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Trasporti

Trapani – Aeroporto, Ombra fa chiarezza sui risultati Airgest

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Il presidente della società che gestisce, lo scalo aeroportuale di Trapani-Birgi, dr. Salvatore Ombra in un post pubblico fa chiarezza sui risultati Airgest.

Da qualche settimana, da più parti, leggo articoli e dichiarazioni che riguardano Airgest, la Corte dei Conti siciliana ed alcuni estratti di valutazioni che quest’ultima ha espresso sui risultati economici della nostra società di gestione, in particolare negli anni 2020 e 2021.
Con stupore leggo anche refusi, errori e commenti, certamente figli della non so quanto casuale superficialità o malafede di taluni nel riportare dati e numeri.
Sinceramente non credevo fosse necessario ma, esclusivamente nell’intento di affermare la verità oggettiva dei fatti, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni.
Sono stato nominato presidente con ampie deleghe di Airgest sul finire dell’agosto 2019, in piena stagione estiva e quando la programmazione dei restanti mesi dell’anno era già stata pianificata dai vettori aerei e dal precedente management. Sono stato chiamato ad amministrare Airgest perché il 2019 era per la società il peggiore esercizio degli ultimi 15 anni con 400 mila passeggeri totali transitati dallo scalo, ed una perdita di esercizio di 4,5 mln che si sommava ai 5 mln dell’anno precedente. Le nostre città erano in forte crisi economica e gli operatori del turismo chiedevano a gran voce un cambio di rotta, un aiuto immediato. Gli anni a venire infatti, in quel momento, non promettevano nulla di diverso.
CI siamo immediatamente rimboccati le maniche e con una forte sinergia con il governo regionale abbiamo avviato un percorso di risanamento che aveva quale primo obiettivo riportare traffico sullo scalo, riallacciare i rapporti con i vettori aerei e riattivare quell’imprescindibile volano di ricchezza e di servizio sociale che l’aeroporto di Trapani è per il nostro, forse poco amato, territorio.

Inaspettatamente però mi trovo a dover ricordare che il 2020 ed in larga parte il 2021 hanno purtroppo registrato gli effetti della più grande quanto inattesa crisi che il settore del trasporto aereo abbia mai registrato, sia a livello nazionale che mondiale, con un pressocché totale azzeramento dei volumi di traffico globali. Una drammatica emergenza, quella epidemiologica da Covid-19 che, nelle sua imponente e prolungata evoluzione, ha portato tutte le Autorità competenti delle varie nazioni mondiali ad imporre misure restrittive delle libertà personali, in primis di spostamento, con l’aggiunta di prolungati periodi di “lockdown”.
In aggiunta, dal mese di marzo 2020 al crescere degli effetti dell’emergenza sanitaria, il Governo nazionale con apposito provvedimento ha disposto la sospensione temporanea delle attività di numerosi scali tra cui quello di Trapani, per cui fu prevista la chiusura di fatto sino al mese di luglio 2020. Si ricordi che l’Italia in quel periodo rappresentava, nell’intero panorama europeo, l’epicentro del contagio e la prima nazione Ue a disporre un lockdown nazionale.
L’industry del trasporto, ed in particolare il segmento del trasporto aereo, sia nazionale che internazionale, sono state travolte così da uno Tsunami di dimensioni mai viste.

Airgest, trovatasi improvvisamente a fronteggiare questo shock sistemico, ha immediatamente dato avvio ad un articolato piano di intervento, orientato in primis a tutelare la salute dei propri dipendenti e dei passeggeri adottando tutte le misure di sicurezza sanitaria indicate dalle competenti autorità, ed in secundis ad un maggiore efficientamento dei costi di struttura al fine di contenere l’impatto negativo in ambito economico/finanziario di tali eccezionali eventi.

