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San Vito Lo Capo, torna il Festival degli Aquiloni. Dal 22 maggio spettacoli e laboratori per bambini di ogni età

Emozioni nel cielo di San Vito Lo Capo: Festival degli Aquiloni e altro ancora!
Dinosauri gonfiabili, aquilone speciale per Marconi, commemorazioni, contest radioamatoriale e avioraduno Fly-Inn
Trapani, 10 maggio 2024 – Il cielo di San Vito Lo Capo si prepara a essere dipinto dai colori degli aquiloni per la quattordicesima edizione del Festival Internazionale degli Aquiloni che si terrà dal 22 al 26 maggio, con spettacoli acrobatici e statici mozzafiato, volo notturno incantevole, laboratori per i più giovani e spettacoli di intrattenimento per tutta la famiglia. Una festa di cinque giorni che non mancherà di emozionare e divertire.
Durante il Festival, lungo la via Savoia, San Vito Lo Capo ospiterà la ‘Fiera del Vento’. Presso il campo volo, saranno organizzati laboratori per costruire e decorare aquiloni, rivolti a tutte le età, offrendo un’opportunità unica di avvicinarsi a questo magico mondo.
Una delle attrazioni più straordinarie di quest’anno sarà l’esposizione dei dinosauri gonfiabili in dimensione reale, presentati per la prima volta in Sicilia dalla start-up “Eventi Volanti”. Giganti preistorici, accuratamente progettati e realizzati con dettagli impressionanti, trasporteranno i visitatori in un viaggio nel tempo mentre passeggeranno tra i loro imponenti profili. Il pubblico potrà avvicinarsi, scattare foto e lasciarsi affascinare dalla grandezza e dalla bellezza di queste creature.
I dinosauri gonfiabili saranno una spettacolare aggiunta visiva al festival, portando un tocco di avventura che completerà perfettamente l’atmosfera festosa e creativa dell’evento.
In occasione del 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi, padre delle radiotrasmissioni, durante il Festival Internazionale degli Aquiloni a San Vito Lo Capo, sarà innalzato un aquilone speciale dotato di un’antenna per effettuare radiocollegamenti. L’iniziativa simbolica rende omaggio al contributo fondamentale di Marconi nel campo delle comunicazioni radio e sottolinea il legame tra la tradizione degli aquiloni e l’innovazione tecnologica delle trasmissioni radio. L’aquilone con antenna rappresenta un’interessante fusione tra storia e modernità, celebrando il passato e il futuro delle comunicazioni wireless.
Una delle altre novità più attese è il contest “1° Diploma Festival Internazionale degli Aquiloni”, promosso dall’Associazione Radioamatori sezione “Nunzio Nasi” di Trapani. Operatori radioamatoriali e appassionati di radioascolto avranno l’opportunità di collegarsi con diverse stazioni radio e condividere l’entusiasmo per la radio. Il regolamento è disponibile sul sito www.aritrapani.it.
Il 23 maggio, durante la consueta cerimonia speciale, sarà commemorata la strage di Capaci con esibizioni di aquiloni dedicate al giudice Giovanni Falcone, alla magistrata Francesca Morvillo e alla loro scorta, composta da Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, insieme alle vittime delle mafie, rappresentate anche da aquiloni bianchi e altre commemorazioni simboliche, tra cui l’aquilone che ritrae Barbara Rizzo e i suoi gemellini Giuseppe e Salvatore Asta, vittime della strage di Pizzolungo del 1985.
Parallelamente al Festival, dal 24 al 26 maggio, si svolgerà il Fly-Inn (avioraduno sports dell’aria) a Makari-Baia Santa Margherita, con una varietà di attività tra cui aeromodellismo, droni, parapendio, deltaplano. Saranno in mostra elicotteri della Polizia di Stato e dei Carabinieri.
