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Ambiente

Torna l’asino pantesco a Pantelleria, un volano per il turismo

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Un volano per il turismo: l’asino pantesco torna a Pantelleria

L’asino pantesco ritornerà molto presto sull’Isola di #Pantelleria. Firmato stamane l’accordo tra la Regione Sicilia – assessorato all’Agricoltura, Dipartimento Sviluppo rurale –  e il Parco nazionale Isola di Pantelleria. Questo ritorno, come ha spiegato il presidente del Parco Salvatore Gabriele, offre valore aggiunto «alla centralità dello sviluppo rurale e dell’agricoltura, che rappresentano occasioni importanti per il rilancio turistico dell’isola». E proprio su questo rilancio il Parco nazionale sta lavorando a fianco degli operatori e della comunità, sostenendo la proposta di rendere Pantelleria Covid free in vista della stagione estiva. Una proposta già condivisa dal Presidente della Regione e in fase di organizzazione. Il Governatore Musumeci, infatti, in più occasioni ha sottolineato la necessità di attivare un iter per rendere le Isole minori della Sicilia Covid free.

A Palazzo Orléans, l’assessore regionale dell’Agricoltura, Toni Scilla, il direttore del dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale, Mario Candore, e il direttore del Parco nazionale di Pantelleria, Antonio Parrinello, alla presenza del presidente del Parco, Salvatore Gabriele, e il direttore generale del dipartimento Agricoltura, Dario Cartabellotta, hanno sottoscritto un accordo finalizzato alla reintroduzione nel territorio dell’Isola di Pantelleria della razza asinina dell’“Asino pantesco”, alla sua tutela, conservazione e valorizzazione.

Si tratta di una razza rara, presente nell’habitat originario dell’Isola dal primo secolo a.C. Sono asini caratterizzati da una straordinaria resistenza alle condizioni di estremo disagio, compresa la mancanza d’acqua, e dall’andatura veloce, ma che nei decenni passati rischiò l’estinzione. Dal 1989 l’ex Azienda regionale Foreste “San Matteo” a Erice ha avviato un progetto pilota per la ricostituzione della razza asinina pantesca e nel 2006 questo asino è stato ammesso al registro anagrafico delle razze/popolazioni equine.

Gli esemplari, attualmente presenti nell’allevamento a Erice, sono uno stallone e diverse riproduttrici. Nelle prime fasi di reintroduzione si valuterà la capacità di adattamento nelle campagne di Pantelleria e progressivamente verranno inseriti a pieno titolo nell’attività rurale dell’isola.

«Questo accordo è un segnale importante di come il governo Musumeci sia attento alle esigenze che provengono dal territorio, a partire dalle periferie che possiedono grandi potenzialità – sottolinea l’assessore regionale dell’Agricoltura, Toni Scilla – La sinergia tra la Regione e l’isola di Pantelleria punta a salvaguardare e rilanciare il territorio anche per l’aspetto socio-economico».

Il Direttore Parrinello ha ricordato come «il recupero di una razza che rischiava l’estinzione e che invece caratterizza la tradizione pantesca consentirà di fare diventare questi esemplari elementi importanti dell’attività turistica, escursionistica, anche puntando sulla destagionalizzazione».

Il primo appuntamento in cui l’asino pantesco avrà un ruolo da protagonista sarà quello organizzato dall’Aps Woodvivors  è sostenuto dal Parco nazionale: un viaggio attraverso l’Italia con due mule e un’asina pantesca per realizzare una ricerca e un documentario sulle attività contadine.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Ambiente

Pantelleria – Lago, tanti animali feriti o morti. L’appello dell’Amministrazione: moderata velocità su strada

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L’amministrazione comunale richiede la vostra attenzione e il rispetto di una moderata velocità nel tratto di strada che costeggia il lago Bagno dell’acqua. Come ben sapete, questo tratto è un importante punto di ristoro per gli uccelli migratori.

Siamo stati informati di numerose segnalazioni riguardanti il ritrovamento di molti uccelli feriti o peggio ancora, morti. È estremamente preoccupante e urgente adottare misure per proteggere questa preziosa fauna.

Pertanto, vi preghiamo di guidare con prudenza e di rispettare rigorosamente i limiti di velocità in quest’area. Ognuno di noi può fare la differenza per garantire la sicurezza di queste meravigliose creature.

Vi ringraziamo per la vostra comprensione e collaborazione

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Ambiente

Pantelleria, ordinanza raccolta rifiuti: Agesp prosegue in attesa di ratifica del contratto

Direttore

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Il Sindaco di Pantelleria, Fabrizio D’Ancona, ha emesso ordinanza per la raccolta dei rifiuti, ieri interrotta per scadenza contrattuale della gestione integrata, con l’azienda AGESP.

L’Agesp, già vincitrice del bando per il ritiro, trasporto e smaltimento della nettezza urbana, si trova al momento in un periodo di vacatio del contratto, che è nel processo di perfezionamento burocratico.

Considerate le condizioni di urgenza del servizio, per la salute e per l’ambiente, 

ecco l’atto sindacale integrale

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Ambiente

La Crescente Influenza della Cina nel Mercato delle Energie Rinnovabili

Redazione

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La Cina brilla come leader globale delle energie rinnovabili, con oltre 350 GW di capacità installata di energia solare nel 2023, rappresentando oltre il 30% della capacità mondiale. Questo trend ascendente, consolidatosi negli ultimi anni, pone la Cina al vertice nel settore solare ed eolico rispetto agli Stati Uniti e all’Europa. Grazie ad investimenti massicci e politiche energetiche proattive, la Cina si impone come pioniere del futuro energetico verde!