Tutto ciò, con impegno e dedizione, senza mai tralasciare una certamente difficile azione di network commerciale per garantire una programmazione voli in un futuro, in quel momento incerto, ma sul quale abbiamo sempre e fortemente creduto.
Ci siamo riusciti!!!!
Ritengo inutile soffermarmi sul fatto che il nostro originario Piano industriale, aveva quindi subito l’influenza di fattori esogeni incredibili ed imprevedibili e pertanto in parte disatteso.
Ciò detto, siamo ripartiti, abbiamo siglato importanti accordi, ottenuto, unici in Europa n° 7 rotte in continuità territoriale, sfiorato i 900 mila passeggeri nel primo anno post covid e programmato un 2023 che ci consentirà di raggiungere il traguardo di 1,2 mln di passeggeri.
Numeri che non si vedevano da anni e che hanno il solo scopo di fare bene alla nostra Provincia, a cui io per primo, essendoci nato e cresciuto ed avendo qui visto crescere la mia azienda, tengo tantissimo.
Una crescita certificata come la più alta tra gli scali europei post pandemia.
Il cda, prescindendo dall’evoluzione della crisi sanitaria e ben cosciente del posizionamento dello scalo di Trapani nel sistema aeroportuale nazionale, nonché delle fisiologiche ed ataviche difficoltà nella gestione aeroportuale degli aeroporti minori, ha quindi iniziato un’ attenta verifica dei suoi asset industriali con la finalità di programmare per tempo quelle azioni necessarie a cogliere le opportunità che inevitabilmente derivano da una attesa e sospinta fase di rilancio del settore.

Per me quindi è diventato prioritario incidere sensibilmente sulla redditività dello scalo e perseguire con intensità non solo una continuità operativa ma anche una crescita della resa economica complessiva.
Il primo bilancio della mia gestione è stato così lo sfortunato 2020 nel corso del quale con impegno e dedizione abbiamo comunque pressocché azzerato i cospicui debiti della Società. Chiuderemo nel 2022 un bilancio d’esercizio con una perdita di circa € 2,5 mln, di fatto la metà di quanto registrato prima del mio mandato, ed inoltre il budget 2023 ci dice che la perdita, se si proseguirà nell’attenta ma efficace gestione della società, potrà essere ulteriormente ribassata.
Non comprendo come si possa dire e scrivere che Airgest perda € 8 MLN annui, neanche la Corte dei Conti nel suo documento dice questo, basterebbe leggerlo.

Il tutto nonostante l’impatto della crisi energetica che sta influendo sulla nostra azienda con un surplus di costo per utenze di oltre € 500 mila annui. Tantissimo per uno scalo come quello di Trapani.
Una perdita d’esercizio non è piacevole me ne rendo conto, ma questa volta in fortissima riduzione rispetto al passato ed accompagnata da traffico passeggeri e da un PIL di centinaia di milioni di euro distribuiti in un territorio da sempre depresso e povero di opportunità.
A questo proposito, non senza polemiche ma nell’esclusivo interesse della Società, abbiamo introdotto la rivisitazione integrale dell’intero layout delle aeree di sosta aeroportuale e la corrispondente radicale revisione delle regole di accesso allo scalo con la duplice finalità di razionalizzare e di elevare gli standard di sicurezza delle aree stesse a beneficio dell’utenza aeroportuale , ma anche di incrementare i ricavi provenienti dall’asset parcheggio. A questo proposito infatti l’introduzione di una minima fee di ingresso allo scalo comprensiva dalla prima ora di sosta(1€) e la riduzione delle sacche di inefficienza delle aree di sosta ha consentito di quintuplicare i ricavi per i corrispettivi parcheggio.
Le difficoltà strutturali dei piccoli scali tra l’altro sono da sempre oggetto di analisi ed anche speculazioni.
Basti pensare che lo Stato centrale nel post pandemia ha stanziato un fondo ristoro di oltre € 850 mln a favore esclusivo degli scali aeroportuali nazionali che ahimè, a causa di un “incomprensibile” meccanismo di ripartizione, ha visto la sua totale distribuzione solo tra scali di medie e grandi dimensioni, lasciando fuori la quasi totalità degli scali di piccole dimensioni. Insomma, i grandi come ad esempio lo scalo a noi vicino, hanno legittimamente risanato il proprio bilancio facendo registrare un pareggio per un contributo ricevuto di milioni di euro, Trapani, Comiso, Crotone, Perugia, Ancona etc etc invece non hanno avuto accesso a nessun contributo. La Pandemia a Trapani non è arrivata.
Avrei molto altro da aggiungere ma non sono in grado di riassumere in poche righe quanto fatto in questi anni e probabilmente non è neanche necessario ma ho ritenuto opportuno precisare alcuni concetti che, forse per leggerezza, rischiavano di essere trasferiti in modo inesatto e fuorviante, tutto questo e molto altro mi sarebbe piaciuto esporlo, supportato dai dati, al Presidente della regione ma dal suo insediamento ad oggi non ha mai ritenuto necessario ascoltarmi. Peccato!