La quattordicesima edizione del Festival Internazionale degli Aquiloni è organizzata da Emporio Musica con la collaborazione di Centro Media e il contributo del Comune di San Vito Lo Capo. Media partner Radio 102.
La direzione degli artisti del vento è a cura di Ignazio Billera, ideatore nel 2009 dell’evento.
Per ulteriori dettagli sul programma e per aggiornamenti, vi invitiamo a visitare il sito www.festivalaquiloni.it e i nostri canali social.
Cultura
Tutti al Mare. Oggi si parla di venti con il Comandante Stefano

Come memorizzare il nome di tutti i venti in pochi secondi e non dimenticarli più
Da oggi, Il Giornale di Pantelleria, offrirà nuovi contenuti relativi al mare e alla navigazione, con l’aiuto prezioso di un ospite speciale: il Comandante Stefano della Scuola Nautica Delta.
Come approccio iniziale, chiameremo questa rubrica Tutti al Mare.
Si parlerà di navigazione sicura, di venti, di pesci e quanto altro si desideri approfondire per vivere il mare con consapevolezza e, quindi, maggior piacere.
Oggi iniziamo con una delle lezioni base della nautica: conoscere i venti.
Il nostro Comandante, come promette, in trenta secondi ci illustra perfettamente e in modo indimenticabile la Rosa dei Venti.
In 30 secondi ti faccio ricordare per sempre i nomi di tutti i venti principali.
I nomi dei venti sono stati dati più o meno all’epoca dell’impero romano, quando praticamente il Mediterraneo era considerato il centro del mondo, il centro dell’universo.
I nomi dei venti facevano riferimento a un punto, posto più o meno al centro del Mediterraneo, come l’isola di Zante.
- A nord abbiamo i monti, da cui la Tramontana.
- A nord-est abbiamo la Grecia, da cui il vento di Grecale.
- A est tutte le mattine si leva il sole, per cui il vento di Levante.
- Circa sud-est abbiamo la Siria, da cui lo Scirocco.
- A sud abbiamo l’Ostro, o Mezzogiorno.
- Dalla Libia il Libeggio,
- da ovest, dove si depone il sole, avremo il Ponente.
- A nord-ovest abbiamo Roma, città maestra, da cui Maestrale.
Per questo e altre curiosità sul mondo marino seguite il nostro Comandante Stefano della Scuola Nautica Delta, anche su TikTok
News
Istruzione, 15 milioni per edilizia scolastica. Turano: «Finanziati 314 interventi»

Il governo Schifani, nell’anno scolastico 2024-2025, ha stanziato oltre 15 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria nelle scuole siciliane, tra fondi regionali ed economie residue del Piano di azione e coesione (Pac).
Complessivamente, dal 2024 ad oggi, sono 314 gli interventi finanziati nelle 9 province dell’Isola: 104 in provincia di Messina per un valore di 4,4 milioni di euro; 72 in quella di Catania per 3,4 milioni di euro; 42 nel Palermitano per 2,2 milioni; 29 in provincia di Agrigento per un importo pari a 2,3 milioni; 23 in provincia di Siracusa per 1,2 milioni; 17 nel Trapanese per 737 mila euro; 13 in provincia di Enna per 513 mila euro; 9 in quella di Ragusa per 359 mila euro; 5 in provincia di Caltanissetta per 280 mila euro.
«Abbiamo finanziato tutte le richieste pervenute da Comuni e Province per mettere in sicurezza gli istituti. Ciascun intervento di manutenzione straordinaria ha potuto beneficiare di un finanziamento massimo di 40 mila euro – afferma l’assessore regionale all’Istruzione e della professionale, Mimmo Turano – In tema di edilizia scolastica, è bene specificare che l’assessorato all’Istruzione ha una capacità di azione “limitata” allo stanziamento di risorse per finanziare interventi, con bandi o circolari, poiché la competenza “esclusiva” è degli enti locali, che sono i proprietari degli edifici».
