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Economia

Spreco alimentare: una sfida globale da affrontare insieme

Marilu Giacalone

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Il crescente problema dello spreco alimentare si configura come una sfida globale, con implicazioni che vanno oltre il semplice spreco di risorse. La necessità di promuovere pratiche sostenibili e di implementare soluzioni innovative è più pressante che mai, non solo per mitigare l’impatto ambientale ma anche per affrontare le disparità sociali e stimolare l’efficienza energetica ed economica. 

Il fenomeno dello spreco alimentare, lungi dall’essere un problema circoscritto a singole nazioni, si manifesta come una sfida globale che riguarda ogni angolo del pianeta. In Italia, ad esempio, si è registrato un preoccupante incremento di cibo scartato: dai 75 grammi giornalieri per persona del 2022 si è passati a quasi 81 grammi nel 2023, secondo il Rapporto ‘Il caso Italia’ pubblicato dall’Osservatorio Waste Watcher International. Questo aumento non solo ha un impatto economico diretto sulle famiglie, con una spesa annua che sfiora i 290 euro per nucleo, ma solleva anche interrogativi urgenti sull’efficienza delle nostre abitudini di consumo legate sia all’alimentazione ed ad altre dimensioni quali utenze (come luce, gas, acqua, ecc.) o di altre risorse naturali.

Uno sguardo alle cifre: l’Italia e il mondo

L’analisi del problema in Italia offre uno spaccato di una questione ben più ampia e complessa, che si estende ben oltre i confini nazionali. In dettaglio, lo spreco alimentare nel Belpaese ha mostrato tendenze specifiche: maggiormente diffuso nelle aree urbane e tra le famiglie senza figli, evidenzia una correlazione diretta tra reddito disponibile e quantità di cibo sprecato. In particolare, i consumatori con minor potere d’acquisto risultano essere quelli che disperdono una percentuale maggiore di alimenti (+17%), un dato che pone riflessioni sulla qualità del cibo accessibile alle fasce più vulnerabili della popolazione.

Questa problematica non è isolata. Globalmente, circa un terzo del cibo prodotto viene sprecato, con un’impronta di carbonio che contribuisce in modo significativo al cambiamento climatico. Le cifre parlano chiaro: se lo spreco alimentare fosse un Paese, sarebbe il terzo maggiore emettitore di gas serra al mondo. Nonostante gli sforzi e le iniziative internazionali, come l’Obiettivo 12.3 dell’Agenda Onu che mira a dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030, i progressi compiuti finora appaiono insufficienti.

La dimensione del problema è ulteriormente evidenziata dall’impatto ambientale e sociale dello spreco. Oltre a rappresentare un inutile consumo di risorse naturali,  lo spreco alimentare contribuisce all’aumento della fame nel mondo. Mentre enormi quantità di cibo vengono gettate, circa 821 milioni di persone nel mondo soffrono di malnutrizione, secondo i dati delle Nazioni Unite. Questo paradosso sottolinea la necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo il cibo ed inoltre il consumo degli elettrodomestici influenza sulla nostra vita e sulle nostre bollette.

Verso soluzioni sostenibili e condivise

Il cammino verso la riduzione dello spreco alimentare richiede un impegno collettivo che coinvolga governi, imprese e singoli cittadini. Nel Regno Unito e in Cina, ad esempio, sono state adottate misure legislative e iniziative nazionali per affrontare il problema, dimostrando come un approccio proattivo possa portare a risultati tangibili. Tuttavia, per contrastare efficacemente questo fenomeno è fondamentale adottare una strategia olistica che comprenda:

La promozione di pratiche di consumo energetico responsabile tra i cittadini, attraverso campagne di sensibilizzazione e educazione.
L’adozione di politiche che incentivino la ridistribuzione degli alimenti invenduti a favore di enti di beneficenza e banche alimentari.
Il sostegno a tecnologie e soluzioni innovative che possano ridurre le perdite lungo la catena di approvvigionamento alimentare.
L’implementazione di politiche economiche che mirino a rendere più accessibili alimenti di qualità, riducendo così il rischio di deterioramento e spreco.
Ridurre lo spreco alimentare implica anche migliorare l’efficienza delle catene di approvvigionamento, dall’agricoltura alla tavola. In questo contesto, è essenziale incentivare le pratiche agricole sostenibili e supportare le piccole imprese nel migliorare l’accesso ai mercati. Ulteriori strategie possono includere lo sviluppo di imballaggi innovativi che prolunghino la durata di conservazione degli alimenti e l’ottimizzazione dei sistemi logistici per minimizzare le perdite durante il trasporto.

La sfida dello spreco alimentare, con le sue implicazioni economiche, sociali e ambientali, richiede una risposta globale che tenga conto delle specificità locali. In questo contesto, l’Italia, con la sua storica attenzione alla qualità alimentare e alla sostenibilità, può giocare un ruolo chiave nel promuovere pratiche innovative e sostenibili. Allo stesso tempo, l’esperienza internazionale offre preziose lezioni su come affrontare in modo efficace questa problematica e creare dei legami con tutto il mondo per superare questa crisi e questo spreco.

In conclusione, ridurre lo spreco alimentare non è soltanto un obbligo etico verso le generazioni future, ma rappresenta anche un’opportunità per rafforzare i nostri sistemi alimentari, rendendoli più resilienti, sostenibili e giusti. Solo attraverso un impegno condiviso e azioni concrete sarà possibile affrontare con successo una delle sfide più urgenti del nostro tempo.

