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Agrigento

Sicilia, poliziotti travolti da migranti in fuga. la Fsp Polizia: “Centri colabrodo e noi troppo esposti. Ora scendiamo in piazza”  

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Riceviamo e pubblichiamo

 

“Oggi il centro di accoglienza di Siculiana torna a far parlare di sé, come accade con cadenza inquietante. I colleghi di una squadra in servizio presso la struttura hanno tentato di arginare l’ennesima fuga di decine di ospiti frapponendosi davanti all’ingresso, ma i migranti li hanno travolti hanno divelto il cancello e molti sono fuggiti mentre i poliziotti sono rimasti feriti, uno in maniera più significativa. Dopo un’estate di supplizi ancora, sul piano della gestione dell’immigrazione aggravata all’emergenza coronavirus, nulla di nuovo sotto un cielo, dove si continuano a contare i feriti fra le forze dell’ordine, senza dimenticare, ovviamente, anche chi ha perso la vita fra gli stessi migranti.

Esprimiamo tutta la nostra profonda vicinanza al collega ferito, e in questo siamo in ottima compagnia visto che il ministro Lamorgese ha prontamente espresso solidarietà. Siamo contenti che il ministro abbia iniziato pubblicamente a tenere il conto dei feriti, ma sarebbe davvero emozionante se si passasse anche a qualche gesto concreto per toglierci dalla graticola. Stabilire una certa politica sull’immigrazione deve significare poterla poi seriamente gestire. Scaricare tutto sulle spalle degli operatori di polizia non può bastare. Il sistema di sorveglianza di queste strutture, così com’è, non può funzionare, i colleghi rischiano il massacro. Le Istituzioni tutte devono intervenire in modo strutturale, perché noi siamo Servitori ma non servi. A che per questo saremo in piazza a Roma, il 14 ottobre, a far sentire la voce dei poliziotti ormai stufi”.

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, dopo che una squadra di poliziotti è stata travolta nel corso dell’ennesima fuga dal centro di accoglienza di Siculiana, ad Agrigento. Molte decine di migranti si sono uniti e, una volta giunti nel piazzale dove si trova l’ingresso del centro che dà sulla Statale, raggiunto salendo lungo le scale laterali, hanno accelerato fino a caricare letteralmente la squadra di dieci agenti che erano posizionati davanti al cancello. I poliziotti li hanno visti arrivare bellicosi e hanno tentato di fermarli ma il numero dei migranti era tale che ne sono rimasti travolti, mentre il cancello scorrevole è stato divelto, andando quasi a finire sulla Statale dove le auto che sopraggiungevano si sono fermate appena in tempo per evitare il disastro. Circa 40 ospiti sono riusciti a fuggire mentre i poliziotti, malconci, si sono rimessi in piedi e in qualche modo hanno fermato tutti gli altri rintuzzandoli dentro al centro.

“Questi centri accolgono centinaia di persone – spiega Mazzetti -, che durante la quarantena non possono uscire, come chiunque altro, ma non vogliono saperne. Il numero degli operatori è esiguo, specie perché sono dislocati su lunghi perimetri, e se gruppi folti e compatti decidono di caricarli fermarli a mani nude è impossibile e pericolosissimo. La fortuna è stata solo che i migranti non avevano intenzione di aggredirli, perché se avessero voluto sarebbe stato un massacro”.

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

Lampedusa

Migranti – Sindaco di Lampedusa insignito del premio “Jan Kaeski” in Polonia per l’eroismo e determinazione nell’aiutare i rifugiati

