Connect with us

Cultura

Trapani – Open day, nuovi indirizzi al Polo Universitario: dalla medicina all’agricoltura ecco quali

Marilu Giacalone

Published

-

๐Ž๐ฉ๐ž๐ง ๐๐š๐ฒ ๐š๐ฅ ๐๐จ๐ฅ๐จ ๐”๐ง๐ข๐ฏ๐ž๐ซ๐ฌ๐ข๐ญ๐š๐ซ๐ข๐จ, ๐ ๐ซ๐š๐ง๐๐ž ๐ž๐ฎ๐Ÿ๐จ๐ซ๐ข๐š ๐ฉ๐ž๐ซ ๐ฅ’๐š๐ฆ๐ฉ๐ฅ๐ข๐š๐ฆ๐ž๐ง๐ญ๐จ ๐๐ž๐ฅ๐ฅ’๐จ๐Ÿ๐Ÿ๐ž๐ซ๐ญ๐š ๐Ÿ๐จ๐ซ๐ฆ๐š๐ญ๐ข๐ฏ๐š

Un popolo di studenti allโ€™open day di oggi presso il Polo Universitario di Trapani. Grande interesse per lโ€™universitร  che verrร , frutto del grande lavoro svolto in simbiosi tra il Comune di Trapani ed Erice in particolare nonchรฉ del Consorzio Universitario insieme ad UniPa nellโ€™ultimo anno.

Polo Universitario, nuovi indirizzi

Infatti, dal prossimo autunno presso lโ€™immobile messo a disposizione dallโ€™amministrazione guidata dal Sindaco Tranchida, ai corsi giร  presenti andranno ad aggiungersi

tecniche di laboratorio biomedico – abilitante;
tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia – abilitante;
scienze delle attivitร  motorie e sportive;
biodiversitร  e innovazione tecnologica;
scienze della formazione primaria;
sistemi agricoli mediterranei.

Polo Universitario, Sindaco Tancrida

โ€œFelicissimo di aver visto gremita lโ€™aula magna del Polo Universitario di Trapani, con centinaia di studenti entusiasti per lโ€™ampliamento dellโ€™offerta formativa nella nostra cittร  – dichiara il Sindaco Tranchida -. Con lโ€™apertura del nuovo plesso presso lโ€™ex immobile Principe di Napoli, nel pieno del centro storico, siamo certi di dare il via alla trasformazione di Trapani in cittร  universitariaโ€. Inoltre, proprio al fine di meglio organizzare la rete di trasporti da e per Trapani, nei giorni scorsi lโ€™Assessore Bongiovanni ha presieduto un vertice con le aziende di trasporto volto a valutare la possibilitร  di istituire nuove linee e fermate utili per raggiungere piรน agevolmente sia il Principe di Napoli che il Polo sito presso il Lungomare Dante Alighieri.

Cultura

Pantelleria, oggi presentazione del libro “Le note stonate” di Antonino Maggiore

Direttore

Published

on

Questo pomeriggio, 7 dicembre 2025, dalle ore 16.30, presso i noti locali del Circolo Ogigia di Pantelleria Centro, si terrร  la presentazione del libro “Le note stonate” di Antonino Maggiore.

Ad affiancare l’autore, Franca Zona e Giovanna Drago, apprezzate donne di cultura, che si alterneranno in una intervista conoscitiva del libro.

Antonino Maggiore, classe 1982, รจ un docente di musica presso la scuola primaria di Pantelleria, dove unisce rigore e creativitร , nel quotidiano rapporto con l’infanzia.
Lo scrittore pantesco non รจ alla sua prima opera. Negli anni ha giร  pubblicato due raccolte poetiche: “Niente di importante” e una “Penna x amico“, grazie alle quali ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti.
Le note strane” รจ un romanzo autobiografico: in viaggio intimistico tra fragilitร  ed ironia, attraversando il confine spesso sottile tra disperazione e gioia, risa e pianto.

Con il delicato contributo musicale di Maria Bernardo, si profila un piacevole pomeriggio letterario, al caldo e tra “degustatori” di libri.