Fonte: https://www.tutto-energia.it/news/spreco-alimentare/

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Economia

Turismo, pubblicato bando da 135 milioni per potenziare la qualità delle strutture ricettive

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Potenziare la qualità dell’accoglienza turistica e incentivare la riqualificazione delle strutture ricettive in Sicilia . Con questi obiettivi l’assessorato regionale del Turismo, dello sport e dello spettacolo ha pubblicato un avviso pubblico che mette a disposizione delle aziende turistiche, anche extralberghiere, 135 milioni di euro di risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027.

Termini e scadenze

I contributi, a fondo perduto, sono destinati a micro, piccole, medie e grandi imprese con sede nell’Isola : alberghi, bed and breakfast, ostelli, campeggi, villaggi turistici, case vacanze, rifugi e strutture aggregate, compresi reti d’impresa e cooperative. Le agevolazioni riguardano interventi di ristrutturazione, ampliamento o riattivazione delle strutture esistenti oppure la realizzazione di nuove attività attraverso il recupero o la riconversione di immobili. Le domande saranno gestite dall’Irfis, la finanziaria regionale, e potranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica incentivisicilia.irfis.it a partire dalle 12 del 15 luglio e fino alle 17 del 15 ottobre.

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Economia

Pantelleria, Forza Italia piena fiducia nel lavoro dell’Amministrazione D’Ancona

Redazione

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Signor Sindaco,
Signor Presidente,
colleghi Consiglieri,

con questo Bilancio di Previsione 2025-2027, l’Amministrazione comunale di Pantelleria prosegue con determinazione il percorso di programmazione e sviluppo dell’isola.

In particolare, esprimiamo soddisfazione per la forte attenzione riservata alla valorizzazione del territorio costiero, con investimenti mirati sulle discese a mare, interventi fondamentali per garantire accessibilità, sicurezza e fruibilità della nostra isola.

Il bilancio prevede inoltre un piano organico per il rifacimento della viabilità urbana , con particolare attenzione al ripristino delle strade comunali e alla sistemazione dei sottoservizi, troppo spesso trascurati ma essenziali per la qualità della vita dei cittadini e la funzionalità delle infrastrutture.

Tutti questi interventi sono pensati in coerenza e in sinergia con il progetto più ampio del waterfront, una visione strategica che mira a rendere Pantelleria sempre più accogliente, moderna e sostenibile, senza snaturare la sua identità.

Il documento contabile che oggi votiamo dimostra una gestione attenta, responsabile e orientata alla progettualità.

Per queste ragioni, il nostro gruppo esprime voto favorevole al Bilancio di Previsione 2025-2027, confermando piena fiducia nel lavoro dell’Amministrazione e degli uffici comunali, che ringraziamo per la competenza e la disponibilità dimostrate.

Il segretario comunale di Forza Italia
Rizzo Jean

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Economia

Isole Minori – Strutture ricettive: Decreto Classificazione e Bando Turismo, vincoli e opportunità

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Federalberghi Isole Minori Sicilia, in collaborazione con Federalberghi Isole Eolie, fa il punto su due strumenti che rappresentano opportunità e vincoli per il comparto turistico-ricettivo, nell’ambito di un incontro rivolto agli operatori del comparto turistico, che si terrà giovedì 4 luglio alle ore 16:30 presso l’Hotel Aktea di Lipari.

L’iniziativa si inserisce nel contesto dei recenti aggiornamenti normativi e finanziari resi noti lo scorso 25 giugno da parte dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, con la pubblicazione di due importanti provvedimenti: il nuovo Avviso pubblico a favore delle imprese turistiche nell’ambito della Programmazione FSC 2021–2027 e il Decreto Assessoriale n. 2104/2025, che ridefinisce criteri e requisiti per la classificazione delle strutture ricettive, in attuazione della Legge Regionale n. 6/2025.

Durante l’incontro saranno approfonditi i principali contenuti delle nuove disposizioni, con un focus dedicato alle opportunità di finanziamento e agli obblighi di adeguamento che interesseranno sia il comparto alberghiero che quello extra-alberghiero.

In particolare, l’Avviso pubblico rappresenta un’opportunità di rilievo per le imprese del settore turistico, prevedendo agevolazioni fino all’80% della spesa ammissibile, con contributi che vanno da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 3.500.000 euro. Le domande di partecipazione potranno essere presentate tra il 15 luglio e il 15 ottobre 2025. Tra gli interventi finanziabili rientrano: l’ampliamento, la ristrutturazione o l’ammodernamento di strutture esistenti, la riconversione di immobili in strutture ricettive e il completamento o recupero di immobili in fase di costruzione non ultimati.

Ampio spazio sarà dedicato anche all’analisi del nuovo Decreto Assessoriale sulla Classificazione, che – pur configurandosi come un passo importante verso il riordino del comparto – presenta ancora alcuni dubbi interpretativi e criticità, in particolare per quanto riguarda i requisiti dimensionali dei monolocali all’interno delle Residenze Turistico Alberghiere. Il provvedimento introduce un generale innalzamento dei requisiti minimi obbligatori per tutte le tipologie ricettive, pur consentendo alle strutture già classificate di mantenere il volume originario delle camere.

Interverranno all’incontro il Nino Messana, esperto in finanza agevolata, e Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e Isole di Sicilia, che curerà un approfondimento tecnico sul nuovo Decreto Assessoriale.

’iniziativa si configura come un momento di aggiornamento e confronto particolarmente rilevante per tutti gli operatori del settore, in una fase cruciale per la riqualificazione e la competitività dell’offerta turistica delle isole minori siciliane.

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