 
 
 

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Trasporti

Prezzi dei traghetti alle stelle in Italia: +9.7% rispetto all’estate scorsa

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L’estate 2025 si preannuncia particolarmente costosa per chi sceglie di viaggiare via mare. I prezzi dei traghetti sono aumentati sensibilmente rispetto allo scorso anno, incidendo sul budget delle vacanze degli italiani. Questo incremento coinvolge molte delle principali rotte marittime nazionali, con un impatto importante soprattutto per chi viaggia con l’auto al seguito. L’analisi di Assoutenti e altre fonti evidenzia un trend preoccupante, legato alla ripresa del turismo e ad altri fattori economici, che spingono a valutare anche diverse offerte luce e gas per gestire al meglio il budget familiare.

Prezzi in aumento sulle rotte marittime italiane: cosa sta succedendo
I traghetti per le principali destinazioni estive italiane hanno subito un aumento medio delle tariffe del 9,7% rispetto al 2024, secondo i dati raccolti dall’associazione consumatori Assoutenti. La ripresa dei flussi turistici, soprattutto internazionali, ha fatto salire la domanda, spingendo gli operatori a rialzare i prezzi in modo consistente. Diversi osservatori del settore segnalano come il comparto dei traghetti sia tra quelli maggiormente colpiti da questi rincari, riflettendo le dinamiche di mercato e la crescente pressione sulle tariffe.

Le tratte più costose, come Civitavecchia-Olbia e Genova-Porto Torres, hanno raggiunto tariffe per un viaggio di andata e ritorno senza cabina che superano i 1.300 euro. Anche rotte storicamente più accessibili come Livorno-Olbia o NapoliPalermo registrano cifre elevate, che rappresentano un aumento significativo rispetto agli anni precedenti.

L’associazione Assoutenti sottolinea inoltre come questi aumenti non siano giustificati da fattori classici come il caro energia o l’inflazione, ma siano legati soprattutto a dinamiche di mercato legate all’offerta e alla domanda turistica. Le famiglie italiane che pianificano vacanze via traghetto dovranno quindi mettere in conto un esborso maggiore, soprattutto in alta stagione, valutando eventualmente un cambio fornitore luce e gas per ottimizzare le spese domestiche.

Strategie per risparmiare: come affrontare l’aumento dei costi
Di fronte a questo scenario, è importante conoscere alcune strategie per limitare l’impatto economico degli aumenti dei traghetti. Prima di tutto, è consigliabile prenotare con largo anticipo, poiché le tariffe tendono a salire progressivamente man mano che ci si avvicina alle date di viaggio. Inoltre, confrontare attentamente le offerte disponibili tramite siti specializzati può aiutare a individuare promozioni e sconti.

Un’altra opportunità di risparmio è valutare tratte alternative o date meno richieste, come spostare il viaggio fuori dai picchi di agosto. Alcune compagnie propongono anche soluzioni vantaggiose come:

Offerte last minute

Tariffe speciali per famiglie numerose

Infine, chi viaggia con l’auto deve considerare anche i costi aggiuntivi per il trasporto del veicolo, spesso inclusi nelle tariffe ma suscettibili di variazioni significative. Conoscere bene le condizioni contrattuali e le possibili spese extra è fondamentale per evitare sorprese. Per gestire al meglio le spese di casa durante il periodo estivo, monitorare il proprio consumo energetico è un’altra buona pratica da adottare.

Il contesto economico e turistico dietro il rincaro dei traghetti
L’aumento dei prezzi dei traghetti si inserisce in un contesto più ampio di ripresa del turismo post-pandemia e di pressioni sui costi operativi delle compagnie di navigazione. L’Italia ha registrato un aumento significativo delle presenze turistiche, sia interne sia provenienti dall’estero, che ha portato a un’accelerazione della domanda di servizi di trasporto marittimo.

