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Personaggi

Si è spenta a 90 anni la più grande delle dive del cinema italiano: Monica Vitti

Direttore

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Si è spenta a 90 anni la più grande attrice del firmamento italiano: Monica Vitti.

L’annuncio è partito dal marito per tramite di Walter Veltroni che così ha scritto: Roberto Russo, il suo compagno di tutti questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con dolore, affetto, rimpianto.

Bellezza, simpatia, intelligenza, tutti all’ennesima potenza in un talento tutto romano e schietto che anche nei personaggi più sguaiati usciva con  eleganza e maestria irripetibili.

Queste doti le sono valse tanti riconoscimenti: 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista (più altri quattro riconoscimenti speciali), 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’oro (di cui due alla carriera) e un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Cocha de Plata a San Sebastián, una candidatura al premio BAFTA.

 

  • L’Avventura, regia di Michelangelo Antonioni (1960)
  • Fai in fretta ad uccidermi… ho freddo!, regia di Citto Maselli (1967)
  • Ti ho sposato per allegria, regia di Luciano Salce (1967)
  • La cintura di castità, regia di Pasquale Festa Campanile (1967)
  • La ragazza con la pistola, regia di Mario Monicelli (1968)
  • Amore mio aiutami, regia di Alberto Sordi (1969)
  • Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca), regia di Ettore Scola (1970)
  • Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa, regia di Marcello Fondato (1970)
  • Il frigorifero e Il leone, episodi di Le coppie, regia di Mario Monicelli e Vittorio De Sica (1970)
  • Polvere di stelle, regia di Alberto Sordi (1973)
  • A mezzanotte va la ronda del piacere, regia di Marcello Fondato (1975)
  • Qui comincia l’avventura, regia di Carlo Di Palma (1975)
  • Camera d’albergo, regia di Mario Monicelli (1981)
  • Il tango della gelosia, regia di Steno (1981)
  • Io so che tu sai che io so, regia di Alberto Sordi (1982)

E poi anche tanta televisione in sceneggiati a cumparsate in spettacoli.

 

Suo storico partner è indiscutibilmente Alberto Sordi che ha affiancato con quel suo brio accattivante e capriccioso da rendere la Vitti la straordinaria e indimenticabile artista di tutti i tempi.

 

Marina Cozzo è nata a Latina il 27 maggio 1967, per ovvietà logistico/sanitarie, da genitori provenienti da Pantelleria, contrada Khamma. Nel 2007 inizia il suo percorso di pubblicista presso la testata giornalistica cartacea L'Apriliano - direttore Adriano Panzironi, redattore Stefano Mengozzi. Nel 2014 le viene proposto di curarsi di Aprilia per Il Corriere della Città – direttore Maria Corrao, testata online e intraprende una collaborazione anche con Essere Donna Magazine – direttore Alga Madia. Il 27 gennaio 2017 l'iscrizione al Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti nel Lazio. Ma il sangue isolano audace ed energico caratterizza ogni sua iniziativa la induce nel 2018 ad aprire Il Giornale di Pantelleria.

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Cronaca

Cinisi (PA), Cracolici: “La storia di Impastato conferma peso intreccio mafioso su vita democratica, abbiamo il dovere di contrastare cosa nostra”

Redazione

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Palermo, 9 Maggio – “La storia di Peppino Impastato è una storia di verità che è andata oltre i tentativi di depistaggio e che conferma come l’intreccio mafioso abbia segnato la vita democratica della nostra terra. Quella di Peppino dai microfoni di Radio Aut è stata una voce ‘contro’ in un tempo nel quale si diceva che la mafia non esisteva, era considerata un’invenzione e l’attività contro la mafia era propria di una sparuta minoranza. Ricordare Peppino Impastato significa attualizzare l’impegno contro la mafia e avere consapevolezza che cosa nostra esercita ancora il suo controllo sul territorio e noi abbiamo il dovere di contrastarla”. 

Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia all’Ars, intervenendo a Cinisi (Pa) alle iniziative organizzate per il 46esimo anniversario dell’omicidio di Peppino Impastato. 

 

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Personaggi

Marcella Bella, da oggi in radio e digitale “L’Etna”

Redazione

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MARCELLA BELLA

DA OGGI IN RADIO E IN DIGITALE
“L’ETNA”

IL NUOVO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM DI INEDITI “ETNEA”
disponibile in digitale, in vinile edizione limitata
e in cd maxi con booklet di 24 pagine e 4 foto esclusive

https://marcellabella.lnk.to/EtneaPR

 

È ONLINE IL VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=JqG-DavtUqY

 

Da oggi è in radio e in digitale “L’ETNA”, il nuovo singolo di MARCELLA BELLA!

Il brano, scritto dalla stessa Marcella insieme al fratello Rosario Bella e ad oggi disponibile solo nelle versioni fisiche dell’album “Etnea” (vinile nero 180 g in edizione numerata e limitata e cd maxi formato con booklet di 24 pagine e 4 foto esclusive), si aggiunge definitivamente alla tracklist ufficiale della versione digitale.

Da oggi è online il video, prodotto da Trunk Studio, che celebra le radici, la cultura e la bellezza senza pari della terra natia di Marcella Bella: https://www.youtube.com/watch?v=JqG-DavtUqY. Le immagini del video sono state girate in alcune delle più belle location della Sicilia come la Valle dei Templi ad Agrigento, Piazza del Duomo a Catania e poi ancora San Giovanni Li Cuti con la sua spiaggia con gli scogli neri, Acicastello e la sua piazza sotto il castello, senza dimenticare ovviamente l’Etna (a 2500 metri sopra il livello del mare).  

