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Economia

Pantelleria, il Sindaco D’Ancona spiega l’ordinanza sugli orari dei locali pubblici

Redazione

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L’ordinanza sindacale 114/23 ha suscitato clamore e opinioni contrastanti. Essa attiene agli orari dei locali pubblici notturni.

Il Sindaco Fabrizio D’Ancona così risponde Cari concittadini, volevo fare un minimo di chiarezza rispetto alla tematica riguardante l’Ordinanza 114 del 28 luglio 2023 con la quale sono stati regolamentati gli orari di apertura degli esercizi pubblici nel caso di organizzazione di eventi di intrattenimento e svago.

La necessità di chiarimento nasce dall’avvio di una apparente richiesta da parte del gruppo di minoranza, che propone una modifica della sopra citata ordinanza, con ampliamento degli orari di emissioni sonore sino alle ore 02.00 anche nelle giornate da domenica a giovedì per gli esercizi di categoria A e B.

L’ordinanza di cui trattasi è nata dalla necessità di riproporre con leggere migliorie quanto già emanato dal precedente Sindaco, tenendo in debito conto anche le esigenze degli unici locali autorizzati a proporre intrattenimento senza alcuna limitazione, cioè quelli in possesso della categoria C, e nel contempo tutelare l’intera cittadinanza dal punto di vista dell’ordine pubblico, sempre strettamente correlato con il disturbo della quiete pubblica.

Cosa prevede la legge

Infatti, è opportuno ricordare che la Legge 25 agosto 1991 n. 287, ancora in vigore, all’art. 5 individua la tipologia di esercizi pubblici distinguendoli in 4 categorie: A-B-C-D e, per ognuno di essi, stabilisce quali attività siano consentite.

Gli esercizi pubblici cui è consentita la possibilità di effettuare intrattenimento e svago sono quelli in possesso della categoria C e sull’isola ce ne sono alcuni. Tale categoria, presuppone una autorizzazione ed una visita preliminare della Commissione Comunale Pubblico Spettacolo oltre a determinate caratteristiche che consentono di poter individuare il numero massimo di avventori.

Altra cosa sono i locali in possesso di categorie A e B, che possiamo individuare rispettivamente nei ristoranti e nei bar. Questi locali non possono effettuare intrattenimento se non saltuariamente e, per consentire alle forze dell’ordine un migliore controllo del territorio, dal 2022 lo possono fare unicamente previa comunicazione e/o SCIA allo Sportello Unico Attività Produttive, riportante il calendario bimestrale delle manifestazioni previste.

Tutto ciò sempre con la caratteristica dell’occasionalità, complementarietà e secondarietà rispetto alla normale attività di somministrazione. Con tali presupposti si è pertanto ritenuto doveroso confermare quanto precedentemente derogato in merito agli orari per gli esercizi pubblici di categoria A e B (previsto ordinariamente alle ore 24.00), in analogia a quanto operato da molti comuni siciliani dei quali, a solo titolo esemplificativo e non esaustivo, si riportano alcuni esempi:

Capaci – divieto di intrattenimenti con chiusura alle 24,00 e possibilità di effettuarli esclusivamente con SCIA;
Mazara del Vallo – divieto di intrattenimento differenziato con orari che vanno dalle 00.30 in alcune giornate alle 01.00 in altre;
Marsala – simile a quanto previsto con l’Ordinanza n. 114/2023 con orari differenziati settimanalmente per le ore 01.00 e 02.00;
– San Vito Lo Capo
– simile a quanto previsto con l’Ordinanza n. 114/2023 con orari differenziati settimanalmente per le ore 01.00 e 02.00;
– Lipari
– simile a quanto previsto con l’Ordinanza n. 114/2023 con orari differenziati settimanalmente per le ore 01,00 e 02,00 e prevedendo addirittura la chiusura dei locali alle ore 02.00;
Nella stessa ordinanza invece, è stata consentita una deroga motivata agli orari di chiusura

Comune di Pantelleria Provincia di Trapani

dei locali di categoria C ubicati al di fuori dei centri abitati.