Di fronte a questa situazione, le aziende hanno adeguato le proprie tariffe per coprire gli investimenti necessari, il che ha inevitabilmente avuto un impatto sulle tariffe finali, aumentando i costi complessivi a causa di fattori quali:

Sicurezza
Manutenzione
Adeguamento a normative ambientali sempre più severe.
Inoltre, il mercato dei traghetti mostra segnali di concentrazione, con pochi operatori che dominano le rotte principali, riducendo la concorrenza e influenzando le politiche tariffarie.

Per i consumatori, questo scenario richiede attenzione e pianificazione per evitare che i costi di viaggio compromettano il budget vacanze, soprattutto in un periodo in cui le spese per altri servizi, come luce e gas, sono anch’esse in aumento e diventa importante sapere come risparmiare in bolletta.

Fonte: papernest.it

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Cronaca

Trapani, blocco in porto della Simone Martini, C&T, “Ricorreremo alle sedi opportune”

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Trapani, C&T Isole Minori su blocco in porto della Simone Martini: “L’accordo per la corresponsione dell’indennità sostitutiva dei pasti a bordo è ancora valido. Ricorreremo nelle sedi più opportune”

Messina, 8 luglio 2025 – Caronte & Tourist Isole Minori precisa la propria posizione sulla decisione presa questa mattina dalla Commissione Igiene e Sicurezza di Trapani, con voto contrario del rappresentante di Confitarma, di chiedere al comandante della Capitaneria di Porto di denegare le spedizioni della nave Simone Martini.

La decisione è collegata alla disdetta da parte delle segreterie regionali dei sindacati confederali dei trasporti dell’accordo aziendale che, a fronte della mancata fornitura di vitto in maniera gratuita a bordo delle navi diurne, prevede la corresponsione di una congrua indennità sostitutiva da parte della compagnia di navigazione. Tale indennità, dal 2019 fino al dicembre 2024, ha consentito ai marittimi di provvedere autonomamente ai pasti.

A seguito della disdetta da parte dei sindacati – che si inserisce nell’ambito della nota vertenza ancora in corso – Caronte & Tourist Isole Minori ha sempre sostenuto, e ribadito oggi in sede di commissione, l’ultrattività dell’accordo, ovvero la non automatica decadenza in assenza di una nuova intesa, come accade usualmente in ambito sindacale per evitare che rimangano non normate parti fondamentale della vita lavorativa.

L’azienda ha dunque continuato a elargire l’indennità di mensa e il buono pasto ai marittimi e, nelle more, ha ottimizzato i servizi a bordo allestendo su tutte le navi le cosiddette sale pantry (locali, cioè, adibiti al riscaldamento/scongelamento delle vivande), dotando i bar di bordo di pasti precotti di primissima qualità accessibili a prezzo di costo; autorizzando i comandanti a concedere, ove possibile, brevi permessi ai marittimi per provvedere all’acquisto di vitto a terra.

Nello scorso febbraio, in sede di visita periodica, la Commissione Igiene e Sicurezza della capitaneria di Trapani ha ritenuto che non ci fossero più i presupposti per mantenere la mancata fornitura di vitto in maniera gratuita in assenza di un accordo che la regolamentasse. Ne è nato un contraddittorio che, a seguito di numerosi passaggi intermedi, è sfociato oggi nel drastico provvedimento richiesto al Comandante del porto.

Allo stesso C.te Cassone, però, Caronte & Tourist Isole Minori ha inviato un’istanza urgente di respingimento della richiesta della Commissione che, a parere della Società, “si è espressa su valutazioni che esulano dal proprio ambito di competenza, sovrapponendosi indebitamente a prerogative tipiche della contrattazione collettiva e della disciplina del rapporto di lavoro, su cui la stessa non ha titolo né legittimazione a pronunciarsi”. La Commissione, avendo dal 2019 al 2024 giudicato sempre idonea la soluzione prevista dall’accordo integrativo aziendale, oggi “deborda dal proprio ruolo, intervenendo e giudicando in materie giuslavoristiche, abdicando alla terzietà che dovrebbe essere garantita dalla presidenza affidata a personale della Capitaneria di Porto”.

