Spettacolo
Spettacolo – A te e famiglia” di Angelo Campolo vince il bando “L’Italia dei visionari 2023”

Lo spettacolo del regista e attore messinese, scelto tra più di 400 progetti in gara, sarà in scena a Milano e Torino nella nuova stagione 2023/24.
23 agosto – È risultato tra i vincitori del bando nazionale “L’Italia dei Visionari 2023”, che riunisce un’importante rete di teatri e festival italiani, lo spettacolo “A te e famiglia” firmato dal regista e attore Angelo Campolo insieme a Giulia Drogo (produzione “Daf Project”) che vede in scena oltre allo stesso Campolo la giovane cantautrice vicentina Giorgia Pietribiasi, recente vincitrice del Musicultura 2023.
Più di 400 gli spettacoli di teatro quest’anno in gara da tutta Italia, visionati da giurie composte da spettatori appassionati di tutte le età, coinvolti nella selezione ideata dal regista e drammaturgo Luca Ricci, direttore artistico di Kilowatt Festival, e promossa congiuntamente da CapoTrave / Kilowatt nell’ambito del progetto europeo “Be SpectACTive!”. Un’occasione importante rivolta a compagnie professionali che operano nel teatro contemporaneo, nella danza e nella performing art.
Lo spettacolo di Angelo Campolo sarà in scena a Milano, a gennaio 2024, nella nuova stagione del “Teatro Litta”, e a Torino nel suggestivo spazio di “S. Pietro In Vincoli” per “Fertili Terreni Teatro”.
“Siamo felici di questo risultato e ringraziamo tutta la giuria che ha creduto nel nostro spettacolo”, commenta il regista, “con particolare riguardo per i tanti ragazzi che lo hanno scelto, premiando credo la leggerezza e l’ironia con cui in scena affrontiamo temi e storie molto delicate”.
“A te e famiglia”, infatti, accompagna il pubblico alla scoperta del mondo della giustizia minorile in Sicilia attraverso un percorso personale che muove dalle esperienze educative realmente avvenute con i ragazzi del programma educativo “Liberi di Scegliere” promosso dal giudice Roberto Di Bella, attuale presidente del Tribunale dei minori di Catania, famoso al grande pubblico grazie ad un film tv RAI diretto da Graziano Diana. Con profonda leggerezza, Campolo rende protagonista di “A te e famiglia” il vissuto della sua esperienza educativa, in modo autentico, sincero, tra errori ed emozioni, delusioni e conquiste. Un racconto in prima persona condiviso occhi negli occhi con il pubblico, all’interno di storie difficili in cerca di riscatto. Una si svolge a Messina, l’altra a Catania, due città dai contesti criminali molto diversi.
“Ciò che mi interessa”, prosegue Campolo, “sia in questo spettacolo che in tutte le progettualità che porto avanti da diversi anni, è provare a coinvolgere il pubblico in una riflessione sulla devianza minorile che rifugga dai pregiudizi e dagli stereotipi narrativi che spesso la accompagnano. I ragazzi oggi sono diversi e sposano una complessità ed una percezione della realtà che va interpretata, non liquidata con giudizi e soluzioni facili. Il pubblico prosegue un processo di scoperta ancora vivo perché fa riferimento a recenti esperienze. Catania, in questo senso è una città simbolo, teatro dell’ultimo progetto svolto con i ragazzi del progetto “L’isola dei Miracoli segreti”. Segnata da un alto tasso di criminalità e dispersione scolastica, ma comunque attraversata dal suo proverbiale “spirito di iniziativa e impresa”, come dimostrano la vitalità dei ragazzi di cui racconto che non hanno nulla dell’immaginate stereotipata dei criminali. Anzi, tutto il contrario”.
Conosciamo la storia di Antonino, del suo carattere complicato e del suo attaccamento alla madre; quella di Teresa, l’educatrice catanese che nel dedicare la vita a questi figli acquisiti mette in crisi il rapporto con il proprio di figlio; quella di Elena, a vent’anni già mamma di due bimbi e vittima di pericolose dinamiche familiari. Percorsi di “messe alla prova” segnati da errori, frustrazioni, ma anche da gioie inaspettate che permettono all’immaginario di vincere sul reale, aprendo lo spazio del possibile in percorsi di vita all’apparenza già segnati.
Prossima tappa del lavoro portato avanti in questi anni da Campolo sarà “96 ore”, una nuova produzione del Teatro Biondo di Palermo in scena dal 22 novembre al 3 dicembre 2023, incentrata sulla vita all’interno dei CPA, strutture poco conosciute in Italia, ideate dallo Stato per offrire ai giovani in arresto un passaggio intermedio di riflessione prima dell’incontro con il giudice.
Con preghiera di pubblicazione,
Spettacolo
Davide Lo Surdo: Biografia