Dopo questo breve excursus normativo, necessario per illustrare che quanto stabilito con l’Ordinanza n. 114 è perfettamente rispettoso delle norme e che le critiche operate dal gruppo di minoranza non sembrano rette da una conoscenza di quali siano i diritti e le facoltà degli operatori titolari di esercizi pubblici, ma bensì siano tendenti alla tutela di piccoli interessi di bottega, si ritiene necessario approfondire maggiormente anche le motivazioni riportate nell’ordinanza e che sorreggono l’atto medesimo.

Un Sindaco ed una pubblica amministrazione nella sua azione non possono permettersi di avere tutele esclusive per amici o lobby, ma devono tutelare gli interessi dell’intera comunità.

Lo scopo dell’ordinanza

Con l’ordinanza di cui trattasi si è fatto proprio questo, si è data la giusta attenzione alle varie attività nel rispetto delle categorie di pertinenza e nel contempo si è cercato di dare adeguata tutela alla quiete pubblica oltre una certa fascia oraria.
In particolare, in modo sinottico si riepilogano i fatti e le motivazioni: – alla data odierna a questa Amministrazione pervengono esclusivamente lamentele da parte dei cittadini in merito al disturbo arrecato dalle emissioni sonore di alcuni locali; – al sottoscritto, all’Amministrazione ed agli uffici non è pervenuta alcuna lamentela similare a quella descritta dal gruppo di minoranza; – per l’esercizio dell’attività occasionale, complementare e secondaria, risultano presentate presso lo Sportello Unico Attività Produttive esclusivamente n. 2 comunicazioni e gli stessi non risulta si siano lamentati degli orari; – qualsiasi locale che ne ha le caratteristiche può esercitare, trasformando la sua attività, le funzioni previste per la categoria C, previa procedura amministrativa che ne attesti la fattibilità; – l’emissione di musica nei locali di categoria A e B è consentito esclusivamente quale sottofondo e anche nelle serate in cui è programmato un intrattenimento, non è consentito il ballo che è una prerogativa esclusiva della categoria C. Pertanto è evidente come la richiesta formulata dalla minoranza sia unicamente politica, polemica, strumentale e non tendente ad apportare le giuste soluzioni sul territorio.

Il Sindaco 
Fabrizio D’Ancona

Economia

Siccità, Schifani all’Ars: agricoltori esonerati dai pagamenti per irrigazioni di soccorso

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Presidenza della Regione
Esonero del pagamento per il 2024 dei ruoli che derivano dall’irrigazione di soccorso per gli agricoltori siciliani che ricadono nei comprensori dei Consorzi di bonifica. Lo prevede un emendamento alla manovra finanziaria in discussione all’Ars presentato dal presidente della Regione, Renato Schifani, per sostenere gli imprenditori agricoli alle prese con la grave crisi determinata dalla siccità.

Per questa agevolazione, la norma prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro da ripartire tra i Consorzi, con decreto dell’assessore all’Agricoltura, per ridurre l’onere a carico degli agricoltori fortemente penalizzati dall’emergenza idrica.

«Un ulteriore sforzo finanziario del governo – evidenzia il presidente Schifani – per sostenere un settore che sta pagando un grande prezzo a causa della siccità senza precedenti nella nostra regione».

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Economia

In Sicilia aumentano imprese e occupati, traina il turismo

Redazione

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Sicilia: nel secondo trimestre 2024 aumentano imprese e occupati

Turismo e servizi, costruzioni, agricoltura e commercio i settori in

crescita

Pace e Vaccaro: “Dati incoraggianti, investimenti per rendere il trend più stabile”

Palermo, 26 luglio 2024 – Crescono turismo e servizi, costruzioni,
agricoltura e commercio, in leggerissimo calo l’industria: in Sicilia la
ripresa economica è testimoniata dall’aumento di imprese e occupati nel
secondo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2023,
così come rilevato dall’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia,
la cui analisi mette in evidenza i settori a maggiore sviluppo.

Fra aprile e giugno 2024 risultano attive negli Albi camerali 383.285
realtà economiche con un saldo attivo di 1.759 imprese, frutto di 5.849
nuove iscrizioni a fronte di 4.090 cessazioni; il dato pone l’Isola al
settimo posto nella classifica nazionale per maggiore incremento, con un
tasso di crescita dello 0,37%.