«Con questi finanziamenti – prosegue – abbiamo dato un aiuto concreto ai Comuni e alle ex Province e dunque alle scuole di tutta la Sicilia, che in questo modo possono mettere in sicurezza gli edifici, procedere con interventi di risanamento delle palestre, di rifacimento di finestre, solai pericolanti, per citare solo qualche esempio. Inoltre, a questi fondi per la manutenzione straordinaria, si aggiungono altri 52 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027 per investimenti nelle scuole, che hanno consentito di realizzare 209 interventi in tutta la Sicilia come mense, palestre, laboratori. Stiamo lavorando all’individuazione di ulteriori risorse, perché migliorare strutture ed edifici significa migliorare la qualità della didattica per i nostri studenti e le nostre studentesse».
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Economia- Microalghe e funghi, la strategia dei Biologi siciliani per una nuova economia sostenibile

Palermo, 5 luglio 2025 – Dalla cattura della CO₂ alla produzione di integratori, dai biocarburanti alla valorizzazione degli scarti agricoli: le microalghe e i funghi, veri e propri “bio-alleati” per ridurre l’impatto ambientale, si candidano a diventare protagonisti della transizione ecologica e produttiva della Sicilia, trasformando scarti in risorse e creando nuovi prodotti ad alto valore. E dunque organismi invisibili a occhio nudo, come le microalghe, o spesso trascurati, come i funghi, possono offrire risposte concrete alle sfide ambientali e alimentari del nostro tempo.
È la conclusione prodotta dall’evento formativo “Valorizzazione delle biotecnologie vegetali per un futuro sostenibile della produzione agroalimentare siciliana” organizzato dall’Ordine dei Biologi della Sicilia, in collaborazione l’Assessorato all’Agricoltura.
Il progetto dei biologi siciliani mette al centro queste “bio-risorse” naturali, esplorando il loro ruolo nella nuova economia circolare: quella che non spreca, che rigenera, che trasforma problemi in soluzioni. Le microalghe catturano CO₂ e producono biomassa, diventando carburante, integratori, ingredienti farmaceutici e i funghi, versatili e resilienti, trovano applicazioni in agricoltura, salute e bioindustria. L’esempio che non ti aspetti, ma è solo uno tra quelli emersi dalla prima giornata dei lavori è che dagli scarti di lavorazione dei cementifici si può ottenere un aiuto alla prevenzione dell’Alzheimer. Per ulteriori novità sulle influenze pratiche di microalghe e fungi sulla nostra vita, l’appuntamento è per giovedì 17 luglio, con la seconda sessione del seminario dell’Ordine dei Biologi della Sicilia, ancora una volta in collaborazione l’Assessorato all’Agricoltura.
Un progetto, quello dei biologi siciliani, che guarda al futuro partendo dalla scienza, ma che affonda le radici in una tradizione agricola millenaria, come emerso plasticamente nel corso di un momento esperienziale, con la presentazione di eccellenze agroalimentari siciliane, in un ideale incontro tra tradizione e innovazione.
Con la chiusura dell’evento, si apre ora una fase di follow-up tra enti di ricerca e imprese per trasformare queste idee in filiere produttive solide e sostenibili. La posizione dei biologi siciliani è chiara: la bioeconomia non è una visione futuristica, ma un processo già in atto, che richiede sinergie, formazione continua e una governance capace di valorizzare ricerca e territorio. “Ci siamo confrontati proficuamente, nel corso di questo primo incontro, e tutti noi, professionisti, ricercatori degli Atenei siciliani e del CNR, affermiamo con sicurezza che siamo sulla strada giusta. – spiega Alessandro Pitruzzella, presidente dell’Ordine dei Biologi della Sicilia – Certamente la ricerca da sola non basta: la sostenibilità non è solo una sfida, è un’opportunità concreta, da cogliere attraverso la collaborazione tra scienza, imprese e territorio”.
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