La Corsa Cinese verso un Futuro Energetico Rinnovabile

Nel 2023 la capacità installata di energia solare della Cina ha raggiunto una cifra impressionante di 350 GW, rappresentando oltre il 30% della capacità mondiale totale. Le sue province costiere, come Jiangsu e Zhejiang, sono diventate punti nevralgici per l’energia eolica, con parchi eolici terrestri e offshore che si espandono a vista d’occhio. Nelle regioni interne, come Xinjiang e Qinghai, la Cina sfrutta al massimo l’abbondanza di risorse solari e spazi aperti per installare pannelli fotovoltaici a perdita d’occhio. E non dimentichiamo l’energia idroelettrica, con impianti strategicamente posizionati lungo fiumi iconici come il Yangtze e l’Yellow, che contribuiscono in modo sostanziale a un’energia pulita e sostenibile.

La Rivoluzione Verde dell’Energia: Investimenti, Accordi e Obiettivi del colosso Asiatico

 

Secondo il China Renewable Energy Outlook 2023, sono stati destinati oltre 120 miliardi di dollari al settore delle energie rinnovabili nel 2022, riflettendo l’impegno nelle politiche quinquennali del governo cinese per ridurre le emissioni di carbonio e aumentare la quota di energie rinnovabili nel mix energetico nazionale. Gli accordi internazionali, come l’Accordo di Parigi sul clima, hanno spinto la Cina verso misure più rigorose per affrontare la crisi climatica a livello globale. La recente dichiarazione della Cina di puntare a raggiungere una capacità installata di energia solare pari a 700 GW entro il 2030 e il miraggio della neutralità carbonica entro il 2060 rappresentano impegni significativi verso una transizione energetica sostenibile.

Cina, Stati Uniti ed Europa: La Competizione per un Futuro di Energia Verde

 
 

Nonostante la Cina detenga una capacità installata di energia rinnovabile nettamente superiore rispetto agli Stati Uniti e all’Europa, la percentuale di energia rinnovabile nel loro mix energetico totale è maggiore nei paesi occidentali.

Negli Stati Uniti, l’accento è posto sull’innovazione tecnologica e sulla riduzione delle emissioni. Sebbene la proporzione di energia rinnovabile nel loro mix energetico sia inferiore rispetto all’Europa, il paese sta facendo notevoli progressi verso una maggiore adozione delle energie rinnovabili.

In Europa, con l’introduzione del pacchetto “Fit for 55”, si mette in evidenza l’efficienza energetica e l’adozione delle energie rinnovabili. Questa strategia rispecchia l’obiettivo del continente europeo di ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

***I dati includono diverse fonti di energia rinnovabile, non solo energia solare ma anche energia eolica, idroelettrica e altre fonti. La capacità installata e la percentuale di energia rinnovabile nel mix energetico si riferiscono a tutte queste fonti combinate.

Il Duplice Ruolo della Cina nell’Ecosistema Energetico Globale

La Cina brilla come leader mondiale nelle energie rinnovabili, superando Europa e Stati Uniti grazie alle sue dimensioni e alla sua popolazione imponente. Tuttavia, la sua dipendenza dai combustibili fossili e le complicate relazioni internazionali ne ostacolano la piena crescita nel settore rinnovabile. 

I recenti dati indicano che la Cina è il principale consumatore mondiale di combustibili fossili, con una voracità giornaliera di oltre 14 milioni di barili di petrolio e una richiesta annua di gas naturale che si avvicina ai 320 miliardi di metri cubi. Questa domanda mastodontica, alimentata dalla crescita economica e dalla popolazione in espansione, esercita una forte pressione sulle risorse energetiche interne.

Il petrolio viene ampiamente utilizzato in diversi settori, con particolare enfasi nel trasporto, dove alimenta automobili, camion e navi. Allo stesso modo, il gas naturale trova impiego significativo nella generazione di energia termoelettrica e nella produzione di materiali chimici di rilevanza industriale. L’infrastruttura elettrica cinese, concepita per garantire una distribuzione continua e affidabile, potrebbe agevolare la costruzione di centrali a carbone in prossimità delle fonti di energia rinnovabile. Benché questa strategia possa incrementare la sicurezza energetica, comporta notevoli sfide in termini di sostenibilità ambientale e riduzione delle emissioni di gas serra. 

Inoltre, le complesse dinamiche geopolitiche influenzano la transizione energetica globale.

Le relazioni tese con gli Stati Uniti e altri attori internazionali frenano la cooperazione ambientale, mantenendo un clima politico favorevole ai combustibili fossili. 
La massiccia Belt and Road Initiative (BRI) solleva preoccupazioni internazionali per il suo impatto politico ed economico. 
Le reazioni protezionistiche di altri paesi potrebbero limitare l’accesso della Cina alle risorse necessarie per una transizione verso fonti più sostenibili. 
Le tensioni geopolitiche con Taiwan nel Mar Cinese Meridionale complicano ulteriormente la sicurezza energetica regionale e globale, aggiungendo un altro strato di complessità alla ricerca di fonti più sostenibili.

Sfide e Opportunità: Il Percorso della Cina Verso la Sostenibilità

Concludendo, la Cina si staglia come una forza dominante nella trasformazione verso un futuro energetico sostenibile. Tuttavia, le sfide rappresentate dalla sua dipendenza dai combustibili fossili e dalle complesse dinamiche geopolitiche richiedono uno sforzo globale senza precedenti. Pur navigando tra ostacoli, la Cina si distingue per la sua partecipazione attiva nella comunità internazionale e il sostegno alla cooperazione tecnologica. Come sostiene Martin Weil, “La Cina fa passi da gigante” verso una nuova era energetica verde, promettendo un futuro luminoso e sicuro per tutti.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/cina-leader-rinnovabili/

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