Dopo aver raccontato la fragilità, la forza e la tenacia che servono per affrontare le sfide e per rialzarsi dopo ogni caduta con “Tacchi a Spillo” ed essersi fatta portavoce di un messaggio di accettazione di sé e di lotta contro i pregiudizi con “Chi Siamo Davvero”, celebrando la diversità senza conformarsi a standard imposti, in questo nuovo singolo Marcella Bella si apre e racconta senza filtri le sfumature della sua personalità, identificandosi nel vulcano siciliano Etna.

«Il vulcano mi rappresenta e mi piace pensare che non sia un caso visto che sono nata a Catania, città alle falde dell’Etna – dichiara Marcella Bella – Spesso mi dicono che non ho un carattere facile e se mi arrabbio esplodo proprio come fa l’Etna quando erutta la sua lava. Ma ogni medaglia ha il suo rovescio e riesco ad essere anche dolce e sincera. In me convivono due personalità contrastanti: forte e fragile, donna e bimba… insomma, non faccio sicuramente annoiare chi mi sta vicino. Mi sono un po’ raccontata in questa canzone che amo in modo particolare».

Nel nuovo album “Etnea” (https://marcellabella.lnk.to/EtneaPR) l’artista esplora una nuova fase nella sua carriera, assumendo il ruolo di autrice per la prima volta. Prodotto da Fausto Cogliati e composto da 10 brani, l’album cattura i contrasti che definiscono Marcella: da un lato vulcanica, con una forza che si esprime in brani energici ed esplosivi, dall’altro lavica, piena di passione e di sentimento.

Tra i brani del disco spicca “Mi rubi l’anima”, scritto a quattro mani insieme al fratello Rosario, in cui Marcella affronta con delicatezza e sensibilità il tema della violenza sulle donne. A impreziosire il brano la collaborazione con Loredana Bertè, amica e collega con cui Marcella condivide una profonda sensibilità sull’argomento, testimoniando così il loro legame affettivo e la loro connessione emotiva. “Etnea” include il brano “Un amore speciale”, il primo scritto da tutti e 4 i fratelli Bella (Marcella, Gianni, Rosario e Antonio), in cui Gianni ha fortemente voluto partecipare alla stesura della musica, e i singoli pubblicati “Tacchi A Spillo” e “Chi Siamo Davvero”.

“Etnea” è il primo album di Marcella Bella a portare la firma con la nascente etichetta FFN Records del giovane imprenditore Federico Feyrsinger Nonato in collaborazione con Starpoint Corporation S.r.l. in licenza a BMG. Questo nuovo progetto dimostra la versatilità dell’artista nel tempo e la sua capacità di parlare a diverse generazioni, sottolineando che la sua musica continua a trasmettere emozioni che attraversano le barriere generazionali.

Marcella Bella ha iniziato la sua carriera musicale con piccoli concorsi in Sicilia e successivamente vincendo le selezioni regionali del Festival di Ariccia (poi squalificata in quanto tredicenne, sotto l’età richiesta da regolamento). Ha fatto il suo debutto al Festival di Sanremo nel 1972 con “Montagne verdi” ottenendo un notevole successo ed entrando nei cuori del pubblico. Nel corso degli anni, ha raggiunto il successo con brani come “Nessuno mai”, “Senza un briciolo di testa”, “Dopo la tempesta” e “Nell’aria”, quest’ultimo considerato un vero e proprio inno degli anni ’80 della musica italiana. Marcella fino ad oggi ha continuato a distinguersi come una delle artiste più influenti d’Italia, collaborando con importanti autori e cantanti e pubblicando oltre 300 canzoni con singoli di successo anche all’estero. Nel 2019, ha celebrato i suoi 50 anni di carriera con concerti con orchestra a Roma e Milano. L’artista è nel cast della serie-comedy “No Activity – Niente da segnalare” disponibile su Prime Video.

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Elezioni

46° dell’assassinio di Aldo Moro, l’insegnamento dello statista nel ricordo dell’assessore Tremarco di Pantelleria

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In vista del 46° anniversario della scomparsa di Aldo Moro (9 maggio 1978), figura di spicco della politica italiana ed europea, la cui eredità continua a ispirare e a illuminare il nostro percorso comune, é importante riflettere sui suoi valori che rimangono un faro per la nostra democrazia, valori ed ideali di uomo che ha sacrificato la propria vita per l’ideale di un’Italia unita e solidale.
In questo momento cruciale della storia europea, mentre ci prepariamo per le imminenti elezioni, dobbiamo riflettere sulle parole di Moro riguardo e sull’attuale scenario del Mediterraneo.

Moro ci ha insegnato che l’Europa e il Mediterraneo non sono separati, ma strettamente intrecciati. Le sue parole sono attuali più che mai: “Nessuno è chiamato a scegliere tra l’essere in Europa e essere nel Mediterraneo, poiché l’Europa intera è nel Mediterraneo.”
Questa citazione risuona profondamente oggi, specialmente se pensiamo alle sfide cruciali legate alla migrazione nel Mediterraneo.

Le elezioni europee rappresentano un’opportunità per rinnovare il nostro impegno verso una politica migratoria umana, equa ed efficace. Dobbiamo lavorare insieme, come cittadini europei solidali, per affrontare questa sfida con determinazione. Solo così potremo onorare il messaggio di Aldo Moro e costruire un futuro migliore per le generazioni a venire.
Per questi motivi é importante rinnovare il nostro impegno per i valori di pace, solidarietà e giustizia che Aldo Moro ha tanto amato e difeso.

Ass. Federico Tremarco

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