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Ambiente

Trapani, è Antonino Galfo il neo comandante provinciale dei Vigili del Fuoco

Direttore

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L’ingegnere Antonino GALFO arriva dal Comando di Siracusa e si insedierà domani dopo la partenza del Comandante Michele Burgio. Nel corso della carriera Antonino Galfo, laureato in Ingegneria Meccanica indirizzo Costruzioni, ha partecipato a tante emergenze e calamità naturali che hanno coinvolto il Paese, con le funzioni di coordinatore di interventi operativi su scenari sismici di elevata complessità quali il terremoto all’Aquila nel 2009, terremoto dell’Emilia del 2012, terremoto del 2016 e del 2017 che ha interessato le regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, predisponendo per il CNVVF, presso Nucleo Interventi Speciali (NIS) in Cittareale, progetti di opere provvisionali di messa in sicurezza di edifici storici di elevata complessità che hanno visto anche l’approvazione del competente MIBAC, sino al sisma di Catania nel 2018, ove ha svolto funzioni di coordinatore ufficio “Nucleo Interventi Speciali” e Direttore Tecnico dei Soccorsi.

La carriera

Il Comandante Galfo, 52 anni, di Modica (RG), ha una grande esperienza maturata in soli 20 anni di servizio svolti nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, prima di approdare a Trapani ha lavorato come funzionario direttivo nei Comandi di Catania e di Verbano-Cusio-Ossola con incarico di Vice Comandante; nel dicembre 2020 è stato nominato Dirigente Vicario del Comando dei Vigili del Fuoco di Palermo; dal 2 settembre 2021, gli è stata affidata la funzione di Comandante dei Vigili del Fuoco di Siracusa e contemporaneamente la reggenza del Comando di Ragusa. Inoltre, con vari decreti di nomina del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, l’ing. Galfo è stato nominato Presidente di gruppi di lavoro di livello nazionale e commissioni di collaudo per la fornitura ministeriale di attrezzature VF ed Automezzi VF. Domattina si svolgerà presso la sede centrale di c.da Milo, la cerimonia di insediamento dell’ing. Antonino Galfo nella carica di Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani, alla presenza delle autorità militari e civili, dei funzionari tecnici e di tutto il personale.

L’uscente comandante Michele Burgio così lo accoglie

Il Comandante Michele Burgio è stato trasferito a Palermo, presso la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco per la Sicilia, per assumere l’incarico di dirigente Dirigente dell’Ufficio Prevenzione e Sicurezza Tecnica.

Nel suo saluto di commiato il Comandante Burgio, tra l’altro, ha detto: “Ringrazio tutto il personale del Comando di Trapani per l’impegno profuso al servizio della comunità; auguro al Comandante Galfo di raggiungere nuovo traguardi professionali e nuovi successi operativi. Nei prossimi giorni, dopo le festività natalizie, il Comandante Antonino Galfo, secondo un fitto calendario in via di definizione, incontrerà le massime Autorità civili, militari e religiose della provincia.
Contestualmente inizierà il giro dei distaccamenti provinciali al fine di avere contezza delle varie realtà e delle loro esigenze, garantendo una “presenza attenta e continua”

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Pantelleria, variazione calendario raccolta rifiuti

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Come da avviso pubblico, il Comune di Pantelleria comunica una variazione del calendario di raccolta rifiuti

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Ambiente

Ambiente, via libera ai cani al guinzaglio nelle aree naturali protette

Marilu Giacalone

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I cani al guinzaglio potranno entrare nelle aree naturali protette della Sicilia. Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino, che aggiorna le disposizioni vigenti e regolamenta, secondo criteri più attuali, la fruizione del patrimonio naturale regionale.

«L’introduzione dei cani al guinzaglio all’interno di parchi e riserve è una novità che ho fortemente voluto – sottolinea l’assessore Savarino – per rispondere alle legittime istanze dei numerosi fruitori, tra cui molti turisti, di questi luoghi splendidi che caratterizzano il territorio siciliano. Vivere esperienze di immersione nella natura in compagnia degli animali d’affetto è un’opportunità per adulti e bambini, nel rispetto dell’equilibrio con la fauna selvatica e la flora. Dopo il regolamento emanato la scorsa primavera che consente ai dipendenti dell’assessorato del Territorio e dell’ambiente di portare in ufficio i loro animali domestici, con questo provvedimento proseguiamo il nostro impegno nell’accrescere il benessere dei cani e di chi se ne prende cura».

Il decreto consente l’introduzione dei cani al guinzaglio in specifici sentieri e aree individuate dall’ente gestore delle aree naturali protette sulla base di linee guida e criteri fissati dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, previo parere del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale. Resterà in vigore, invece, il divieto di ingresso nelle zone A dei parchi e delle riserve naturali integrali e nelle altre zone di ciascuna area naturale protetta dove non è consentita la fruizione. L’ente gestore può comunque prevedere deroghe motivate, specifiche e nominative, nei limiti fissati dalle linee guida regionali. Adesso tutti gli enti gestori provvederanno a integrare i rispettivi regolamenti di fruizione dei singoli siti naturalistici.

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Ambiente

Ora solare 2025, stanotte si cambia. La storia nella Prima Guerra Mondiale

Redazione

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Le lancette andranno spostate indietro di un’ora, dalle ore 3 di notte andranno posizionate alle ore 2. Si avrà un’ora in più di luce al mattino e si dormirà un’ora in più. Nei sette mesi di ora legale che stanno per chiudersi, secondo Terna, c’è stato un risparmio economico di oltre 90 milioni di euro.

Mentre è caduta nell’oblio da sette anni, come un orologio fermo, la proposta della Commissione europea di abolire l’avvicendamento, era stata presentata nel 2018. Un po’ di storia Se l’invenzione dell’ora legale risale al Settecento e porta la firma di Benjamin Franklin, in Italia l’ora legale è stata istituita nel 1916 nel corso della Prima Guerra Mondiale proprio per un risparmio in termini energetici fino al 1920, tornando in occasione del Secondo conflitto mondiale tra il 1940 e il 1948. Dopo un primo passaggio nel 1965, è nel 1966 che viene introdotta ufficialmente nel nostro Paese per i mesi compresi tra maggio e settembre. Nel 1980 un accordo tra 14 Paesi, Italia compresa, anticipa il cambio che, da allora viene anticipato in concomitanza con la Pasqua.
Il doppio cambio dell’ora durante l’anno, da legale a solare, potrebbe però avere delle ricadute sull’alternanza sonno-veglia e da tempo è causa di dibattito non solo in Italia ma anche nell’Unione europea. Al centro la difficoltà di coniugare risparmio economico e le abitudini sociali e personali di ognuno di noi.

Salvatore Battaglia
Presidente Accademia delle Prefi

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