L’ingresso รจ libero

Continue Reading

Cultura

I racconti del vecchio marinaio di Pantelleria: Il rito antico della dragunera

Direttore

Published

on

Quel giorno lasciai gli scogli di San Leonardo piรน presto del solito, mentre i miei amici erano ancora a mollo a mare, in unโ€™acqua trasparente e azzurrina come solo il mare di Pantelleria sa esserlo. Mi soffermai ancora una volta a leggere le scritte multicolori che rendevano meno triste il vecchio bunker di cemento armato della seconda guerra mondiale. Lโ€™amore di sempre: โ€œti voglio bene, โ€œun cuore soloโ€, โ€œti amerรฒ per sempreโ€ precedute da un nome femminile e tante altre scritte, ereditร  amorose di generazioni di giovani panteschi. Una perรฒ faceva a pugni con tutte le altre, โ€œMariuccia buttanaโ€. Doveva essere stato davvero un brutto tradimento, per bollarlo con un marchio di fuoco e per tramandarlo cosรฌ ai posteri.

Giunsi sulla banchina e lo vidi seduto sulla solita bitta di fronte al castello, la nuvola azzurrina del fumo della sua pipa gli conferiva una strana aureola di mistero. Avevo deciso di porgli alcune domande, ma appena mi vide cominciรฒ a parlare con voce arrochita dal tabacco e dalla salsedine. โ€œIl veliero Madonna di Trapani era un vero e proprio gioiello della marineria pantesca. Due alberi, bompresso lungo come una lancia, vele latine che sapevano piegarsi al vento, ma non alla paura. Patrun Vitu, il suo comandante, era un uomo di mare e di silenzi infiniti, con le mani dure come la nostra pietra lavica e gli occhi di un verde misterioso, che avevano visto tempeste e miracoli. Nelle sue mani il timone seguiva docilmente lโ€™invisibile linea della rotta fissata.

Quel giorno, ero ancora picciotto โ€˜i varca, avevamo da diverse ore passatu lโ€™isola di Ustica e puntavamo, con tutte le vele spiegate su Trapani, fermarci qui la notte e il giorno seguente tornare a Pantiddraria, dove dovevamo sbarcare delle merci comprate a Napoli. Il mar Tirreno sembrava quieto e il vento amico, ma โ€˜ogni marinaio sa che โ€œCu ventu e cu mari nun si fa cuntrattuโ€ (Col vento e col mare non si fa contratto). Cosรฌ allโ€™improvviso il cielo cambiรฒ.

Una linea nera si stese sullโ€™orizzonte, e il vento cadde morto di colpo. I marinai si guardarono lโ€™un lโ€™altro muti e attoniti. Il capitano Vito salรฌ sul ponte e scrutรฒ quel cielo nerastro e la vide: una dragunera (tromba marina), la maledizione antica e rabbiosa per chi va per mare. Essa, sottile e affilata, scendeva dal cielo come il dito di dio marino irato, girando vorticosamente sullโ€™acqua.

Il nostromo Turi colse lโ€™ansia e il timore degli altri uomini dellโ€™equipaggio e chiese a patrun Vitu di virare. Ma Vito no, non solo perchรฉ la cosa era impossibile per mancanza di vento, ma perchรฉ egli era uomo che accettava intrepido le sfide in mare. Lui conosceva lu ritu anticu, lo aveva visto fare

da suo nonno e da suo padre prima di lui. Aprรฌ il baule sotto il timone e ne trasse un coltello dโ€™ossidiana, nero come la notte e affilato come il silenzio che precede la burrasca. Poi disse deciso โ€œMantenete la rotta, non si fugge davanti alla dragunera. Si tagghiaโ€.

Si diresse a prua e la sua figura alta e possente sembrรฒ dominare le onde. Il vento intanto aveva ripreso a soffiare forte e impetuoso che a momenti gli strappava il berretto. La dragunera si avvicinava, ululando conne una magara. Vito attese, fermo, come nu parrinu davanti all’artari. Quando la coda della tromba marina fu a portata, egli disse vecchie parole che non si potevano intendere, poi tracciรฒ con il coltello dโ€™ossidiana una grande croce nellโ€™aria e recitรฒ a voce alta questa preghiera:

Nniputenza di lu Patri,
Sapienza di lu Figghiiu,
pi virtรน di lu Spiritu Santu
e pi nnomu di Maria
sta cuda tagghiata sia

Un suono sordo, come un lamento, si levรฒ dal mare. La vorticosa colonna dโ€™acqua si dissolse e il cielo si aprรฌ allโ€™azzurro. Tutti noi marinai, increduli, guardavamo ammirati e a un tempo intimoriti il capitano come si guarda un uomo che ha parlato allora allora con gli spiriti. Vito tornรฒ al timone, rimise il coltello di ossidiana nel baule e disse solo: โ€œAdesso a casaโ€. Al tramonto del giorno dopo Pantelleria ci apparve allโ€™orizzonte, nera e fiera e materna. Il Madonna di Trapani, come sempre, entrรฒ in velocitร  nello stretto passaggio che dava al porto vecchio. Solo capitan Vito e qualche altro patrun si potevano permettere di sfidare la scogliera cartaginese semisommersa.