Per saldo attivo fra iscrizioni e cancellazioni, la provincia più
dinamica è Catania (452), seguita da Palermo (390), Siracusa (274) e
Trapani (244). Queste le performance delle altre province: Messina, 176;
Agrigento, 134; Caltanissetta, 59; Ragusa, 28; ultima Enna con 2.
I settori con la maggiore concentrazione di imprese e col più elevato
incremento rispetto al primo trimestre 2024 sono Turismo e servizi, con
105.578 attività che occupano 403.096 addetti e un tasso di crescita di
aziende del +1,09%; Costruzioni, con 46.905 imprese e 143.708 dipendenti
(+0,51% di imprese); Commercio, con 125.446 partite Iva e 324.839 unità
di personale (+0,10%); e Agricoltura con 75.956 aziende e 126.705
addetti. L’Industria cala di pochissimo, dello 0,03%, ma resta comunque
un settore assai significativo nel sistema produttivo regionale, con
29.121 aziende e 137.769 lavoratori. Gli occupati nel complesso dei
settori siciliani sono saliti a 1.170.007.

“Quello del Turismo e servizi – osserva Pino Pace, presidente di
Unioncamere Sicilia – continua a confermarsi come il settore candidato a
diventare il principale traino dell’economia regionale. I dati mostrano
una forte capacità degli imprenditori di rispondere ad una domanda in
costante crescita, sia in termini di ricettività e ristorazione, sia in
relazione alle esigenze del welfare e del sociale, degli investimenti in
istruzione e formazione e in ricerca e innovazione, così come rispetto
al crescente fabbisogno di sanità e cura e di assistenza alle persone.
Tutto ciò – analizza Pace – potrebbe comportare un progressivo
orientamento degli investimenti pubblici e privati verso questo settore,
con l’obiettivo di conferire maggiore stabilità e sostenibilità nel
tempo a questo trend di sviluppo”.

“Lo stop al ‘Superbonus’ – analizza Santa Vaccaro, segretario generale
di Unioncamere Sicilia – non sembra avere frenato la crescita del
comparto delle Costruzioni. Questo, probabilmente, è dovuto agli
investimenti finanziati dal ‘Pnrr’ che cominciano a dispiegare in
maniera più evidente i loro effetti positivi sul territorio, ma anche
agli sforzi che la nostra Isola sta compiendo sul fronte della
transizione energetica, della rigenerazione urbana e della tutela
ambientale. Sono, infine, incoraggianti le dinamiche di crescita
dell’Agricoltura, nonostante la siccità, e del Commercio, che sembra
resistere alla crisi che colpisce soprattutto i piccoli esercizi, e la
tenuta dell’Industria in un momento in cui a livello nazionale si
assiste ad una perdurante contrazione della produzione”.

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Economia

Dagnino neo eletto assessore all’economia. Pellegrino “Grande competenza e passione”

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Alessandro Dagnino neo eletto Assessore Regionale all’Economia, al posto di Marco Falcone ora al Parlamento Europeo 

 
 
 
 
“La nomina dell’avvocato Alessandro Dagnino quale assessore all’economia conferma la scelta di competenza e professionalità cui è stata ed è improntata l’azione del Governo regionale.
Dopo l’Assessore Falcone che ha unito visione politica e competenza tecnica, e che ancora una volta vogliamo ringraziare per il contributo significativo dato in questi anni al risanamento dei conti regionali, il Presidente Schifani sceglie un tecnico, un professionista di grandissima esperienza che certamente darà un importante contributo per proseguire il lavoro fondamentale di gestione e programmazione della spesa e delle finanze regionali.
Anche a nome di tutto il Gruppo parlamentare, non posso che augurare buon lavoro all’avvocato Dagnino – di cui ho avuto modo di apprezzare professionalmente la grande passione e competenza – ringraziandolo per aver accettato un incarico certamente gravoso, che sono certo assolverà con dedizione.”

Lo dichiara Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana

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