Davide Lo Surdo, nato a Roma il 24 luglio 1999, è il chitarrista più veloce della storia della musica secondo la rivista Rolling Stone e la sua chitarra signature è stata conferita permanentemente al museo “Sigal Music Museum”, dove sono conservati anche strumenti suonati da Mozart e Chopin.
Lo Surdo è stato incluso nel libro dedicato alla storia della musica, “Rock Memories 2” scritto da Maurizio Baiata, insieme ai Beatles, Pink Floyd e Jimi Hendrix. Il giornale “El Mercurio” lo ha definito una “Leggenda vivente della storia della musica”.
Lo Surdo ha scoperto la sua passione per la chitarra a 9 anni
Sua madre è Sandra Giorgio e suo padre Maurizio Lo Surdo. Durante la sua infanzia, Lo Surdo trascorreva del tempo con Aurora, una bambina vicina di casa sua coetanea. Un giorno, la vide suonare degli accordi con il padre e ne rimase talmente affascinato che chiese loro dove prendesse lezioni. Aurora studiava chitarra all’oratorio del quartiere, e così la madre di Davide lo mandò a studiare in questo oratorio. Lo Surdo aveva solo 9 anni e dopo poco tempo era in grado di effettuare rapidi cambi di accordi. Successivamente Lo Surdo iniziò a studiare con vari maestri ma il suo apprendimento fu così veloce che iniziò a studiare da autodidatta guardando video online e riproducendo immediatamente ciò che vedeva.
Lo Surdo si è esibito all’evento “Rolling Stone Music & Run 2021″ per la celebrazione del 15° anniversario di Rolling Stone Magazine in Brasile, nell’arena Sambódromo do Anhembi. Nello stesso anno, anche GuitarraMX Magazine lo ha riconosciuto come il chitarrista più veloce della storia. Ha intrapreso numerosi tour internazionali in Sud America, Stati Uniti, Asia ed Europa e nel corso della sua carriera, ha condiviso il palco con Jeff Loomis, Steve Vai, Mike Stern. Il 26 gennaio 2019, Lo Surdo si è esibito al “Whisky a Go Go” a Hollywood e nello stesso anno, è stato premiato ai Sanremo Music Awards di Venezia come il chitarrista più veloce di tutti i tempi.
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Cinema, la Regione finanzia il film per la televisione “La stoccata vincente”

Presidenza della Regione
È stato realizzato con il contributo della Regione, tramite la Sicilia Film Commission, “La Stoccata Vincente”, il film tv diretto da Nicola Campiotti che andrà in onda in prima serata su Rai 1 il 24 settembre. La pellicola narra la storia dello schermidore catanese Paolo Pizzo, due volte campione del mondo, che da adolescente ha combattuto e vinto la sfida più importante della sua vita, lottando contro un tumore al cervello. Il film, prodotto da Gloria Giorgianni per Anele Srl in collaborazione con Rai Fiction, vede tra i protagonisti l’attore siciliano Alessio Vassallo, con Flavio Insinna nei panni del padre dell’atleta catanese.
«Il progetto – ha detto l’assessore regionale dello Spettacolo Elvira Amata, nel corso della presentazione nella sede Rai di Viale Mazzini a Roma – sottolinea come lo sport costituisca uno strumento sociale di straordinaria importanza, soprattutto per i giovani. La meravigliosa favola di Paolo Pizzo, raccontata nella cornice scenografica delle location siciliane, esalta ancora una volta la politica che il governo Schifani sta attuando nel settore audiovisivo, ponendo sempre più spesso la Sicilia sotto i riflettori del grande pubblico».
Lo schermidore Paolo Pizzo ha collaborato assiduamente alla realizzazione del film, curando la preparazione tecnica e atletica di Alessio Vassallo e affiancandolo costantemente durante le riprese, alcune delle quali realizzate tra Catania, Aci Castello, Acitrezza e soprattutto l’Etna, con i suoi crateri silvestri a duemila metri.
Spettacolo
“Solo di spalle”, il nuovo EP di Massimo Franchini per chi è rimasto nella penombra

Le riflessioni profonde, la malinconia per un passato che non c’è più e allo stesso tempo la forza di andare avanti nonostante le sofferenze e le delusioni. “Solo di spalle”, il nuovo EP di Massimo Franchini in collaborazione con Sheila Rosati, è tutto questo e non solo: è il mettere sulla bilancia le esperienze di vita di quelle persone che non vivono le luci della ribalta, che speravano in qualcosa di meglio, che si rendono conto del fatto che manchi poco tempo e lo vogliono sfruttare.
“Solo di spalle” è stato pubblicato nell’estate del 2023 da Sorridi Music, è presente su tutti gli store musicali (https://album.link/i/1693463472) ed è il secondo frutto della collaborazione tra Massimo Franchini e l’etichetta discografica dopo “Chimeramente Gotika – Sfumature d’amore”, un progetto nato dalla raccolta di poesie “Gotica Chimera” di Francesca Ghiribelli che è l’autrice dei testi.
Stavolta l’artista conosciuto anche con lo pseudonimo Intima Cantor ha composto parole e musica di tutti i brani contenuti nell’album e ha proseguito il sodalizio creativo con la collega Sheila Rosati, che presta la sua voce in alcuni brani tra cui proprio quello che dà il nome all’opera e spiega a chi è dedicata: ‘A quelli con la valigia in mano, comparse senza primo piano, senza menzioni o note a margine, ma solo di spalle, casomai’. Franchini collabora, infatti, da anni con la scrittrice laziale e si possono ascoltare i suoi arrangiamenti in melodie pop che arricchiscono i racconti degli audiolibri scritti e interpretati da lei, come la raccolta “Le canzoni di Rudy” tratta dal romanzo “Galaverna”.
Anche per questo motivo ha scelto come titolo dell’opera il brano cantato a due voci, è un omaggio a Sheila, uno dei gesti eleganti e cortesi tipici di un’altra epoca raccontati nella traccia “A quelli”, e un augurio che quell’epoca ritorni, come il cantautorato degli anni ‘80.
Perché la malinconia e quel pizzico di rimpianto che accompagnano tutte le ballate (e la vita in generale) incontrano la speranza di un finale migliore, per tutti, come in “Anni”: ‘Prendimi la mano, forse abbiamo ancora una stagione per vivere il momento prima dell’ultima stazione. Quando il treno poi si fermerà, quando scenderemo dall’ultimo vagone. Presto, il tempo vola via di già’.
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