E dunque, chiosa CTIM, “riteniamo che la soluzione ottimale sia ripristinare il sistema preesistente, ossia il mantenimento della corresponsione dell’indennità ai marittimi, come previsto dal contratto di secondo livello e dal CCNL, in attesa di una nuova intesa che subentri alla precedente sulla mancata fornitura gratuita di pasti. Qualora ciò non fosse possibile – nella certezza che la questione si deciderà nelle sedi opportune – valuteremo soluzioni alternative che dovranno essere compatibili con la necessità di riduzione dei costi che i sindacati hanno ben presente”.

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Trasporti

Incidente all’aeroporto di Bergamo: cancellazioni e dirottamenti Migliaia di passeggeri alle prese con disservizi per la chiusura dello scalo

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Non succede solo a Pantelleria 

Disagi significativi questa mattina all’aeroporto di Milano Bergamo – Orio al Serio, dove, a partire dalle ore 10:20, le operazioni di volo sono state sospese a causa di un inconveniente tecnico sulla via di rullaggio. Lo ha comunicato SACBO, la società di gestione dello scalo lombardo, precisando che le cause dell’accaduto sono attualmente al vaglio delle autorità competenti.

L’imprevisto ha determinato la chiusura temporanea dello scalo, con conseguente cancellazione o dirottamento di numerosi voli verso gli aeroporti di Milano Malpensa, Bologna e Verona. Secondo una prima stima elaborata da ItaliaRimborso, realtà leader nazionale nel settore dei diritti dei passeggeri aerei, sono già 29 i voli coinvolti, per un totale di oltre 5.000 viaggiatori colpiti da disservizi, un numero destinato a crescere nelle prossime ore.

Nonostante la causa del disservizio non sia imputabile alle compagnie aeree, e dunque non vi siano i presupposti per ottenere la compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento UE 261/2004, i passeggeri hanno comunque diritto al rimborso delle spese extra che sosterranno per raggiungere la propria destinazione, qualora la compagnia non fornisca assistenza adeguata.

«In casi come questo – spiega Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – la normativa europea prevede che il passeggero qualora non riprotetto tempestivamente su un volo alternativo, egli possa organizzarsi autonomamente per raggiungere la propria meta, sostenendo ogni costo che può successivamente essere rimborsato. Parliamo, ad esempio, dell’acquisto di un nuovo biglietto aereo da un altro scalo, dei costi per taxi, mezzi pubblici o eventuali pernottamenti. È fondamentale, però, conservare tutta la documentazione: biglietti, scontrini, ricevute e la prenotazione originaria del volo».

I passeggeri hanno quindi la possibilità di rifiutare la riprotezione proposta dalla compagnia qualora non sia compatibile con le proprie esigenze di viaggio, e scegliere soluzioni alternative, anche con vettori differenti. Lo stesso principio si applica nel caso in cui un volo venga dirottato su un altro aeroporto: è comunque responsabilità del vettore garantire il trasferimento fino all’aeroporto di destinazione originaria. In assenza di assistenza, il passeggero può anticipare i costi per taxi o altri mezzi di trasporto e poi richiederne il rimborso.

«Ribadiamo l’importanza – aggiunge D’Angelo – di attenersi alle indicazioni del Regolamento 261/2004 e di agire con prontezza. Le spese sostenute devono essere giustificate e proporzionate, ma il diritto al rimborso rimane intatto per tutti quei passeggeri lasciati senza adeguata assistenza. I viaggiatori possono scegliere se rivolgersi direttamente alla compagnia aerea o affidarsi a realtà specializzate come ItaliaRimborso, per un supporto legale e amministrativo completo».

Il team di ItaliaRimborso è già attivo per assistere i passeggeri coinvolti nell’incidente odierno all’aeroporto di Bergamo. Tutti coloro che hanno subito cancellazioni, ritardi o dirottamenti e hanno sostenuto costi aggiuntivi possono avviare gratuitamente la procedura di rimborso sul sito ufficiale www.italiarimborso.it.

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