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Assegnato in Polonia il premio “Jan Karski” al sindaco Totò Martello
Si è tenuta oggi a Lodz, in Polonia, la cerimonia con la quale è stato conferito al sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello il premio intitolato alla memoria di Jan Karski, eroe polacco della Resistenza al nazismo che durante la seconda Guerra mondiale per primo raccontò le atrocità che avvenivano contro gli ebrei nei campi di concentramento. L’edizione 2021 del premio “Aquila”, della Jan Karski Society, è stato assegnato a Lampedusa “per l’eroismo e la determinazione nell’aiutare i rifugiati mentre il mondo distoglie lo sguardo dai morti e dalle sofferenze”. “Grazie a Papa Francesco ed a quanti nella Chiesa seguono il suo insegnamento – si legge ancora nella motivazione del premio – e grazie al suo amico Salvatore Martello, la speranza continua”.
La cerimonia si è svolta nella cattedrale di Lodz al termine della messa celebrata dall’arcivescovo di Gniezno, Wojciech Polak, primate della Chiesa Polacca. “La gente di Lampedusa – ha detto l’arcivescovo Polak – ha dato e continua a dare l’esempio: salvando coloro che fuggono dalla fame, dalla persecuzione, dalla minaccia alla loro vita, si intercede per la vita di ogni donna e di ogni uomo, perché la vita di ogni persona è sacra e su questo non ci può essere discordia”.
Il sindaco di Lampedusa ha fatto pervenire nella cattedrale di Lodz un crocifisso realizzato dall’artista lampedusano Stefano Colapinto con il legno della chiglia di una imbarcazione utilizzata dai migranti.
“La spaventosa mostruosità della Shoah che Jan Karski ha contribuito a contrastare e poi a denunciare al mondo, è un impegno quotidiano per la giustizia, la dignità, la liibertà e la democrazia” ha detto Martello, intervenendo in modalità web alla cerimonia. “Nulla si conquista per sempre – ha aggiunto – tutto si riconquista ogni giorno. E nelle frontiere del Mediterraneo, come in quelle tra Polonia e Bielorussia o tra Grecia e Turchia, come in ogni frontiera del mondo, giochiamo una partita che ancora una volta salva o perde la storia che milioni di morti hanno cercato di salvare con il loro sangue”.
(Nella foto, il momento della consegna del crocifisso all’arcivescovo di Gniezno da parte di Carlo De Marco, collaboratore del sindaco di Lampedusa).
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Lampedusa

Lampedusa sul barattolo della Nutella per “TiAmoItalia”

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C’è anche Lampedusa tra le località scelte da Nutella per decorare i barattoli dell’edizione speciale #TiAmoItalia. Ringrazio i promotori di questa iniziativa anche per avermi inviato una confezione “con dedica”, che voglio condividere con tutti coloro che vivono ed amano la nostra meravigliosa isola.
(Il Sindaco, #TotòMartello).
Questo il goloso annuncio del primo cittadino delle Isole Pelagie.
La Ferrero ha un nuovo progetto: TiAmoItalia.
Con esso lla multinazionale italiana intende promuovere le bellezze della nostra Italia, adornando i barattoli di Nutella.
La dolcezza della crema alle nocciole più famosa e venduta al mondo, made in Italy, si fa promotrice delle località più suggestive e affascinanti dello Stivale.
Ecco di che si tratta: TiAmoItalia
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Lampedusa

Sindaci della Sicilia a Roma: in 17 con Totò Martello primo cittadino di Lampedusa

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Manifestazione sindaci siciliani a Roma, ci sarà anche il sindaco di Lampedusa Totò Martello: “Partecipo per difendere le nostre comunità e le nostre amministrazioni”
Alla manifestazione dei sindaci siciliani promossa da ANCISicilia che si terrà a Roma domani, mercoledì 3 novembre, parteciperà anche il primo cittadino del Comune di #Lampedusa e #Linosa, #TotòMartello.
“Ritengo doveroso esserci – dice Martello – e manifestare, insieme con tanti altri sindaci della Sicilia, per chiedere al governo nazionale di modificare le norme che rischiano di indebolire ancora di più le nostre amministrazioni comunali e di avere pesanti ripercussioni sui servizi rivolti ai cittadini. Ci sono alcuni aspetti, ad iniziare da quello relativo ai meccanismi di riscossione delle tasse comunali ed alla possibilità di procedere con l’assunzione di personale per far fronte ai vuoti di organico, che devono essere valutati con la massima attenzione e sui quali è indispensabile la piena collaborazione tra lo Stato e la Regione Siciliana. La mia presenza alla manifestazione di Roma – aggiunge il sindaco di Lampedusa e Linosa – vuole anche contribuire a rappresentare le istanze delle isole minori, che hanno necessità specifiche per le quali è necessario un intervento mirato da parte del governo nazionale”.
“Inoltre – conclude Martello – da sindaco un’isola di frontiera costantemente interessata dal fenomeno dei flussi migratori, intendo ribadire la necessità che il governo nazionale predisponga misure concrete a sostegno della mia comunità che non ha mai fatto venir meno il proprio impegno per l’accoglienza umanitaria”.
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