La voce del subitaneo taglio della dragunera si sparse, in un battibaleno, in tutte le contrade dellโ€™isola e da quel giorno ogni marinaio pantesco che incrociava patrun Vitu lo salutava con rispetto misto ad ammirazione. Perchรฉ non tutti sanno tagghiare la coda a una tromba marina. E soprattutto non tutti hanno il coraggio di farloโ€.

Il vecchio marinaio si tacque definitivamente.
Girรฒ le spalle e si mise a guardare, assorto, il mare come aspettasse lโ€™arrivo di qualcuno, intanto la nuvola azzurrina del fumo della pipa, che lo avvolgeva in tenui volute, gli conferiva un certo non so che di misterioso.

Orazio Ferrara


Continue Reading

Cultura

Trapani e l’oro rosso del Mediterraneo: “Il Corallo anima di Trapani”. Un mese di eventi

Redazione

Published

on

Dal 2 al 19 dicembre 2025, Trapani celebra la sua storica tradizione corallara con la seconda edizione di “Il Corallo anima di Trapani”, un programma che coinvolgerร  studenti, artigiani, istituzioni e comunitร  del Mediterraneo.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Trapani e dalla Biblioteca Fardelliana con il contributo dell’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana intreccia formazione, cultura e diplomazia mediterranea per preservare e tramandare l’antica arte della lavorazione del corallo.
Dal 2 al 5 dicembre, le botteghe e showroom trapanesi apriranno le porte agli studenti per visite guidate alla scoperta dei segreti di quest’arte millenaria.
Il percorso prosegue dal 9 al 12 dicembre al Museo Regionale Pepoli con il laboratorio creativo “Dal Mediterraneo al Museo – Il viaggio del corallo”, curato dall’Associazione “Amici del Museo Pepoli”.
Il 13 dicembre alle ore 17.00, sempre al Museo Pepoli, verrร  presentato il restauro del prezioso Presepe in corallo del XVIII secolo, capolavoro dell’artigianato trapanese.
L’evento culminante si terrร  il 19 dicembre alle ore 17.30 alla Biblioteca Fardelliana: la tavola rotonda internazionale “Rotte del Corallo – Dialogo tra culture mediterranee” vedrร  rappresentanti istituzionali e maestri corallai e la firma di un protocollo della “Rete Mediterranea delle Cittร  del Corallo”, un’alleanza che consolida i legami tra le comunitร  mediterranee unite da questa tradizione.
“Quest’anno proponiamo la seconda edizione de “Il Corallo anima di Trapani”. Siamo estremamente orgogliosi che questo progetto prosegua: dopo l’edizione del 2024, oggi varchiamo i confini della nostra cittร  per un momento di dialogo con le tradizioni dell’arte del corallo non soltanto di un’altra cittร  siciliana come Sciacca, ma anche di altre cittร  d’Italia โ€“ Torre del Greco e Alghero โ€“ e oltre i confini nazionali, nel Mediterraneo con Tunisia e Andalusia.
Ci confronteremo non solo per raccontare la nostra tradizione, durante una sessione scientifica del convegno, ma vogliamo stilare un protocollo d’intesa per costituire una rete mediterranea delle cittร  del corallo. L’obiettivo รจ avviare un percorso comune e condiviso di promozione, affinchรฉ questa antichissima e preziosa arte possa essere rinnovata e valorizzata congiuntamente”ย – cosรฌ affermano Giacomo Tranchida, sindaco del Comune di Trapani e Rosalia d’Alรญ, assessore alla Cultura.
Per tutto dicembre, la Biblioteca Fardelliana proporrร  un percorso audiovisivo dedicato al corallo trapanese: un docufilm che racconta tradizione e futuro attraverso l’intelligenza artificiale e un documentario che esplora il corallo tra arte, ricerca e innovazione. Due narrazioni complementari che offrono sguardi contemporanei su un’arte antica.
“Il corallo anima di Trapani” รจ un modello di valorizzazione che coniuga tutela delle tradizioni, innovazione e cooperazione internazionale.

Continue Reading

Seguici su Facebook!

Cronaca

Cultura

Politica

Meteo

In tendenza