in aula. Ho sempre messo al primo posto il bene della comunità, con responsabilità e determinazione, e non posso accettare di far parte di un gruppo che si è dimostrato avere una visione della politica così distante dalla mia.”

Tuttavia, aggiunge Giangrasso, “la delusione non è solo di natura politica, ma anche sul piano personale”. I rapporti di fiducia, fondamentali per una collaborazione efficace, sono stati compromessi irrimediabilmente e non sono più recuperabili. Questa frattura rende impossibile proseguire il mio percorso all’interno del gruppo, costringendomi a prendere questa difficile ma necessaria decisione.”

Per queste ragioni, Giangrasso ritiene inevitabile prendere le distanze dal gruppo di maggioranza: “Dichiaro la mia indipendenza politica, ma continuerò il mio percorso amministrativo come membro del Partito Democratico. Intendo proseguire il mio lavoro in autonomia, libero da vincoli ideologici imposti dal gruppo, ma all’interno di una visione politica condivisa che ritengo più in linea con i miei valori e con le esigenze della nostra comunità.”

“Il mio impegno sarà sempre dalla parte dei cittadini”, conclude Giangrasso. “Farò opposizione ogni volta che sarà necessario e sosterrò con convinzione tutto ciò che ritengo utile e giusto per la nostra comunità. Mi auguro che questa scelta possa rappresentare un nuovo inizio, basato sulla trasparenza, il confronto e un profondo senso di responsabilità verso il futuro della nostre straordinarie isole.”

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